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Autore: roby_lia    31/10/2014    1 recensioni
Quei giorni erano stati caratterizzati da occhiate sospettose, silenzi tesi e tempestivi attentati a Thor perché non facesse domande stupide sulle zucche che vedeva in giro e di conseguenze attirasse l’attenzione anche di certe tre piccole pesti, rendendo noto anche a loro di che periodo si trattava.
Man mano che il fatidico giorno si avvicinava la tensione cresceva (e anche il terrore. Soprattutto, il terrore) e scenari catastrofici si presentavano nella mente di Tony ogni due per tre.
*****
Ovvero i famigerati Vendicatori ancora alle prese con Loki, Pitch e Lucifero
*****
Appartenente alla serie "Keep calm and stay evil"
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Sorpresa, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Keep calm and stay evil'
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Avvertenze: The Avengers- Supernatural- Le cinque leggende (conviene conoscere abbastanza bene cosa succede) per non parlare di accenni a Doctor Who ed Hercules (Disney) ^^''
Sottospecie di AU, se si vuole, perchè tutti si conoscono (e Dean si è trattenuto dallo sparare contro Calmoniglio) e a chi dovrebbe essere rinchiuso in un gabbia è andata molto meglio grazie all'intervento di Odino e di Manny, l'uomo della Luna (non si sa il perchè u.u)
Se si vuole capire meglio la  situazione http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2355849&i=1 e http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2565434&i=1 
 
 
Keep calm and stay evil (yes, obviously at Halloween)

Quei giorni erano stati caratterizzati da occhiate sospettose, silenzi tesi e tempestivi attentati a Thor perché non facesse domande stupide sulle zucche che vedeva in giro e di conseguenze attirasse l’attenzione anche di certe tre piccole pesti, rendendo noto anche a loro di che periodo si trattava.
Man mano che il fatidico giorno si avvicinava la tensione cresceva (e anche il terrore. Soprattutto, il terrore) e scenari catastrofici si presentavano nella mente di Tony ogni due per tre.
L’attentato peggiore che il suo già provato cuore subì, fu quando si trovò davanti i Winchester, passati in città per l’occasione, e il pover uomo si trovò costretto a giocare al mimo alle spalle di tre bambini che d’innocente non avevano nulla, per far capire ai cacciatori che non dovevano nemmeno lontanamente pensare ad una certa festività, così magari riuscivano ad evitare che si scatenasse un pandemonio.
Quando la fatidica sera arrivò senza richieste assurde, minacce inquietanti e molto poco velate o quisquilie del genere, Tony non sapeva se disperarsi o mettersi a piangere dal sollievo.
Più probabilmente gli sarebbe toccato piangere dalla disperazione, si rese conto quando sentì grida esultanti emergere dalla stanza dei bambini, poi seguite dai bambini stessi.
E Tony si trovò a maledire il suo non-più-così-amato Cap quando questi in un impeto d’eroismo lo salvò dal suo tentativo di suicidio tramite soffocamento con un cuscino.
Con un aria ancora più angelica del loro solito (ma ignorandoli come loro solito, dopotutto chi ha mai dato retta a baby-sitter vari ed eventuali?) Pitch, Loki e Lucifero corsero con allegri schiamazzi verso l’ascensore.
Anthony Edward Stark, genio, miliardario, play-boy, filantropo e Iron man nelle ore buche, già da mesi aveva mandato a quel paese qualsiasi cosa sembrasse anche solo lontanamente “senso del dovere” e “sacrificarsi per gli altri e quindi sorbirsi tre dei villains più insopportabili della storia”.
La sua dolce metà no.
Fu così che sotto lo sguardo orripilato di Tony, Dean e Sam, e quello leggermente più ingenuo di Thor, il capitano Steve Rogers (Steve che fa sempre la cosa giusta, Steve che segue sempre le regole, Steve che andrà in bianco per le prossime sei settimane, è una promessa questa!) si schiarì la gola.
Dean gemette disperato, Sam schiantò il capo sul tavolo, Tony per poco non scoppiò in lacrime come un poppante, Thor li guardò tutti confuso e i figli nati dal più profondo ed oscuro buco dell’inferno si girarono verso di loro, degnandoli della loro attenzione.
“Sì?” domandò Pitch alzando un sopracciglio.
Steve cercò di assumere il tono più autorevole che possedeva “Dove credete di andare?”
“Fuori, no?”
“Lo sappiamo che è Halloween, cosa credevate?”
“Non siamo mica scemi come Thor”
“Oh certo, e noi lasciamo andare così come se niente fosse, tre dei mostri più pericolosi sulla faccia della Terra” ringhiò Dean, appropriandosi di un’altra birra che gli infonda coraggio.
I tre alzarono gli occhi al cielo.
“Sapevamo che l’avreste detto” iniziò Lucifero con uno sbuffo.
“Per questo abbiamo chiamato un amico con cui ci lascerete di sicuro andare senza nemmeno preoccuparvi” continuò Loki, con la sua aria più convincente del repertorio.
“Una persona assolutamente affidabile e con la testa sempre sulle spalle” riuscì a dire Pitch, appena prima che l’ascensore suonasse e le porte si aprirono, rivelando la figura di un uomo con camice da medico addosso e il fido lollipop tra le labbra.
“Hello Luci, I’m home!” ghignò Gabriel.
 
