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Autore: Nocturnia    28/10/2014    4 recensioni
Il cambiamento è inevitabile.
Il cambiamento è una rivelazione improvvisa, la calma illusoria dopo la tempesta che ha sconvolto il tuo mondo - un fiore dalle radici lontane e vecchie.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nyssa al Ghul, Oliver Queen, Sarah Lance, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Oliver Queen, Roy Harper, Slade Wilson e tutti gli altri personaggi appartengono a George Papp e Mort Weisinger, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.

"La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio.
Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle."
- Agostino d'Ippona -



Nessuno si salva da solo



Il cambiamento è inevitabile.
Il cambiamento è una rivelazione improvvisa, la calma illusoria dopo la tempesta che ha sconvolto il tuo mondo - un fiore dalle radici lontane e vecchie.
Oliver osserva il corpo di Sara e prova tutto.
"Non voglio morire da solo."
Lo confida al silenzio e al rimpianto, raccogliendo ciò che è rimasto del suo cuore - troppo poco per amare ancora, abbastanza da sentire male.
"Non lo farai." lo rassicura Diggle, stringendogli una spalla "Ci sono io; ci siamo noi."
Il cambiamento è il calore di una speranza ritrovata.


"Il cambiamento è la fluidità del pensiero, la sua capacità d'adattarsi a situazioni nuove e, a volte, sgradevoli."

Thea fissa il proprio riflesso e vede solo una ragazzina debole e spaventata.
Ne percorre i contorni con la punta dell'indice e cerca un frammento di quella forza che Malcolm le aveva tanto decantato - uno solo.

Occhi troppo grandi e labbra sottili, polsi deboli e cuore distrutto.

Non conosce la verità Thea Queen, ma le menzogne le sono bastate.
"Pronta?"
"No."
"Lo sarai."
Il cambiamento di Thea Queen è essere la redenzione di un uomo che ha perso ogni maschera.


Cambiare fa male.
Cambiare è strapparsi la pelle e lasciarla viva sotto i colpi del destino, accettare e accettare e accettare...

No.

"Cosa ti è successo, Laurel?"

Cambiare è imparare che la menzogna è necessaria, che il peso dell'eroe non è nelle sue azioni, ma nella capacità di mentire.
Assorbe ogni veleno l'eroe e si fa scudo e lama dell'umanità - affonda le mani nel sangue e vive ogni singolo dolore come se fosse proprio, lavando la coscienza delle vittime e dei carnefici.

Cos'è in fondo un eroe? Un martire? Un esempio? Uno sciocco?

"Sai che puoi dirmi tutto, vero?"

Un bugiardo.

"C'è già Arrow a difendere la città. E tua sorella, con la vita pericolosa che conduce... non c'è alcun bisogno d'aggiungersi alla lista, Laurel."

Un simbolo.

Laurel tace e sorride.


Il cambiamento non esiste.
Il cambiamento è solo un ciclico ripetersi d'eventi che la natura umana non coglie - nascere vivere morire; ricominciare.
Nyssa sfiora la notte e il sangue, in bilico sul filo dell'immortalità.

"Si chiama Pozzo di Lazzaro."

Apre gli occhi e ribolle la sua immagine, una macchia verdastra e distorta, la giusta rappresentazione per chi porta gli anni nel cuore, ma non nella pelle.

"È un potere antico; più di noi. Più dell'umanità stessa."

Il cambiamento non esiste.
Il cambiamento è un'illusione, uno specchio cieco, uno sbuffo di fumo senza sostanza.

Sara.

Nyssa china il capo e piange per quell'unica vita che non ha potuto salvare.


Cambiamento è tornare, finalmente, a respirare.
Cambiamento è un ufficio nuovo, una sfida intellettuale e un uomo che ti apre il cuore e la mente.

"Vuoi un caffè? Macchiato, giusto?"

Ray osserva Starling City e ammorbidisce la linea tesa delle spalle.
"È bellissima, non trovi?"

"Masticavi una penna. Rossa, se non sbaglio."

"E noi la renderemo la città del futuro."
Sorride Felicity, e Oliver diventa solo un'ombra - un ricordo che fa ancora male.
Sorride e pensa che sì, esistono altri modi di vivere - altri modi di morire.

"Questa strada finisce sempre in un solo modo, Felicity: il peggiore."

Ray storna lo sguardo dal cielo e le cerca la mano, stringendogliela leggermente.
"Ci stai?"
Felicity annuisce a un uomo che non ha bisogno di maschere per sentirsi vivo.


