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Autore: Jade_Horan    02/11/2014    7 recensioni
“Alex aveva dovuto cambiare vita per l’ennesima volta, ma questa volta decise di lasciarsi alle spalle il passato.
Alex era cambiata, ma in positivo.
Alex si era rialzata, era andata avanti.
Alex aveva ricominciato a sorridere.
E tutto questo grazie alla musica.
E grazie ad Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings e Michael Clifford, quattro “normalissimi” ragazzi che facevano dei video su youtube”
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Romantico,Fluff,Sentimentale,Song-fic,Malinconico,Introspettivo.
Jade♥
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Credi nell'amore a prima vista?
 

12. I miss you
 
“I cannot sleep, I cannot dream tonight…
I need somebody…”

-Blink182, I miss you


Alex aveva davvero caldo, quel pomeriggio. Era ormai passata un’abbondante mezz’ora da quando si era stesa sul letto, ed era ancora lì, a fissare il soffitto bianco, sbuffando di tanto in tanto e guardando impazientemente l’orologio per qualche insensato motivo che nemmeno lei riusciva a capire. L’aria era davvero più calda e afosa rispetto a quella di qualche settimana prima, ed anche quella fastidiosa sensazione che si ha quando fa troppo caldo contribuiva alla stanchezza di Alex. Sentiva le palpebre farsi pesanti in continuazione, ed avrebbe tanto voluto chiudere gli occhi e riposare, ma il rumore dei suoi pensieri – proprio come un fastidioso mal di testa che la tormentava da ore – la tenevano sveglia. Ogni cosa sembrava stressarla, dagli insetti che entravano dalla finestra aperta, al brusio delle persone che – approfittando del finesettimana – si trovavano in spiaggia a prendere il sole. Alex, però, di andare al mare non ne aveva molta voglia. Eppure la spiaggia la aveva a qualche isolato di distanza da casa. Alex nemmeno si riconosceva più, si sentiva vuota, incompleta, e purtroppo sapeva a cosa era dovuta quella sensazione.

Girò leggermente il viso verso la sinistra, osservando con la coda dell’occhio – per l’ennesima volta – le foto che erano attaccate alla parete.
Ashton Irwin le sorrideva in modo sincero e contagioso in ogni fotografia, proprio come facevano Luke Hemmings, Michael Clifford e Calum Hood.

Ogni volta che le guardava sperava che quelle fotografie riuscissero ad alleviare un po’ quel vuoto, ma, nonostante il suo immenso amore per quelle foto, ciò sembrava non accadere.


Gli scatti, che adesso Alex stava guardando più attentamente, erano indubbiamente belli. Le fotografie sembravano tutte attentamente studiate nei minimi dettagli, mentre invece erano del tutto spontanee. Tutto, in quelle fotografie , poteva essere definito bello: i soggetti, ciò che c’era dietro, la spontaneità degli scatti e la sensazione che si provava guardandoli, quella felicità che sembrava uscire dalle fotografie ed entrarti nel petto. Era bello il modo in cui sorridevano tutti quanti, in ogni singola foto. Non c’era niente di finto, studiato, programmato. Erano fotografie completamente “a caso”, e forse anche quello contribuiva al loro essere bellissime.   Anche la luce era perfetta, illuminava tutto al punto giusto, senza variare nessun colore.   Ma quelle fotografie non erano solamente belle da vedere. Avevano un significato tutto loro, un significato più profondo della semplice bellezza. Quelle non erano semplice fotografie, erano lunghissimi attimi immortalati in immagini. Erano momenti che Alex aveva realmente vissuto.

Insomma, quelle fotografie non erano fotografie qualunque. Erano speciali. Non erano scatti fatti durante interviste, servizi fotografici o concerti: poteva davvero definire quelle foto sue.  
Quelle fotografie erano speciali perché erano state scattate da lei e o da Calum – proprio quel Calum! –  che si era rivelato un bravissimo fotografo.
Quelle fotografie erano speciali perché, oltre ai 5Seconds Of Summer, c’era anche lei.



L’immagine di una se stessa davvero felice la osservava sorridendo da una delle tante fotografie, mentre un Michael Clifford estremamente dispettoso le stava lanciando delle foglie addosso. Nella fotografia successiva una Alex con una buffa espressione innervosita guardava con sguardo di sfida un Michael Clifford decisamente più divertito. E, quella dopo ancora, ritraeva una vera e propria “lotta di foglie” che Alex ricordava bene. Era partita da lei e Michael, coinvolgendo gli altri, che in cinque minuti si erano ritrovati completamente ricoperti di foglie verdi e di petali di fiori.

