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Autore: hogvwartss    02/11/2014    3 recensioni
ATTENZIONE SPOILER DA THE DEATH CURE.
Raccolta di song-fic dedicata a personaggi in particolare o coppie che amo.
- 'somewhere only we know' dei Keane: Pre/Post Libri | Brenda!Centric
- 'these four walls' di Miley Cyrus: The Maze Runner | Newmas
- 'you found me' di The Fray: The Death Cure | Newt!Centric - Newmas.
- 'faithfully' di Journey/Glee Cast: Pre The Maze Runner | Thomas/?
- 'wherever you will go' di The Callings: The Death Cure | Teresa!Centric
- 'obsessed' di Miley Cyrus: The Scorch Trials | Minewt
- 'take me along' di Miley Cyrus: Pre The Maze Runner | Thominho
- 'wedding bells' di Jonas Brothers: Post The Death Cure | Thominho
- 'wildest dream' di Taylor Swift: The Death Cure | Newt!Centric - Newmas
- 'the world is ugly' di My Chemical Romance: Pre The Maze Runner | Nalby
- 'get home' di Bastille: Pre The Maze Runner | Alby!Centric | Nalby
Genere: Fantasy, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Minho, Teresa, Thomas, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Alla mia Minho e alla mia Tommy,
che rendono la mia vita un pò meno noiosa e senza le quali
non sarei qui, in tutti i sensi.


He said, “Let’s get out of this town
Drive out of the city, away from the crowds
I thought heaven can’t help me now.”
Nothing lasts forever,
but this is gonna take me down
He’s so tall and handsome as hell
He’s so bad but he does it so well
I can see the end as it begins
My one condition is

 
Newt  guardò l’uomo con la faccia da topo davanti a lui. Dentro di lui stava già nascendo qualcosa perché sapeva che ciò che stava per dire era il suo nome, sapeva che tutto ciò che aveva sempre pensato di sé stesso era la verità.
Lui era pazzo.
Era stato sempre pazzo, sin da quando si era buttato da quell’alto muro: era più pazzo di qualsiasi altro Spaccato e lo sapeva dall’inizio. Nel suo cuore sentiva che anche prima di entrare nel Labirinto era stato pazzo: forse faceva a botte con i ragazzini a scuola o forse semplicemente aveva qualche malattia mentale che non riusciva a ricordare. Forse era qualcosa di incurabile, quasi quando l’Eruzione.
O forse era proprio l’Eruzione.
Forse la malattia gli aveva già preso il cervello, forse il giorno seguente si sarebbe svegliato con il cervello spappolato a terra, o forse non si sarebbe proprio svegliato: non era proprio questo quello che aveva sempre voluto? Forse Newt non aveva mai voluto morire, voleva solo andarsene dal quel Labirinto che lo schiacchiava, lo strozzava, lo uccideva.
Il ragazzo girò lo sguardo verso l’amico che gli era vicino: capelli marroni e occhi color cioccolato che lo guardavano rassicuranti non conoscendo la pazzia interna di Newt. L’amico gli sorrise piano. Per Newt, Thomas era stata l’ancora di salvezza, l’unica persona che dopo tre anni era riuscito a farlo sfuggire al Labirinto. Lo aveva trasportato via da quella pazzia, per ritrovarsi di nuovo pazzo appena uscito.
“Le seguenti persone non sono immuni: Newt…”
Say you’ll remember me standing in a nice dress
staring at the sunset Babe
Red lips and rosy cheeks say you’ll see me again
even if it’s just in your wildest dreams
oh wildest dreams oh ah.

 
Il viso di Newt doveva essere paonazzo ma serio al momento stesso.
Guardò Thomas e non sentendo il suo nome si sentì più leggero: gli importava più di Thomas che di sé stesso? Da quando era così? Da quando Newt teneva talmente tanto a quel ragazzo?
“Spero solo che tu ti possa ricordare di me, Tommy.” disse così piano Newt che nessuno lo sentì mai pronunciare quelle parole per l’amico a cui sperava sarebbe mancato, all’amico per cui si sarebbe sacrificato. Per l’amico che in realtà non era un’amico.
I said, “No one has to know what we do,”
his hands are in my hair
His clothes are in my room
And his voice is a familiar sound,
nothing lasts forever
But this is getting good now
He’s so tall and handsome as hell
He’s so bad but he does it so well
And when we’ve had our very last kiss
My last request is

