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Autore: _Crystal_Heart_    20/10/2008    3 recensioni
Risultava una supplica,una supplica delirante... In quel momento mi accorsi veramente dell'effetto che le mie parole aveva provocato il lui,lo avevo illuso che suo fratello si sarebbe salvato,l'avevo illuso. Gli avevo fatto credere che quella non era la fine,ma quella era veramente la fine. "Frank,non farlo abbattere per favore.Non dargli modo di abbattersi,salvalo.Io so che puoi farcela.Ti prego" "Shh,Mikes.Per favore.." sussurravo anche io al suo orecchio "Farò tutto il possibile ma non posso prometterti nulla,ti voglio bene Mikes" Si era lasciato completamente andare,aveva lasciato che tutto il suo dolore si riversasse in me. [il paring non è così scontato <3 meggy]
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[I dream a lot, I know you say
I've got to get away.
"The world is not yours for the taking"
Is all you ever say.
I know I'm not the best for you,
But promise that you'll stay.
Cause if I watch you go,
You'll see me wasting, you'll see me wasting away]

 

-2

 

"Non possiamo fare nulla?Portarlo da qualche altra parte? Sentire il parere di altri medici? Sperare che sia un'errore?" urlavo,piangevo mentre la mia testa scoppiava,non poteva reggere tanto,la sentivo pulsare...

"Mi dispiace.." Mikes aveva abbassato lo sguardo lasciando andare le lacrime.

"No,ci dobbiamo provare,per favore.." era una supplica,dovevamo tentare di salvarlo.

"Frank,il tumore ormai è andata in metastasi non c'è più nulla da fare..." quanto male gli facevo? Quanto pesanti dovevano essere in quel momento? In fondo era suo fratello,soffriva abbastanza senza che io mettessi il carico da cento.

Ma non riuscivo a trovare una ragione,andava tutto così bene,andava tutto troppo bene per durare ancora...

"Sperare,dobbiamo sperare.."

"Sperare? In cosa? In una sua guarigione miracolosa? Frank ti ucciderebbe ancora di più,devi accettare la realtà..Lui morirà.." Ray continuava a fissarmi malamente,voleva che la smettessi di illudermi,voleva che la smettessi di far star male Mikes che si lasciava andare a terra stringendo la maglietta dove un tempo c'era il suo cuore.

Avevo seguito Mikes e lo avevo stretto a me,sentivo il suo dolore,lo percepivo così chiaramente che accumulato con il mio rischiava di uccidermi.

"Frank...non lasciarlo andare...se tu glielo chiederai lui non andrà via...Lui ti ama,Frank salvalo" mi aveva sussurrato all'orecchio.

Risultava una supplica,una supplica delirante...

In quel momento mi accorsi veramente dell'effetto che le mie parole aveva provocato il lui,lo avevo illuso che suo fratello si sarebbe salvato,l'avevo illuso.

Gli avevo fatto credere che quella non era la fine,ma quella era veramente la fine.

"Frank,non farlo abbattere per favore.Non dargli modo di abbattersi,salvalo.Io so che puoi farcela.Ti prego"

"Shh,Mikes.Per favore.." sussurravo anche io al suo orecchio "Farò tutto il possibile ma non posso prometterti nulla,ti voglio bene Mikes"

Si era lasciato completamente andare,aveva lasciato che tutto il suo dolore si riversasse in me.

"Chi è il signor Frank Iero?" un dottore in camice bianco e capelli grigi era entrato nella piccola stanzetta.

"Io,perchè?"

"Il signor Gerard Way la desidera nella sua camera.." parlava in un modo che mi dava fastidio,oppure era il suo non poter salvare Gee che mi dava fastidio?

"Il signor Way è informato della sua situazione?"

"Certo,è per questo che la desidera.Mi dispiace signori..." sembrava veramente dispiaciuto,oppure era una di quelle fottute maschere che i dottori indossano.

Un misto tra Dolore e rassegnazione,sembrano veramente dispiaciuti ma in fondo per loro è solo un'altra parcella con tanti zero.

Mi dirigo verso la stanza..

Ogni passo diventa tutto più pesante,

respirare,camminare,cercare di sorridere.

Tutte cose normali per me prima,ma ora sono troppo...

Apro la stanza e lo vedo lì.

Sdraiato su un lettino stretto e bianco...

