LA CASATA DELL’ALLEANZA

Salve a tutti,il mio nome è Vera e mi sono letteralmente innamorata di questo splendido anime/manga da poco. Dopo questo sono perdutamente ossessionata da tutto ciò che parla di vampiri,e quindi twilight con i suoi rispettivi seguiti e ora stò leggendo Il diario del vampiro. Quindi sono completamente soggiogata e spero sempre di incontrare nel mio cammino un ragazzo dai capelli e occhi grigi e che faccia di nome come il voto che ricevevo in matematica XDXD.
Comunque non svelo nulla,spero solo che questa storia possa incuriosire anche se come inizio non è un gran colpo di scena.
Un grazie in anticipo a chi leggerà e chi vorrà commentare.

1.capitolo

Sangue

Dolore
Grida

Il suo nome gridato con forza e disperazione da sua madre.
I suoi occhi azzurro chiaro farsi bianchi quando il coltello dalla lunga lama affilata si immerse nel suo corpo.
Le sue parole non le scorderà mai.
“ Preserva il tuo sangue,bambina”.
Come non scorderà mai gli occhi di quella donna e il divertimento che provava nell’uccidere tutti i suoi familiari.
La sua lingua leccare le labbra mentre si avvicinava lentamente al suo piccolo collo.
Avrebbe voluto urlare,avrebbe voluto che suo padre fosse lì per salvarla ma era inutile.
Sapeva benissimo che anche lui era caduto vittima di quella trappola.
Pianse e sentì le mani di quella donna sui suoi capelli,l’accarezzavano ma in quel gesto non c’era nulla di dolce ma solo odio e divertimento.

“ Se mai dovessi avere la sfortuna di sopravvivere alla tua follia omicida,giuro che ti riserverò lo stesso favore”.

Vide la donna sorridere a quella minaccia e dopo c’era solo odore di fumo e di morte.

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Da oggi in poi avrete due nuovi compagni nella day class,verrò a presentarveli appena inizieranno le lezioni. Mi raccomando fateli integrare per bene e non fateli sentire degli estranei. Sono due ragazzi particolari- il direttore si rivolse con il suo solito sorriso sgargiante ai due guardiani della Cross Academy.

Su Yuuki non chè sua figlia non aveva nessun dubbio. Conosceva bene il carattere dolce e affettuoso della ragazza. I suoi dubbi ricadevano più che altro sul bel ragazzo dai capelli e occhi grigi che in fatto d buone maniere non conosceva nemmeno l’alfabeto.
E poi sapeva che la scelta di prendere nel suo istituto quei due ragazzi avrebbe portato dei gran cambiamenti.
Ma gli ordini venivano dall’alto e anche se non capiva bene lo scopo di quella scelta doveva pur sempre accettare e nel silenzio avrebbe indagato.

Credevo che la scuola non prendesse più studenti a metà dell’anno scolastico..- disse la ragazza dai capelli castani.

Per loro faremo un eccezione,sono o non sono il padrone della scuola? Potrei anche far entrare un bue nella scuola se volessi.-

E così dicendo si mise a fare piroette in tutta la stanza con Yuuki che lo guardava come se ormai non ci fossero più speranze per lui mentre Zero pensava che fosse da manicomio e si chiedeva come ancora non lo avessero rinchiuso.

Prima di vomitare me ne vado in classe,ci vediamo lì Yuuki- non aspettò nemmeno che la ragazza gli rispondesse che questo chiuse la porta dietro di se.

Anche yuuki stava per andare quando il padre la fermò.

Ascoltami bene Yuuki,voglio che tu e Zero non lasciate nemmeno per un minuto da soli i due nuovi arrivati- la ragazza vide che l’uomo parlava seriamente e si chiese il motivo.
C’è qualcosa che non va in quei due ragazzi?-sapeva di averla insospettita,lo vedeva da come lo guardava. D’altronde in una scuola come quella il sospetto era sempre in agguato
Ma no Yuuki,voglio solo che tu ti prenda cura di loro. Due nuovi arrivati fanno sempre gola- e poi c’erano troppe cose da capire,quella richiesta affrettata di farli entrare senza sapere nulla di loro lo faceva tremare. Sapeva che si stava preparando un periodo molto difficile per la sua amata accademia e non sapeva se ne sarebbero usciti.
Tutto bene?sei così pensieroso…- si avvicinò a lui accanto alla finestra e si misero a guardare i tanti studenti che si affrettavano ad entrare in classe. Yuuki sapeva che c’era qualcosa di più sotto quel misterioso arrivo,ma non voleva insistere,magari gli avrebbe detto di più appena avesse avuto la possibilità. Intanto avrebbe fatto come diceva e se vedeva che c’era qualcosa che non andava avrebbe chiesto spiegazioni.
Sarà meglio che vai o arriverai in ritardo- gli fece notare il direttore indicando le lancette del suo orologio.

