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Autore: Goldor    01/11/2014    2 recensioni
Preparatevi a seguire il viaggio di Luca, un giovane allenatore pokemon alle prime armi con il sogno di vincere la lega pokemon della sua regione. Durante il suo viaggio, incontrerà nuovi amici, molti pokemon e si scontrerà con il terribile Team Climax, determinato a mettere le mani sui pokemon leggendari in grado di controllare il clima del mondo.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Salve ragazzi, rieccoci qui per questa seconda fanfic stavolta dedicata al mondo dei pokemon. Se continuerete a leggere, potrete seguire il viaggio di Luca, un giovane allenatore pokemon alle prime armi con il sogno di vincere la lega pokemon della sua regione. Durante il suo viaggio, incontrerà nuovi amici, molti pokemon e si scontrerà con il terribile Team Climax, determinato a mettere le mani sui pokemon leggendari in grado di controllare il clima del mondo.
Prima di tutto però, ecco alcune premesse. Questa fanfic è puramente di mia invenzione, nonostante sia basata sull’omonima serie di giochi per Nintendo ds. Sappiate che se trovate analogie o similitudini con giochi o anime sono voluti dall’autore per conferire veridicità alla narrazione. La regione in cui Luca viaggerà sono le Isole Orange (da cui il nome, Pokemon Versione Arancio. Da notare che a parte il nome non ha assolutamente niente a che fare con l’omonima regione che compare nell’anime). Inoltre i pokemon leggendari Solrock e Lunastone sono basati sugli omonimi pokemon esistenti. Il terzo, Earthold è invece puramente di mia invenzione. Per il resto, i pokemon delle Isole Orange sono puramente di mia invenzione, a partire dai tre starter: Erbos, Focus e Acquitrin.
Bene, a questo punto non mi resta che lasciarvi alla lettura della fanfic. Come sempre vi invito a lasciar traccia della vostra presenza con una recensione o un commento. E per finire… Buona lettura!!!


PROLOGO: L’INIZIO DI UNA GRANDE AVVENTURA

A Sud della nota regione di Kanto, famosa per aver dato i natali ad Ash di Biancavilla, si trova il meraviglioso Arcipelago delle Isole Orange. Queste cinque isole, molto diverse tra loro, ospitano una grande varietà di pokemon mai visti prima. Alcuni volano nel cielo, altri nuotano nel mare, altri ancora vivono sulla terra o nascosti nei boschi. Nessuno sa esattamente quanti siano e forse non lo sapremo mai.
Le persone che vivono in armonia con i pokemon e si battono con loro sono dette allenatori e hanno tutti un unico grandioso scopo: Vincere le medaglie delle quattro palestre della regione e vincere l’agognatissimo titolo di campione della Lega Pokemon, situata nell’isola al centro di tutte le altre e circondata da maestosi scogli. Ed è proprio questo l’obiettivo di un nuovo allenatore che sta per cominciare la sua avventura: un ragazzo che vive in una piccola cittadina chiamata Borgo Ciano.
La città di Borgo ciano si trova nella parte occidentale della prima isola dell’arcipelago. Si tratta di un paesino modesto, dove uomini e pokemon vivono in perfetta armonia gli uni con gli altri. Luca, il nostro protagonista, era eccitatissimo quella mattina, il giorno del suo tredicesimo compleanno. Da quando si era alzato, teneva stretta la cartolina che la professoressa pokemon della città gli aveva inviato, rigirandola tra le dita. Luca osservava meravigliato le immagini dei tre pokemon tra cui avrebbe dovuto scegliere il suo primo compagno di avventura. Di nuovo li guardò incapace di scegliere. Erbos, un pokemon di tipo erba, che assomigliava ad un ciuffo d’erba a forma di coroncina decorato da piccole bacche rosse; Focus, di tipo fuoco, simile ad una fiammella scintillante rosso-arancio; Acquitrin, di tipo acqua, rassomigliante ad un piccolo bruco azzurro con uno scintillante corno bianco sulla testa. Tutti e tre gli sembravano ottimi compagni di viaggio e promettevano di diventare ottimi compagni d’avventura.
