Ero sdraiata sul letto cercando di studiare latino, ma qualsiasi cosa mi capitasse davanti era più interessante, anche un inutile moscerino.
Guardai lo schermo del cellulare e trovai un messaggio del mio migliore amico Christian.
‘Vanessa lo so che dovresti studiare ma non lo stai facendo, quindi, che ne dici di farci una passeggiata con gli altri?’
Ormai mi conosce meglio lui che io me stessa.
‘Come mi conosci eh! Mi preparo e vengo sotto casa tua’ risposi.
Arrivai sotto casa e citofonai.
‘Coglione scendi, ti aspetto’
Purtroppo non rispose lui, ma un suo amico, o almeno credo, dalla voce non mi sembrava nessuno di conosciuto. Prima figura di merda fatta.
Arrivarono e abbracciai subito Christian che a sua volta mi presentò il suo amico, Martin. Un ragazzo alto, snello, biondo e occhi chiari. Una specie di principe azzurro, diciamo.
Data la mia timidezza parlai poco e niente all’inizio, anche perché non avevamo argomenti in comune per poterci scambiare due chiacchiere.
Raggiungemmo gli altri alla solita piazzetta vicino il comune, un punto di ritrovo ormai. Un giro lungo mare, un caffè e tante risate. La giornata perfetta. Ma in tutto questo io non distolsi mai lo sguardo da Martin e poi quando mi guardava negli occhi? Cioè io bho svenivo ogni volta dentro, e il suo sorriso? Non ne parliamo, davvero.
Tornai a casa e continuai a pensare a lui, perfetto e io che non volevo aver più niente a che fare con i ragazzi.
Ogni tanto uscivamo tutti insieme e c’era anche lui, alcune volte mi dava corda e altre no, ormai avevo perso le speranze.
 
Due mesi dopo..
 
“ Ti ricordi il primo giorno che ci siamo visti? I tuoi occhi grandi, il tuo sorriso imbarazzato e le tue guance rosse. Eri bellissima. Quando siamo usciti eri così silenziosa con me, ma poi finalmente sentii la tua voce. Dopo parecchie uscite ti ricordi quando ti ho preso la prima volta la mano? Con la scusa che tu avevi le mani più calde delle mie e non mi staccai più? Sai dai lì avevo capito che eri tu quella giusta, sembra strano lo so, ma appena l’ho presa ho avuto un non so cosa dentro di me e mi è piaciuto. Almeno stavi al gioco e non mi hai preso per mezzo pazzo..E quando mi hai preso la mano e l’hai portata attorno alle tue spalle coprendola con la manica del tuo cappotto? Giuro che lì stavo per morire.  Mi sto dilungando troppo lo so, ma volevo solo farti ricordare questi momenti che per me sono stati speciali, e spero anche per te..
Ti ho scritto per dirti che mi piaci, come ho già detto dall’inizio, spero che non mi prenderai a parole dopo di questo, esci dalla tua stanza e vieni verso di me.”

Trovai questa lettera sopra il mio letto, ragionai pochi secondi chi poteva essere ma capii chi era dalla prima frase.
 
Uscii dalla stanza lentamente e vidi lui venire verso di me, non mi disse niente, mi baciò.
Lo guardai negli occhi e lo abbracciai.
 
‘Ti amo’ mi disse lui.
‘Ti amo anche io’.



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Buonasera gentaglia, questo è il mio primo one shot, so che non è niente di speciale e mi dispiace davvero tanto.
I personaggi sono reali, questa storia è accuduta realmente, tranne la lettera finale che è tutto frutto della mia immaginazione, purtroppo.
La smetto qui. Un bacio a tutti!