Voltato verso la finestra.

"Gee" un sussurro non è la mia voce.

"Frankie!" sorrideva,un sorriso triste e malinconico,ma era bello come lui.

Tutto era bello di lui,tutto tranne quello che aveva dentro...

"Amore mio.."

mi avvicinavo a lui titubante,quello che aveva dentro mi metteva paura,incuteva in me un terrore fottuto,in fondo era anche colpa mia se lui stava così.

Era colpa di tutte quelle sigarette che gli avevo dato.

Era colpa di tutto quel fumo passivo che aveva respirato...

Alla fine aveva steso le braccia verso di me,mi aveva circondato con quelle stesse braccia e inondato con il suo profumo dolce.

Lacrime leggere cadevano sul suo camice bagnandolo,erano le mie lacrime.

Speravo che entrando ne suo corpo avessero sconfitto quell'orrore,come nei più bei film sdolcinati,ma era impossibile.

"Frank,mi dispiace lasciarti." aveva cominciato con la voce roca di chi ha un groppo in gola e non riesce a parlare.

"Ma tu non mi lascerai,ti ricordi? Dovevamo andare in italia e poi in inghilterra..." mi aveva fermato

"Frank sei un sognatore,sai benissimo che me ne andrò"

"Tu non puoi andartene,non puoi! Devi restare qui con me e Mikes,noi abbiamo bisogno di te.Non puoi andartene per sempre..."

continuavo a parlare mentre le lacrime scendevano togliendo quel poco di matita che era rimasto nei miei occhi

"Frank,smettila di sognare!" urlava

"No,tu non puoi lasciarmi...Mi vedrai morire" avevo detto prima di scappare fuori dall'ospedale e indirettamente anche dalla sua vita.

Nessuno dei due sapeva se avrebbe rivisto l'altro,nessuno dei due sapeva come in quel momento si sentiva l'altro o meglio lo immaginava ma non poteva capire la mole di dolore che strozzava fino a soffocare il suo cuore.

"Non può lasciarmi! Non deve...Come puoi essere un padre tu? Come puoi far soffrire uno dei tuoi figli così?Che razza di padre sei?Non puoi farlo soffrire e non puoi portarmelo via!" urlavo contro un cielo,urlavo contro qualcuno che non mi poteva sentire urlavo in una chiesa.

Io che non ho mai creduto in nulla,ora urlavo contro un qualcosa che non esisteva...

[Goodbyes are meant for lonely people standing in the rain
And no matter where I go it's always pouring all the same.
These streets are filled with memories
Both perfect and in pain
And all I wanna do is love you
But I'm the only one to blame].

 

-2

 

Mi ritrovavo nella stessa chiesa di ieri sera,nella chiesa dove ho urlato tutto il mio rancore contro un qualcosa di invisibile.

Mi ero appena svegliato,in fondo le panche della chiesa non sono così scomode.

"Perchè sei venuto qui,figliolo?" un sacerdote mi aveva detto mettendomi paura.

"Per sfogarmi contro qualcuno che in realtà non esiste.." il tono della voce era colpevole e i miei occhi bassi.

"Perchè non esiste?"

"Padre,non ho intenzione di rispondere ad un interrogatorio,non mi servono domande,non mi serve compassione e tantomento mi serve la forza.Io voglio che lui resti con me.."

"Sai a volte Dio ci mette alla prova,vuole vedere la nostra reazione davanti alle sofferenze.." parlava come se quello che diceva aveva senso oppure era inerente alla mia situazione

"Non centra quello che lei sta dicendo con la mia situazione,Dio non può mettermi alla prova fancendo morire la persona che amo!Non può,non è giusto..."

"Tutto è giusto,anche se tu non la vedi così,anche quella è una cosa giusta.."

Le sue parole non avevano significato per me,non l'hanno mai avuto.

Mi sembravano deliri.

Deliri di un vecchio pazzo che aveva sprecato la sua vita a predicare falsità e bestialità.

"Mi sta forse dicendo che è giusto che lui muoia? Che è giusto che mi lasci solo?"

Urlavo,forse più forte delle altre volte.

La mia voce rimbombava nella piccola chiesa,generava un'eco che riusonava nelle mie orecchie tentando di spaccare il mio timpano.

