Yi Fan era in camera sua, seduto sul letto. Tra le mani stringeva un vecchio album fotografico dalla copertina sgualcita marrone.

Erano passati tre anni da quando Yi Xing se ne era andato, tre anni da quando aveva deciso di porre fine alla sua vita. E Yi Fan non riusciva ancora ad andare oltre, a ricominciare una nuova vita e buttarsi alle spalle il passato, anche perché si dava tutta la colpa per ciò che era successo. Se fosse stato più vicino al suo ragazzo, avrebbe potuto evitare questa tragedia? Se l’avesse ascoltato di più, avrebbe potuto evitare tutto questo? Ora avrebbe potuto stringere fra le sue braccia la persona che ha amato e continua ad amare più di ogni altra cosa, ma invece gli rimanevano solo ricordi sottoforma di fotografie.

Yi Fan aprì l’album e sfogliò le pagine ingiallite e rovinate. Non erano rovinate perché lo teneva in condizioni pessime, erano rovinate perché non era la prima volta che si trovava in quella situazione, seduto sul letto con gli occhi lucidi e un dolore così forte in tutto il corpo, con epicentro il petto. Era già la terza volta in questo mese e sapeva che non sarebbe stata l’ultima.

Si soffermò a guardare ogni foto, sorridendo al viso felice di Yi Xing. Ad Yi Fan non era mai piaciuto farsi fotografare, ma Yi Xing ci teneva così tanto. “Sono ricordi,” diceva. “Un giorno ti troverai a guardare queste foto e non ti scorderai mai di questi momenti assieme.”. Yi Xing aveva ragione, non si sarebbe mai scordato dei momenti passati assieme, e Yi Fan lo sapeva, ma non sapeva che si sarebbe trovato a ricordarli così, piangendo da solo e con il petto aperto in due dal dolore.

Il cinese più giovane era sempre allegro in ogni foto e, poi, la fossetta che faceva capolino sulla guancia destra ogni volta che sorrideva era una delle cose più dolci che Yi Fan avesse mai visto. Ora, però, poteva guardare il suo ragazzo sorridere solo tramite delle fotografie, che per colpa sua erano troppo poche. Troppo poche per racchiudere i ricordi di interi anni passati assieme. Yi Xing gli mancava da morire. Non si era ancora rassegnato al fatto di non poterlo più toccare, vedere. Di non poter più sentire la sua voce dolce e sempre allegra.

Al contrario di Yi Xing, il viso di Yi Fan era sempre imbronciato, in nessuna foto dell’album aveva mai accennato un sorriso. Nessuna. Non aveva ci aveva nemmeno mai provato, nonostante sapesse quanto Yi Xing ci teneva. Sentiva ancora la frase “Eddai, gege! Che ti costa un solo sorriso?” risuonare, seguita poi da un piccolo broncio che subito spariva per lasciare spazio ad uno dei suoi soliti sorrisi radiosi. Sorrisi che Yi Fan non potrà mai più vedere.

Yi Fan spesso, quando sentiva la mancanza di Yi Xing, rileggeva ancora le vecchie conversazioni, i vecchi messaggi, le note vocali… Non voleva dimenticarlo. Non poteva dimenticarlo. Non riusciva a dimenticarlo.

Alla vista di una foto particolarmente vecchia, Yi Fan accarezzò con il pollice destro il viso di Yi Xing, mentre con il dorso dell’altra mano si asciugò le lacrime che ora avevano iniziato a bagnargli il viso. I numeri affianco alla foto segnavano il dieci luglio del duemilaotto come data in cui era stata scattata. Raffigurava una delle prime volte che Yi Xing e Yi Fan erano usciti assieme come coppia. Il tempo era passato così velocemente da quel giorno che Yi Fan non si era nemmeno accorto che già erano passati sei anni da quando chiese a Yi Xing di diventare il suo ragazzo.

Mano a mano che sfogliava le pagine, i ricordi iniziavano a riaffiorare e le lacrime non smettevano di scendere lungo le guance; per quanto lottasse contro di loro, non riusciva a fermarle. Il dolore, come la consapevolezza di essere stato un ragazzo pessimo, era troppo forte. Il petto gli faceva male come se qualcuno lo avesse pugnalato dritto al cuore. Avrebbe potuto rendere felice Yi Xing almeno una volta, ma non gli aveva concesso neanche una misera fotografia assieme. Ora era troppo tardi per rimediare.

Un debole “mi dispiace” spezzato dalle lacrime lasciò le labbra di Yi Fan, poi chiuse l’album e lo rimise al suo posto con cura, attento a non rovinare i suoi preziosi ricordi.