Non ci posso ancora credere, non posso esere stata sorteggiata io, è inaudito; non ho l’età e nella
boccia c’è solo un misero biglietto, uno solo.
Mi avvio lentamente verso il palco, verso la morte certa in attesa di sapere chi mi ucciderà per
primo, ma all’improvviso mia sorella, Katniss Everdeen mi strattona indietro, mi tira via e firma la
sua condanna a morte “mi offro volontaria” urla, non è possibile, è solo un’incubo; ora mi sveglierò e
sarà tutto passato.
E invece no, sale di corsa su quel palco, al mio posto mentre Gale mi trascina via sento la tristezza
nella forza delle sue braccia che mi sollevano di peso e mi trasportano lontano da quell’orrore, rimarrò
figlia unica me lo sento e mamma ripiomberà nel suo buio, mi sento anche questo; solo che stavolta ci
sarà Gale ad aiutarci, o almeno spero, spero che dopo di oggi non si chiuda in casa e non ci voglia più
rivolgere la parola.
E non MI voglia più rivolgere la parola, ma come diamine ho potuto far succedere tutto ciò? Bastava un
po’ di velocità in pi ed ero su quel dannato palco prima di mia sorella.
Ed ora? Come mangeremo? Prima almeno Kat cacciava e ci portava selvaggina da mangiare almeno
una volta al giorno, ma ora? Ho provato ad andare a caccia, ma non ci riesco; è più forte di me non
cercare di curare e voler bene a tutti gli esseri viventi, ma in questo modo non si va avanti, in questo
modo si muore di fame; e se poi non hai amici ancora peggio.
Gale mi sta portando via, penso verso il recinto di quelli di dodici anni, invece si fa largo tra i
pacificatori e mi riporta a casa mia, lontano dagli hunger games, lontano dalla solitudine, lontano
dalla fame, lontano dalla morte, lontano da tutto il resto; siamo solo io e lui e nessun’altro, nemmeno
Lady la mia dolce e piccola capretta che ci fa il latte ed il burro, anche Ranuncolo se ne è andato a
passeggio, speriamo torni presto.
Ma che sta succedendo, Gale deve avermi detto qualcosa che non ho sentito, perchè ora mi strattona le
spalle, mi fa male, lacrime salate scedono lente e copiose dai suoi bellissimi occhi grigi, tipici del
giacimento, ma a che cosa sto pensando? Agli occhi di Gale, ma per favore! Qualsiasi mio pensiero
romantico necessita di soppressione, lui ha diciasette anni, io dodici è impossibile che noti una come
me, se non che come la sorella della sua migliore amica.
*spazio autrice*
Ciao a tutti, belli e brutti ;) allora questa storia l'avevo già scritta con un altro titolo e account, solo che non riuscivo più ad accedere al mio primo account e quindi ne ho creato un' altro (questo qui c:) spero che la mia storia vi piaccia anche se molto corta (anche troppo?) lasciate tante recensioni anche solo per dire cosa avete mangiato ieri a cena (si vede che ho fame?). Con questa vi saluto, al prossimo capitolo
bye, bye _scrivo_ (presto cambierò nome, ho già inviato la richiesta, questo non mi piace proprio)