Un altro viaggio.
Spengo la luce e chiudo la porta. Sono pronta per un altro viaggio.
L'attrezzatura č pronta, la carico in macchina.
Imposto il navigatore.
Un altro gioiello della mia Italia da visitare.
Altre giornate da passare ad osservare, attraverso la mia macchina fotografica, la meraviglia sui volti dei turisti.
Mentre vedo scorrere il paesaggio mi ritrovo a pensare alla fortuna che ho avuto quel giorno, quando, quasi per gioco, senza troppa convinzione, ho cominciato a passare le mie fotografie all'agenzia di viaggi della mia amica.
Senza che me ne rendessi conto ero riuscita, finalmente, a realizzare uno dei miei sogni.
Sorrido ripensando a quei giorni...
Quei giorni in cui c'era ancora lei nei miei pensieri. Mi stavo arrendendo al fatto che non sarei mai riuscita a cacciarla via nč dalla testa, nč dal cuore.
Ti aspetto
come si aspetta
un giorno importante.
Ti aspetto
come si fa
con le lettere
che arrivano da lontano.
Ti aspetto
come aspetto
la prima nevicata.
Ti aspetto
come ho sempre fatto
con i sogni pių belli.
Ti aspetto
ancora un po'
...anche se,
in realtā,
sarā per sempre.
L'attrezzatura pesa e sto arrancando per le vie strette del borgo. Sorrido pensando che sto invecchiando.
Ho la borsa con gli obiettivi a tracolla e il treppiedi appoggiato sulla spalla.
Mi fermo per un momento per riprendere fiato.