Lo scioccato “Gabriel?!?!” dei cacciatori, fu generalmente coperto dall’esultante “ZIO GABE!!!” dei tre.
“Oh ma eccoli qua, i tre bambini più ingiustamente perseguitati dal sistema che esistano al mondo!” esclamò l’angelo, inginocchiandosi e allargando le braccia per accoglierli tutti e tre.
Sam e Dean si scambiarono più e più sguardi scioccati, prima di riuscire di nuovo a squittire un “Gabriel, dovresti essere morto!!” abbastanza udibile.
“Ma per chi mi avete preso? Sono Gabriel io, mica una di quelle mezze cartucce che quando muoiono lo fanno davvero” ribatté offeso guardandoli male.
“Comunque sia- continuò incurante dei tentativi di balbettio dei Winchester- grazie mille dell’accoglienza, davvero eh, non preoccupatevi di ringraziare con uno dei vostri abbracci da Winchester chi vi ha salvato il culo una volta in più” disse con fare offeso.
I cacciatori spostarono spaesati lo sguardo da Gabriel a Lucifero, finché quest’ultimo non si stancò del loro boccheggiare come pesci.
“La volete smettere? Gabe è mio fratello dopotutto, non è che potevo ucciderlo così come se niente fosse”
 “Grazie Lucy, dopotutto mia hai solo ridotto molto male” borbottò l’arcangelo.
“Non ti lamentare, avevi pur sempre tentato d’intralciarmi”
“Certo fratellino” sorrise accondiscendente l’altro, arruffandogli i capelli.
“Potete spiegarlo anche a Loki questo? Gli farebbe comodo” si lamentò a gran voce il dio del tuono, facendo sbuffare il diretto interessato.
“Noi non centriamo Thor. Tu sei adottato”
“Ehi! Sei tu quello adottato”
“Questione di punti di vista, e comunque che fine ha fatto adesso il tuo “sei mio fratello nonostante tutto” brutto cialtrone?” s’immusonì il bambino, incrociando le braccia sul petto.
“Su, su, non rovinarti l’umore per quell’idiota, è più forte di lui parlare senza pensare. E ora finiamo i preparativi, New York ci aspetta” lo consolò Gabriel, lanciando un’occhiataccia al dio incriminato cercando di farlo sentire ancora più in colpa.
“Allora, avete tutto? Cacciaviti sonici?”
“Ce li ho” s’illuminò di nuovo Loki, tirando fuori i tre oggetti dalle tasche del suo impermeabile marrone
“Cacciaviti sonici?!” riuscì a dire Sam, ripresosi abbastanza.
Quei cacciaviti sonici?” rincarò la dose Tony, strabuzzando gli occhi.
Solo in quel momento si resero conto delle condizioni in cui erano vestiti: Pitch con tanto di giacca nera in pelle, Loki in capotto è all star, Lucifero con cravattino e bretelle.
“Oh no!!”
“Cacciaviti sonici Stark, non è così difficile da capire” Lucifero roteò gli occhi, mentre lo sonicizzava con la luce verde del suo nuovo giocattolo-non-proprio-giocattolo preferito.
“Sì ma… cacciaviti. Sonici. Che funzionano veramente? Come diavolo ci siete riusciti?!”
Loki scrollò le spalle “Mi annoiavo, così un pomeriggio mi sono messo a costruirli”
“Oh fantastico, ecco chi è che lascia sempre in disordine il mio laboratorio! E dimmi, quando non avrai più libri da leggere costruirai anche un TARDIS?”
“Può darsi. Son vero un genio io
“Qua ho un fez e un paio di occhiali da 3D, chi me li ha ordinati?”
“A me il fez! A me il fez!!” saltellò Lucifero allungando le mani.
“E gli occhiali sono per Loki, giusto?” domandò l’arcangelo mettendogli al moro per poi scompigliarli i capelli.
“Bene, direi che siamo tutti pronti” disse poi soddisfatto guardando il trio.
Tony si stropicciò gli occhi, non volendo davvero crederci “Cioè, mi state dicendo che vi siete davvero vestiti da Dottore? Voi? Vi avrei fatto più da Maestro, o da Sith… o da Re Jeoffrey, ancora meglio”
Fu come entrare in un nido di vipere.
“Ehi!!!”
“Ritira subito quello che hai detto, pallone gonfiato!!”
“Sei solo geloso!”
“Il Dottore è forte!!”
“È solo che tu non sai dire Raxacoricofallapatorius!!”
“O wibbly wobbly time wimey!”
“I fez sono forti!!!”
“Va bene, va bene, avete dimostrato abbastanza di essere delle enciclopedie vaganti, ora diamoci una mossa, Morte e Ade ci staranno già aspettando sotto il Rockfeller”
“Le feste all’Empire sono già passate di moda?”
Rispondendogli, Gabriel li spinse verso l’ascensore, lasciando il resto della compagnia a guardarsi perplessa chiedendosi che cosa si erano persi.
“Abbiamo… appena lasciato andare tre pseudo-bambini con un angelo ninfomane che guardo più porno di Dean?”
“Già”
“Così pare”
“… ooh cazzo! Come fanno a fregarci ogni volta!?!”
 