Così, ancora indeciso, Luca era uscito di casa dopo aver salutato la madre e ora percorreva le strade di Borgo Ciano diretto verso il laboratorio della professoressa Ivy. Vi arrivò prima del previsto ed entrò nel semplice edificio, posto in cima ad una lieve collina.
Si fermò sulla soglia, vedendo che la professoressa stava già parlando con qualcuno, un ragazzo di forse 15 anni dall’aspetto distinto.
-Grazie mille professoressa Ivy-, stava dicendo lo sconosciuto –Con lui al mio fianco vedrà che riuscirò a diventare ancora più forte-.
-Lo spero per te, Claudio-, rispose lei con voce squillante.
Il ragazzo di nome Claudio la ringraziò di nuovo e si avviò verso l’uscita, lanciando uno sguardo curioso a Luca.
-Ciao Luca-, lo salutò la professoressa invitandolo ad entrare. Luca rispose calorosamente al saluto, pronto ad ascoltare quello che lei aveva da dirgli.
La professoressa Felina Ivy lo squadrò un attimo. –Allora, immagino che tu sappia perché ti ho chiesto di venire oggi, giusto?-.
Luca annuì. –Perché oggi comincerò il mio viaggio per conquistare le medaglie delle palestre!-.
-Esatto-, gli rispose lei. –Ma non dimenticare che le medaglie non sono le cose più importanti del tuo viaggio, quindi voglio farti una domanda: tu ami davvero i pokemon?-.
Luca rispose senza esitazione. –Sì, professoressa. Assolutamente si!-.
Lei sorrise. –Bene, allora seguimi-.
La professoressa lo condusse dall’altro lato della stanza, dove si trovavano un tavolino con appoggiato sopra un vassoio con vari strumenti.
La professoressa gli porse un pacchetto incartato. Luca lo aprì e rimase senza fiato.
-Si tratta di una borsa di ultimo modello-, spiegò lei –Ti sarà utile per tenere gli strumenti che riceverai nel corso della tua avventura-.
-Queste invece-, continuò porgendogli 5 sfere rosse e bianche –Sono le tue pokeball. Con loro potrai catturare tutti i pokemon che desideri e per finire…-.
La professoressa gli porse un piccolo aggeggio rosso simile ad un cellulare, ma che Luca sapeva essere molto più utile.
-Questo è il tuo pokedex. Ti permetterà di analizzare e catalogare le varie specie di pokemon che incontrerai-.
-Grazie professoressa Ivy-, disse Luca con emozione.
-Bene e ora passiamo alla parte più emozionante di tutte. Vieni con me-. La professoressa lo condusse ad un altro tavolo, più grande sul quale era posizionato un marchingegno di forma circolare che conteneva le pokeball dei pokemon iniziali. Luca però si accorse che ce n’erano solo due.
-Spero che mi perdonerai-, disse lei in imbarazzo – ma temo di aver appena regalato uno di quei pokemon al ragazzo che è appena uscito. Vedi lui è il …-.
-Non importa-, rispose Luca interrompendola, non senza una leggera nota di delusione –Non fa niente-.
-Bene-, disse lei rassicurata prendendo le pokeball e liberando i due pokemon in essi contenuti. -Fai la tua scelta-.
Luca prese il pokedex e analizzò i due pokemon. Puntò l’aggeggio sul primo e il pokedex gracchiò subito: -Erbos, il pokemon coronderba. È in grado di compiere la fotosintesi per alimentarsi. Nelle giornate di sole adora tendere agguati ai piccoli pokemon-.
Poi lo puntò sul secondo. –Acquitrin, il pokemon acquabruco. Vive in colonie numerose in riva agli stagni d’acqua pura. Se attaccato si difende usando il corno che ha sulla fronte, che è più duro dell’avorio-.
