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Autore: MartiPingu    02/11/2014    0 recensioni
Martina...
Filippo...
Manuel...
Martina la ragazza voluta da loro due.
Filippo menefreghista.
Manuel dolce.
Martina deve scegliere solo uno di loro due,ma chi sceglierà?
Filippo è l'amore a prima vista,Manuel è l'amore dolce che ci sarebbe sempre per lei...
Se sceglie Manuel che succede?
E se invece scegliesse Filippo?
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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Che dire… E’ cominciata una nuova vita ormai. Ho quasi diciotto anni e mi sono appena trasferita in Italia. Fino ad ora vivevo in Australia e per vari motivi mi sono trasferita in Italia. La musica è la mia più grande passione,per questo ho provato a fare l’esame per entrare in un liceo musicale,fortunatamente l’ho passato. No,non sono le cose che si vedono in televisione. Non è Violetta,in cui si canta e basta,per poi passare a guardare tutti i suoi problemi in amore,che strazio,dico davvero. Spero di non avere mai problemi in amore,a parte che in quasi diciotto anni non sono mai stata fidanzata. Al contrario di tutte le mie amiche che da quando avevano dieci anni avevano un ragazzo e si baciavano già,che disgusto. Forse dovrei diventare suora. Scuoto la testa a questi pensieri,io una suora? Che vado come minimo una volta al mese a mesa. Beh,mi guardo allo specchio,penso di essere pronta. Jeans che sono larghi alle caviglie,camicia bianca e un gilet blu scuro e un paio di scarpe da ginnastica. Spero che vada bene,in Australia andavo sempre così a scuola,nessuno mi aveva mai presa in giro. Ormai ho fatto la strada per andare a scuola giusto un paio di volte,perciò non dovrei perdermi per la città. Saluto i miei genitori e vado alla fermata dl bus. E’ ancora settembre e devo dire che si sta benissimo come temperatura,penavo che avrebbe fatto più freddo. Mi guardo intorno. Ci sono dei ragazzi che mi guardano un po’ male,cos’ho? Ho qualcosa in faccia? Tipica domanda di noi ragazze. Forse è per il mio abbigliamento. Tutte le ragazze vestono jeans attillati,felpe enormi e sono piene di percign al labbro,al naso e anche al sopracciglio. Iniziano a fumare,quasi tutte. Quanto odio l’odore del fumo. Non per dire,ma si rovinano così la loro vita,ma se vogliono morire loro a vent’anni facciano quello che vogliono,la vita è la loro,non mia. Il bello che sulle scatole delle sigarette c’è scritto “il fumo uccide” eppure i ragazzi sapendolo le comprano per fumare. Magari hanno fatto anche dei corsi sul fumo e le droghe in cui si dice che il fumo fa male,mah,non capirò mai le persone che fumano. Una ragazza bionda si avvicina ad un’altra e mi indica. Iniziano a ridacchiare e continuano a fissarmi. Ma cos’hanno? Inizio a irritarmi un po’. Finalmente arriva la corriera. Salgo e decido di ascoltare un po’ di musica. Non mi piace la house music,l’ho sempre odiata. Mi piacciono molto i Beatles,I Nirvana,i Green Day,gli Oasis,gli U2,i Dire Straits e Simon and Garfunkle,mi piace molto il pop degli anni 60/80,ma non solo,perche i Green Day sono dei nostri oggi,ma mi piacciono. Finalmente eccomi arrivata alla fermata. Una volta scesa dal pullman ho circa venti minuti di strada. Certo che questa città è davvero bella,l’unica cosa che è molto trafficata,pensavo che non fosse come Sydney. Eccomi. Sono arrivata davanti all’enorme cancello della scuola. Non è stato ancora aperto. Ci sono tantissimi ragazzi che chiacchierano tra di loro,che scherzano. Ci sono pure le ragazze che c’erano alla fermata. Altri ragazzi arrivano,sempre insieme che chiacchierano. Dei primini,invece continuano a guardarsi intorno,preoccupati,spaesati,proprio come me,che non so dove andare e non so nemmeno dove é la mia classe. Vedo in lontananza che il cancello si sta aprendo. Lentamente tutti i ragazzi entrano. Chiudo gli occhi e faccio un respiro profondo per poi entrare nell’enorme edificio,in cui avrei finito gli studi liceali. Sentivo il cuore battere fortemente,quasi usciva dal petto. Le mie gambe tremavano. Mi guardai intorno. La mia classe è la 5^A LM(liceo musicale). In lontananza vidi un cartello con scritto l’indirizzo e la mia classe. Mi recai li vicino,dove vennero altri ragazzi. Ormai si conoscevano tutti quanti,per forza,hanno passato quattro anni insieme,sono io qui quella nuova. Sento dei ragazzi parlare,capisco qualcosa,ma non del tutto. Insomma,che cosa pretendo? Ho parlato per tutta la mia vita in inglese,tranne qualche volta,perchè i miei genitori sono italiani,ma a scuola parlavo in inglese. Ad un certo punto,una donna sulla cinquantina d’anni,castana ci accoglie e ci fa entrare in classe. Ovviamente i ragazzi conoscendosi già tutti si siedono vicini,tranne me,che mi siedo vicino ad un ragazzo,che non conosco. “Sei una nuova?” Domanda. Dice anche qualcos’altro,ma non capisco. Mi limito solo ad annuire. “Filippo o mi puoi chiamare John,anche se John non è il mio vero nome”. “John,come John Lennon,dei Beatles. Conosci?” Sorride e annuisce. “Certo! Come potrei non conoscerli? Sono la mia band preferita”. Sorrido. “Comunque io mi chiamo Martina” “Ma sei inglese?” “Australiana” Annuisce. Qualcuno lo chiama. Una ragazza. La guardo meglio. E’ la ragazza della fermata,vicino a lei c’è la sua amica e Filippo o John,non ho ancora capito come si chiama,si siede vicino a lei,lasciandomi sola. Mi guarda negli occhi prima di andarsene. Dice ancora qualcosa,ma non capisco,perciò come sempre annuisco Sorride,per poi guardarmi negli occhi di nuovo. Verdi. I suoi occhi sono verde smeraldo,con sfumature di verde chiaro…
   
 
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