"Perchè lei non pensa al suo amico? Perchè non pensa a quanto debba soffrire ora?La morte sarebbe la situazione più semplice per lui,non deve essere egoista..."

Piano piano le sue parole acquistavano un significato.

Chissà quanto soffriva ora lui,e io?

Io cosa stavo facendo? Mi stavo disperando e lo stavo lasciando da solo.

Non potevo essere così fottutamente egoista.

No,dovevo stargli vicino.

Il più possibile.

Correvo verso l'uscita di quella chiesa,ma la mano del prete mi aveva bloccato.

"Prendi questo,fai vedere al tuo amico il posto meraviglioso in cui andrà...Lo farà stare meglio,mi dispiace per te e per lui.."

Camminavo verso l'ospedale guardando tutte quelle strade che avevamo fatto insieme.

Magari sotto la pioggia,

magari abbracciati,

magari lontani.

Tutti quei vicoletti che hanno nascosto il nostro segreto,

tutti quei passanti che magari ci guardavano male,

tutta quella gente che non capiva.

Non poteva capire quanto io amavo lui e quanto lui me.

E tutt'ora non capisce il perchè del mio dolore.

tutt'ora mi guardano come se fossi un traditore,

tutt'ora mi dicono che sono uno stronzo perchè non ti sono rimasto fedele

ma io non potevo rimanere aggrappato ad un ricordo,Ge.

.............

"Ge!"

"Frank,sei tornato...Non mi hai lasciato solo,vero?" mi chiedeva,leggevo la paura nei suoi occhi,leggevo la disperazione.

"No,non ti lascerò mai solo.Sono passato a prenderti una cosa..."

avevo tirato fuori un libro.

Uno di quei libri per bambini pieni di figure,il libro che il prete mi aveva dato.

Uno di quei libri che si usano per il catechismo.

"Cos'è?"

"Sai Ge,ho capito che è inevitabile che tu mi lasci..." prendevo aria perchè era troppo difficile parlare con quegli occhi verdi dispersi nei tuoi. "Ho capito che devo lasciarti andare e che però prima ti devo far vedere il posto bellissimo in cui andrai.."

Quelle parole pesavano,io non volevo dirle,mi facevano male.

Ma dovevo farlo per il suo bene.

"Cos'è una di quella favole per i bambini?" aveva chiesto semi-sorridente

"Esattamente,devi sapere che la tua anima andrà in paradiso.Dormirà su un letto fatto di nuvole e assomiglierà ad un angelo.." mi sentivo ridicolo.

Perchè io sapevo perfettamente che quella storia non era vera,anche lui lo sapeva.

Era come dire ad un bambino che Babbo Natale sarebbe venuto con la sua slitta e gli avrebbe portato tanti regali.

Mi sentivo sporco.

Ma era per il suo bene,volevo solo dirgli che il posto in cui sarebbe andato sarebbe stato migliore di quello in cui si trovava ora,speravo che lui lo avesse capito.

"Frank,ma in quel libro per bambini ottusi e illusi,c'è anche qualcosa che parla degli innamorati?Che fine fanno le loro anime?" chiedeva fissandomi ancora più intensamente.

"No,su di loro non dice nulla.Ma posso giurarti che dovunque andrai io ti seguirò,presto o tardi.Ti verrò a cercare in mezzo alle nuvole..."

sembrava una frase stupida,o forse lo era veramente ma i suoi occhi per un attimo avevano ripreso a splendere.

"Promettimelo.." aveva chiesto

"Te lo prometto,per sempre Honey.."

Le sue labbra si erano avvicinate alle mie.

Si erano intrecciate in una folle danza,erano diventate una sola.

Era come gli altri,anche se aveva lasciato un retrogusto amaro,sapevamo tutti e due che sarebbe stato l'ultimo.

 

-Zero

[Cause today, you walked out of my life
(Stay with me, or watch me bleed)
Cause today, your words felt like a knife
(I need you just to breathe.)
I'm not living this life]


Quando mi ero svegliato,lui  era ancora accanto a me.

Il suo  corpo era vicino al mio,ma la sua  anima non c'era più...

Era volata via,con tutta la mia gioia di vivere,perchè alla fine tutti sono capaci a parlare,ma realizzare una cosa è più difficile.

Il mio cuore non ha retto,vedere il suo corpo con gli occhi chiusi ma senza il respiro lento e regolare che lo caratterizzava.