Luca osservò i due pokemon indeciso. Quindi il ragazzo di prima doveva aver preso Focus. Valutò bene le opzioni ma alla fine si decise.
-Prendo lui!-, disse indicando il piccolo pokemon Coronderba. Erbos fece un verso di approvazione e iniziò a strusciarsi contro la sua gamba.
-Ottima scelta-, si congratulò la professoressa Ivy consegnandogli la pokeball di Erbos. –Ti ricordo che le mosse che questo pokemon conosce sono frustata e fotosintesi-.
-D’accordo, grazie-, rispose Luca già avviandosi verso l’uscita, mentre lei lo salutava e gli augurava buona fortuna.
Quando il ragazzo uscì dal laboratorio si sentiva più che pronto ad iniziare il suo viaggio. Doveva solo decidere quale palestra sfidare per prima.
-Ehi!-, lo chiamò qualcuno. Luca alzò lo sguardo, vedendo che il ragazzo di prima gli stava correndo incontro. –Aspetta un momento, per favore!-.
Il ragazzo lo raggiunse dopo pochi attimi. –Volevo scusarmi. Non sapevo che tu dovessi prendere oggi il tuo primo pokemon. Te ne ho preso uno, ma credimi non l’ho fatto apposta-.
Luca sorrise. –Non ti preoccupare, è tutto a posto. Nessun problema-.
L’altro sorrise e gli porse la mano. –Piacere, io sono Claudio e vengo dalla città di Iridiopoli-.
Luca gli strinse la mano e si presentò. –Io invece mi chiamo Luca e sono di Borgo Ciano-.
Claudio sorrise. –Cominci oggi il tuo viaggio eh?-.
Luca annuì e il ragazzo riprese. –Hai già in mente che palestra sfidare?-.
Luca scosse la testa. –A dir la verità no. Non ho ancora deciso il mio itinerario-.
-Allora devi assolutamente sfidare la palestra di Corallipoli, che si trova poco distante da qui-.
Claudio tirò fuori una mappa e gli mostrò la loro posizione. –Noi siamo qui, a Borgo Ciano. Corallipoli è proprio qui vicino, oltre il percorso 1-.
-Grazie del consiglio. Allora sfiderò subito la palestra di Corallipoli!-, disse Luca a voce alta.
-Intanto-, proseguì Claudio –Che ne diresti di una lotta? Mi piacerebbe testare le capacità del mio nuovo pokemon-.
Luca annuì con entusiasmo. –D’accordo, anch’io sono curioso di vedere quello che sa fare il mio Erbos-.
I due si spostarono in un prato vicino per evitare di far danni. Luca schierò il suo Erbos, mentre Claudio come previsto mandò in campo Focus. Luca si affrettò a consultare il pokedex. –Focus, il pokemon fiamma. Vive nei vulcani dove può assorbire il calore geotermico e trasformarlo in energia. Gli piace mangiare cenere vulcanica-.
Luca studiò la scena. Erbos era chiaramente in svantaggio per il tipo, ma forse poteva rimediare con un paio di attacchi potenti. Il primo turno era il suo.
-Erbos, usa frustata!-, ordinò e immediatamente due robuste liane colpirono in pieno il pokemon avversario, che barcollò.
-Molto bene-, disse Claudio –Ora tocca a noi. Focus usa braciere-.
Luca inorridì quando il suo prezioso pokemon di tipo erba venne investito dalla scarica di lapilli cagliata dal Focus di Claudio. Sapeva che non avrebbe resistito ad un altro attacco, doveva proteggersi.
-Erbos, fotosintesi!-, urlò verso il pokemon quasi al tappeto. Erbos si illuminò assorbendo la luce del sole e curandosi almeno in parte.
-Molto astuto-, commentò Claudio –Usare una mossa curativa per ristabilire il tuo pokemon-.
Luca era ormai pronto a sferrare l’attacco decisivo. –Questo era niente. Preparati a perdere. Erbos, usa ancora frustata!-.
