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Autore: insaneStories    28/10/2014    0 recensioni
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In un mondo in cui i super-poteri sono la normalita', cosa significa essere veri eroi?
Questa storiella in realta' e' solo un incipit, uno spot e non esaurisce l'argomento. Uno sguardo, un frammento di vita di una persona normale in una realta' parallela.
Genere: Dark, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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E’ mattina a Starcity Hills, ai piedi di Mount Saint Elias, il primo punto in cui cala la notte a Starcity, ma le mattine nelle Hills… le mattine, qui, sono come in nessun altro luogo! Rivolgo alcune parole di buongiorno alla mia cara mamma mentre spalanco le grosse e pesanti tende di bisso. Controllo dalla vecchia finestra di legno intarsiato che le pianticelle di cumino siano rigogliose e in buona salute. La mia amata nonna ci ha sempre insegnato che il cumino protegge dagli spiriti maligni e tiene lontane le cose cattive e negative dalla casa. Come ogni mattina, tocco con le dita il crocifisso che ho al collo, per accertarmi che sia sempre lì, imbraccio la mia valigetta, poggiata sulla sedia damascata, e mi dirigo verso la pesante porta di pregiata e massiccia quercia. L’aria fresca profuma di vita e come di qualcosa che si sta risvegliando. Pronuncio le parole di saluto e benedizione rivolte al simbolo di Yahweh inciso in ottone sulla porta e imbocco la stretta e sconnessa stradina di selciato che conduce alla piazza, dove fra qualche minuto paritrà la prima corriera del giorno per Starcity. Compro la mia colazione da Groza’s. Cornetti così fragranti e gustosi, un caffè così intenso e profumato, non riuscirei a trovarli in centro - ed il bus è lì, puntuale come sempre, pronto a disegnare i suoi monotoni tragitti per tutto il giorno fra le strade ventose. Sono da sola, come al solito: non ce ne sono molti che partono dalle colline ogni santo giorno.
- Giorno Marta -
- Buongiorno, signor Irons. -
- Giuro, Marta, non lo so come fai. Io non potrei mai vivere in un posto del genere, sperduto nelle colline… mi innervosisco solo a pensarci. -
E questo anche fa parte della mattinata, parte dei pensieri che segnano il giornaliero rituale del “cambiamento”… Il sospiro di sollievo del signor Irons è il segnale che abbiamo superato e lasciato le Colline per entrare nei confini della metropoli, Starcity… Abbiamo lasciato il mondo dove sono praticamente cresciuta, dove abitano i miei parenti, figlia di una cultura straniera, seguace di vecchie e obsolete regole. Mio padre, Syergyej Mihajlov, trasferì qui la nostra famiglia molti anni fa, quando avevo poco più di 2 anni. Non è mai riuscito ad adattarsi alla vita della metropoli e agli usi della grande città. Nelle Colline ha sempre trovato un piccolo luogo protetto dove conservare le sue tradizioni e le sue regole.
Il centro della città, eccolo! Scorgo i grattacieli dagli ampi finestrini del bus mentre percorriamo gli ultimi chilometri della highway - un mondo rivolto al futuro, slanciato verso il cielo grazie ai suoi baluardi di cromo e acciaio - un mondo dove non sono più una bambina, ma una donna indipendente, costruita con fatica sulle proprie capacità e scelte; e per quanto io ami la mia famiglia e la mia casa, io amo anche la città!
Alcuni dei passeggeri salgono alle fermate, lanciano uno sguardo di traverso alla ragazza delle Colline e semplicemente passano oltre, andando a sedersi da un’altra parte - man mano il bus si riempie di suoni, il chiacchiericcio dei cittadini incede, preludio al rumore del centro.
Il viaggio procede fino al One Liberty Palace, l’edificio dove la maggior parte di noi, in questo bus, lavora. Sono quasi le nove, il grande orologio posto sopra l’ingresso del grattacielo segna le 8:45 e qui, appena messo piede fuori dal bus, il cambiamento è finalmente completo. La ragazza da Starcity Hills è finalmente rimpiazzata da una giovane donna indipendente, parte dello spirito e dell’energia che dà vita alla grande metropoli.
Ma… probabilmente sto vagando troppo con il pensiero; del resto sono solo un’umile impiegata junior alla contabilità, non certo come Jennifer Dugan, il mio capo, nonché una delle più famose firme della Anderson & Ross Associates. Una vera celebrità nel mondo della finanza, e questa mattina è splendente, in posa per l’intervista della SNN, sotto i riflettori dell’opinione pubblica. Il modo in cui gira in lungo e in largo per il mondo come se le appartenesse… la invidio moltissimo.
- Non è preoccupata di essere in pericolo, signorina Dugan? Ora che la sua fama è al top potrebbe essere un facile bersaglio per Houdini ed i nemici della famiglia Russell… -
- No, non sono preoccupata, Steve - non sono certo il tipo che si nasconde dal pericolo e dalle minacce - e poi vedi questo bellissimo fermacapelli che Peace mi ha donato? All’apparenza sembra essere solo un normale gioiello, ma in realtà è connesso direttamente con il Quartier Generale dei Russell; se premessi questo piccolo pulsante, scatterebbe ogni sorta di allarme e loro saprebbero subito che sono in pericolo! -
Lei mi ha parlato forse una volta e sorriso altrettanto…
- Hey Marta! Sei stata presa dalla camera, credo. Stasera registrerai il notiziario? -
- E’ il canale 4 Billy… non lo prendiamo lì nelle Hills!”
