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Autore: Walking_Disaster    29/10/2014    4 recensioni
ATTENZIONE: Wincest e SPOILER nona stagione.
Song-fic sulle note di Better than me - Hinder. Ambientata nella nona stagione, più o meno a metà. Dean riflette su Sam, su come non si pente dell'aver scelto di averlo fatto possedere da Gadreel. Sono divisi, i fratelli, e stavolta è Dean a cercare un punto di incontro. O forse solo un punto per mettere due parentesi, un intervallo di respiro di sollievo.
Genere: Introspettivo, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incest, Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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BETTER THAN ME


"Io non posso più fidarmi di te!"

Un colpo di reni e mi ritrovo seduto sul letto, sudato, il respiro accelerato. Il cuore mi batte impazzito nel petto e – cazzo, non riesco a calmarlo.
Osservo il letto sfatto, le coperte disastrate. Il tuo lato è vuoto. Quel lato che hai sempre occupato da quando ci siamo trasferiti nel bunker.
Tu non ci sei, Sam.
Non ci sei.


I think you can do much better than me
After all the lies I made you believe
Guilt kicks in and I start to see
The edge of the bed
Where your nightown used to be


Ti sei sentito tradito, preso in giro e usato da me. Posso capirlo.

"Tu non mi hai salvato per me. Tu l'hai fatto... per te."

Non l'ho fatto perché era la cosa giusta da fare, sai.
Mi lascio ricadere sul letto, una mano sullo stomaco, gli occhi rivolti al soffitto.
Se mi concentro riesco a sentire ancora il tuo respiro tranquillo al mio fianco, il peso della tua testa sulla mia spalla e quei dannatissimi capelli che puntualmente mi finiscono in bocca.
No, non l'ho fatto perché era giusto. Non l'ho fatto per te, né tanto meno per me, in realtà. L'ho fatto per noi. L'ho fatto perché io amo te e so che tu ami me e non permetterò a niente che non sia noi stessi di stroncarci.


I really miss your hair in my face
And the way your innocence tastes
And I think you should know this
You deserve much better than me


Tu, Sammy, ti meriti molto più di me.
Mi piacerebbe poterti dare tutto quello di cui hai bisogno, essere per te tutto ciò per cui vale la pena di fare anche le cose più stupide. Mi piacerebbe essere per te tutto ciò che tu sei per me.
Io ti giuro, faccio del mio meglio.
L'unica richiesta che ti rivolgo è di non biasimarmi per la scelta che ho fatto. La rifarei.
Tu hai detto che eri pronto, che saresti stato disposto a lasciarmi. Be', ben per te. Io non sono così forte, non posso ancora lasciarti andare. Sono io il più vecchio, tocca a me morire per primo.
Allungo il braccio verso il comodino. Ci tengo sempre una foto nostra e procedo a tentoni nel buio, finché non la trovo.
Accendo l'abat-jour e la luce giallognola schiarisce l'ambiente e mi ferisce gli occhi.
Sulla foto ci siamo io e te insieme, a casa di Bobby.
Sorrido a quell'immagine e tu, dal cartoncino, mi sorridi di rimando. Oh, Dio, era una vita che non ricambiavi il mio sorriso, Sammy. È bellissimo, ma questo già lo sai.
È casa mia.


While looking through your old box of notes
I found those pictures I took
That you were looking for
If there's one memory I don't want to lose
That time at the mall
You and me in the dressing room


Tu non sei poi così tanto lontano – solo un paio di stanze di distanza. Eppure se tu fossi sulla Luna ti sentirei più vicino.
Stringo la foto tra le dita e questa si stropiccia.
Sammy, ho bisogno di sentirti vicino. Ho bisogno delle tue gambe intrecciate alle mie, del tuo odore nel naso e del bacio sulla guancia che mi dai quando ti svegli pensando che io stia ancora dormendo. Ho bisogno delle carezze che ti lascio sulla pancia e dei mugugni di soddisfazione che riesco a strapparti.
Ed ho bisogno di tutte le altre stupidissime e minime cose, di te che cerchi sempre delle carezze e dei baci a letto che non capisci perché mi stupiscano e mi imbarazzino. E se lo vuoi, Sammy, ti dico ora il perché; è perché sei il mio dannatissimo fratello minore con cui mi comporto come se fossimo una coppia qualunque. Sono anni, tu, che hai smesso di farti questi problemi ed anch'io ormai ho imparato a non farmi più troppe domande, ma vedere come diavolo è diventato tutto normale, di routine, come se fosse sano o eticamente corretto, mi destabilizza ancora, allora come ora.
Poi però penso al posto vuoto accanto a me e, onestamente, dell'etica finisco per sbattermene.


The bed I'm lying is getting colder
Wish I never would've said it's over
And I can't pretend that I won't think about
You when I'm older
'cause we never really had our closure
This can't be the end


Se non fosse per il freddo del pavimento sotto le piante dei piedi non mi sarei neanche accorto che sto entrando nella tua stanza. In silenzio, alle 2.45 del mattino, con la foto di noi due stretta in mano.
Non aspetto un permesso che comunque non arriverebbe, così scosto le coperte, scivolo nel tuo letto, nel poco spazio che tu, addormentato a pancia sotto come sei, lasci libero.
Non oso toccarti, non mi avvicino neanche.
Tu ti agiti un momento e poi ti bastano due battiti di ciglia per scattare, spalancando gli occhi, già sulla difensiva. Ti basta un niente per comprendere che sono io, non poi una così grande minaccia. «Dean--»
«Solo per stanotte. Per favore.» Ti interrompo prima che tu possa dire qualunque altra cosa e tu resti in silenzio, ancora teso.
Per favore.
Ti sento sbuffare un sospiro, ma poi ti rimetti giù.
So che anche tu non tenti neanche di richiudere gli occhi, ma per quel che può valere, io in questo momento mi sento quasi bene.
Alla discussione che seguirà questo gesto ci penserò domattina.
Per il momento siamo insieme e tu intrecci timidamente le gambe alle mie e ti fai più vicino, piano piano. Come se potessi farti ancora del male.
Io ti accolgo contro il mio corpo, ti stringo al mio fianco e rilasso appena la mandibola.
Chiudi gli occhi, Sammy. Lascia tutto fuori da queste coperte, da noi stretti noi innamorati noi stanchi noi sollevati.


I really miss your hair in my face
And the way your innocence tastes
And I think you should know this
You deserve much better than me


È tutt'altro che tutto sistemato.
Però ti sento che, lentamente, ti rilassi accanto a me. Ti lasci stringere e carezzare e mi permetti perfino di lasciarti un'ombra di un bacio sulla tempia.
Sammy, le guerre lasciamole a domani.






Walking_Disaster's corner:
La canzone è Better than me – Hinder, da cui è preso anche il titolo. Qui il link > http://www.youtube.com/watch?v=0wTC9y5Phjs
Questa song-fic, poi, è dedicata a Rossella. Lei mi ha fatto conoscere la canzone (che tra l'altro è diventata la mia nuova suoneria) ed un altro branco di cose e poi, cosa più importante, parliamo. Parliamo tanto e ci stiamo conoscendo, ma vi assicuro che si sa far voler bene. È una bellissima sweetie-pie.
Altro da dire? Nein, se non che aw, mi piace tanto.
*Si auto-patta*

E comunque, al solito: fatemi sapere che ne pensate, people.
Love u all.
WD

   
 
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