Il cambiamento sono le piccole cose.
Cedere al decaffeinato per questioni di salute, non poter più mangiare bistecche come prima, abituarsi all'idea che tua figlia è una guerriera ninja che fa parte della Lega degli Assassini.
Quentin beve un sorso d'acqua, inghiottendo la pillola della mattina - e poi ce n'è una per il pomeriggio e una per la sera, ma non per la memoria e i suoi dolorosi postumi.
Annega nel rosso di un'alba pericolosa Starling City e ricorda un sorriso di sangue quello che taglia in due il cielo.
"Capitano."
Il buio della notte si assottiglia sempre di più, fino a diventare una cornice sbiadita.
"Ci sono novità sul caso di ieri sera."
Cede infine alla luce l'orizzonte e scintilla d'oro Starling City, sempre vestita a festa.
"Lasciale sulla mia scrivania."
Quentin fissa le strade della metropoli come se potessero placare il suo cuore inquieto.


Il cambiamento è inaspettato.
Il cambiamento ha braccia morbide e una cuffietta rosa a coprirle i pochi capelli, il sonno placido dei giusti.
Diggle sorride a sua figlia e le sfiora il capo con la punta delle dita, ascoltandone il respiro regolare e tranquillo.

"Sono incinta."

Si siede sul pavimento della stanza e osserva ogni più piccolo particolare, dal pulviscolo che la luce riflette nell'aria al pupazzo a forma di coniglio buttato sul tappeto.

"La chiameremo Sara."

È un momento di pace - che non durerà.
È un momento che riflette tutto quello che ha sempre voluto - una famiglia a cui tornare. Una famiglia a cui chiedere scusa e per la quale può sacrificare tutto.

"Non posso mettere la tua vita in pericolo, John. Hai una famiglia a cui pensare, ora."

Il cellulare vibra e il nome di Oliver comincia a lampeggiare sullo schermo.
Diggle guarda un'ultima volta sua figlia prima di rispondere.


Il cambiamento è momentaneo.
Il cambiamento è addormentarsi come nessuno e trovarsi poi figlio e vigilante al mattino, imbracciare un arco e giurare su un credo altrui.
Roy è immobile nel mezzo del silenzio e si scopre incapace di fare altro.
Inspira, e dilata la sua coscienza, aggrappandosi a quel poco di speranza che gli è rimasta - perché i demoni hanno unghie e denti con le quali strapparti ogni volontà.
Ispira, e il mondo collassa - ti manderà via. Non sarai all'altezza. Ti rispedirà a morire per quelle strade merdose dalle quali provieni. Non sarai mai come lui - come loro. Non sarai mai abbastanza.
Inspira, e...

"Roy."

Oliver ha già il volto della sconfitta quando Harper lo guarda.


Cambiamento è percorrere tutte le strade dell'animo e scoprirne sempre di nuove.
Cambiamento è tornare al punto di partenza, accettarne le conseguenze e lottare per riprendere il proprio posto nel mondo.
Malcolm sorride alla notte e a una città che non ha la forza di mandarlo via - tu non sei arrogante come Gotham. Tu non sei giusta come Metropolis.
Sorride a una tomba che non esita a ricambiarlo e a un ricordo più dolce del veleno - povera, sciocca, Moira.
"Papà?"

Thea.

"Tutto bene?"

Il cielo si schiude sotto i suoi occhi, le stelle ammassi convulsi di luce e memorie.

Nanda Parbat. Ra's al Ghul. Rebecca. Tommy. Arrow. Oliver.

Dove Malcolm sfiora Starling City rimane solo l'impronta nerastra della vendetta.


Il cambiamento è eterno.
Il cambiamento è una costante che mai muta, un corollario intrinseco alla vita stessa.

"Cosa ci fai tu qui?"

La prima freccia non fa nemmeno poi così male; è più stupore quello che le deforma i lineamenti.

"Cosa...?"

La seconda recide l'aorta e alla terza Sara è già morta - un uccellino a cui hanno strappato le ali e il cuore.

"Non siamo le nostre maschere."

L'impatto con il cemento è un cozzo durissimo e che risuona con la violenza di uno sparo - occhi spenti e sangue che si coagula sotto le dita.

"Possiamo avere una vita."

Sara fissa un cielo nero a cui non tornerà mai più.



Nota dell'autrice: il titolo della storia, "Nessuno di salva da solo" è tratto dal bellissimo libro di Margaret Mazzantini.












   
 
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