Per loro fortuna hanno addirittura il tempo di indossare le rispettive divise di rappresentanza (che vanno da armature luccicanti a toste camice da boscaioli) giusto per non rischiare di passare inosservati, per ruiscire a mettersi alla caccia dei loro “protetti” (non che sia una caccia molto difficile, li basta domandare se per caso hanno visto tre mostriciattoli vestiti da Dottore, magari urlanti “Geronimo!”, “Allons-y!!” o “Run!!”, per non parlare di una sottospecie di adulto vestito da Dottor Sexy) e presto trovare i frutti della loro assidua (?) ricerca.
“Strano che non siano già arrivati. Morte mi ha mandato un whatsapp dicendomi che erano già scesi”
“Oh certo, Morte e Ade, Ade e Morte- bofonchiò tra sé e sé un infreddolito Tony, maledicendo la perdita della sua serata di relax per colpa loro- No, aspetta, cosa intendi con Morte?!”
“Morte, il Cavaliere Infernale. Su Stark, non essere così lento. Lo sanno tutti che oggi è il suo giorno libero e di conseguenza quello di tutti gli dei infernali”
L’uomo fissò allucinato l’angelo e la sua espressione annoiata “… Morte. La Morte. Morte il Cavaliere Infernale. Chi non vorrebbe passare un Halloween del genere e-“
Tony sentì un dito appuntito battergli sulla spalla.
Dito attaccato ad una mano. Mano che spariva al di sotto di una lunga tunica nera. Mano che aveva una gemella che stava reggendo una falce dall’aspetto molto affilato.
“Bhu” si sentì solo da dentro l’ampio cappuccio, mentre l’intrepido Tony Stark si metteva ad urlare a squarciagola.
Le risate di chi non era stato traumatizzato come lui a quella vista (ovvero giusto un certo quartetto) si sentirono presto.
“C’è un perché se sei sempre stato il mio Cavaliere preferito” rise Gabriel, dandogli un’amichevole pacca sulle spalle.
Morte si levò il cappuccio, rivelando i suoi lineamenti aquilino e il sorriso leggermente ghignate.
“Morte” salutarono i due cacciatori, mantenendo però una certa distanza di sicurezza.
“Winchester. Sono addirittura tre settimane che non mi compare un vostro nome sulla lista, avete per caso messo la testa a posto?”
“Ehm, per nulla direi. O non saremo qua, purtroppo”
“E comunque potevi dirci che avevi whatsapp! Potevamo sentirci lì se ti mancavamo così tanto!”
“Umani. Cercano sempre di arruffianartisi”
“Su, non essere geloso Ade” disse Morte, appoggiando una mano sulla spalla del bambino e spingendolo avanti, incurante del suo broncio, delle braccia incrociate sul petto e dei capelli scoppiettanti.
“Ciao Ade!!” lo salutarono entusiasti gli altri tre bambini, mentre Tony implorava il proprio cuore di farsi venire un infarto in quel preciso momento, perché un'altra sottospecie di mostro in casa non potrebbe proprio sopportarla.
