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Autore: TheMadDollhouse    29/10/2014    3 recensioni
Eccomi finalmente tornato con una nuova storia. Ho deciso di scrivere ancora di Amar e George (Amarge è il nome dell'OTP :3) perché, ripeto, sono troppo dolci e credo si meritassero più spazio in Allegiant. Questa fanfiction è una minilong, infatti è composta solo di due capitoli. Ci sono due punti di vista, nella storia, quello Amar e quello di George. Mi sono lasciato andare alla sdolcinatezza più sdolcinata per questa storia e spero che vi piaccia. Il seguito di "Buon Anniversario"
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Amar, George
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Amar.

Tremo, non per il freddo. Mi sudano le mani, non per il caldo. Non pensavo di potermi sentire così...in ansia, so che è una cosa importante quella che sto per fare. Spero di riuscire almeno a parlare. Esco di casa, vestito con un vecchio smoking che uso solo nelle occasioni importanti, e questa è una di quelle. Entro nella macchina ed infilo le chiavi, ma non parto. Ripenso al primo incontro tra me e George. Sembrava così spaventato e appena l'ho visto ho sentito qualcosa allo stomaco. O quella volta in cui un un ribelle gli stava per sparare e ho avuto paura di perderlo. Non so cosa farei senza di lui...non ci voglio nemmeno pensare. Penso a quanto lo amo, perché questa è una delle poche certezze che ho. Lo amo. Metto in moto l'auto e mi dirigo verso il ristorante. Parcheggio vicino all'edifico, scendo dall'auto ed entro, lo vedo e mi siedo al tavolo per due che ho prenotato. George mi chiede

“Perché ci hai messo così tanto? Hai detto che tornavi subito!”

“Scusa, dovevo prendere una cosa”

Mi chino per dargli un veloce bacio, ma lui si ritrae e mi guarda con aria sospettosa

“Cosa?”

Cerco di cambiare argomento

“Allora...hai già ordinato?”

Lui, senza togliermi gli occhi di dosso, mi dice

“Sì, anche per te”

“Cosa hai preso?”

“Ho preso del sushi e una zuppa di cozze”

“Uhm...mi piace”

Gli dico con un sorriso

“Lo so”

Mi fa l'occhiolino.

Quando il cameriere viene per chiederci cosa vogliamo da bere, precedo George

“Un Moet & Chandon”

e il cameriere se ne va.

George mi guarda

“Champagne? Amar, mi spieghi cosa c'è? Cosa sta succedendo?”

Con un sorriso, gli dico

“Niente”

“Come niente? Prenoti un ristorante, mi fai mettere lo smoking, ordini uno champagne!”

“Beh, devo avere una scusa per passare una bella serata con il mio fidanzato?”

“No...mi chiedevo solo perché...aspetta!”

“Cosa?”

Chiedo allarmato, non voglio che rovini la sorpresa

“Ci sono, Amar! Ti hanno dato una promozione e vuoi festeggiarla, sono un genio!”

Tiro un sospiro di sollievo, e gli dico

“Sì, è vero, sei un genio, ma hai toppato”

“Uff, dai dimmelo!”

“N-O.”

Prima che lui possa ribattere, arriva il cameriere con il sushi.

“Amar! Guarda”

Mi dice poco dopo George, che sta inutilmente cercando di prendere del sushi con le bacchette

“Ehm...”

“No! Guarda ora ce la faccio”

Dice prima che gli cada il pezzo che aveva preso, così inizio a ridere

“Dai Amar, smettila, tanto ci riesco”

Dopo un altro paio di tentativi, si arrende ed infilza con la bacchetta un gamberetto. Gli verso un bicchiere di champagne, e lui, con un sorriso malizioso, mi dice

“Stai per caso cercando di farmi ubriacare Amar? Pensavo che questi trucchetti da liceale per portarmi a letto fossero superati”

Lo guardo con gli occhi sgranati

“Che c'è? Stavo scherzando!”

“Lo spero”

Borbotto.

Anche la zuppa di cozze è deliziosa, e dopo che abbiamo finito, lo guardo. Penso a quanto sia perfetto nel suo smoking, coi capelli tirati a lucido, le labbra leggermente carnose e gli occhi a mandorla. Mi accorgo che è arrivato il momento. Mi alzo dalla sedia, mi avvicino a George che mi osserva, stranito e mi inginocchio. Tiro fuori la scatolina dalla tasca e prendo l'anello.

“Amar...cosa?”

“Shh...George, lo sai, dal primo momento che ti ho visto ho capito che ti amavo. Amo il modo in cui mi guardi appena sveglio, amo quando mi prepari il pranzo per il lavoro, amo quando insisti per mettermi a posto la divisa e non mi fai uscire di casa finché non è perfetta...”

Ridiamo tutti e due

“Amo quando siamo a casa da soli e stiamo a fissarci per ore senza parlare, ma riusciamo comunque a dirci un milione di cose, amo quando siamo vicini e sento i nostri cuori che battono, amo perfino quando mi interrompi di proposti quando sto leggendo! Tutto questo te lo sto dicendo per farti capire che ti amo. TI AMO! George Wu, Vuoi onorarmi di diventare tuo marito e passare con te il resto della vita?”

George.

Le lacrime di felicità mi rigano il volto, con la coda dell'occhio vedo che tutto il ristorante ci sta guardando, e sembra che tutti stiano trattenendo il respiro. Amar mi ha appena messo l'anello al dito. So che dovrei pensarci, ma non ho niente a cui pensare, perché so che lo amo e che voglio passare con lui ogni singolo giorno. So di avere solo 22 anni, mentre lui ne ha 25, ma so che lo amo alla follia e che senza di lui non riuscirei a vivere, perché lo amo. Sì, lo amo!

“Sì, sì”

Singhiozzo, lui si alza e mi bacia. Un leggero sfrigolio di labbra che mi fa comunque rabbrividire. Un applauso parte dal ristorante, arrossisco mentre Amar paga il conto, mi prende per mano e mi porta nella sua auto, dove io continuo a piangere di felicità. Lui mi asciuga le lacrime con un fazzoletto e inizia a baciarmi, con passione. Le nostre lingue si toccano lentamente e poi sempre con più foga, lui sa leggermente di champagne, ma non m'importa. In macchina è abbastanza scomodo, ma poco dopo ci ritroviamo lo stesso a petto nudo. Contemplo i suoi pettorali scolpiti, e la leggera linea di peluria castana che gli parte dall'ombelico. È perfetto. Lui fa per togliermi la pantaloni, ma io dico

“Andiamo a casa”

Lui mi guarda un attimo, poi mi dà un ultimo bacio e infila le chiavi, mettendo in moto l'auto. Spinge sull'acceleratore e in un attimo ci ritroviamo di fronte a casa. Scendiamo dalla macchina ancora senza maglia, e lui ricomincia a baciarmi e, senza staccarci, ci avviciniamo al portone di casa. Con grande fatica apre il portone ed entriamo. Continuiamo a baciarmi e, a tentoni, accendo l'interruttore della luce. Ma Amar lo spegne di nuovo

“Ehi”

“Shhh”

Lo sento mentre si toglie i pantaloni, probabilmente insieme ai boxer. Poi li sfila anche a me. Non ci prendiamo neanche la briga di andare in camera da letto, mi spinge delicatamente sul divano e in un attimo è sopra di me. I nostri corpi sono praticamente una cosa sola.

“Ti amo George”

“Anche io”

Nota dell'autore: Spero vi sia piaciuto questo primo capitolo e ci sentiamo Mercoledì con il secondo ;)

   
 
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