Claudio sorrise. –Mi dispiace, ma non funzionerà. Focus, usa fumo!-.
Prima che la mossa di Erbos potesse fare effetto, Focus aveva aperto la bocca rilasciando una nube di fumo che aveva avvolto il piccolo pokemon d’erba. Senza poter prendere la mira, l’attacco di Erbos andò a vuoto. Luca era incredulo.
-E adesso braciere!-, urlò Claudio.
-Erbos, schiva!-, disse Luca, ma era tutto inutile. Avvolto nel fumo e senza orientamento, Erbos poté solo subire nuovamente il micidiale attacco di Focus. Quando il fumo si diradò, il pokemon era a terra, esausto.
Luca si precipitò da lui immediatamente.
-Dagli questo-, disse Claudio passandogli una piccola pillola gialla a forma di diamante. –è un revitalizzante, lo rimetterà in sesto-.
Luca lo ringraziò e diede subito il revitalizzante a Erbos, che si rianimò subito, emettendo un verso di scuse.
-Non ti preoccupare Erbos-, gli disse lui. –Ti sei battuto molto bene-.
-Scusa se ti interrompo-, disse Claudio –Ma credo che dovresti portare Erbos in un centro pokemon al più presto per ristabilire la sua salute-.
-Grazie ancora-, lo ringraziò Luca.
Claudio gli indicò il centro pokemon più vicino e aggiunse: -Vieni, ti accompagno-.
Poco dopo, entrambi si trovavano nella sala d’attesa del centro, mentre l’infermiera aveva preso in custodia sia Erbos che Focus per curarli.
-Sei un allenatore straordinario-, disse Luca –Non sei alle prime armi, vero?-.
Claudio scosse la testa. –In effetti, no. Ma anche voi vi siete battuti molto bene, devo dire. Cosa farai ora? Hai intenzione di sfidare la palestra di Corallipoli?-.
Luca annuì. –Sì, io ed Erbos siamo più determinati che mai-.
-Tra l’altro saresti in vantaggio-, continuò Claudio –La capopalestra Cissy è specializzata in pokemon di tipo acqua-.
-Davvero?-, chiese Luca incredulo –Allora sarà un giochetto! Non vedo l’ora di partire!-.
-Senti-, disse infine Claudio –Ti spiacerebbe se venissi con te?-.
Luca lo guardò. –Perché? Anche tu devi andare a Corallipoli?-.
Claudio scosse la testa. –No, in verità volevo tornare a Iridiopoli, ma dato che Corallipoli è sulla strada…-.
-D’accordo, non dire altro-, lo interruppe Luca –Mi farà piacere avere un allenatore esperto ad accompagnarmi-.
-Perfetto-, disse Claudio nuovamente consultando la mappa. –Corallipoli si trova dopo il percorso 1, verso est. Non ci vorrà molto per raggiungerla-.
In quel momento furono interrotti dall’infermiera che annunciava che Focus ed Erbos si erano finalmente ripresi ed erano entrambi in perfetta forma.
E così, qualche ora dopo, Luca e Claudio lasciavano la tranquilla cittadina di Borgo Ciano diretti verso il percorso 1, alla volta della città di Corallipoli. La prima medaglia di Luca si avvicinava…
 

Salve ragazzi, sono tornato per le ultime note post capitolo. Inanzitutto ci tengo a precisare che la storia che state per leggere è divisa in molti capitoli (o episodi), i quali sono indicativamente (ma potrebbero aumentare o diminuire a seconda delle esigenze dell’autore). Questo capitolo essendo quello introduttivo è molto lungo e ricco di informazioni, ma state tranquilli che i prossimi saranno più discorsivi (e forse un po’ più corti). Infine ecco un po’ di spoiler.
Nel prossimo capitolo, assisteremmo alle prime catture da parte di Claudio e di Luca, incontreremo nuovi pokemon e nuovi allenatori, fino ad arrivare in vista della città di Corallipoli.

  
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