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Autore: MssCarstairs    01/11/2014    2 recensioni
"La nuvoletta nera si sparpagliò sui ragazzi come soffice neve. Dietro Alec sembrava disegnasse due grandi ali nere,il che lo faceva sembrare sempre di più a un angelo. Un bellissimo angelo caduto dal cielo."
Ambientata appena dopo CoB. Premetto che è una storia scritta durante un periodo di pura disperazione (l'ho cominciata dopo CoLS) ed è pienamente incentrata sulla Malec. (Se,al termine della lettura,avrete delle critiche e/o consigli non esitate ad espormeli)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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                                        ~He's My Angel~

Alec,mani nella felpa grigia e mento affondato nella lunga sciarpa azzurra regalategli da Magnus, andava avanti e indietro per lo stretto pianerottolo di fronte al loft dello stregone. Erano passati pochi giorni da quando, lui l’aveva baciato. Da allora si erano visti raramente,ogni tanto lo incontrava di sfuggita per le strade fredde e affollate della città mentre era a caccia di Demoni ma non era certo abbastanza!  

Ed era per questo motivo che era li,ormai da circa mezzora: voleva vederlo,sentire il suo profumo,le sue dolci e morbide labbra sulle sue,i suoi grandi occhi luminosi … ma non aveva il coraggio di bussare. Era sempre stato un tipo piuttosto timido,non rivolgeva la parola a nessuno che non conoscesse bene,arrossiva per un nonnulla ,ma questa volta era anche peggio. Ogni volta che si avvicinava alla porta dell’appartamento si ritraeva immediatamente,avvampando e quasi ruzzolando giù dalle scale. E se lo stregone non volesse vederlo? E se fosse nel bel mezzo di un incantesimo? E se fosse impegnato con qualcuno? Magari era uscito e il loft era vuoto.

Ad un tratto un rumore metallico interruppe bruscamente i suoi pensieri e una voce famigliare occhieggiò per le scale:
-Fiorellino,è da parecchio che stai qua fuori a crogiolarti. Vuoi entrare o no?- Magnus,vestaglia verde acceso,capelli ingellati fino alle punte,pantofole con delle buffe antenne d’alieno sulle sommità (anch’esse verdi) era apparso sulla soglia del suo appartamento,stringendo un’enorme tazza di caffè in una mano e una ciambella fumante dall’altra

-Ecco..io..ti ho svegliato? Scusascusascusa tolgo subito il distur…- un lungo dito ingioiellato afferrò un lembo della sciarpa del ragazzo
 -Mi sono alzato da un po’,stavo girando per casa in boxer e non mi sembrava il caso di accoglierti così e poi avendo una certa fame e stavo preparando  queste- sollevò la mano in cui teneva la ciambella mostrandola al Nephilm –Vuoi aiutarmi?- lanciò uno sguardo malizioso all’ospite scomparendo nel loft e facendo segno ad Alec di seguirlo.

Quest’ultimo ,che era avvampato al “Stavo girando per casa in Boxer” , entrò confuso in casa e sobbalzò. Dentro ,l’appartamento, era tutto diverso da come lo ricordava : Un lungo tavolo bianco,circondato da alti sgabelli a scacchi tagliava a metà la sala principale dividendo la cucina dal salotto. Quest’ultimo era arredato con due poltrone in pelle nera e un grande divano,anch’esso di pelle,bianco. Un televisore a dir poco gigantesco era appeso alla parete di fronte.
 
Arrivato ai fornelli,lo stregone aveva già indosso un grembiulino viola,tempestato di glitter. L’aria profumava di vaniglia e di biscotti.

-Sai,pensavo di portarti un po’ di biscottini all’Istituto,domani,tanto per farti sentire meno solo- strizzò l’occhio e fece segno ad Alec di avvicinarsi. Anche lo stregone sapeva di vaniglia.

–oh…Grazie io…- le mani di Magnus lo cinsero per la vita attirandolo a se,gli occhi felini brillavano come piccole stelle mentre scrutavano il bellissimo viso del Nephilm. Scivolò verso di lui sfiorando delicatamente le sue labbra con le proprie. Fu come una soffice carezza che fece scivolare via la timidezza e le paure di Alec. Spinse Magnus contro il bordo di granito della cucina,scompigliandosi i capelli e slacciandogli lentamente il grembiule

–Mmmh i dolci Alec…-  il Nephilim sentiva le labbra dello stregone muoversi sopra le sue mentre si allontanavano
–Dopo…- sorrise mentre si riallacciava il grembiule dietro la schiena e prendeva lo zucchero dallo scaffale. Alec si arrotolò le maniche della felpa -…Okay…prima finiamo meglio è allora…- Magnus soffocò una risata anche se era pienamente d’accordo con lui.
 

