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Autore: Potter22Parker    03/11/2014    2 recensioni
Dal Prologo:
- Questo è il mio banco - disse lui
- Non credo..l’ho visto prima io -
- Ma io ti dico che questo è il mio banco.. -
- Ma io ti dico che sono arrivata prima io - gli dissi, solo che stavolta non ero più seduta ma mi ero alzata in piedi davanti a lui anche se mi superava di altezza…
- Sentite non ho voglia di giocare cercatevene un’altro e smammate ragazze -
- Ti hanno mai detto che “chi tardi arriva, male alloggia”? -
- Ti hanno mai detto che forse a volte dovresti stare zitta? - finì lui, ma io non smisi di fissarlo negli occhi
…e da quel giorno iniziammo ad odiarci..
Allora che posso dire di questa storia...em vediamo, niente perchè se almeno il prologo vi ha un po' incuriosito sarete voi ad andare in fondo a questa storia, spero che continuerete a seguirmi...è la mia prima fanfiction siate clementi...mi auguro che siate in molti a leggerla! Per ora lascio il rating arancione ma chissà potrebbe diventare rosso, comunque vi anticipo che i protagonisti hanno 17/18 anni
Un bacioneeee
Potter22Parker
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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15 settembre ore 7:30

 

RING-RING RING-RING 

 

La sveglia…ma che ci fa la sveglia accesa?  E perché sta suonando? Sono ancora in vacanza dopo tutto…la scuola inizia tra tre giorni…perchè inizia tra tre giorni vero?

Apro gli occhi e mi alzo di scatto dal letto e mi dirigo il più velocemente possibile verso il mio calendario appeso al muro

Lo osservo…oggi è il 15 settembre…quindi sono anc..no un momento da oggi non sono più in vacanza! 

Mi passo una mano sulla faccia che ha ancora il segno del cuscino e mi viene spontaneo buttare l’occhio sulla finestra, il sole è già alto…troppo alto, ma che ore sono?

Mi avvicino al comodino e tocco il tasto della Home sul mio iPhone per spegnere la sveglia che stava ancora suonando. Lo schermo si illumina e mi acceca come ogni mattina e cerco di intravedere l’orario..sono le..7:30!

COSA?! 

Non posso essere in ritardo già il mio primo giorno di liceo!

Apro velocemente le ante dell’armadio e prendo un paio di jeans e una camicia a quadri rossa, perché naturalmente io non posso prepararmi le cose la sera prima! Accidenti! 

Mi infilo velocemente le mie converse bianche e dopo aver preso al volo lo zaino scendo in tutta fretta le scale e mi dirigo in cucina. 

Come entro nella stanza noto che c’è tutta la mia famiglia. Senza pensarci mi siedo al mio posto e dopo essermi presa il mio cappuccino, come tutte le mattine, inizio a mangiare il buonissimo ciambellone che prepara sempre mia madre. 

<< Possibile che tu non riesca mai a mangiare senza abbufarti? >> 

<< Mamma se non te ne fossi accorta sono in ritardo, non posso mangiare tranquilla! >>

<< Se magari ti fossi alzata prima a quest’ora avresti potuto fare la colazione con calma >> disse mia madre sedendosi accanto a mia sorella Eleonora.

<< La sveglia ha suonato tardi… >> 

<< Veramente la sveglia suonava esattamente dalle 6:50 l’ho sentita finché non l’hai spenta…era talmente forte che si sentiva fino in camera mia >> disse mia sorella che come sempre non sa stare zitta!

Mi girai e gli lanciai uno sguardo torvo e ebbi come risposta un ghigno

<< Grazie Ele sei davvero d’aiuto! >> 

<< Prego sorellona >> iniziai a mangiare ancora più velocemente al punto che un pezzo di ciambellone non mi finì di traverso e quindi decisi che forse era meglio lasciar perdere la colazione per questa mattina..

