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Autore: Ticket_to_write    30/10/2014    6 recensioni
Ma ora é troppo tardi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quarta classificata al contest "Una canzone d'amore" di "corrienonfermarti" indetto sul forum di Efp




Mi giro per l'ennesima volta, cercando la posizione giusta per prendere sonno.
Sono distrutto, spossato, stanco. Così stanco, che sono troppo stanco per dormire.
Mi metto a sedere sul letto, osservo l'orologio, reso visibile dalla fioca luce dei lampioni, che penetra dalla finestra.
Sono già le due di notte.


Un'orribile sensazione mi pervade il capo. Sento i pensieri affollare la testa, ma non riesco a seguire davvero nessuno di loro.
Le loro parole sono ovattate, indistinguibili, ma, paradossalmente, udibili.
Rendono la mia testa dolorante, in maniera insopportabile.
Cerco di fare del mio meglio, per non pensare a quelle continue fitte, ma senza successo.

Mi giro, istintivamente, verso il tuo lato del letto.
Il lato vuoto del letto.
Mi ritorna in mente la scena che si ripeteva quasi ogni sera, prima della tua mort-...
Scuoto la testa energicamente, per scacciare quella frase, e quella parola dalla mia testa.

****

"Amore, dove sono le pillole per il mal di testa?"

"Al solito posto, tesoro. Sul terzo ripiano del mobile vicino al frigo, in cucina."



****
Ora ricordo.

Mi dirigo nella cucina, e, sicuro, apro lo sportello del mobile da te indicatomi.
Afferro la scatolina bianca contenente il medicinale.
Ne afferro una. Una comune pillola, bianca, tondeggiante.
La ingoio, con l'aiuto di un po' d'acqua, avvertendo la sgradevole sensazione provocata da quel dischetto che scende giù per la gola. Ho un brivido, provocato dalla sensazione di disgusto.

Mi reco nuovamente in camera da letto, sedendomi sul materasso, e nel giro di qualche minuto, il mal di testa é solo un ricordo.
Solo un ricordo.

All'improvviso, guardando il lato del letto, naturalmente ancora vuoto, sento un dolore al petto. Mi volto immediatamente, e prendo la testa tra le mani, tirando con forza i miei capelli.
Una lacrima inizia a scendere. Percorre la mia guancia, solitaria, lasciando una traccia calda e fastidiosa.
Quanti anni sono passati dall'ultima volta che ho pianto?
Forse non l'ho mai fatto...
Sporgo la lingua per catturare la goccia. Per sentirne il sapore... dicono che siano salate, le lacrime.

Ricordo che, alla nostra nipotina, dicevi sempre...
"Bisogna baciare via tutte le lacrime"... quando piangeva.
Ora, chi lo farà al posto tuo?
Nessuno, perché non puoi essere sostituita.

É così, quando perdi qualcosa di insostituibile?
Le lacrime agli occhi, la sensazione di freddo che mi consuma fin dentro, fino alle ossa, la sensazione di aver buttato via il mio amore...
Ma soprattutto, la consapevolezza del fatto che stavolta non mi sarà permesso imparare dai miei errori.
Mai più.

Avrei voluto provarci un'ultima volta, avrei voluto provare a riparare il tuo cuore fragile, infranto, tradito.
Ma ora é troppo tardi.
   
 
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