Sorrido e mi accingo ad andare al lavoro…
- La ascolterai stasera al notiziario?! Ma che te lo dico a fare … non so come fai Marta, vivere lassù in mezzo al nulla; avete anche i vampiri lassù? -
- Qualcosa del genere Shellie. Ma non sono così male come credi. A parte gli scherzi, sono nata e cresciuta lì… insomma, credo sia questione di abitudine alla fine… immagino! -
Ma i commenti di Shellie strisciarono nella mia mente per tutto il giorno. Anche qui sono sempre la ragazza delle Colline. E chissà cosa penserebbero se raccontassi loro la mia routine mattutina, così normale per me, eppure…
- Marta? -
- Ehi Jenny! Che c’è? -
- Senti Marta… pensavo… una delle ragazze nel mio appartamento se n’è appena andata. Ha trovato un nuovo lavoro a San Francisco. Perciò, ecco, stiamo cercando una nuova inquilina… beh, se sei interessata? -
Quella stessa sera in casa…
- ASSOLUTAMENTE NO! -
- Ma mamma, io… -
- Ecco, te l’avevo detto Syergyej! Parliamo inglese in casa così lei crescerà non sentendosi un’estranea! E cosa è successo? -
- Mamma, per favore… -
- E’ diventata una di loro! Lavora laggiù, e ora vuol vivere laggiù! Sposerà uno laggiù, e non la vedremo mai più!? -
- Gheorghi Vasiliu. Ha bisogno di un aiuto al negozio. -
- Ecco Marta, ascolta tuo padre! Vasiliu ha bisogno di una persona che gli tenga la contabilità, e la sua macelleria di sicuro fa un sacco di soldi! -
- Cosa? -
- … e tu sei brava con in numeri, giusto Marta? E Vasiliu è pure single, e niente male! -
- MAMMA! -
Naturalmente a me non importa sul serio vedere in TV più di 2 canali, dei quali solo uno si vede quasi bene. Alla fine non siamo poi così differenti, no? Anche loro hanno i propri talismani e protettori, e noi i nostri. Gli diamo solo una forma differente, non è poi così strano; ovunque tu viva e cresca hai bisogno di sapere come proteggerti, no?
Ricordo ancora la mia cara nonna e i suoi insegnamenti sulle proprietà protettive delle piante nel giardino di casa. Voleva essere sicura che io le conoscessi alla perfezione!
- il sonno colse Marta mentre era assorta nei suoi pensieri -
- Sono in trappola… prigioniera di uno dei trucchi di Houdini, chiusa in una gabbia mentre i palazzi crollano intorno a me… la città è nel panico, tutti scappano e urlano, ma! Ecco! Peace, la super-eroina, è venuta in nostro aiuto! Allungo la mano verso di lei! Grido aiuto! Si gira… ma! Un momento, non è Peace, quella è la signorina Dugan… e mi fa giusto un sorriso e… mi ignora! -
-
La mattina ripeto la mia solita routine. Il buongiorno a mamma, controllo il cumino fuori dalla finestra, tocco il crocifisso, e così via… devo pensare solo a me stessa, devo apparire sorridente e serena e ignorare gli incubi di questa notte! Nonostante tutto oggi non riesco a sentirmi tranquilla sono in allarme, ma per cosa? In fondo era solo un sogno, un brutto sogno…
Salgo nell’autobus e rimugino. Ripenso a tutta la routine, ho fatto tutto? Controllato la finestra, il crocifisso, la benedizione… perché non mi sento tranquilla? Mi torna in mente il sogno, ma non voglio apparire come una piccola bambina indifesa e spaventata. Mi sento come se tutto il peso delle Colline mi stesse seppellendo viva… e l’ufficio, finalmente arrivata. Mi appare ora come l’unica via di fuga…
- Jenny? Buongiorno - ehm - senti, a proposito dell’appartamento? -
- Ah Marta buongiorno! Sei interessata allora? Fantastico! Senti, perché non ti fermi da noi per cena domani? Così vedi l’appartamento e conosci le altre inquiline… -
- DRZZ. DRZZ. DRZZ. -
Cosa sta succedendo? L’allarme dell’edificio sta suonando, che significa?
- Mantenente tutti la calma ed uscite dall’edificio. Non utilizzate gli ascensori, potrebbe essere pericoloso, usate le scale anti-incendio. -
La voce metallica della security dà istruzioni per l’evacuazione, ma cosa sta succedendo? Del fumo denso, bianco… qualcosa sta uscendo dai bocchettoni dell’aria condizionata… che significa? Oh, mio Dio! Chi ha respirato quel fumo si contorce a terra in preda a convulsioni e spasmi! La pelle, sembra quasi ribollire e staccarglisi dalla faccia…
Panico! Urla! L’intero edificio è nel caos. La signorina Dugan ci chiama mentre preme ripetutamente il suo richiamo, ci indica un’uscita di sicurezza!