Alex si ritrovò a sorridere, osservando quegli scatti, sorriso che si fece più malinconico quando, qualche foto più in la, aveva visto l’immagine di Ashton Irwin che abbracciava una ragazza davvero simile a lei, in riva al lago. Ma quella ragazza, ancora faticava a crederci!, era proprio lei. Ed era incredibile avere la consapevolezza di essere il soggetto di quella foto, ed ancora le sembrava di sentire il calore delle sue braccia,  la morbidezza delle sue labbra premute contro la sua fronte e quei piccoli brividi che le scorrevano lungo la schiena.

Una giornata come quella Alex non l’avrebbe mai dimenticata. All’inizio ne era gelosa, e custodiva segretamente quei momenti nel suo cuore. Ma poi non era più riuscita a trattenersi, ed aveva scritto tutto ciò che era successo su una specie di lettera, che non avrebbe mai avuto un destinatario. Qualche tempo dopo aveva raccontato la vicenda a Cody, il quale aveva ascoltato tutto con un enorme sorriso sulle labbra. Era davvero contentissimo per lei, nonostante la criticasse sempre scherzosamente per il suo amore “esagerato” per quei quattro ragazzi.


Una debole lacrima rigò il viso di Alex, ed il sorriso si spense piano piano dal suo viso.   Quando raccontava quell’episodio, Alex sembrava davvero la persona più felice del mondo. Ma adesso, che ripensava a quei momenti, c’era un’altra sensazione, totalmente diversa dalla felicità, che si stava facendo pian piano spazio negli angoli più profondi della sua anima.  I ragazzi le mancavano davvero tantissimo, e la consapevolezza che non li avrebbe mai più rivisti faceva aumentare quella sua tristezza. Ed Alex si sentiva ancora peggio, poiché si sentiva egoista. Insomma, aveva incontrato i 5 Seconds Of Summer, ci aveva parlato per un’intera giornata, e non le bastava? Alex sapeva che era sbagliata, completamente sbagliata, quella sua tristezza, ma sentiva che stesse crescendo sempre di più, lasciandole una sensazione di vuoto nello stomaco.

Non c’era istante in cui non pensava a loro, a ciò che avevano fatto per lei, a come si era sentita bene assieme a loro. Ed ora, senza di loro, si sentiva così persa. Come se le mancasse qualcosa di tremendamente importante, qualcosa come l’ossigeno. Ripensava alla tenera voce di Calum che le diceva di rilassarsi ed essere tranquilla, a tutto ciò che Michael aveva fatto per lei, ai sorrisi che le aveva regalato Luke… a quelli che le aveva regalato Ashton.

Se c’era una parte della storia che proprio non aveva raccontato a nessuno era proprio lui. Ashton era di sicuro un dettaglio importantissimo della storia, forse il più importante, ma era l’unico che voleva davvero tenere tutto per se. Il suo cuore era l’unico a conoscere la verità, poiché la mente non era poi così lucida quando pensava a ciò che le era successo. Il suo cuore era l’unico ad essere a conoscenza di quella sensazione forte, all’altezza del petto, che aveva provato quando si era scontrata con Ashton; l’unico a sapere dei suoi battiti accelerati nel momento dell’addio.

Ed anche in quel momento, mentre asciugava le lacrime che si erano silenziosamente fatte spazio tra le sue ciglia, per poi scivolarle lungo le guance, Alex aveva ancora la sensazione di farfalle nello stomaco, contentezza, confusione, malinconia ed ancora confusione. Quella sensazione che si ha solamente quando si è innamorati. Alex era sempre più convinta di esserlo.

E le sembrava assurdo il fatto di essersi innamorata di Ashton – proprio quell’Ashton! –, per infiniti motivi. Innanzitutto, anche se era stato tremendamente bello essere un ragazzo normale per un intero pomeriggio, Ashton era tutto tranne che un ragazzo comune. Inoltre, era più che impossibile anche solo il pensiero di rivederlo, come avrebbero mai potuto stare insieme? Eppure, per la prima volta, Alex si era sentita speciale per qualcuno. E si diede della stupida perchè come avrebbe mai potuto essere speciale per Ashton?, lei, una ragazza che di speciale non aveva proprio niente.

Ma Alex già sapeva che avrebbe ricordato quella giornata soprattutto per ciò che le aveva fatto sentire Ashton Irwin, per cui non aveva più senso perdere la testa e pensare a domande che nona avrebbero mai avuto la risposta che Alex avrebbe voluto. E, insomma, quelle domande erano anche piuttosto ridicole. “Sono importante per Ashton? – si chiedeva – Lo sono stata almeno per quel pomeriggio?, si ricorda ancora di me?”. E la cosa triste della faccenda era che la risposta alle domande, evidentemente, era un no chiaro come il sole.


