Scendi le scale dell'immensa villa, così silenziosa, ora che tutti quegli attori, recuperati da Jane fra i vari uffici del FBI, se ne sono andati, alla ricerca di cibo. Stai morendo di fame visto che, così attenta a rimanere nella parte della donna di casa, non hai quasi toccato cibo.
Sul divano sotto le scale, Patrick dorme beato. Non capisci bene perché non hanno messo un materasso in un'altra stanza, va bene che è abituato a dormire in questo modo ma ti sembra quasi una crudeltà vederlo lì, rannicchiato con la sciarpa avvolta intorno al collo.
Stendi sul suo corpo una coperta poggiata sulla testiera e non puoi non incantarti nel guardarlo, così indifeso, così rilassato. Vorresti stendere una mano, accarezzare i suoi capelli.
Fallo se vuoi.
Allunga la mano, non ci vuole nulla.
Ti mordi il labbro e torni su, in camera. Perché eri scesa?
Ti infili sotto le coperte e chiami in ufficio, ti risponde l'agente Pike. Ah, ecco perché volevi scendere: cibo.
Torni giù, alla ricerca - di nuovo - di avanzi.
Ed è impossibile, mentre con un vassoio di rustici sei seduta al tavolino del soggiorno, non guardarlo ancora.
Non sai perché, ti viene da confrontarlo all'agente Pike. Hai flirtato con lui, più volte. Da quanto non flirtavi apertamente con un uomo appena conosciuto?
Da quando conosci Patrick, più o meno.
E sai che lo hai fatto solo perché con il tuo consulente preferito non hai possibilità, anche se vorresti tanto.
Sistemi tutto, ti lavi le mani e fai per tornare su ma un movimento, captato con la coda dell'occhio, ti fa voltare, di nuovo, verso Patrick.
Dorme. Era solo un leggero spasmo del sonno.
Teresa? Ehi, Teresa?
Smettila di morderti il labbro, se vuoi veramente affondare le dita fra quei morbidi ricci, fallo.
Vedi? È facile. Allunga ancora un po' la mano.
Sono più morbidi di quanto ti aspettassi.
Apre gli occhi, Patrick, e tu ritiri la mano, veloce, come scottata.
Ma sai che è tardi.
Ti guarda negli occhi; non distrarti, resta concentrata.
-Mi chiedevo se non preferiresti dormire di sopra. Su un letto vero.
-Con te?
Respira, Teresa. Respira. Non farti prendere dal panico, è una richiesta senza malizia, la tua, no?
-Sì. Ci conosciamo da tantissimo, perché dovremmo essere imbarazzati dalla presenza dell'altro?
Sei arrossita, Teresa. Non ci credi nemmeno tu a quel che dici, a quanto pare.
Si alza e ti segue, salendo le scale dietro di te. Non voltarti o incrocerai il suo sguardo che percorre le tue gambe nude.
Vi sdraiate sotto le coperte, stretta al tuo lato, attenta a non muovere un muscolo. Ma non dicevi che non sarebbe stato imbarazzante? Così non dormirai, ne sei cosciente?
Chiudi gli occhi, prova, almeno.
Brava, così.
Dormi, non accadrà nulla, se non lo vuoi.
Ti svegli, più vicina a lui ma senza aver fatto nulla di indecente. Sei stata brava.
Ora vestiti, preparati, avete un appuntamento con un criminale, non vorrai far tardi.
E, forse, potrete dormire insieme di nuovo, questa sera...


Angoletto Aoko!
Pausa dalla long? No! Solo ispirazione post (ennesima) visione. Fatemi sapere che ne pensate!
Aoko