- Mi spiace ma ho
scelto di stare con lei. – disse lui serrando i pugni.
- allora questo
è un addio! – rispose lei con le lacrime agli occhi. Una carezza
sul volto per poi abbandonarlo per sempre.
INSOSPETTABILE
DESTINO
Si dice che l’amore è eterno, che dura tutta
la vita. Che il tuo lui ti sarà fedele per sempre e che amerà
solo te. Che ti coccolerà e che ti starà vicino nonostante tutti
i problemi che hai. Ebbene promesse di questo tipo non esistono. L’amore
non è eterno. L’amore è qualcosa che ti fa soffrire, che ti
scuote l’anima e ti rende debole in tutto. L’amore è
distruzione. E questo Myka lo sa bene.
Sono passati sei mesi da quando lui l’ha mollata per
un altra e adesso, dopo mille difficoltà, è riuscita ad ottenere
un nuovo equilibrio nella sua vita.
- ehi gente guardate. Sono appena tornata dal paese e ho
fatto rifornimento di cibarie. – disse saltando allegramente una
ventunenne.
- Myka pensavamo ti fossi persa. Però hai comprato
un bel po’ di cose. – affermò un giovane ragazzo seduto al
tavolo del salotto.
- beh caro noi siamo in tre e tu mangi come se non lo fai
da una vita. Dico bene May?
- oh dici benissimo. Yuki non si contiene mai e mangia
come un maiale.
- e puzza come un maiale. Di un po’ da quanto non ti
lavi? – domandò sventolandosi la mano sotto il naso.
- non c’eri tu e quindi ho evitato. Mi sentivo solo.
- uhh che carino!Fila sotto la
doccia se no niente nutella. – disse con sguardo minaccioso la ragazza.
- va bene ho capito. Se mi ricatti con la nutella non
posso che accettare. Ci vediamo dopo. – disse baciando May.
La situazione è pressocchè
questa: May e Yuki stanno insieme e sono entrambi amici di Myka. Quando lei fu
mollata dal ragazzo che amava cadde in una crisi profonda, ampliata dai
problemi familiari che la circondavano. I due ragazzi allora decisero di
invitarla a vivere con loro e lei accettò di buon grado. Dopo sei mesi
è riuscita a ricrearsi una vita aiutata non solo dai due amici ma anche
dal suo attuale partner.
- approposito Myka ma sei da
sola? – domandò l’amica.
- tranquilla May, è di sotto sta portando il resto
degli scatoloni. – rispose euforica quest’ultima.
- ehi di casa, qualcuno di buon animo mi darebbe una mano?? – domandò una voce esterna.
- che razza di uomo mi sono trovata. Neanche un paio di
cose da solo sa portare. – sentenziò con un gocciolone sulla
testa. Al sentire quelle parole il ragazzo il
questione fece le scale rimanenti come un fulmine e si recò verso la
ragazza con sguardo minaccioso.
- CHI E’ CHE NON E’ UOMO?
- vedi che subito ti sbrighi quando viene toccato il tuo
orgoglio maschile? =^^=
- sei tremenda, ti detesto quando fai così! –
disse mettendo il broncio.
- ma tesoro mio sei dolcissimo quando fai l’offeso.
- e smettila di sfottere.
- scusate voi due – interrupe May – non siete
stanchi?In fondo il viaggio è quello che è.
- in effetti farei volentieri una
doccia. – disse sgranchendosi le braccia il ragazzo.
- spiacente ma è occupata da Yuki, dovrai
aspettare. Magari è meglio se prima ci riposiamo un po’ in camera,
che ne dici May?
- fai quello che ti senti di fare Myka, è anche
casa tua. Basta che andate a riposare e non a fare altro. – disse a mò di sfottò la ragazza.
- May…poi io sono la depravata. Andiamo Eichy prima
che questa mi dice allegramente che rimango incinta. – affermò
Myka tirandosi il ragazzo.
- a dopo May. Vuol dire che Yuki lo
saluto quando mi sveglio. – sentenziò lui.
- allora stasera sicuramente.
I due fidanzati se ne andarono in camera di lei. Erano
molto contenti, soprattutto Myka. Dopo tutto quello
che aveva passato non avrebbe mai pensato di tornare di nuovo a sorridere.
