Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: LuxKatoUlisse    04/11/2014    0 recensioni
Nel 21° secolo sono passati 8 mesi da quando Lux Black, l'eroe che ha salvato il futuro, è ritornato a casa per ricominciare da zero una nuova vita.
Il ragazzo, cresciuto e maturato grazie alle esperienze ricevute, dirige uno stile di vita equilibrato insieme ai suoi nuovi amici, fino a quando un giorno viene richiamato dal futuro per affrontare una nuova terribile minaccia universale insieme ai suoi amici di sempre: Michelle, John e Alex.
Kim Arthur, il famigerato criminale della storia umana, sta formando un tremendo esercito di serial killer, intenti a distruggere su larga scala universale Human Nation e l'intera galassia; la posta in gioco è altissima stavolta.
Al gruppo di Lux si uniranno altre persone e altre alleanze militari, e insieme affronteranno nuove insidie, nuovi misteri e tanti colpi di scena.
Lo spazio e la tecnologia ritorneranno ad essere al centro della scena e questa sarà anche la volta buona in cui Lux conoscerà finalmente l'amore.
Il passato del ragazzo tornerà a farsi vedere, mostrando altri particolari nascosti e scomode verità che completerebbero il suo più grande puzzle della sua vita.
Un'altra grande battaglia (più terribile della precedente) sta per avere inizio.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Il ragazzo del futuro (LA TRILOGIA)'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 15

Ritorno nella sala della conoscenza

 
 
Quel Natale del 3005 entrò nel cuore di tutti i cittadini di Human Nation (umani e non), tirandoli su di morale da tutti quegli episodi che erano accaduti nel corso dell’anno, come la terribile terza guerra universale.
Dopo tanti anni, Lux festeggiò una meravigliosa Vigilia accanto alle persone care che gli volevano un gran bene.


Lunedì, 29 dicembre 3005

Quella mattina il ragazzo prese da una sua scatola il “Modem ad emersione digitale”, conservato precedentemente prima di ritornare nel 21° secolo.
Dopo averlo pulito dalla polvere, il ragazzo lo posizionò sulla sua scrivania, lo collegò in rete e l’apparecchio riprese a funzionare.
Quando Lux si mise un casco in testa (oggetto incluso nel Modem) e lo installò nell’apparecchio,  si collegò nella sua chat preferita: Mary.Love@HumanNation.usa, dove una luce accecante, proveniente da esso, lo risucchiò interamente convertendo le sue molecole in dati digitali.


Morpheus

Il design digitale si mostrava come uno spazio di colore blu lucente, dove in esso galleggiavano ovunque dati digitali dei computer di tutto il mondo e il pavimento e il cielo erano attraversati da meridiani e paralleli digitali di colore bianco.
Internet nel 31°, concepito come una nuova nazione sociale, assunse il nome di Morpheus, chiamato tale per via della sua natura artificiale (non tanto reale).


Account di Lux: descrizione

Lux, una volta entrato nel sito, varcò l'ingresso del suo account tridimensionale:
l’account era costituito da un enorme salotto digitale con le pareti superiori e inferiori, le quali a loro volta erano suddivise

 
orizzontalmente da lunghissime e sottili strutture a forma di parallelepipedi rettangolari attaccati al muro.
Le pareti inferiori erano dipinte di giallo mentre quelle superiori di bianco, con un divano virtuale di colore arancione situato al centro della camera e il pavimento era coperto dal parquet.
Il commentario si trovava infondo a sinistra (nordest) del salotto con le  mura dipinte di rosso e il pavimento di bianco.
C’era anche un grosso e piatto televisore a plasma a sinistra, dove gli utenti potevano vedere i video caricati da Lux e sopra di essa c’era scolpita una figura geometrica verticalmente ellittica, dove si poteva notare l’avatar del ragazzo.
Al centro della sala in fondo c’era un balcone che si affacciava ad un bellissimo panorama di Ginevra visto da un enorme grattacielo; il panorama però non era nient’altro che un’immagine tridimensionale.
Infine sulle pareti del salotto c’erano appese tutte le foto di Lux e dei suoi amici.
Il commentario non era altro che una piccola sala cilindrica, dove si poteva ricevere e mandare videomessaggi ad altri utenti.
Inoltre questo era anche il luogo dove si riceveva le pubblicità digitali di Human Nation.
La cyborg camera mostrò al giovane una moltitudine di videomessaggi ricevuti durante la sua lunga assenza:
dall’11 settembre al 28 dicembre, tutti cerati con affetto.
Fra tutti quei videomessaggi, il ragazzo ne notò uno molto particolare risalente al 1° dicembre 3005.


