~~Premetto una cosa...
Tu non sei un diario.
I diari sono quelli che usano le ragazzine per lamentarsi della loro inutile esistenza, del loro stupido aspetto esteriore e del fatto che il ragazzo che le piace non le degni di uno sguardo.
Questo non è un diario.
Chiamiamolo un... quaderno degli appunti.
Sì, direi che va bene.
Mi chiamo Ethan Nakamura e ho 11 anni.
Mi hanno detto che i miei genitori sono morti in un incidente stradale e sono rimasto con famiglie affidatarie per tutta la vita.
Ho combinato anche qualche guaio e per questo mi hanno fatto fare uno stupido "programma riabilitativo per ragazzi problematici".
In pratica mi hanno fatto diventare un netturbino per otto lunghissimi mesi.
Poi ci si lamenta che nel mondo si sfrutta il lavoro minorile.
Comunque, uno degli ultimi giorni di "reclusione", mentre stavo ancora togliendo lo sterco di mucca dagli stivali, un ragazzo che sarà stato poco più grande di me, mi ha detto che dovevamo parlare.
L' avevo già visto da qualche parte, ne ero sicuro, ma non ci avevo mai parlato, quindi ho escluso che gli dovessi dei soldi.
Sì, anche nel "programma riabilitativo" avevo aperto un giro di scommesse!
Non giudicarmi, non puoi nemmeno immaginare come ci si annoia lì dentro.
Comunque, mentre ci allontaniamo dagli altri ragazzi, borbotta qualcosa tipo "Puzza di mostri".
"Senti, non so chi tu sia ma non puoi pretendere che io profumi dopo una giornata del genere" gli ho detto, leggermente arrabbiato. Avevo appena spazzolato cacca da uno stivale, diamine!
"Non tu... Devi seguirmi" ha detto lui sbrigativo.
Stavo ancora pensando a cosa rispondergli, quando mi ha afferrato per un braccio e mi ha trascinato fuori dal lurido buco che chiamavano spogliatoio.
Una volta all' aria aperta, mi ha detto che dovevamo andarcene perché ero in pericolo.
Ho iniziato a ribattere che so difendermi tranquillamente da solo, ma quel ragazzo non mi stava a sentire.
Ha preso dalla tasca un sacchetto di strane monete e ne ha lanciata una in strada, facendo un fischio.
Diciamo che quello che ho visto in quel momento era la cosa più strana che potevo immaginare.
Era arrivato un taxi, solo che era interamente fatto di fumo.
Il ragazzo mi ha preso per un braccio e mi ha caricato su, da quel momento ho solo ricordi sfocati, come se qualcuno mi avesse dato una botta in testa.
Bhe, è proprio andata così perché mi sono risvegliato in una stanza vagamente somigliante ad un' infermeria con un leggero trauma cranico.
Ero solo, così mi sono alzato, un po' debole, e sono andato in cerca di qualcuno che mi spiegasse cosa fosse successo.
Non sto qua a spiegarti tutto, perché diventerebbe una cosa lunga...
In pratica stai parlando con il figlio di un Dio.
O di una Dea.
Non è ancora molto chiaro.
Sì, tranquillo, anche io pensavo fossero tutte cazzate, ma a quanto pare tutte quelle sciocchezze sulla mitologia greca…
Non sono tutte sciocchezze.
L' unico vero problema è che i ragazzi 'indeterminati' (di cui non si sa il genitore divino) vengono mandati nella cabina undici, la casa dei figli di Ermes.
Se non ho capito male, dovrebbe essere messaggero degli Dei e protettore dei viandanti e dei ladri, o una cosa del genere.
Dylan, il capo cabina, mi ha detto che è stato lui a creare internet.
In questo momento mi sembra il Dio più utile.
Magari sono anche io figlio suo...
Dopotutto qualche furtarello alle persone che mi odiavano (come il signor Michael del negozio di scarpe che mi voleva denunciare solo per come camminavo) l' ho fatto anche volentieri.
Ma no...
Non credo di essere figlio di Ermes...
Tutti i ragazzi della 11 che sono determinati, bene o male si assomigliano.
Tratti elfici e sguardo furbo.
Io non sono così.
Certo, solo dall' aspetto mi hanno sempre siglato come piantagrane, ma non sono come loro.
Lo sento.
Ho solo paura di non scoprire chi sia il mio genitore divino.
Dopotutto, qui dentro ci sono ragazzi indeterminati da anni, io sono appena arrivato.
Perché gli Dei non ci riconoscono?
Chirone mi ha detto perché sono occupati, ma io non ci credo.
Sono Dei!
Avranno 5 minuti al giorno da dedicarci!
Invece no, se ne fregano di noi, potremmo anche crepare che non interesserebbe a nessuno.
È una cosa che odio!
Non possono trattarci così quando noi li onoriamo ogni santissimo giorno.
Dylan mi hanno detto di non pensarci, che prima o poi ci si fa l' abitudine...
Forse è vero, ma non è giusto.
Ci dovrebbe essere equilibrio.
Noi li onoriamo e loro ci ignorano.
È tremendamente ingiusto!
Ma qualcosa cambierà...lo sento.
Intanto, sto qui, nella cabina 11, attendendo che qualcuno mi riconosca.
E ricordati che sei un quaderno degli appunti.
Ethan


#AngoloDelleAutrici
Parlo a nome mio e di _littlemoon00_ che ora non può usare il computer.
Con questa storia, vogliamo parlare di un personaggio secondario, poco importante secondo molti, che però ha colpito molto noi due.
Zio Rick ne parla solo dalla 'Battaglia del Labirinto', ma noi vogliamo andare un po' più a fondo nella sua storia e capire come ha fatto a diventare un traditore.
Cosa l' ha spinto ad allearsi con le forze di Crono?
Spero che vi sia piaciuto questo primo capitolo e che ci lasciate delle recensioni.
Vorremmo sapere in cosa dovremmo migliorare e cosa ne pensate della nostra idea.
In ogni caso, grazie per aver letto questa ff!
Un bacio <3
_littlemoon00_ e LeoValdez00