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Autore: _crazy_katycat_    31/10/2014    6 recensioni
“Austin…ho paura.”
E poi BOOM.
Tutto nero.
Come eravamo arrivati a quel punto?
Tutto iniziò una notte.
Ma non una notte qualsiasi, la notte di Halloween.
No, non era luna piena, non è un cliché questa storia.
One-shot per halloween! :D
By _crazy_katycat_
Genere: Drammatico, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ally Dawson, Austin Moon, Dez, Trish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Austin…ho paura.”
E poi BOOM.
Tutto nero.
 
Come eravamo arrivati a quel punto?
 
Tutto iniziò una notte.
Ma non una notte qualsiasi, la notte di Halloween.
No, non era luna piena, non è un cliché questa storia.
Mi stavo preparando per la notte più spaventosa dell’anno, quando qualcuno mi afferrò per le spalle.
Sobbalzai e gridai leggermente.
Mi girai e vidi un biondino dagli occhi color nocciola.
Quei fantastici occhi luccicanti che mi avevano fatto innamorar-
Pffffffftttt cheeeeeeeeeeeeeeeeeeeee, i-io innamorata di Austin?
Pfffftt...Okkey forse sì.
Hey! Ho detto FORSE.
“Ti ho spaventata?” mi chiese trionfante, sfoggiando il suo costume da Jack Sparrow.
Questo ragazzo mi vuole uccidere.
“pfffffffffffttttt cosa dici” mentii con il mio tono acuto di sempre.
Austin rise leggermente.
“Be’, siamo perfettamente combinati” esclamò contento.
Io annuii e gli rivolsi un sorriso che venne ricambiato.
Casualmente…( e per ‘casualmente’ intendo programmato da almeno quattro settimane, come sono solita fare)  io mi ero travestita da Elizabeth Swann…
Eravamo così carini!
Il nostro ‘momento’ venne interrotto dall’arrivo di un canguro e un ghepardo.
Alias Dez e Trish.
“Ciao ragazzi!” ci salutarono agitando le zampe.
Io e Austin ridemmo ai loro costumi.
“Trish, mi avevi detto che ti volevi vestire da Katy Perry!” mi stupì.
“Lo so, ma avevano finito tutte le parrucche viola! Così ho optato per un ghepardo. ARGH!” mosse una zampetta e mostro i denti mentre faceva il verso del ghepardo, o qualcosa del genere.
“E tu Dez? Non volevi essere Aladino?” gli chiese Austin.
“NO! Io volevo essere la principessa Jasmine! Ma il negoziante si è rifiutato di vendermi il costume! Ha detto qualcosa tipo che c’erano abbastanza persone cieche al mondo, e che con quel costume potevo accecarne tante altre. Bah, negozianti di oggi…” si lamentò il rosso.
Dopo una risata generale, ci prepariamo per uscire.
“Dove aveva detto che era la festa Jimmy?” domandò Austin.
“Ehmm…NW 17th Ave!”
“Su! Incamminiamoci!” li incoraggiai. Ero entusiasta di andare a questa festa. Magari stavolta ci saremmo fatti fare un autografo da qualcuno famoso, piuttosto che farlo svenire.
Una volta arrivati ci ritrovammo davanti ad una casa macabra e tenebrosa, comparabile a quella della famiglia Addams. Era molto ben decorata.
Il cancello si aprii cigolando appena ci avvicinammo ad esso.
Tutto era molto tranquillo, strano, non ci doveva essere una festa?
“Ragazzi questo posto non mi piace…ce ne dovremmo a-andare” propose Dez.
Stavamo attraversando un salone dalle mura marroni-nere piene di polvere e ragnatele. C’era pure finto ectoplasma di fantasma.
Trish lo colpii sulla testa “Zitto e cammina! Non mi perderò la possibilità di incontrare Katy Perry!”
Tutti guardammo la nostra amica abbastanza male.
“E ovviamente partecipare ad una bella festa con i miei carissimi amici!” aggiunse la riccia.
“Si Trish…comunque…non dovrebbe esserci della musica?” dubitai io.
Ora attraversavamo un corridoio ricoperto di ‘sangue’.
Era macrabo, e sembrava vecchio cent’anni.
Rabbrividì in silenzio.
“Probabilmente siamo in anticipo. O semplicemente la gente è in ritardo” disse Austin.
La casa aveva dettagli molto particolari, come dei quadri inquietanti, di quelli che ti seguono con lo sguardo.
“Wow, si sono dati da fare quest’anno!” osservo Trish.
“Già! Magari contengono pure trabocc-“
Dez fu trascinato da qualcuno in un tunnel nascosto dietro una libreria.
Fa tanto cliché, ma non lo è.
Mi girai verso Austin, e mi accorsi che anche Trish era sparita.
“Austin…che…cosa…dove” non riuscivo a formulare neanche una frase.
“Non ti preoccupare”-mi rispose dolcemente-“ci stanno solo facendo uno scherzo…sì, uno scherzo. Sta tranquilla Ally”
