Ma ciao!
Sono tornata con una One-shot con poche pretese! [anche perché l’ho scritta di
getto in 15 minuti quindi non so cosa ne sia uscito! xD]
Inizio
sempre dicendo che tutto quello che scrivo è frutto della mia mente [non del
tutto sana] e che non ci guadagno niente.
No è mia
intenzione offendere nessuno, [perché li adoro] etc. etc.
etc.
Buona
lettura
E fatemi
sapere :)
Excuses
- Bene, Robert…questa è la
penultima seduta…- disse la dottoressa, aggiustandosi gli occhiali sul
naso.
Robert…odiava quando lo
chiamavano Robert. Però lasciò correre, limitandosi a fare un espressione
infastidita.
- Quindi ora ti darò un
compito molto importante…- detto questo uscì dal cassetto della scrivania una
decida di fogli bianchi e altrettante buste da
lettere.
- E cosa ci dovrei fare con
queste? – chiese con le sopracciglia sollevate
Bert.
- Devi scrivere le tue scuse…-
rispose la donna.
- Cosa?! – chiese
confuso.
- Chiedere scusa serve Robert.
Se vuoi essere felice…- disse la dottoressa con un sorriso sereno sulle
labbra.
°°°
Bert chiuse gli occhi e prese
un profondo respiro, poi suonò al campanello.
Qualche secondo dopo la porta
si aprì mostrando Gerard con i capelli un po’ sconvolti, mentre si sfregava gli
occhi.
Occhi che spalancò quando lo
riconobbe.
- Bert, che ci fai qui? –
chiese già nervosamente.
- Beh…io…la mia consul…vabbè
non importa. Volevo darti questa. – disse imbarazzatissimo porgendogli una
lettera.
- Cos’è? – chiese l’altro
prendendola in mano.
- Leggila per favore. –
rispose Bert, evitando il suo sguardo.
Gerard lo guardò un secondo,
non riconoscendo più il suo ex ragazzo. Poi aprì la
lettera.
Ciao
Gerard.
lo so che ti sembra strano
leggere una lettera scritta dalle mie mani ma…voglio chiederti scusa per tutto
quello che ti ho fatto passare quando stavamo
insieme.
Mi dispiace davvero tanto per
averti fatto soffrire, mi dispiace per aver negato che stavo rovinando me
stesso, te e il nostro amore.
Mi dispiace per aver tirato
quel pugno a Iero, non avrei dovuto, ma quando ti ha toccato…sono impazzito.
Chiedi scusa anche a lui da parte mia.
Mi dispiace per averti fatto
credere che per me fosse solo sesso. Non lo era, te lo
giuro.
Gerard alzò lo sguardo su Bert
e lo trovò a fissarsi le scarpe, tenendo le mani unite davanti al
corpo.
Sorrise
impercettibilmente.
Sono davvero contento del
fatto che tu ne sia uscito, credimi ci sto provando anche io, e sono contento
anche che ora tu sei felice e che tutto ti vada
bene.
Beh, ora vado, ho all’incirca
un centinaio di lettere da scrivere,ho fatto davvero parecchi casini durante
questi anni, ma la tua era la più importante.
Ti saluto.
Bert
Gerard chiuse la lettera e
alzò lo sguardo su di lui che era intento a mangiarsi le
unghie.
Sorrise e si sporse per
abbracciarlo.
Bert, anche se un po’
sorpreso, ricambiò l’abbraccio, stringendogli le braccia intorno alla
vita.
Quando Gerard si allontanò per
Bert non lo lasciò andare e il moro poggiò i gomiti sulle sue spalle e iniziò ad
accarezzargli i capelli.
- Non era solo sesso. – disse
dandogli un leggero bacio sulla fronte.
- Non ho mai pensato che lo
fosse. – disse ancora, scendendo a posargli un bacio sul
naso.
Bert sorrise e sfregò il naso
contro il suo.
Gerard notò che il suo alito
non odorava di birra, ne di vodka, ne di Jack Daniels.
Solo di dentifricio alla menta
e sigarette.
Sorrise e gli accarezzò una
guancia.
- Stai benissimo senza barba.
– disse poi. Bert ridacchiò piano e l’altro avvicinò il viso al suo e gli diede
un lieve bacio sulle labbra.
Le tenne premute per qualche
interminabile secondo.
- Non era solo sesso. Io ti
amavo. – disse Bert, quando si furono allontanati, con occhi
lucidi.
- Non era solo sesso. Io ti
amo. – rispose Gerard.
L’altro spalancò gli occhi.
Perche? Perché aveva usato il presente?
- Vuoi dire che possiamo
tornare…- cercò di chiedere.
Gerard sorrise e lo zittì con
un bacio che questa volta venne approfondito.
Quando si allontanarono per
riprendere fiato Gerard lo prese per un braccio e lo trascinò dentro casa,
chiudendo la porta.
- Ne sei uscito…- disse poi
sorridendo.
Bert annuì – Ne sono uscito…-
confermò.
Gerard gli buttò le braccia al
collo, finalmente felice.
- Sei perdonato…-
affermò.
Aveva ragione quindi. Chiedere
scusa serve. Pensò brevemente Bert prima di baciare il suo
ragazzo.
Poi Gerard si allontanò, con
uno sguardo serio e preoccupato.
- Mi dispiace di averti
abbandonato a te stesso. – disse, abbassando lo
sguardo.
Bert ripensò per un attimo a
tutto quello che aveva passato durante quell’anno lontano da lui, ma poi si
disse che ormai era passato tutto e che non doveva pensare a quello. Ora erano
lì…insieme.
- Beh, sei perdonato anche tu.
– rispose.
Gerard sorrise.
Si, chiedere scusa serve
davvero, se si vuole essere felici.
Vale