Guardai l’orologio della cucina e erano le 7:55…cavolo mancavano esattamente 20 minuti all’apertura della scuola…

<< Merda! >> 

<< Lucilla non voglio che dici queste parole! >> mi riprese come sempre mia madre, come se la parola “merda" fosse una bestemmia…

<< Mamma sono in ritardo! Oggi puoi anche passarmela e non usare la scusa di Eleonora che fra un po’ la signorina accanto a te sa più parolacce di te e me messe insieme >> gli dissi, in quel momento entrò in cucina mio padre.

<< Che sta succedendo qui? >> mi disse guardandomi con modo accusatorio

<< Perché dovrei essere sempre io quella che fa i casini? >> 

<< Non lo so Lucilla dimmelo tu..comunque, vieni che ti accompagno io a scuola >> mi disse prima di prendere le chiavi della macchina e sparendo dietro la porta di casa.

Dopo essermi presa un sacco di raccomandazioni da mia madre che mi ha solo fatto perdere tempo inutilmente..sono salita in macchina e 10 minuti dopo ero davanti a scuola…la mia nuova scuola…un bellissimo liceo classico..

Di botto la macchina frenò e mi padre si girò verso di me…non posso ancora credere che sono arrivata a scuola 10 minuti prima!

Avevo ancora lo sguardo di mio padre addosso..finchè non iniziò a parlare…

<< Allora Lucilla oggi inizia il tuo primo giorno di liceo…e come prima cosa ti dico di non accettare caramelle dagli sconosciuti..non si sa mai se sono caramelle o no…e poi.. >>

<< Papà queste cose me le ha già dette la mamma fino a 10 minuti fa e poi…o cacchio mancano 5 minuti! Grazie per il passaggio! Ci vediamo a 12:30 >> mi avvicino a lui e dopo avergli dato un bacio sulla guancia scesi dall’auto e notai che non c’era più nessuno dei ragazzi fuori dal cancello così iniziai a correre…e poi caddi è per terra…di bene in meglio, ma non ero scivolata ma bensì ero andata sbattere contro una persona più precisamente una ragazza che dopo essersi alzata mi tese una mano per aiutarmi

<< Scusami tanto! Sono in ritardo e non stavo proprio vedendo dove stavo andando…mi dispiace molto… >>

<< Tranquilla anche io sono nella tua stessa situazione, anche tu quarto ginnasio? >>

<< Già..comunque scusa non mi sono ancora presentata..mi chiamo Cassandra Baccini >> e dopo ch ebbe detto il suo nome mi tese la mano, che io accettai 

<< Lucilla Zutti >> mi fece un sorriso e insieme ci dirigemmo vero l’entrata principale, Cassandra era una ragazza con i capelli rossicci e gli occhi castani aveva l’aria simpatica e molto dolce.

Dopo essere arrivate all’ingresso una bidella ci aprì il portone e ci disse che avevano appena iniziato a creare le classi.

Quando stavamo per entrare nell’aula magna mi accorsi che le classi erano state già formate e che i nomi erano appesi fuori dall’aula così osservai il foglio e capii che io mi trovato nella classe 4°C, osservai gli altri nomi e anche Cassandra si trovava nella mia sezione, ma lei era la prima dell’elenco e io, come sempre, ero quella che chiudeva l’appello.

Io e Cassandra decidemmo che aspettare fuori forse era la scelta più saggia di tutte, anche perché entrare dentro l’aula magna mentre tutti erano seduti e il preside parlava..ecco beh si per dirla tutta facevamo una vera e propria figura di…caccola…

15 minuti dopo finalmente la porta si aprii e un professore con la barba bianca, che a dirla tutta sembrava un satiro, ci condusse dentro quella che sarebbe stata la nostra classe pr 5 anni..