Austin cercava di consolarmi, anche se neanche lui era molto convinto delle sue parole.
Eravamo ancora in ricerca della “festa” (come se fosse davvero esistita).
Ci facevamo largo fra ragnatele, corridoi stretti, polvere e sangue.
Tutti i mobili che trovavamo erano ricoperti di sangue e sfasciati.
Mi facevano molto, moltissimo schifo.
Man mano che avanzavamo i corridoi si facevano sempre più stretti.
Sarei tornata indietro se non avessi perso completamente il senso dell’orientamento.
Man mano che io e Austin continuavamo a camminando ci ritrovammo in una stanza stretta, polverosa e ricoperta di sangue marcio. Era grande 1 metro quadro all’incirca, alta 1,90 m o meno, aveva la carta da pareti a strisce color beige e verde vomito.
C’era una puzza di chiuso, e giuro di aver visto cinquanta insetti solo quando siamo entrati. Che dire…era raccapricciante.
 Ci girammo per uscire, ma la porta si chiuse con un tonfo. Austin corse verso la porta per aprirla, ci provò per almeno mezz’ora, ma fu tutto invano. Istintivamente mi avvicinai a lui. Si rese conto che ero terrorizzata e mi accolse fra le sue calorose e possenti braccia. Mi accarezzò dolcemente i capelli mentre tremavo come una foglia. Hey! M-mi…mi ero spaventata…è-è normale…
Da non so dove spuntò una voce metallica e spventosa che non prevedeva niente di buono.
La voce rise in modo malefico, dopodiché sentii qualcosa di freddo ai miei piedi. Inclinai la testa verso il basso per poi scoprire che la stanza si stava inondando.
“A-Austin…” balbettai in preda al panico.
Mi girai per vederlo con gli occhi spalancati.
Ma come biasimarlo, eravamo intrappolati in una stanza, stretta, da soli, con una voce metallica che rideva e il livello dell’acqua si stava alzando sempre di più.
Mi lasciai cadere sul pavimento, anche se era bagnato non mi importava più di tanto.
Quando appoggiai la testa sulle ginocchia, sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla. Alzai lo sguardo e incrociai gli occhi scintillanti di Austin. Era preoccupato, con le lacrime agli occhi (anche se cercava di nasconderle) ma provava comunque a consolarmi.
Si sedette vicino a me e mi prese la mano.
“A-Austin…questa è l-la fine?” gli domandai. Ero sconvolta, sembravo una bambina di cinque anni che aveva bisogno di conforto.
Austin sospirò. Non sapeva cosa dirmi. Stavo per cambiare argomento quando mi rispose “Non lo so…ma se lo è…dovrei dirti…una cosa”
Volevo veramente sapere cos’era, insomma, era un qualcosa di così importante da dirmelo solo se questa fosse la fine.
“Uh, ehmm okay” dissi con un filo di voce” Era curiosa e spaventata.
“Vedi Ally, so che non è un buon momento per dirtelo…sai com’è, stiamo per morire”- mi vennero le lacrime agli occhi a quelle parole. Lui se ne accorse e riformulò-“ehmm, volevo dire sopravvivere”- sorrisi a come voleva consolarmi-“ Ally è importante che tu sappia…”-lo guardai come per dire ‘vai avanti’-“che m-mi piaci e…credo di essermi innamorato di te. E so che l’amore fa male, ti rende ebete e se finisce male rovinerebbe tutto, e probabilmente finirei a pensare a te per tutta la vita. Eppure sono innamorato di te. Non posso negarlo, mi dispiace”
Rimasi per un attimo in stato si shock.
Lo guardavo imbambolata, probabilmente ero concentrata sulle sue labbra, che erano pericolosamente vicine alle mie.
Lo guardai fisso negli occhi.
 “A-anch’io…anch’io ti amo” dissi in un sussurro.
Le nostre labbra, che erano ormai a 5 mm di distanza, si scontrarono, una e più volte.
Mi sentivo in Paradiso.
Paradiso dentro all’Inferno…strano a dirsi, ma la situazione era quella.
Austin mi sorrise. Io mi sciolsi e per un momento  scordai che l’acqua ormai mi arrivava alle caviglie.
La sensazione che mi faceva provare era indescrivibile.
Ma proprio quando Austin era riuscito a rassicurarmi e a farmi scordare la situazione in cui ci ritrovavamo, ci doveva essere per forza qualcosa che rovinasse il nostro ‘momento’.
La voce metallica tuonò di nuovo.
Sobbalzai dallo spavento, mentre Austin mi calmava.
“Aw, guarda questi piccioncini muahahhahahahaha”
La sua risata mi ricordava vagamente quella di Nicki Minaj in ‘Anaconda’
