-Aspetta Sesshomaru!-urlo a mio figlio alzandomi in piedi-Vuoi davvero mettere piede nell’aldilà? E tutto questo per salvare degli umani… già… sei diventato stranamente affettuoso…- -Voglio solo battermi con il segugio!-dice entrando nel varco. Menti. Bugie. Solo bugie. Sei come tuo padre. -Dove state andando padron Sesshomaru?! -Nessuno è mai tornato vivo dopo che quel passaggio si era richiuso…-dico risedendomi, mi accascio su di un lato-…per questo gli avevo detto di non andare-aggiunsi con voce triste. Non glielo ho detto veramente… ma non sarebbe servito. ‘Tale madre, tale figlio’ avranno pensato gli umani ed il kappa che si porta dietro. Non sanno quanto si sbagliano… ora sembriamo due pezzi di ghiaccio ma un tempo eravamo una famiglia felice… quando un giorno… ****************************************************************************** Mi guardai allo specchio, indossavo un kimono azzurro lungo fino a terra con dei fiori viola, per una volta avevo lasciato sciolti i capelli legandoli solo con un fermaglio a forma di fiore anch’esso viola. Oggi sarebbe tornato mio marito, Inu No Taisho, la guerra era finita e finalmente sarebbe tornato a casa, Sesshomaru aveva ormai 17 anni, quando lui se n’era andato ne aveva a malapena 13. Sorrisi alla mia immagine allo specchio, quando una voce mi giunse all’orecchio. -C’è nessuno?- -Inu!-urlai uscendo di corsa dalle mie stanze rischiando di inciampare nel lungo kimono, corsi giù dalle scale, ed eccolo lì mio marito ancora con l’armatura. -Inu!-ripetei saltandogli in collo. -Ciao Inukimi-disse sciogliendo l’abbraccio. Lo guardai stranita, di solito mi chiamava Inuki-chan, mi chiamava col mio nome completo quando c’era qualcosa di serio o qualcosa che non andava. -Che succede?- -Dobbiamo parlare-disse schietto sedendosi su una poltrona, mi sedetti sul divano di fronte a lui. -Parla, lo sai che puoi dirmi tutto-mormorai sorridendo lievemente, anche se dentro di me avevo paura di quello che tra poco avrei sentito. -Non è facile, quindi non farò giri di parole… ho conosciuto un’altra ci dobbiamo lasciare- Sentii un colpo al cuore come una pugnalata. -C-cosa?...-chiesi in un sussurrò abbassando lo sguardo. -Ma non ci sono problemi… infondo ci siamo sposati solo per convenienza… non ci siamo mai amati davvero…- Ed ecco la seconda pugnalata. Convenienza. Quel giorno mi aveva chiesto di sposarlo solo per unire le nostre famiglie, io ero la figlia del re e lui il generale dell’esercito, sposarci avrebbe aumentato il prestigio di entrambe le famiglie… ma certo… come ho fatto a non pensarci… -Inukimi… ehi… - Alzai lo sguardo su di lui ed allora non riuscii più a frenare le lacrime che uscirono copiose dai mie occhi. -Convenienza? Te l’hanno ordinato i miei genitori? O i tuoi? Chi?-chiesi urlando e piangendo. -Cos…? Quindi tu non lo sapevi? O Kami…-mormorò sbarrando gli occhi. -Io ti amavo davvero… e ti amo tuttora…-sussurra abbassando nuovamente la testa. -Mi-mi dispiace non lo sapevo… ma non posso cambiare i miei sentimenti, mi sono innamorato di lei- sussurrò non riuscendo a guardandomi negli occhi. -Come si chiama… la demone per cui mi vuoi lasciare?-chiesi alzando finalmente la testa, lui deglutì. -Izayoi e… non è una demone… è un’umana- -Un’umana… tu stai abbandonando me e Sesshomaru per un’umana?!?!-urlai scattando in piedi-Vuoi abbandonare tua moglie ed il tuo unico figlio per un’umana? Tutto per un’umana?!?!- -Mi dispiace Inuki-chan ma…-cercò di dire lui ma lo interruppi. -Non chiamarmi Inuki-chan! Mio marito mi chiamava Inuki-chan… tu non sei mio marito!- -Madre che succede qui?-chiese una voce alle mie spalle. -Sesshomaru…-sussurrò Inu guardando il ragazzo sorridendo lievemente. -Madre, ma voi piangete!-urlò mio figlio avvicinandosi a me, gli cinsi le spalle con un braccio. -Non ti preoccupare Sesshy-chan, va tutto bene, torna in camera tua , ti raggiungerò tra poco- Lui annuì e salì le scale tornando nelle sue stanze. -Com’è cresciuto…-sussurrò il mio-ormai-ex-marito. -Non lo devi toccare!-dissi fulminandolo con lo sguardo-Lui è MIO figlio, non tuo, non più!- Senza aspettare una risposta salii le scale pulendomi le lacrime con la manica del kimono. Entrai nella stanze di mio figlio, dirgli della separazione mi uccise ma dovetti farlo, appena finii di parlare lui si alzò di scatto e corse giù dalle scale, lo seguii. -Bastardo!-urlò saltando addosso al padre, lo fece cadere a terra e gli salì a cavalcioni iniziando a riempirlo di pugni in faccia. -No! Sesshomaru fermati!-urlai levandolo da suo padre-Non voglio che diventi come lui!- Il mio ex-marito si alzò. -Vattene!-urlai-Vattene! Torno da quella tua umana! Vattene via e non tornare mai più!- Si girò e con la coda fra le gambe uscì dal portone, da quel giorno non lo rividi più. **************************************************************************** Ed eccomi qui, seduta a guardare mio figlio che rischia la vita nell’aldilà per un’umana, proprio come fece suo padre. Tutto per un’umana. Angolo dell'autrice Hi! ^^ spero che la mia prima storia vi sia piaciuta (se qualcuno ha avuto il coraggio di leggerla xD), mentre sto concludendo mi tremano le mani, non pensavo nemmeno di trovare il coraggio di iscrivermi a questo sito, figurarsi di pubblicare storie, ma alla fine ce l'ho fatta ^^ mi scuso per eventuali errori grammaticali/ortografici. Bye ^^-Inu-chan- P.S. per qualche motivo EFP nell'anteprima mi mostra tutto il testo attaccato senza gli spazi che ho messo tra una frase e l'altra :( spero che anche voi non lo vediate così.