“Ciao branco di traditori”
Pitch sbuffò “Ancora con questa storia? Quando la smetterai?”
“Quando anche voi sarete stati lasciati a marcire in un ingorgo di anime per secoli!”
“Ehi, io non ero ancora nato! Non potevo farci niente” scrollò le spalle Loki.
“Neppure io!” si difese Lucifero.
Il piccolo dio dei morti spostò lo sguardo sull’ultimo componente della truppa “… Erano i secoli bui, Ade!! Avevo l’agenda piena d’impegni, non è che potevo mollare tutto e venirti a salvare. Sarebbe stato molto poco professionale” sostenne le sua difesa Pitch, con un cenno deciso del capo ed incrociando le braccia al petto.
“Dai muoviamoci, è ora di andare a fare scherzetto o scherzetto”
“Scherzetto o dolcetto, vorrai dire” lo corresse quasi sovrappensiero Steve. Gli piaceva Halloween, dopotutto era una festa patriottica, dopotutto.
Gabriel alzò un sopracciglio “Scherzetto o scherzetto. Fai gli scherzetti per rubare i dolcetti, mi pare ovvio”
“Ma non è così che funziona!” protestò l’uomo
“Senti coso, per caso hai inventato tu Halloween?”
“Bhe no, ma-”
“Eri presente quando è stato inventato Halloween?”
“No, però-“
“Eri tu uno di quelli che hanno inventato Halloween?”
“N-“
“È allora taci, Stebe!”
Tony s’inalberò “Ehi!! Solo io posso chiamarlo così!”
Gabriel schioccò la lingua “Prerogativa di angeli, demoni e/o altre creature del genere che risultano sempre e comunque migliori di te: possiamo soprannominare qualsiasi cosa in qualsiasi modo. Ora, se avete finito di scassare gli zebedei che ne dite di andare su quella carina nave volante da cui quella sottospecie di becchino pervertito che è il vostro capo non si fa gli affari suoi?”
“L’Helicarrier? E come diavolo vuoi arrivarci da quaaooohaaah!!!- strepitò in seguito a quel delicato passaggio che è il teletrasporto angelico- ma porca vacca!! Voi angeli vi divertite proprio a tentare di ucciderci tutti?”
“L’età ti rende più acido Stark” sbuffò con aria di superiorità Gabriel, prima di incamminarsi per i corridoi della nave.
“Se volete restate pure qua a lamentarvi, per quel che ci riguarda abbiamo del punch da correggere con le robe più schifose che ci vengono in mente. Lo Shield non si dimenticherà tanto in fretta questo Halloween”
Chi solo sbuffando, chi imprecando rumorosamente, li seguirono fino al cuore della festa. Dove furono colpiti da un infarto contagioso.
“Ma sono tutti…
“… vestiti da Minion, sì Cap. E temo di sapere di chi sia l’idea. CUOLSON!!!”
“Ehm, non per dire, ma quello vestito da Gru è il vostro capo quindi?”
“Non. Una. Parola Winchester”
 
