NOTE AUTORE:

Coppia: Leo/Calipso
Personaggi: Leo e Calipso
Genere: comico e romantico(?)
Dedicata a: Kuma
Ringraziamenti a: Sistah per il betaggio.
 

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Una papera di gomma.

 

Ormai erano sei mesi che stavano viaggiando per le vie di New York e Calipso rimaneva sempre più affascinata e colpita da questo mondo, così estraneo a lei che per secoli era stata costretta a rimanere in un'isola primordiale e quasi dimenticata dagli uomini. Stare con Leo, inoltre, in quel viaggio così pieno di informazioni e totalmente nuovo per lei, era come vivere un'esperienza doppiamente magica e straordinaria. Il modo in cui Leo gli presentava i vari oggetti, le parlava della storia, delle informazioni stradali, delle regole di quella società, era a dir poco divertente e fantastico. Entrare poi in intimità, per i due, era stato molto più facile di quanto Leo avesse pensato in un primo momento. Dopotutto lei era sempre stata così scontrosa con lui, così restia a causa della faccia e delle mani quasi sempre sporche per via del suo lavoro. Ma sotto sotto, a Calipso piaceva moltissimo questo suo lato. Leo era un ragazzo vivace, intraprendente e, con un sorriso che la faceva sentire amata davvero, la faceva sentire importante e desiderata, ma soprattutto, la faceva sentire in pace.
Quella sera, dopo un'intera giornata passata tra lo studio dei vari dolci europei che si era divertita sperimentare nella loro cucina, i due fidanzati si erano concessi un bagno caldo e rilassante. Leo si era sentito in vena di romanticismo quella sera e, visto che ormai lui e Calipso convivevano a tutti gli effetti in un appartamento al ventesimo piano in una palazzina di New York, fare un bagno insieme era diventata più un'abitudine che altro. Così, quel pomeriggio si era fermato a comprare un mazzo di rose rosse, che sparpagliò su tutta la superficie dell'acqua della vasca, accompagnate da delle candele aromatiche.
Calipso si immerse per ultima, sorridendo amabilmente al ragazzo già immerso sotto lo strato d'acqua decorato. Sorrise malizioso, Leo, facendo ridere la dea che andò a schizzargli dell'acqua in faccia. Si accoccolò tra le sue gambe, poggiando successivamente la schiena contro il suo petto caldo e a quel punto chiudere gli occhi.

« Oggi ho comprato un'altra cosa per te. »

Esordì Leo dolcemente, andandole a passare una mano sul petto e accarezzarla piano sui seni. Lei sorrise, lasciando che un velato rossore le colorasse le guance, mentre ispirava più aria possibile per mantenere la calma.

« Ah si? Che cosa? »

Mugolò stanca, lasciando che i tocchi leggeri del giovane le dessero quanto più piacere possibile. Leo con l'altra mano le accarezzò la coscia destra, sfregandole contro un oggetto di plastica, che immerse subito dopo. Lo fece passare tra le sue gambe, accarezzandola fino al sesso, facendole aprire gli occhi curiosa per quei tocchi fatti non solo con le mani. Quando li schiuse, la mano di Leo si era aperta, lasciando fuoriuscire tra le gambe di lei una papera di color giallo vivo. La guardò attentamente, Calipso, stranita per quella cosa inanimata che richiamava l'immagine di un animale buffo e piccolo. Sbatté le ciglia più volte, per poi soggiungere:

« Una...papera? »

Leo sorrise divertito e annuì, aggiungendo:

« Una papera di gomma. Non mi dirai che sei così Weasly da non saperlo, vero? »

« Una cosa?!? »

Chiese lei completamente stralunata. Leo rise, scuotendo il capo, ricordando la sua infanzia e i libri letti e riletti del suo maghetto preferito. Beh, per chi non ne fosse al corrente, Leo era un fan-boy a tutti gli effetti. Calipso decise di ignorare il proprio ragazzo a quel punto, dandogli mentalmente dell'idiota e afferrando così la papera per scrutarne da sola le fattezze. Se la rigirò varie volte in mano, finché non arcuò le sopracciglia e chiese:

« Leo, qual è esattamente la funzione di una papera di gomma? »