La sua  pelle ancora più bianca e tutti quei maledetti macchinari a cui era attaccato non funzionare più.

Il suo cuore non batteva più e nessuno se ne era accorto.

Nessun medico era corso verso di lui per salvarlo,lo avevano lasciato a se stesso.

Lo avevano lasciato logorare dalla malattia...

"addio.." avevo detto poggiando le mie labbra sulle sue oramai viola.

Ero uscito da quella stanza e avevo incontrato gli occhi infossati del piccolo Way che di getto si era buttato tra le mie braccia...

"Mi dispiace Mikes non l'ho salvato,non potevo fare nulla..."

"Lo so,Frank non mi lasciare anche tu,ti prego non lasciarmi come ha fatto lui.." e a malincuore gli avevo risposto che non l'avrei lasciato.

A malincuore perchè sapevo di non poter vivere senza di Gerard e avevo quella maledetta voglia di uccidermi per poterlo seguire.

"Grazie..." lacrime pesanti gli bagnavano le guance.

"Mikes,dovresti andare a dormire..." avevo detto.

Da quante ore era lì?

Da quante ore non metteva pace al flusso di pensieri che gli soffocavano la mente?

"No,devo avvisare mamma,devo avvisare..."

"Ci penso io.."

"No Frank,tu non puoi.Tu dentro stai peggio di me,lo so.Lo amavi no? Hai perso l'unica persona che hai amato con tutto te stesso come puoi stare bene?"

Perchè lui mi capiva così tanto?

Perchè lui sapeva così bene come mi sentivo in quel momento?

"Non puoi lontanamente immaginare come mi sento..." avevo detto sciogliendo quel dolce abbraccio.

"Si,anche io tempo fà ho perso l'unica persona che ho mai amato"

Pensavo che si riferiva ad Helena la loro nonna,la nonna della canzone,la nonna dei biscotti e delle merende con la band,la nonna che ora teneva la mano di Ge dovunque lui si trovasse realmente.

"Frank,andiamo a casa?" anche questa frase suonava come una richiesta d'aiuto.

Tutta la sua figura in quel momento era una richiesta di aiuto,metteva paura per quanto era logorato.

Scarno,bianco e debole,sembrava lui il malato.

Ma neanche la mia figura doveva essere stupenda....

"Ok,andiamo in un territorio neutro?Non vorrei ricordare nulla per adesso..."

"Si,neanche io voglio ricordare.."

Perchè in quel momento avrei voluto tanto sbattere la testa al muro per dimenticare,avrei voluto prendere i miei ricordi e metterli dentro una scatola per poi seppellirla con lui.

Facevano troppo male,tutto mi ricordava la sua zazzera bianca e i suoi occhi così limpidi e dolci.

Avrei voluto seguirlo,ma non potevo lasciare solo Mikes.

Dovevo proteggere il più piccolo degli Way,visto che il più grande non ero riuscito a salvarlo.

Ma così non potrò vivere la mia vita,così non potrò vivere la vita che volevo quella accanto a lui,per sempre...

 

Now...

 

"Frank" sei cresciuto Honey,sei cresciuto così tanto...

"Mikes!" mi corre incontro e mi bacia.

"Come è stato questo fine settimana?" mi chiede.

Da quando lui è morto ora lavoro solo con i lathermouth e spesso non sono a casa.

"Benissimo,solo che mancavi tu!" vedo i tuoi occhi diventare lucidi..

Mi fa tenerezza quando fa quella faccia,ma la tenerezza è quella che puoi provare per un cane,per un cucciolo qualsiasi,non puoi basare una storia su una tenerezza,no?

Ma Mikes non  è lui,non lo sarà mai e non è neanche paragonabile alla sua bellezza,ma fa parte della natura accontentarsi?

Fa parte della natura essere eogisti e pensare e solo al bene di se stessi,no?

Perchè la persona che Mikes diceva di aver perso ero io,mi aveva perso quando mi ero messo con lui,mi aveva perso ma mi amava...

E Mikes ha il suo stesso profumo e in fondo caratterialmente erano uguali...

E poi,non vivevo più.

Pensavo solo a lui avevo bisogno di un fottuto diversivo e Mikes è il mio diversivo,in fondo se ne è accorto ma questa situazione va bene a tutti e due...

...

...

....

 

  
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