Alex si asciugò le ultime lacrime,voleva smettere di pensare a quanto le mancassero, voleva smettere di pensare alle parole che le aveva sussurrato Ashton – che le risuonavano nella mente come una dolcissima tortura –, voleva smettere di pensare e basta. Voleva che le passasse la sensazione che le opprimeva lo stomaco, voleva che le passasse il mal di testa e voleva riuscire a voltare pagina e a pensare nuovamente a ciò che c’era di positivo, perché di cose positive lei ne aveva tante.

Si alzò dal letto, andò in bagno. Si legò i capelli, osservando a lungo la sua immagine allo specchio senza pensare a nulla. Provò a sorridere al suo riflesso, quasi come per rassicurarsi da sola, ma ne uscì solo una smorfia non troppo sincera. Si lavò più volte il viso con l’acqua fresca e tornò ad osservare il suo riflesso. Una grande quantità di goccioline d’acqua le stava bagnando la maglia che usava come pigiama, ma non le importava più di tanto.  Alex fissava semplicemente il suo riflesso, cercando di leggervi qualcosa dentro.

Aveva paura. Paura di innamorarsi di qualcosa di impossibile. Di affezionarsi troppo. Paura che tutto ciò che temeva fosse già successo. Alex aveva paura del futuro e del presente. Alex aveva paura che si stesse solo illudendo e che quel “«Non dimenticarti di me troppo presto, okay?»” fosse solamente una cosa detta al momento, e già accantonata in un angolino della mente. Alex aveva paura che Ashton facesse così con tutte le ragazze che incontrava, aveva paura che in realtà lui la odiasse, ed aveva paura di tante altre cose che di verosimile non avevano proprio nulla, perché era evidente che Ashton tenesse a lei, ed anche molto.

Questo, Alex, doveva solamente capirlo.

 
 
Note d'autrice :)
Si, anche Niall è felice. :) Sinceramente, non avrei mai creduto di riuscire ad aggiornare questa storia prima di Natale, e sono felicissima di essere qui. Per prima cosa volevo davvero scusarmi con tutte quante le meravigliose persone che ho conosciuto qui nel mondo di efp. Vi ho praticamente ignorate, e vi chiedo scusa. Ho davvero fatto tutto il possibile per trovare qualche ritaglio di tempo per aggiornare, o per leggere qualche storia qua e la, e so che sono stata davvero un disastro e sono davvero in un mare di guai. Devo leggere una marea di capitoli di storie bellissime, che in questi mesi mi sono davvero mancate. Non ho potuto leggerle con calma e non  ho avuto nemmeno il tempo di scrivere recensioni come si deve. Quindi, vi chiedo davvero scusa. Specialmente a Letizia, Yeli e Marianne, ma un po' a tutte le altre autrici che non hanno una mia recensione da un po'. Sono davvero ingiustificabile, sia per i miei numerosi ritardi nel leggere e recensire che in questo immenso ritardo nell'aggiornare. Inoltre, questo capitolo è anche un capitolo di passaggio, quindi di emozionante non ha proprio nulla. Spero vi sia piaciuto comunque, e spero che possiate apprezzare di più i prossimi capitoli. Ci sono una marea di cose, adesso, nella mia vita che l'hanno stravolta come un'uragano, ed io mi sono trovata in una situazione in cui non sapevo mai cosa fare. Non sapevo come incastrare gli orari, sono stata sommersa dai compiti, dal cambio di stagione, dalle interrogazioni e le verifiche che ancora non sono finite. Domani ho un'interrogazione in scienze, quindi auguratemi buona fortuna ;) ahaha, no dai, non me la merito. Come non mi merito le settantacinque recensioni. Davvero, sono troppe. Sono davvero lusingata, e non avrei mai immaginato di riceverne così tante. Siete davvero le persone migliori sulla faccia della terra, voi tutte che recensite. Vi adoro, sappiatelo. Scusate ancora i miei infiniti ritardi, e la schifosità(?) del capitolo.


La canzone del capitolo è dei blink182, ma i ragazzi ne hanno fatto una cover :), inoltre, nel caso non dovreste saperlo, quello nella gif è Niall Horan degli One Direction mi pare un paio di anni fa ad una partita di calcio :)


Vi lascio qualche link, se vi va di seguirmi su Twitter, Instagram, di farmi qualche domanda su Ask e di chiedermi l'amicizia su Facebook perchè, si, sono una persona molto social.
(AHAHAH in realtà no, ma voglio essere moderna u.u :')♥)  

Ah, ho riattivato una vecchia pagina facebook sugli one direction, se vi va cliccate mi piace, giusto per sfizio :D 


Un bacione, vi voglio bene.


Jade_Horan 
  
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