"Dove sono? Cosa mi sta succedendo? Perché sono in un posto del genere? E tutto questo dolore?" pensò Maureen.
Si era appena svegliata e, ancora intontita, aveva provato a muoversi, scoprendo di essere legata. In preda al panico aveva spalancato improvvisamente gli occhi e aveva visto qualcosa che aveva aumentato solo la sua angoscia: da un buio denso e minaccioso spuntavano delle sbarre di metallo. Dietro ad essere c'erano delle macchie chiare, che, messe a fuoco dopo qualche istante, si erano rivelate delle braccia e una testa, appartenenti ad una donna. I suoi vestiti scuri si erano confusi con le tenebre circostanti, la pelle bianchissima sembrava spuntare dal nulla. Il viso sottile era incorniciato da dei bellissimi capelli biondi, ma nonostante apparisse delicata e aggraziata la sconosciuta aveva qualcosa di innaturale e minaccioso, vedendola Maureen era rabbrividita. Si sentiva davvero debole e ogni parte del suo corpo le faceva male al più piccolo movimento. Anche la testa le pulsava, impedendole di pensare con lucidità. Dopo essersi fatta quelle domande, però, riuscì a ricordare ciò che era successo, come poteva dimenticarlo?!
Era stata ad un concerto di Simon, era perfino riuscita a parlargli e a fotografarlo da vicino, ma sul più bello era svenuta. Imbarazzata era tornata a casa, e poi... Poi era arrivata a casa sua la donna con i capelli neri che diceva di essere una demone. Non ricordava cosa le avesse fatto, solo che insieme avevano abbandonato la sua cameretta di notte. Non sapeva nemmeno quanto tempo fosse passato, in effetti, da quando era arrivata lì. ≪Che succede? E tu, chi sei?≫ chiese con un filo di voce.
La bionda rise divertita ≪Vedo che ci siamo svegliate, piccola, come va? Io sono Camille, comunque≫ aggiunse in tono di superiorità avvicinandosi alle sbarre.
La ragazzina guardandola meglio si accorse con orrore che le si erano allungati i canini, ora simili ad aghi appuntiti. Iniziò a tremare come una foglia, quella Camille era davvero spaventosa. ≪Ok... Volevo dire, cosa sei?≫ balbettò.
≪Una vampira ovviamente, mia cara≫ fu la sconvolgente risposta. ≪Tu sei la fidanzata di quel ragazzo, Simon, giusto? Sappi che è mezzogiorno, entro stasera ti riporterà a casa, tranquilla. Non fare così, odio le persone nel panico≫ disse Camille malignamente.
Poi improvvisamente Maureen vide la donna-demone che l'aveva portata lì che la guardava dall'angolo più buio della stanza, con un sorriso crudele stampato in faccia. ≪Intanto che aspettiamo possiamo divertirci un po' con la giovane mondana≫ sussurrò nel silenzio della stanza rivolgendosi a Camille. 
In quel momento la piccola prigioniera iniziò a vedere il mondo girare su se stesso, poi ebbe una serie di allucinazioni sempre più strane e smise di lottare per rimanere cosciente, era esausta.
Si risvegliò più tardi a causa di una voce squillante ma poco gentile: Camille era china su di lei con aria infastidita. ≪Sveglia bimba≫ ordinò la vampira ≪Il tuo principe azzurro non è arrivato, quindi dovrai fare una scelta: morire semplicemente o diventare morta vivente, cioè vampira. Scegli con attenzione, non potrai più tornare indietro≫
"Simon, Simon, Simon..." Maureen non riusciva a concentrarsi su altri pensieri, doveva assolutamente incontrarlo e per farlo sarebbe dovuta sopravvivere. ≪Diventerò vampira, dimmi solo ciò che devo fare. Voglio rivedere Simon almeno una volta≫ Non vide Camille, si era mossa troppo velocemente, ma provò una sensazione conosciuta, un'improvvisa fitta di dolore sul collo seguita da uno strano piacere...




Angolino dell'autrice
Questa è la mia prima ff in assoluto, spero vi sia piaciuta! Sarei felice se mi deste una recensione (anche negativa, ho tanto da migliorare) ^_^
Presto scriverò il secondo capitolo <3