“Sto bene, Tommy.” disse quasi urlando il ragazzo.
Newt sapeva. Sapeva che il suo cervello piano piano stava passando in secondo piano rispetto all’Eruzione. Sapeva di essersi innamorato di Thomas così piano ma al tempo stesso così velocemente da doverlo lasciare. Sapeva di non stare bene. Sapeva anche che sarebbe morto e che l’unica persona che mai avrebbe voluto vedere prima di morire era Thomas.
“Newt, ascolta. Lo so che non vuoi rimanere qui da solo, ma non ti farebbero entrare, perché..”
“Perché sono pazzo, lo so bene Tommy. Lo so. Non cercare di nasconderlo, puoi benissimo dirlo.”
Newt non voleva ammettere nulla, ma quelle parole lo ferivano. O almeno ferivano quella piccola parte di lui che ancora esisteva. Lo uccideva vedere quel ragazzo guardarlo con le lacrime che stavano per scendere. Lo uccideva sapere che Thomas teneva a lui tanto quanto Newt teneva a lui, perché probabilmente se l’uno non fosse stato malato, probabilmente sarebbe finita diversamente.
Forse i due ragazzi prima o poi si sarebbero salvati e avrebbero vissuto in una piccola casa insieme. Ogni tanto sarebbero andati a trovare i vecchi amici, avrebbero vissuto alla giornata. Avrebbero vissuto: ecco la costante mancante. Newt non sarebbe sopravvissuto. Ed era per questo che in quel piccolo biglietto aveva chiesto a Thomas di ucciderlo, perché il ragazzo voleva morire vivendo con Thomas. Forse non sarebbe morto di vecchiaia insieme a lui, ma sarebbe morto tra le sue braccia, tra il suo amore, con il suo respiro sul collo, con le sue lacrime.
Fallo ora, testa di caspio. disse quella piccola parte del cervello sana di Newt.
 
Say you’ll remember me standing in a nice dress
staring at the sunset Babe
Red lips and rosy cheeks say you’ll see me again
even if it’s just in your wildest dreams
oh wildest dreams oh ah, wildest dreams

 
“Tommy.” disse Newt riprendendo fiato. “Dovevo farlo.”
I due si guardarono negli occhi e Thomas si asciugò le labbra.
Le sue labbra.
Newt ne aveva immaginato il sapore per molto tempo ma nulla era come sentirle al contatto con le sue: era come essere catapultati in un mondo totalmente diverso dove tutto era perfetto, dove ogni cosa era al suo posto. Le farfalle volavano nello stomaco di Newt come in cerca di cibo mentre il volto di Thomas si contraeva. Il ragazzo non sapeva cosa stava provando in quel momento, mentre Newt ne era totalmente consapevole. Sapeva che se non lo avesse fatto in quel momento il suo cervello sarebbe stato talmente tanto andato che avrebbe provato disgusto per Thomas.
Mentre Newt aspettava una risposta, Thomas si alzò e se ne andò dalla stanza.
“Tommy?”
 
You see me in hindsight tangled up with you all night
Burning it down
Someday when you leave me I bet these memories hold you around
You’ll see me in hindsight tangled up with you all night
Burning it down
Someday when you leave me I bet these memories follow you around

 
Spaccato. Concentrati. Pazzo. Vivere. Spaccato. Pensa. Uccidere. Tommy. Pazzo. Salvezza.
Il suo cervello era ormai andato, doveva concentrarsi per poter pensare da solo. Doveva sforzarsi talmente tanto che ogni volta che ci provava la testa gli pulsava fortissimo e doveva smetterla di provarci. E ormai il suo unico pensiero era quello di uccidere. Uccidere chiunque passasse dalla sua strada.
Aveva già rovinato tutto con Thomas aggredendolo al palazzo degli Spaccati. Aveva rovinato tutto ancora prima con quel bacio. Ma ormai cosa importava? Newt stava solo aspettando di incontrarlo per farsi uccidere. Voleva una pallottola in fronte, nel petto. Ovunque, bastava che lo facesse smettere di pensare, di respirare, di vivere.
Voleva andare in quel posto che tutti chiamavano Paradiso. Voleva vedere le nuvole, il cielo, il sole. E probabilmente avrebbe visto i suoi genitori, li avrebbe riconosciuti, avrebbe saputo i loro nomi e anche il suo. Newt aspettava solo Thomas e quando questo scese dal furgoncino gli spuntò un sorriso.
Era la sua parte sana? Era felice di vederlo perché lo avrebbe ucciso o perché stava davanti all’unica persona per lui importante?

