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Autore: Aliak    03/11/2014    1 recensioni
250 anni sono passati dalla distruzione della sfera degli Shikion e l'eleminazione di Naraku, pian piano era tornata la pace in quelle terre, e tutto sembrava aver preso una buona piega, si eran creati accordi tra umani e alcuni demoni portando così una convivenza serena, anche se rimanevano alcuni focolai accesi fra le tante fila di entrambi. Qualcosa sta per cambiare, chi riporterà ora la pace, quando ormai i nostri vecchi eroi non ci sono più, e chi è rimasto sembra essersi estraniato dal mondo...
NB:Il personaggio principale di questa Fanfiction, sarà il figlio di Sesshomaru e Rin, saranno presenti anche altri personaggi presenti nel manga, anche se visto il periodo in cui si presenta la storia tutti i personaggi umani, saranno morti. Principalmente quindi saranno presenti quasi unicamente personaggi nuovi, o comunque secondari della storia, spero che piaccia.
Genere: Avventura, Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Jaken, Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Passato - Presente - Futuro'
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Era ormai diverso tempo che Inuyasha e Iriumaru camminavano lungo il sentiero, che non sembrava finire mai, possibile che avesse sbagliato strada, ma quanto meno l'aveva trovato, e non avrebbe di certo lasciato la a morire per l'eternità, Tessaiga non accennava a aprire varchi verso l'esterno, come se ne fosse stata privata di quel potere e non era nulla di buono, rifoderò la zanna lasciando che pendesse dal fianco, lentamente la ferita al braccio di Iriumaru stava guarendo ma in quel luogo sembrava metterci molto più del dovuto, o forse semplicemente era più grave di quanto apparentemente sembrasse, ma era certo che la prima possibilità fosse quella più plausibile.  

-Comincio a aver la nausea di questo posto, come diamine si può uscire da qui.- Invei contro quella situazione, ero esausto di tutto quello, fisicamente e mentalmente quel luogo senza odori a odori a parte di morte, lo stava lentamente logorando, se sarebbe rimasto di più probabilmente sarebbe impazzito, sentì all'improvviso tessaiga vibrare contro il fianco, lo sguardo ambrato si spostò a destra e manca avanti e indietro, ovunque potesse il suo sguardo arrivare, ma non vedeva assolutamente nulla, allora perché aveva reagito a qualcosa o a qualcuno. 

-Che cosa c'è?- domandò Iriumaru al mio fianco, cominciando a sua volta a guardarsi furtivo intorno, come se si aspettasse da un momento all'altro di essere attaccato, da qualcosa o qualcuno, quando all'improvviso davanti a se lungo il sentiero abbastanza distanti da loro, due figure, cominciarono a scorgere, che si avvicinavano lentamente, una sembrava più minuta, forse femminile, ma l'altra era più possente. Da quel che vedeva più si avvicinavano aveva azzeccato la prima impressione, l'uomo era un Inuyoukai che tratteneva i capelli argentei in una treccia estremamente lunga da strusciare quasi per terra, possente muscoloso il giusto, sembrava quasi una versione più grande di lui, nei tratti nei colori dei marchi, nel modo in cui portava la pelliccia sulle spalle. Mentre l'altra era una figura, di una donna, in avanti negli anni, ma ancora estremamente bella, a vederla sembrava umana, portava con se un kimono da sacerdotessa del fuoco, ma i capelli non erano raccolti nella comune capigliatura di loro, i capelli neri striati di grigio in diverse parti scendevano sulle spalle sciolti, aveva un sorriso estremamente rassicurante, e con se su una spalla portava una faretra con delle frecce, e un arco. Sentì Inuyasha sussultare alle mie spalle, mi girai verso di lui, e vidi lo stupore nei suoi occhi, aveva la faccia di chi avesse visto un fantasma davanti ai suoi occhi, che conoscesse quei due? Possibile, lui non riusciva a riconoscerli, e non gli arrivavano odori che potessero identificarli, aveva cominciato a indietreggiare, lentamente malfermo sulle proprie gambe, non l'avevo mai visto tanto insicuro, fino a ora chi erano quei due. Afferrai di colpo tessaiga pronto in caso a difenderci. La figura della sacerdotessa si era staccata dall'inuyoukai, che era rimasto indietro in disparte, per raggiungere noi due, Inuyasha poggiò una mano sul mio polso, fermandomi abbassai lentamente la zanna, in segno di rispetto, e gliela porsi senza dire niente, ma sembrava averla rifiutata per raggiungere a metà strada la figura, dell'altra. 