Io e Cassandra siamo stata le prime, insieme a due ragazzi, ad entrare in classe. Adocchiai subito un banco che si trovava nella penultima fila laterale..era perfetto! Così mi iniziai ad incamminare verso quel banco ma non mi accorsi che non ero l’unica che pensava di essersi appropriata del banco..dopo che io e Cassandra ci fummo accomodate sulle sedie un ragazzo con i capelli neri e con gli occhi grigi ci si parò davanti 

<< Questo è il mio banco >> disse lui

<< Non credo..l’ho visto prima io >>

<< Ma io ti dico che questo è il mio banco.. >>

<< Ma io ti dico che sono arrivata prima io >> gli dissi, solo che stavolta non ero più seduta ma mi ero alzata in piedi davanti a lui anche se mi superava di altezza…

<< Sentite non ho voglia di giocare cercatevene un’altro e smammate ragazze >>

<< Ti hanno mai detto che “chi tardi arriva, male alloggia”? >>

<< Ti hanno mai detto che forse a volte dovresti stare zitta? >>  finì lui, ma io non smisi di fissarlo negli occhi

Ad un tratto notai un movimento dietro di lui e vidi che un altro ragazzo si stava avvicinando

<< Alex ecco dov’eri..ma che stai facendo? Non hai trovato il posto? >> chiese questo

<< No Ethan perché queste qui..ce l’hanno fregato >> e fece un cenno con la testa rivolto a me e Cassandra, che in tutto quel casino era rimasta zitta e composta al suo posto 

<< Io non ho fregato niente a nessuno! Sono solo arrivata prima di te..se non sai accettare che sono arrivata prima io non è un mio problema >> dissi, il suddetto Ethan mi fissò per un po’ poi iniziò a parlare

<< Ah beh se è così..dai Alex cerchiamone un’altro, scusateci >>

<< No io voglio questo banco >> Ethan roteo gli occhi e poi mi tese una mano che io strinsi

<< Scusalo, io sono Ethan Gaggiani e questa sottospecie di ragazzo accanto a me si chiama Alexander Saini >>

<< Lucilla Zutti e Cassandra Baccini >> 

<< Dai Alex cerchiamo il posto prima che li occupino tutti, io al primo banco non voglio stare! >>

<< Et ti ho detto che voglio e pretendo questo banco! >>

<< Si che l’erba voglio cresce nel giardino del re? Se a quest’ora non avessi fatto il galletto avresti potuto prendere il posto davanti al nostro banco..imbecille! >> e così mi risedetti sulla mia sedia..detto questo se ne andarono e si dovetterò sedere al primo banco davanti la cattedra…

 

                                                                                                                                                                                     *

 

 

La lezione passò in fretta, avevamo fatto per la prima volta greco che era interessantissimo e poi anche latino…io e Cassandra avevamo iniziato a legare molto e da ragazza timida che sembra se la si inizia a conoscere non era timida per niente..in questo momento era iniziata la ricreazione e meraviglie delle meraviglie potevamo accendere il cellulare! Siccome non avevo la merenda con me chiesi a Cassandra se mi accompagnava alla macchinetta, decisi di prendermi un kinder bueno, mi stavo piegando per prenderlo quando qualcuno fu più veloce di me e mise la mano nella macchinetta, il ragazzo misteriosi alzò il volto e mi trovai faccia a faccia con Alexander…che  scartando la mia merenda mi disse

<< E’ brutto farsi rubare qualcosa eh? >> e con un ghigno strafottente si allentò mentre mangiava la mia merenda…e da quel giorno iniziammo ad odiarci..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo di Parker:

Allllooooorrraaaaaa, come vi sembra l’inizio? So che è un po’ cortino ma è solo il prologo i prossimi capitolo saranno più lunghi, almeno spero…

comunque sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate, spero che recensiate in molti sia recensioni i positive ma anche negative che mi aiuteranno a capire i mie sbagli e sopratutto mi aiuteranno in fatto di autostima

anche se non dovrei sbagliare, cioè io sono perfetta! Ahahahahahah scherzo! Io sono l’imperfezione fatta persona. Ringrazio tutti coloro che hanno letto l’inizio di questa mia storia, vi dico subito che non so quando pubblicherò il prossimo capitolo anche se spero molto presto, perché ho dei problemini con la scuola..

Vi ringrazio nuovamente

 

Un bacioneeeeeee

Potter22Parker

  
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