L’essere stata male l’aveva mutata nell’aspetto, era
dimagrita parecchio e quindi urgeva un nuovo taglio e colore ai capelli.
Adesso, anche se i capelli erano sempre lunghi fino alla schiena, avevano un taglio
scalato e di un castano accesso. Il fisico era normale, non troppo snello ma
curvo al punto giusto e anche il suo modo di vestire era mutato un po’,
anche se prediligeva sempre lo sportivo. Eichy invece era il suo opposto.
Faceva parte del corpo dei militari quindi il fisico era perfetto. Capelli
castani tendenti al biondo e occhi castani. Erano amici dapprima che Myka si
mettesse con Koiji, il ragazzo dalla quale era stata
mollata. All’inizio facevano tutti parte dello stesso gruppo e a poco a
poco Myka e Koiji si erano scoperti innamorati e poi fidanzati. Eichy
nonostante amasse la ragazza il vederla felice lo tranquillizzava e decise di
farsi da parte. Quando poi scoprì che Koiji aveva tradito Myka con
un'altra nella sua città di origine scoppiò una disputa tra i due
che arrivarono addirittura alle mani. Ma a nulla servì in quanto il
ragazzo aveva già fatto la sua scelta, ossia di lasciare Myka. La
ragazza cadde in una profonda depressione e molto spesso si sfogava con Eichy
che le stava sempre vicino. A poco a poco, grazie alle premure del ragazzo,
Myka si riprese e riscoprì di nuovo l’amore con lui. E ora eccoli
qui più innamorati che mai.
- neh Eichy quanto tempo pensi di trattenerti qui? –
Domandò lei stendendosi sul letto.
- Dai Myka siamo appena arrivati e già pensi a
quando devo partire?
- uffa, possibile che ogni cosa che ti chiedo pensi sempre
a male?Voglio solo godermi tutto il tempo che ci sei qui con me!Non mi sembra
di pretendere la luna!
- e goditelo e basta, senza pensare al poi. Sono qui e
sono tutto tuo. – le disse baciandola dolcemente. – Comunque per
due settimane di sicuro non ti abbandono.
- solo?Uffa certo che la vita da militare è pesante
e poi…stai lontano da me. Quasi quasi una sera
di queste mi intrufolo nella tua caserma e non me ne vado più.
- a me fa piacere sai? – disse ridendo – anche
se poi ti vedono anche gli altri e poi divento troppo geloso.
- a me la tua gelosia piace. – disse stuzzicandogli
il labbro inferiore – però adesso riposiamoci un po’ che
sono davvero stanca.
- in effetti anche io accuso una
certa stanchezza. Due ore di viaggio a guidare sono sempre pesanti. Se ci metti
pure il traffico…
- allora dai stenditi qui vicino a me e riposiamo. –
abbracciandolo gli diede un bacio a stampo e di accoccolò
con la testa nell’incavo del collo del ragazzo. – Notte Eichy.
- Notte Myka.
I due crollarono poco dopo stanchi dello strapazzo subito.
Intanto May e Yuuki erano intenti a preparare qualcosa da magiare per tutti, ma
comunque tra di loro volevano commenti sulla situazione attuale.
- sai Yuuki…Myka si è ripresa bene. Se
ripenso a come stava sei mesi fa!
- Lo so May. Ma l’importante è che ci sia
Eichy con lei, oramai lei dipende totalmente da lui e questa cosa mi preoccupa
non poco.
- cosa vorresti dire?Spiegati! – domandò
curiosa la ragazza.
- ecco…se Eichy dovrebbe lasciarla staremo di nuovo
al punto di partenza. Il problema di Myka e che tende ad attaccarsi
completamente al partner. E’ naturale che alla fine non
può vivere senza di lui è come se gli staccassero una sua
metà.
- certo è una cosa meravigliosa e spaventosa allo
stesso tempo. Ma senti per fare questo ragionamento non è che sai
qualcosa che io non so?Tipo qualcosa che ha combinato Eichy?
- ma no dai figurati che quello la tradisce. E’
sempre stato il suo sogno conquistarla. La ama troppo. – ribattè il ragazzo.
- allora non ci dobbiamo preoccupare di nulla. E ora, su su forza prendi una padella,
mettici un po’ di olio e mettila a riscaldare, se no le uova come le
faccio?