-Kagome!!- un sussurro appena percettibile, quel nome pronunciato in direzione di quella vecchia sacerdotessa, un nome che la diceva lunga su chi era quella anziana donna, sul perché quella reazione di Inuyasha quando l'aveva vista, sul perché avesse esitato davanti alla figura del fantasma dell'unica donna che aveva mai amato, e che tutt'ora amava, senza remore, per quanto la morte li distanziasse senza dare nessuna possibilità di riavvicinarsi abbracciarsi baciarsi di nuovo, mi morsi il labbro inferiore nervosemente era una scena troppo intima, volevo lasciarli soli dopo tutto quel tempo, che erano stati lontani, ma nemmeno potevo andarmene di lì, quindi potevo solo rimanere, e guardare altrove, eppure il mio sguardo continuava a poggiarsi su di loro, quella parte umana di me, per quanto fossi un demone completo capiva fin troppo quei sentimenti dei due. All'improvviso l'aveva abbracciata a se, trattenendola saldamente fra le forti braccia, se fosse stata viva gli avrebbe fatto male, ma non voleva chiaramente lasciarla andare per niente al mondo, vedevo che lei contraccambiava dolcemente, sussurrando qualcosa all'orecchio, che non mi arrivava da quella posizione, seppur i miei sensi fossero molto più sviluppati, di quelli di un essere umano. Si era infine staccata, e Inuyasha l'aveva lasciata si era voltata verso di me come lui, stesso e mi aveva rivolto poche parole. 

-Dobbiamo raggiungere tuo padre, taisho, isonka e mikio, prima che arrivi a loro Kubaxi- sussultai sentendo il nome di Mikio, esser pronunciato da lei, stavo per porre una domanda, quando mi fermò tempestivamente Inuyasha. 

-Era vicino a me quando quella strana tempesta, ci ha coinvolti- annuì lievemente, quindi domandai. 

-E dove dobbiamo andare, è da tempo ormai che camminiamo lungo questo sentiero senza fine, non credo cambierà più di tanto.- seppur loro li avessero raggiunti, in qualche modo dubitava che loro due essendo vivi, potessero spostarsi come loro, da un luogo a un altro con la stessa facilità, finalmente l'inuyoukai si era avvicinato a loro, tornando a torreggiare sopra le loro teste, era più alto anche di Inuysha, probabilmente alto anche più di mio padre, indicò quel mare nero alla nostra destra. 