Mi accorsi che la stanza era piena d’acqua per un quarto. Merda.
La voce divenne più profonda. Credo fosse un uomo.
“Bene bene bene…abbiamo i piccoli Austin e Ally qua!”
“Cosa volete” gridò Austin al vuoto.
Io ero in attesa di una risposta dalla voce misteriosa.
“Voglio fare un gioco con voi…” iniziò la voce misteriosa.
“Oh cazzo, questo mi ricorda tanto Saw” si preoccupò Austin.
“Cos’è?” chiesi innocentemente.
“Credimi, non vuoi saperlo”
Lo guardai confusa, lui, in tutta risposta, mi prese la mano e intrecciammo le nostre dita.
“Andrà tutto bene” mi rassicurò. Certo andrebbe meglio se l’acqua gelata non mi arrivasse al ginocchio.
“Ok, basta smancerie.”-ci interruppe la voce misteriosa,-“Ora dobbiamo…giocare! La stanza continuerà a riempirsi d’acqua. Voi dovrete trovare il modo per uscire. Ma non sarà così facile, ci sarà un ostacolo. Lo scoprirete fra poco.” La voce smise di spiegare.
Non sapevo che altro ci avrebbero fatto.
“Austin…ho paura.”
E poi BOOM.
Tutto nero.
Mi risvegliai con la vista offuscata.
Sentii della corda ruvida sui miei polsi, mentre sentii qualcosa di metallico su una caviglia.
Finalmente misi a fuoco.
Non vidi Austin e mi spaventai moltissimo.
“Austin!” gridai.
“Ally!” mi rispose.
Girai lentamente la testa per rivedere il biondino.
“Oh grazie al cielo, stai bene?” mi chiese.
“Sì…almeno credo”
In quel momento notai che aveva una catena alla caviglia, come quella che avevo io.
“Vedo che vi siete svegliati.”-esclamò la voce misteriosa-“abbiamo spiegato tutto, come potete vedere siete incatenati con un lucchetto. C’è solo una chiave, e appena aprirà un lucchetto si autodistruggerà. Perciò, solo uno di voi due piccioncini si salverà. MUAHAHAHAHAHA. Ah, il livello d’acqua sta salendo, vi conviene darvi una mossa.”
Quando la voce finì di parlare io e Austin ci guardammo per un secondo, poi squadrammo la chiave che si trovava per terra, bagnata dall’acqua che man mano saliva.
Non volevo morire, ma non volevo neanche vivere senza Austin.
“A-Austin…usa tu la chiave”
“Non ci penso neanche, Ally. Usala tu”
Le lacrime scorrevano già dai miei occhi.
“Non voglio vivere in un mondo senza di te. Non potrei farcela, finirei per suicidarmi, tu lo sai” gli dissi
“Non ti lascerò, sia chiaro. Se…se devi m-mo”-deglutì-“M.morire, io morirò accanto a te” finii il biondino.
“Allora…q-questa è-è la fine?” sussurrai, abbassando la testa, mentre le mie lacrime si aggiungevano all’acqua (che a quel punto mi arrivava più o meno al collo…)
Ci fu un momento di silenzio.
“E-e…ora?”  chiesi.
“Ti amo” mi rispose, anche lui aveva le lacrime agli occhi.
“Ti amo anch’io, Austin. Questa è la fine, e io ti amo”
Mi strinse in un abbraccio stretto.
Ad un certo punto alzai lo sguardo, incrociando il suo.
I suoi occhi magnetici attirarono i miei, facendo avvicinare i nostri visi.
E come un richiamo, le sue labbra chiamarono le mie.
Quel brivido mi percorse la schiena.
Non ho idea di quanto tempo passò, so solo che, una volta separati per mancanza d’aria, il livello dell’acqua era ormai pari al mio mento.
Merda, mancava poco.
Avevo i capelli bagnati, ero tanto infreddolita che le mie labbra erano diventate viola.
Ero distrutta, e vicina alla morte.
Una persona normale si sarebbe disperata, preoccupata, avrebbe ucciso chiunque per uscire.
Ma non io, io mi strinsi a Austin ancora di più, perché in quel preciso istante, mi importava solo ed esclusivamente di lui.
Restammo abbracciati e leggermente depressi ( “leggermente”…stavamo morendo annegati cazzo, manco fosse il Titanic) fino a che quel fottuto livello d’acqua mi arrivò al naso.
A quel punto dovevo alzare il capo per poter respirare quel poco d’aria che rimaneva nella stanza. (qualcuno mi spiega come cavolo hanno fatto a costruire una stanza impermeabile)
Austin mi guardava preoccupato, mi avrebbe aiutata ma come? Come faceva ad aiutarmi se anche lui stava per morire?!
Mi prese la mano. Ormai non potevamo più parlare, ci stavamo affannando per quel poco d’aria che restava.
Era un continuo di affanni, che man mano si facevano più veloci, poiché vicini alla fine.
Era questione di poco tempo prima di morire.
No, questa storia non ha un lieto fine.
Quella fu la fine di Austin e Ally.
Ma non la fine del nostro amore.
 