Stranamente passare la serata con gente che è stata costretta a vestirsi in modo assurdo per lavoro (e soprattutto spinti dai sensi di colpa per aver promesso qualsiasi di fare qualsiasi cosa perché Cuolson sopravvivesse a suo tempo. Ovviamente, mentre il suddetto Cuolson registrava tutto, parola per parola all’insaputa dei futuri poveri malcapitati), rende la vita improvvisamente migliore (non si accettano commenti sul loro modo di vestire: se non lo apprezzate è perché avete pessimo gusto, non avete mai conosciuto Frigga o non siete ancora stati starkizati).
E tutto questo era così tranquillo, così bello, così normale che quando si accorsero che era tutto troppo tranquillo, troppo bello, troppo normale si rischiò un colpo apoplettico collettivo (probabilmente evitato perché Morte non era in servizio).
Fu così che una festa assolutamente fantastica, si trasformò in una caccia all’uomo (anzi, a tre bambini ed un arcangelo) di proporzioni colossali, mentre nella testa di ognuno si raffiguravano le prospettive peggiori che riuscissero ad immaginarsi.
Ci volle praticamente tutta la notte per trovarli. E trovarli così angelicamente addormentati con la bocca ancora sporca di cioccolata, in un giaciglio di carte di caramelle non fece altro che far salire la voglia di mandare tutto al diavolo e lasciarli in balia di Fury che probabilmente nel giro di dieci minuti li avrebbe scaricati in fondo al mare. Ehi, poteva proprio essere un idea!!
Ma prima che Tony potesse rendere gli altri partecipi del suo geniale piano, Steve si era già caricato Pitch in braccio, Thor stava coccolando un inconsapevole Loki, mentre Dean si caricava Lucifero sulle spalle, lasciando al fratello l’incombenza dell’altro angelo con un “Ehi! Sei tu quello alto!” a malapena bisbigliato.
 