-Dobbiamo inoltrarci lì, ma non sarà affatto semplice, i demoni ci attaccheranno, e ci dobbiamo preparare, a combattere, senza mai fermarci, e non sarà facile arrivare da lui, abbastanza in forze da sconfiggerlo, per questo lei, ci ha mandato da voi, per aiutarvi, per quanto possiamo in questa battaglia, per non essere soli- non sapevo esattamente se potevamo fidarci di quell'essere, e se fosse stato un servitore, di quel maedetto, magari stava giocando con le anime dei morti, per riuscir a sonfiggerci, abbassando la guardia, in quel momento ero anche privo della mia stessa arma, ma cosa potevo fare, fidarmi o non fidarmi, alla fine in ogni caso sarebbe andata in un modo, con una battaglia contro quell'essere, annui Inuyasha aveva preso in braccio sulle proprie spalle la figura di Kagome, come faceva tantissimo tempo addietro, quando combattevano fianco a fianco contro naraku, alla fine i tre Inuyoukai si erano librati nell'aria volgendosi verso il mare, nero all'inizio sembrava che non fossero attaccati da quei maledetti esseri, ma alla fine arrivarono, Kagome lanciava frecce sacre, mentre io che ancora brandivo tessaiga lanciavo cicatrici del vento spazzando via quegli esseri che intralciavano la nostra strada, ma erano tanti, per quanto combattevamo, e loro erano in inferiorità di forza erano maggiori di numero, non scherzava inu, quando parlava che non sarebbe stato affatto facile, raggiungere quell'essere, un ringhio uscì dalle mie labbra mentre venivano spazzati via un altro centinaio di demoni, mi domandavo se anche mikio mio padre e isonka si trovassero in difficoltà quanto noi, e come stavano, e chi stava badando ai nostri cuccioli, speravo assolutamente che Aki, fosse lì a salvarli, e che al villaggio stessero tutti bene, dovevo farlo per loro, farlo per me per il futuro del mondo e di ogni creatura esistente sullo stesso, sapevo che potevo farcela, dovevo farcela e nulla mi avrebbe fermato, presto sarebbe giunta la fine. 
 


 

Dall'altra parte sembravano essere nella stessa identica situazione, i nemici non sembravano di certo diminuire, e più si avvicinavano a qualcosa, che si stagliava contro quel mare nero come una enorme ombra incombente sulle loro teste, e più aumentavano e non davano tregua, erano così vicini alla meta e non potevano arrendersi per quanto la stanchezza, potesse cominciare a pesare sulle loro spalle, e le membra richiedere tregua non si potevano lasciare allo sconforto. Aveva percepito qualcosa, all'improvviso spostò lo sguardo notando che qualcosa non troppo distante da loro si faceva spazio fra altri demoni, erano tre figure, di cui una avrebbe riconosciuto sempre e comunque quella di suo figlo che brandiva la zanna di suo padre, e quella di inuyasha che portava sulle spalle qualcuno, solo quando la stessa sagliò una freccia sacra, fu sicuro di riconoscere in quella vecchia sacerdotessa Kagome, la compagna di suo fratello. 

-Sono arrivati!- sentì la voce di suo padre pronunciare quelle parole, mentre Iriumaru si era voltato con il capo, nella loro direzione scorgendoci, sorrisi a lui, come quasi non facevo mai, mi rassicurava vederlo vivo sano, davanti ai miei occhi, con un'ultimo fendente ammazzammo gli ultimi demoni, per poi atterrare su quella strana terra, sembrava un'isola, in quel mare di morte e nulla, completamente disabitata, i demoni si erano ritratti, per non avvicinarsi più come se fossero timorosi di quel luogo. Doveva proprio essere quella la grande tana di quel maledetto, mi ero avvicinato quindi a mio figlio, che intanto aveva ridato Tessaiga a Inuyasha, che fissava la figura di nostro padre, alle mie spalle sorpreso, Kagome era scesa dalle sue spalle, io avevo porto intanto la zanna a mio figlio, mentre Mikio si era affrettata, a raggiungere Iriumaru e abbracciarlo forte a se, e lui aveva ricambiato quel piccolo gesto in silenzio.  

Note dell'Autore: E si siamo quasi alla fine, di Rift e ecco che il prossimo capitolo si presenterà con la battaglia finale, non sarà l'ultimo prevedo come ultimo, un'altro qualche anno dopo la sconfitta di Kubaxi, che preannuncerà quello che succederà in " 
Shikon no Tama - Returns"la mia nuova fiction a cui già sto lavorando e sta già al terzo capitolo, chi mi segue qui, magari se vorrà potrà seguirmi anche di la, quindi no non è proprio una fine, comunque preparatevi, fra i protagonisti di Shikon no tama- Returns, ci saranno i due figli di Iriumaru oltre Kagome e Inuyasha XD
A presto, spero tanto in vostri commenti critiche o altro, baci baci.

 

   
 
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