- agli ordini Hitler, signora! – disse imitando la
posizione dell’attenti scatenando una risata della ragazza che lo prese
con il mestolo.
Nel frattempo nella camera dei ragazzi la vibrazione di un
cellulare destò dal sonno uno dei due. Myka si alzò dal letto e
svogliatamente afferrò l’oggetto lampeggiante. Tentò di
leggere il numero sul display ma non compariva alcun nome, era un numero che
non conosceva. Pensando che fosse il suo datore di lavoro rispose
all’istante senza pensarci. Non poteva sapere che avrebbe maledetto mille
volte quel gesto nel futuro.
- pronto? – rispose lei
tentando di nascondere il sonno.
- Myka, sei tu vero? –
domandò l’interlocutore dall’altra parte
dell’apparecchio.
- si sono io, ma lei chi è
scusi?
- ma come, non mi senti da appena
sei mesi e già ti sei scordata ti me?
- sei mesi? – domandò
lei iniziando a sudare freddo. Non credeva possibile che la persona con cui
stesse parlando quel momento fosse proprio lui
– non sarai per caso…
- ….sono Koiji. –
disse prontamente lui – ti sei ricordata finalmente?Ma credo che la tua
perdita di memoria momentanea era forzata.
- c-che cosa vuoi?Perchè mi chiami, non avevi cancellato tutto di
me?Eppure ero stata chiara dopo il nostro ultimo incontro. – disse
stizzita. Stava perdendo la calma e il suo tono di voce era leggermente aumentato
– perché mi perseguiti ancora, non ti
basta tutto quello che mi hai fatto?
- c’è una cosa che
voglio ancora e che non ho ancora ottenuto. Vuoi sapere cos’è?
- no non voglio tienitelo per te.
- te lo dico lo stesso –
disse ridendo – io voglio…te!Anche se ti ho lasciato non ti ho mai
dimenticato, c’è ancora qualcosa che mi lega a te e voglio
scoprire cos’è!
- l..scia…
- le parole le morivano in gola, tutto il dolore passato stava riaffiorando nel
suo animo e una ferita che si credeva chiusa stava lentamente riaprendosi a
ogni parola pronunciata dal ragazzo. – tu…non puoi
neanche….permetterti…
- di fare cosa non posso
permettermi? – domandò altezzoso lui.
- di chiamarmi e sconvolgermi la
vita…NON SAI QUANTO TEMPO CI HO MESSO PER
FARMENE UNA NUOVA?E TU VORRESTI DISTRUGGERLA? – ormai urlava senza
neanche rendersene conto e le sue urla destarono anche il sonno del ragazzo che
giaceva a pochi metri da lei.
- Myka ma cosa…Myka che ti
prende come mai sei a terra? – disse il ragazzo scuotendola –
hai…uno sguardo da paura. Ma con chi parli? – la ragazza seppur debolmente riuscì a pronunciare il nome
dell’interlocutore e Eichy rimase interdetto per qualche secondo.
- Koiji?Davvero è lui?
– domandò. E la ragazza annuì debolmente con il capo. A
quel punto gli occhi del ragazzo divennero di nuovo e afferrò
brutalmente il cellulare dalle mani di lei.
- ehi bastardo ma che vuoi ancora?
- uhm…??Ma
sei Eichy?
- si sono io razza di cretino. Che
vuoi ancora da Myka eh?Vuoi ancora farla star male?Adesso lei p serena e io che
sono il suo ragazzo non la lascerò di nuovo nelle tue mani.
- tu e lei state insieme?
- esatto. Quindi girare alla larga
hai capito?E tranquillo questa scheda sarà inattiva da domani
così taglieremo l’ultima cosa che vi lega. Addio. – disse
attaccando il telefono.
Rabbia scorreva ancora nel suo
sguardo e continuava a fissare quel cellulare maledicendo colui che aveva
chiamato. Myka era ancora seduta a terra con lo sguardo basso ed Eichy
ripresosi un po’ si avvicinò e l’abbraccio!La ragazza era ancora
molto scossa ma con le sue ultime forze riuscì ad abbracciare a sua
volta il ragazzo, piangendo come quando era caduta in depressione.
- Myka…calmati ti prego.
– tentò di consolarla invano il ragazzo.
- Eichy…ti
prego…stringimi. – furono che uniche così che riuscì
a dire prima di continuare a piangere disperata.
Continued….