 
 
Dopo l’attacco di cuore a malapena evitato (perché dai, quale scherzo è miglior del far temere a tutti di aver fatto qualcosa di tremendo che più tremendo non si può immaginare, e invece starsene a panciolle rilassandosi ingurgitando dolci come se non ci fosse un domani?) per qualche giorno fu concesso magnanimamente ai Prodi Eroi un po’ di Calma e Tranquillità.
 E fu proprio mentre i concessori di cotanta magnanimità si stavano meritatamente rilassando pianificando i malefici piani per quando il periodo di interdizione fosse finito che furono malvagiamente attaccati alle spalle.
 
“Thor! THOR!!”
“Stebe! Dove sei quando servi?!?!”
“Winchester!! Sammy!! Dean!!”
Sentirli urlare di terrore fece improvvisamente venir voglia agli interessati di darsela a gambe. (Perché dai, se c’era qualcosa in grado di terrorizzare loro, che speranze avrebbero avuto dei poveri Prodi Eroi?)
Ma appena prima che le sinapsi riuscissero a trasmettere il messaggio ai loro arti, Loki, Pitch e Lucifero gli saltarono addosso, in cerca di protezione dalle creature più terrificanti che si potessero mai immaginare.
Lucifero saltò letteralmente al collo di Dean, iniziando a scuoterlo. Poi, vedendo che la sua tecnica non funzionava particolarmente, passò direttamente a prenderlo a schiaffi “Avanti dai!! Perché non funzioni?? Come diavolo si fa a farti sorridere, inutile ammasso di carne che non sei altro?!?!”
Pitch nel frattempo si era ancorato a Steve, nascondendo il viso contro di lui, più che deciso a morire piuttosto che lasciare la presa. (E ovviamente, a trascinare Steve con lui se fosse stato necessario)
Loki invece era stato prontamente preso in braccio da Thor (Odino solo sapeva cosa poteva fargli Frigga se non difendeva il suo poveropiccoloinnocente Loki) che veloce come un scimmia si era sistemato sulle sua spalle, stringendolo forte. Poi, sentendo il malefico ronzio dei mostri avvicinarsi, sganciò la sua arma segreta.
“Ti voglio tanto bene Thor!”
Dopo un primo momento di smarrimento, un sorriso esaltato ed ebete (moooolto più del solito s’intende) si aprì sul volto del dio.
Giusto in tempo per ridurre il primo agguerrito schieramento delle fatine dei denti in fase d’attacco, in un ammasso confuso di cinguettii estasiati ed adoranti. (Proprio nessuno può resistere al dio del tuono a quanto pare)
I tre fecero appena in tempo a tirare un sospiro di sollievo quando la porta della loro camera si aprì di scatto.
“Dove siete?! Venite subito qui, prima iniziamo prima potrete tornare a giocare!” ordinò risoluta una Dentolina temprata da tutto, con addosso un terrificante camice da dentista e lente d’ingrandimento in testa.
“AAAAAHHHHH!!!” con un urlo che mirava tanto a perforare i timpani quanto a confondere le fatine dei denti, i tre si attaccarono ancora di più alle loro ancore.
“Si può sapere che cos’è tutto ‘sto casino?!!” sbraitò Tony, decidendosi a vedere se qualsiasi cosa stia succedendo può risultargli anche solo lontanamente interessante.
Dentolina incrociò le braccia “Anthony diglielo anche tu. Prima si fanno sistemare le carie, prima staranno bene”
“Stiamo bene così, vecchia befana!!” ululò Pitch, stringendo giusto quel po’ di più la gambe di Steve, giusto per essere sicuro di bloccargli del tutto la circolazione sanguigna.
Tony fissò sbalordito la scena “… mi stai dicendo che hanno le carie?”
“Con tutte le schifezze che si mangiano ogni giorno? Certo! E quello di ieri è stato solo il colpo di grazia. È un miracolo che abbiano ancora i denti. Non usano nemmeno il filo interdentale!!”
Un tremito scosse le spalle dell’uomo, tremito che ben presto si propagò a tutto il corpo per poi esplodere in una risata isterica carica di soddisfazione e rivincita (soprattutto rivincita).
Proprio la risata terrificante da Dentista Pazzo, per essere sinceri.
“… MAMMA!!!!”
 
“Te lo songi che io entro in quella stanza!” strepitò Loki, orami l’ultimo rimasto, mentre si rintanava ancora di più sotto il letto.
“Loki avanti, vedrai che non farà così male” riuscì a dire proprio appena prima che Lucifero cacciò un urlo tremendo, velocemente seguito dalla risata esaltata di Tony (che si era proposto più che volentieri come assistente di Dentolina una volta capito che le fatine non erano in grado di operare) e dall’inquietante ronzio di un trapano.
“Sì certo, come no!!” E non aveva nemmeno avuto notizie di Pitch!! Col cavolo che quel labrador biondo sarebbe riuscito a convincerlo!
Sbuffando, Thor decise di passare alle maniere forti. Rimettendosi in piedi, sollevo di peso il letto per poi lasciarlo cadere non appena Loki schizzò fuori, per riuscire ad afferralo giusto in tempo.
“Nononono! Thor non puoi farmi questo! Non ti parlerò mai più!!!”
 