Scendiamo le scale più in fretta che possiamo, tutti quanti. Siamo quasi liberi, dobbiamo passare per il seminterrato! Manca poco ormai, sono affannata e stanchissima, tutti quei piani a piedi di corsa. Ma! Le luci! Tutto spento! Tutto buio! Tutto nero! Siamo in trappola, sento la gente urlare e correre intorno a me, ma non vedo nulla! Sono abituata al buio delle Colline, non mi faccio prendere dal panico, mi fermo in un angolo, accovacciata e stringo forte il mio crocifisso…
Nel silenzio più totale vedo una luce che si avvicina verso di me in fondo al corridoio. Finalmente i soccorsi!
- Bene bene! Cosa abbiamo qui? Una piccola bambina indifesa dalle Colline? Ma che meraviglia! -
Sono atterrita, terrorizzata, totalmente indifesa! Non sono i soccorsi, mio Dio salvami… è… è… Houdini! Proprio lui, a pochi metri da me; e sa chi sono!? Ma perché?
- Non ti preoccupare Marta, tutto finirà molto presto. Ascolta! La tua fama sta arrivando, finalmente uscirai dall’anonimato e diventerai una nuova stella di Starcity. Non è quello che cercavi disperatamente? Ah ah ah ah! -
- M..m..mma… p..p..perché io? C..cosa? -
- Una cavia, Marta! Non struggerti, non combattere, non resistere. Sappi solo che il tuo sacrificio serve a qualcosa di più grande, di più importante, di eccezionale! Ma tu non devi capire, non puoi capire. Goditi tutto questo Marta, è per te! Oggi sarai finalmente al centro dei riflettori, come la tua eroina che invidi tanto da quando ti hanno assunta qui… -
- KABOOM! SCRRASCHH! -
Le pareti dell’edificio si dissolvono! Da un foro circolare perfetto intravedo The Alchemist. Deve essere stata opera sua… Thunderbolt sfreccia velocissimo lasciando dietro di sé la scia colorata del suo passaggio. Jerry Stone, sempre splendido in sella alla sua moto, fa un saluto alla folla che si è accumulata per rendere omaggio ai super-eroi…
- SZFIIIIIIIIIII… SWOMP -
Idol ha mandato un impulso assordante e potente nella direzione di Houdini. Un’onda d’urto devastante. Sono a terra. Mi sento persa, stordita. Sto per… sve..ni..re!

- Ehi, svegliati! Stai bene? -
Che sensazione meravigliosa! Sento il profumo mattutino delle Colline. Sento l’odore del cumino fresco, il profumo del caffè intenso di Groza’s, l’odore del pane appena sfornato. Mi sento tranquilla, a casa, protetta! Che sensazioni così familiari, è meraviglioso…
- Apri gli occhi, Marta. È tutto finito! -
Apro gli occhi. Peace è accanto a me, mi sta parlando. Le sue parole rassicuranti mi fanno star bene, mi sento protetta, ora…
- CHICK. CHAKC. CLICK. CLACK. -
Cosa!? Macchine fotografiche, microfoni!? Chi è tutta questa gente?
- Eccola! Eccola! E’ salva! Ci dica, ci dica! Cos’è successo? Cosa le ha detto Houdini? Come è riuscito a scappare? Come si sente? -
Giornalisti, luci, microfoni, macchine fotografiche… confusione… imbarazzo… non so cosa dire, non so cosa fare… sono persa!

I giornali non riportarono nulla riguardo a come Peace e gli altri mi hanno salvata! Niente riguardo al perché Houdini avesse scelto proprio me… niente del mio terrore… solo un nome, un nome come tanti nel Post di Starcity! Paradossalmente mi sentii come una persona vera più in compagnia di Houdini piuttosto che degli abitanti di Starcity! A loro non interessa chi sono, loro hanno le loro regole, i loro talismani.
Starcity non è poi così diversa dalle Colline. Anche qui ci sono eroi e mostri, semplicemente le regole sono differenti, le cose sono diverse, normali per loro, come normale è per me la mia routine mattutina e i miei piccoli riti che mia nonna mi ha insegnato.
La mattina seguente chiamai l’ufficio. Avevano affittato un altro posto temporaneamente, finché il One Liberty Palace non fosse stato di nuovo sicuro, e dissero che potevo prendermi qualche giorno di riposo… ma non ne ebbi bisogno…
-
Stamattina mi sono svegliata, ho controllato la finestra, il cumino, il crocifisso. Ho dato la mia benedizione ed il mio saluto alla casa, ho comprato la mia colazione da Groza’s…
Respiro profondamente l’aria pura e fresca di Starcity Hills e mentre gusto il mio delizioso caffè, riscaldata dal sole mattutino, mi domando se magari c’è un piccolo appartamento qui, vicino a Vasiliu il macellaio. Però adesso è ora di andare, i conti in macelleria non si sistemano da soli!

  
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