“Newt, forse possiamo..” disse Thomas.
“Sta’ zitto! Sta’ zitto! Sta’ zitto! Io mi sono fidato di te! Adesso fallo.”
“Non posso.”
“Fallo!” disse Newt con rabbia. Troppa rabbia. Dov’era finito il ragazzo calmo e rilassato che era sempre stato o che almeno ricordava di essere stato? Dove era finito il vero lui? Perché lo trattava così? Voleva solo andarci vicino e baciarlo e invece gli stava urlando contro di ucciderlo, di farla finita.
“Non posso!”
“Uccidimi o io ucciderò te! Uccidimi! Fallo!”
“Newt..”
“Fallo prima che diventi uno di loro.”  Solo che Newt era già uno di loro. Ogni giorno che passava impazziva sempre di più. Vedeva le persone come bersagli, vedeva Thomas come il suo più grande nemico. Nulla lo avrebbe riportato alla normalità di un tempo.
“Io..”
“Uccidimi!” Newt si concentrò, la testa gli pulsava ma riuscì a trovare un briciolo di integrità. Guardò quel viso così perfetto, così conosciuto e così amato. Le lacrime iniziarono a scendergli dal viso. Stava per morire tra le sue braccia, tra il suo respiro: esattamente come aveva sempre voluto. Sarebbe morto in pace. “Per favore, Tommy. Per favore.”
 
Say you’ll remember me standing in a nice dress
staring at the sunset Babe
Red lips and rosy cheeks say you’ll see me again
even if it’s just in your wildest dreams oh ah
Yeah even if it’s just in your wildest dreams oh ah,
In your wildest dreams ah ah.

Dopo anni e anni, ormai Thomas era cresciuto, era diventato adulto. Aveva sposato una donna e quella suddetta donna era rimasta incinta di un piccolo bambino.
“Papà, posso farti una domanda?” chiese un giorno il bimbo.
“Certo, tesoro.”
Il bimbo sorrise al padre e si avvicinò a lui. Si sedettero uno di fianco all’altro. Il bambino rideva e il suo sorriso ricordava al padre la persona che aveva perso.
“Oggi a scuola abbiamo parlato di mele. Lucas, il bambino con i capelli rossi, ha detto che c’è stato un uomo che quando gli è caduta una mela in testa ha elaborato non so che teoria. Ha detto che quell’uomo si chiamava Isaac Newton. Cacchio, quanto è sapientona quella lì.” disse ridendo il bimbo e con un leggero rossore nelle guance. “Ad ogni modo, dopo tutti hanno iniziato a guardami.”
Il padre sorrise stanco e mise una mano sulla spalla del figlio. Gli veniva da ridere perché lui non aveva idea di chi fosse questo Isaac Newton, ma sapeva benissimo cosa intendesse il bambino. “E allora qual è la tua domanda?” chiese ugualmente Thomas.
“Voglio sapere perché mi hai dato questo nome. Mamma dice che lo hai scelto tu.” rispose frettolosamente il bambino guardando il padre.
“Bene così Newt.” iniziò Thomas per poi fermarsi. Le lacrime gli scendevano dal viso, come ogni volta che ricordava il viso dell’amico mentre gli puntava la pistola alla testa. O come quando ricordava i loro giorni insieme nella Radura, nella Zona Bruciata. O come quando ricordava quel bacio. “Ti ho dato questo nome in onore del ragazzo più coraggioso che io abbia mai conosciuto.”   


Angolo Autrice: Ciao a tutti. Mi scuso inanzitutto per la lunghezza di ciò, ma mi sono fatta un pò prendere la mano.
Avete mai pianto per una fanfiction mentre la scrivevate o la leggevate? Ecco io ho pianto dal momento in cui ho scritto la prima parola fino a, beh adesso perchè sto ancora piangendo pensando a tutto quello che ho messo qui dentro.

L'ultima parte, ecco, diciamo che mi sono ispirata alla foto profilo di Marika e spero che non faccia troppo schifo.
Detto questo non so che altro dire. Lasciatemi un commento dicendo quanto angst vi ho creato da uno a dieci e nulla. Bene così.
Ci vediamo alla prossima song fic gente.
Vi amo tutti tanto quanto amo i miei newmas.
Thesecondjumper
  
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