Yuuki si dimenticò ad un tratto tutto quello che gli aveva detto e iniziò ad urlare,era già in ritardo di 10 minuti.
“ Maledetto Zero,poteva avvertirmi”
Salutò suo padre con un bacio e corse verso la classe.

Intanto anche Zero, mentre si incamminava verso la sua classe non faceva altro che pensare ai due nuovi arrivi.
“ Yuuki ha ragione,è strano che vengano accettati studenti a metà dell’anno scolastico.” Si sentiva fremere e il sangue ribolliva nelle vene ma non era solo per la strana sensazione che accompagnava l’arrivo dei due ragazzi all’accademia,no,non era solo quello….e Zero lo sapeva bene. Il suo corpo chiedeva sangue e lui non ce l’avrebbe fatta ad arrivare in classe senza soddisfare quella sete che lo divorava.
In quel momento arrivò Yuuki che lo vide contro la parete sudato e invaso dai brividi. I loro sguardi si incontrarono,quello serio di lei e quello quasi supplichevole di lui.
Capì subito,si avvicinò sbottonandosi la divisa. Lui la prese con forza inumana sbattendola contro la parete, le scansò i capelli con gesto che a Yuuki sembrò quasi dolce.

Scusami…- le disse prima di affondare i denti nella sua carne.

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Sento odore di sangue…-la sua voce era quasi un sussurro come se volesse nascondere quello che aveva appena detto.
Lo sento anche io,deve essere un livello E- l’altra voce invece era più marcata e indifferente come se quel fatto non lo toccasse minimamente.
Dovremmo andare a vedere- adesso la voce non era più un sussurro ma più decisa.
Alisea non è un nostro problema,e poi se c’è un livello E nella scuola è perché ce lo vogliono far restare. Sappiamo tutti e due che tipo di accademia sia questa,o no?-

Quando gli occhi color ametista si incastrarono nei suoi color ghiaccio, Alisea fece cenno di si con la testa. Sapeva bene lo scopo del loro arrivo in quella scuola.
-E poi è mai possibile che ancora tu voglia salvare tutti gli esseri umani diventati vampiri,per loro non c’è speranza. Sarebbe meglio ucciderli nello stesso momento in cui vengono morsi.- spense la sigaretta sotto la scarpa e si incamminò verso l’entrata distanziandosi di parecchio dalla ragazza.

Tu non puoi capire Benedict- strinse la mano in un pugno conficcandosi le unghie facendosi uscire un po’ di sangue. Si accorse di quello che aveva fatto e velocemente lo asciugò con un fazzoletto. Lo mise in tasca e prese la borsa appoggiata accanto all’albero.
Sarà meglio andare- iniziò a correre verso l’entrata ma nella foga le scivolò il fazzoletto dalla tasca cadendo per terra.

Intanto nella Night Class.

Lo avete sentito anche voi questo odore?- chiese un bellissimo ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri agitandosi.
Calmati Hanabusa,lo abbiamo sentito anche noi,è intenso- Akatsuki Kain si avvicinò vicino alla porta per sentirne meglio l’odore. Quanti anni erano che non sentiva più quel profumo? Si ricordava che era piccolo e che lo aveva totalmente soggiogato e fatto impazzire quel miscuglio che nemmeno lui sapeva ben definire. Ricordava solo gli occhi di suo padre,erano eccitati.
Dobbiamo avvertire Kaname- Hanabusa si era già alzato per andare nella stanza del loro capoclasse quando il vice capoclasse Takuma lo fermò.
E’ inutile Hanabusa, Kaname non c’è.

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Percorse il tragitto da dove proveniva quell’intenso profumo di sangue. Trovò un fazzoletto un po’ stropicciato sull’erba e lo esaminò ma non vide nulla, non c’era nessuna traccia di sangue. Era un semplice fazzoletto bianco ma poi all’improvviso risentì quell’odore e quando lo annusò sentì il sangue scorrergli più velocemente facendo muovere ogni suo organo. I suoi occhi divennero rossi per l’eccitazione che gli provocava quell’odore,era come sospettava,quel sangue era…

Kaname Kuran,non dovresti uscire senza ombrello quando c’è il sole- una ragazza dai lunghi capelli castani lo raggiunse e lui subito buttò il fazzoletto nel cestino.
Hai ragione Ruka,sarà meglio rientrare- la sorpassò e si diresse verso il suo dormitorio con la voce nella testa che si chiedeva a chi mai appartenesse quel sangue dall’ intenso profumo.