Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: Ciuffettina    28/10/2014    6 recensioni
Bilancio della giornata: due ragazze prese ad alate in faccia, di cui una con il setto nasale rotto, un consigliere seriamente convinto di soffrire di demenza senile precoce e un neonato con un vistoso ematoma sulla coscia e ustioni su mani e lingua. «Potrete non crederci ma l'ho fatto per il suo bene!»
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gabriel, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
- Questa storia fa parte della serie 'Il dietro le quinte della Bibbia'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ufficialmente Gabriel era solo il messaggero di Dio ma, a quanto pareva, avevano deciso di metterlo stabilmente anche nella sezione “Bimbi Speciali”. Finché c’era da annunciarne solo la nascita nessun problema, rientrava sempre nelle sue mansioni, oppure affidarglielo come normale protetto (il pargolo ha già dei genitori e lui deve intervenire solo quando si trova nei guai, per poi tornare ai suoi compiti o fichi) e invece per la seconda volta(1) gli avevano rifilato un moccioso, urlante e senza genitori, cui badare.
Per fortuna stavolta doveva tenerlo d’occhio solo per qualche ora, almeno finché la figlia del faraone non fosse scesa al fiume per fare il bagno.
Il problema era che i pargoli non capivano le battute, avevano una conversazione limitata («Per favore, non piangere, guarda che belle ali che ho! Non interessa, eh?»), in più avevano anche un pessimo tempismo, come stava dimostrando quel piccolo, che era stato abbandonato lungo le rive del Nilo in un canestro di vimini, impermeabilizzato col bitume. Aveva pianto inutilmente per ore, attirando ogni sorta di animale selvatico (che Gabriel aveva prontamente allontanato) e ora che sarebbe servito qualche vagito, aveva deciso di dormire. Le orecchie dell’arcangelo avrebbero anche gradito quella pausa di silenzio ma la figlia del faraone era arrivata adesso ed era vitale che trovasse il pupo e lo portasse al palazzo, sfortunatamente né lei né le sue ancelle si erano accorte del canestro.
«Perdonami, piccolo» sussurrò Gabriel e gli diede una sonora pacca sulla coscia, facendolo piangere. La principessa si voltò e vedendo il cesto nel canneto, mandò una delle sue ancelle a prenderlo. Lo aprì e, vedendo il bambino frignare, disse: «Dev’essere un bimbo israelita, voglio portarlo a corte.»
Una delle due serve disse: «Nostra signora, quando un re emana un editto, capita che qualcuno lo trasgredisca ma non i suoi figli o i membri della sua famiglia! Davvero vuoi disobbedire al Faraone?» l’altra assentì.
PAM! Le ancelle barcollarono e caddero all’indietro, strillando che qualcosa le aveva colpite “Non qualcosa ma qualcuno, così imparate a metter becco in cose che non vi competono!” pensò Gabriel, dopo averle colpite sulla bocca con le ali.
Finalmente la principessa si decise a prenderlo in braccio, in quel momento comparve la sorella maggiore del moccioso, che si era nascosta poco lontano tra le canne, Miriam, se non ricordava male, che chiese: «Devo cercare una balia tra le donne ebree?» e senza quasi aspettare risposta, corse via, per tornare poco dopo con sua madre. Il piccolo sarebbe cresciuto a corte e la balia sarebbe stata al palazzo in cambio di un salario. “Meglio seguirle, ho l’impressione che gli ostacoli non siano finiti.
In effetti, quando il faraone vide il bambino, urlò alla figlia: «Non avevo forse ordinato che tutti i neonati maschi ebrei fossero uccisi perché cominciano a essere troppi? E tu ne porti a casa uno?»
«Ma padre, per uno che differenza fa? Sai che non riesco ad avere figli, l’alleverò come se fosse mio.»
Il re si convinse e stava per prenderlo in braccio sennonché il pupo, vedendo la corona brillante e colorata di quello che sarebbe diventato suo nonno, fece come tutti i bimbi di questo mondo, ovvero allungò le mani per prenderla. Il sovrano scattò all’indietro, terrorizzato: «Ecco! Vuole usurparmi il trono e minare la mia autorità!»
Com’è vacillante se basta un lattante a farla crollare!
A quel punto s’intromise uno dei saggi, si fa per dire, di corte: «Sire, è un presagio! Vuole detronizzarti, bisogna ucciderlo al più presto!»
Per ora l’unica cosa che vuole è poppare il latte. Devo intervenire subito!” Restando invisibile svolazzò nella stanza di un altro saggio, lo fece addormentare, posandogli due dita in fronte, ne assunse l’aspetto, si rese visibile e si affrettò a raggiungere la sala dove si trovava il faraone: «Ho sentito urlare, che succede?» Gli spiegarono il tentativo del moccioso di destituire il re. «Questa questione si può risolvere subito. Gli siano portati davanti una pietra colorata e un tizzone ardente. Se prenderà la pietra, sapremo che ha agito con coscienza e lo uccideremo ma se prenderà il tizzone, sarà ovvio che ha agito sconsideratamente e quindi avrà salva la vita.»
Il consiglio piacque al re e ai suoi dignitari che si affrettarono a fare quanto detto dall’angelo, il quale uscì, si rese invisibile e rientrò.
Il piccolo stava per allungare le mani verso la pietra ma Gabriel gli fece afferrare il tizzone “Potrai non crederci ma lo faccio per il tuo bene.
Il marmocchio urlò e si mise una mano ustionata in bocca, sennonché alcuni pezzetti di tizzone gli erano rimasti attaccati alle dita, perciò si ustionò anche la lingua e lanciò altri ululati.
Bilancio della missione: due ragazze prese ad alate in faccia, di cui una con il setto nasale rotto, un consigliere convinto di soffrire di demenza senile precoce («Ho davvero detto al Faraone di far scegliere a un bambino tra una pietra e dei tizzoni ardenti?! Non me lo ricordo!») e un neonato con un vistoso ematoma sulla coscia e ustioni su mani e lingua.
«Un’altra giornata come questa e cominceranno a pensare che sono un angelo violento.»

*****

Racconto ispirato al capitolo 2 dell’“Esodo”
1) Vedere il racconto “L'infanzia di Abramo
Ok, prima di denunciarmi al Telefono Azzurro per maltrattamento di minore, sappiate che una leggenda ebraica racconta così il ritrovamento di Mosé, l’episodio dei tizzoni ardenti avviene 3 anni dopo il salvataggio, quando il piccolo viveva già a corte ma… per esigenze di copione l’ho anticipato.
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Ciuffettina