-Un ora Dopo-

Seduto in braccio a Magnus,sull’enorme divano in pelle,Alec mangiava una dolce ciambella alla vaniglia. Non era mai stato così felice in vita sua. Prima di incontrare Magnus non aveva avuto vita facile nel campo delle relazioni amorose… Fino a poco tempo prima era convinto di essere innamorato del suo Parabatai,che stava con una Neo-Shadowhunters e non gli rivolgeva mai “quelle” attenzioni. Era stato malissimo per così tanto tempo che essere lì,adesso,con uno splendido stregone che lo amava alla follia gli sembrava un sogno.

-Hey piccolo! Mi stai ascoltando?- Magnus ,che giocherellava con alcune ciocche dei capelli del Nephilim,stava mangiando anche lui una ciambella dalla forma un po’ strana,frutto delle mediocri capacità culinarie del suo ragazzo.
Vedendo lo sguardo smarrito di Alec ripeté pazientemente la domanda. –Dicevo,che forse faresti meglio a dare una sistematina alla…tua chioma ribelle. Okay,il look trasandato ti sta da Dio ma così forse è un po’ troppo no?-

Infetti aveva più che ragione. Da quando erano impegnati con le ricerche di Valentine ,lui e tutti gli altri, non avevano più un briciolo di tempo libero. Si toccò nervosamente i capelli che gli ricadevano,ormai,fino a metà fronte.
-Lo so… è solo che da quando Valentine..ha preso la Coppa non abbiamo avuto un attimo di tregua. Tutto il giorno all’Istituto tra documenti e visite dei Fratelli Silenti…sono a pezzi- disse appoggiandosi alla spalla dello stregone,esausto.
-Beh se è per quello…rimediamo subito…-  Magnus prese dolcemente la testa di Alec tra la mani e lo baciò.
Da delicato,il bacio,divenne forte e passione,tanto che,il Nephilim dovette aggrapparsi allo schienale del divano per non finire sdraiato sotto lo stregone. Rimasero così,abbracciati, per un paio di minuti poi Magnus scivolò via dal bacio e si diresse in cucina. Aprì il forno e una pesante nuvola nera si propagò per tutta la stanza.
-Cavolo! Avevamo lasciato i dolci in forno Alec!-  sovrappensiero Alec soffiò sopra la teglia per togliere il leggero velo di bruciato che ricopriva i biscotti,il quale finì tutt’intorno a loro. Tossirono e scoppiarono a ridere all’unisono.

La nuvoletta nera si sparpagliò sui ragazzi come soffice neve. Dietro Alec sembrava disegnasse due  grandi ali nere,il che lo faceva sembrare sempre di più a un angelo. Un bellissimo angelo caduto dal cielo.
Magnus fu sollevato dalle sue fantasie quando il Nephilm gli accarezzò le guance,lasciandogli due segni neri di fuliggine.

-Ah-ah,vuoi la guerra eh Alexander? E  l’avrai!-Lo stregone passo le dita nella teglia,ricoprendosele di fuliggine a sua volta,e si gettò su Alec per macchiargli la faccia.

Ad Alec sembrava di essere tornato in indietro nel tempo quando,da piccolo,giocava a rincorrere Jace e Izzy per la stanza delle esercitazioni.
Inciampò nel tappeto e cadde in avanti su Magnus. Lo strinse forte a se posandole labbra sulle sue. Erano entrambi neri e sudati. Il grembiule dello stregone da viola era diventato leggermente grigio. Le mani di Alec scivolarono giù verso il fiocco che lo teneva legato al corpo. Una volta slacciato e buttato a terra le dita frementi del Nephilm incontrarono la soffice pelle del petto di lui. La curva delle spalle,degli addominali e giù fino ai fianchi.

Anche Magnus cominciò a sollevare delicatamente il maglione di Alec,scoprendo la pelle pallida dell’addome. L’indumento cadde a terra mentre lo stregone spingeva Alec verso la porta chiusa della camera da letto. Continuò a baciarlo anche mentre cercava, indaffarato ,di afferrare la maniglia per aprirla.
Alec,che dava le spalle alla porta,vedendolo in difficoltà,sorrise sulle labbra di Magnus e con un gesto rapido spalancò la porta.

-Ti amo Magnus Bane- sussurrò il Nephilim mentre entravano nella camera,lasciandosi tutto il resto alle spalle.
 
   
 
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