Si narra che se si apre il rubinetto a mezzanotte (ora in cui sono morti Austin e Ally) e invochi “Aecquum anfegai Auslly ameaur murteus” nello specchio appaiono gli spiriti innamorati di Austin e Ally, morti annegati il 31/10/2014.
                                      THE END
 
Spazio autrice
Sssssssssalve!! :D
Lo so, non ve l’aspettavate una one-shot thriller, ne?
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH, “THRILLER”!
Come se avesse un minimo di suspance.
Eeeee….vabbe, almeno ho cercato di fare decentemente la parte romantica.
Infatti, la parte “Thriller” (definiamola thriller, anche se sappiamo che non lo è) l’ho fatta per Halloween.
Non so voi ma per me Halloween è IMPORTANTISSIMO!!
Solo che alla fine rimango a casa a mangiare patatine…):
ma, quest’anno, ho deciso di scrivere una ff!
ci ho messo ore di lezioni per riuscire a scriverla…Spero vi piaccia almeno la parte romantica.
Coooooomunque, ho paura di leggere le vostre recensioni su questa, dato che è la prima volta che scrivo qualcosa “thriller” (Per modo di dire, noi sappiamo che questo è tutto meno che thriller)
Vabbe, vi ho scassato abbastanza…
BUON HALLOWEEN!!
 
Ps
Un Imprevedibile Raduno Disney arriverà, spero, entro settimana prossima!
 
By
_crazy_katycat_
   
 
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