“Dovevi arrivare prima!”
“C’erano problemi. Halloween rende sempre tutto agitato a casa”
“O quindi quegli stupidi pennuti sono più importanti di me?”
“Sono pur sempre nostri fratelli. E Gabriel non aiuta”
“Ah! Quel traditore! Almeno lui poteva venire ad aiutarci!” le braccia incrociate e il broncio non sembravano smuovere particolarmente Castiel.
“Potevate guarirci!! E invece ci avete abbandonato a quella sadica e quel pazzo esaltato!”
Dean batté la mani tra loro “Bhe, benvenuto nel mondo dei grandi, ragazzino. La prima carie non si scorda mai”
Castiel si voltò verso i Winchester, in cerca di supporto “Dovrei abbracciarlo?”
“Forse velocizzerebbe la cosa, sì, potrebbe funzionare” gli rispose speranzoso Sam, lanciando occhiate esasperate all’orologio.
Castiel si sedette con esitazione in parte a Lucifero, circondandolo con esitazione con le braccia.
Lucifero alzò gli occhi al cielo e sbuffando lo ricambiò borbottando qualcosa su “stupidi angeli che non capiscono nulla”
 
“È stato tremendo” si lamentò a gran voce Pitch, mentre Calmoniglio gli accarezzava i capelli.
“Posso immaginarlo! Dentolina sa essere così-“  Jack Frost si ammutolì di colpo all’occhiata dell’altro.
“Ehm, sì, comunque che ne dici di una nevicata anticipata per risollevarti l’umore?”
Pitch lanciò un’occhiata storta a Jack, per poi illuminarsi “Sai far nevicare gelato vero?”
“Gelato? A quest’ora? Te lo sogni” intervenne Calmoniglio.
“Guastafeste!” s’immusonì l’uomo nero.
“Sì certo, adesso però è ora della nanna” riconobbe il cang… coniglietto! Coniglietto! Mettendosi in piedi ed iniziando a cullarlo.
“Se credi che basta così poco, non mi conosci… affatto…”
Perché nessuno può resistere al morbido pelo del coniglietto pasquale. (E alla polvere del sonno che Sandman gli aveva gentilmente prestato)
 
“Avanti Loki”

“Non puoi tenermi il muso per sempre”

“Loki, è stato per il tuo bene!” (E per il suo, ma se dicesse questo non farebbe molto bella figura e sembrerebbe poco (ancora meno del solito in verità) uomo se aggiungesse un “o nostra madre mi avrebbe ridotto ad un vegetale”)

“Hai detto di volermi bene”
“Era una questione di strategia, idiota”
“Bhe, se riesci ad insultarmi direi che non ti ha fatto così male”
“Stupido insensibile!” si lamentò il bambino, tirandogli un pugno.
Il biondo rise, prendendolo in braccio e posandoselo sulle ginocchia.
“Scusa” Thor nascose il sorriso spontaneo tra i capelli scuri di Loki.
“Certo, lo dici ogni volta” borbottò Loki, prima di sbadigliare e accoccolarsi meglio sul suo petto.
 
(Quella notte un Tony ormai con più di qualche rotella saltata, si aggirò ghignante per le camere disegnando ghirigori con un indelebile sul viso di tutti) (Vendetta, dolce vendetta!)
(E non è finita qui, si ripromise l’uomo) (mentre uno Steve piuttosto traumatizzato cercava di rintracciare Bruce per convincerlo a dare lezioni di yoga a Tony, senza curarsi delle tremende conseguenze che ci sono sempre se si sveglia Bruce prima di una certa ora)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note
Consolatevi, il senso di tutto questo è sconosciuto anche a me u.u ma sembrava un bel modo per augurare buon Halloween a tutti :D
Senza dubbio io mi sono divertita un mondo, spero che valga lo stesso anche per voi che siete riusciti ad arrivare fin qua.
Ci vediamo a Natala per l’ultima (almeno spero) storia di questa serie :)
Ringrazio chiunque abbia letto e spero che vi sia piaciuto almeno un pochino.
 
Ciao ciao
roby_lia
 
  
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