Venti diversi che mi tirano e mi sfuggono,
probabilità d'un gioco senza dadi.
Luce offuscata d'una mattina confusa
non aiuta la mente e la memoria,
sono numeri scollegati, indizi
senza un movente. Si fonde
nel bianco l'arcobaleno - hide-.
Armonia del tiepido ritmo, bruciava
dello scirocco l'aria notturna,
gela i vuoti crepuscoli.
Triangolo impossibile sono
per me stessa e il pensiero altrui,
incomprensibile lunatismo. Vagano
parole sulla tastiera, pensieri
nella mente; inaccessibili.
E un giorno mi eclisserò su di un sole,
come fa la luna, astro perfettamente imperfetto,
nella sua pallida timidezza.
Appena scritta...Non l'ho ripresa da nessuna parte..è solo e unicamente mia e i riferimenti che faccio non potranno essere detti, solo chi mi conosce bene, in quello che sono stata in passato e ciò che sono ora, la capirà. Gli altri, volenti o nolenti, ne dovranno rimanere ignari e partecipare solo all'artificio letterario, cercando una spiegazione alle mie affermazioni...