Il videomessaggio di Michelle

Il videomessaggio in questione era di Michelle, la quale si mostrò all’amico sul monitor, dicendogli:
 

- Ciao carissimo, come stai?
"Data di oggi: 1° dicembre 3005, ore 9:15 del mattino”.
Ti mando questo videomessaggio per augurarti un ben tornato nel futuro.
Si, Lady Earth mi ha detto che Cramsh ti verrà a prelevare nella tua epoca e se stai vedendo questo videomessaggio credo che lo tu abbia già fatto!
Caro, a me dispiace tantissimo se quella volta al cimitero sono stata molto petulante nel confessarti che io non sono mai stata innamorata di te ma sappi che ti voglio lo stesso bene.
Lo so, forse nel profondo del tuo cuore provi qualche rancore nei miei riguardi ed è per questo che ti chiedo di perdonarmi e di capirmi se vuoi.
Tu sei un bel ragazzo e sono sicurissima che troverai la tua anima gemella.
Ti voglio tanto bene carissimo. -
 
Michelle nel video iniziò a lacrimare un po’, commossa e provata da ciò che sentiva dentro di se:
un grande amore amichevole nei confronti di Lux.
 
Egli già perdonò la ragazza e ormai nel suo cuore era entrata Martina.


Notizia flash

Improvvisamente Lux notò uno spot digitale molto singolare:
aprendo il videomessaggio in questione, il ragazzo scovò una notizia di un TG della nazione, riguardante Kim Arthur.
 
Tale notizia risaliva al 14 dicembre, giorno precedente all’attentato terroristico a Syon Suette (Venere).
Nel videoclip le immagini raffiguravano un magazzino nel porto di Madrid, dove una voce di una donna commentava l’accaduto, dicendo:
 

- Notizia del giorno:
stamani in un porto di Madrid, gli scagnozzi di Kim Arthur hanno colpito ancora.
I banditi hanno scavato un buco enorme di 15 metri, ritrovandosi così in un bunker sotterraneo.
Da lì i malviventi hanno portato via alcuni documenti top sicret riguardanti la sicurezza nazionale di Human Nation.
Alcuni esperti suppongono che i banditi in questione apparterrebbero alla famigerata “tricheco mafia”.
Le forze dell’ordine sono ancora sulle loro tracce e siamo così in attesa di eventuali aggiornamenti. –


- Qui la questione si fa sempre più interessante e complessa. - ipotizzò Lux 

Detto ciò, egli decise di uscire da Morpheus e di dirigersi verso Mercurio con un pullman spaziale.
 

Mercurio

Dopo 12 minuti di viaggio, il ragazzo atterrò sul pianeta nella capitale: “Campo copernicano”, dove poi si diresse verso le Università della città.
 
La città si presentò sempre come quella di New York:
i grattacieli erano alti in stile futuristico, con alcuni che giravano su se stessi, i tubi di vetro celesti trasportavano persone o veicoli e nel cielo tali veicoli di ogni genere circolavano velocemente con un infinito via vai di gente di tutti i tipi:
umani e non.
Lux però vide anche le particolarità della città:
grossi musei con architettura simile a quella della Casa Bianca, che mostravano all’uscita statue raffiguranti alieni e umani in varie posizioni.
Un altro museo, invece, raffigurava due leoni d’oro all’entrata in posizione di riposo ma con aria vigile e inoltre il ragazzo osservò in lontananza una sottile torre, avente i colori della bandiera dell’Italia (come quella di Tokyo), alta 200 metri  e avente a suo interno negozi, supermercati, e centri privati, come la piscina, la palestra e il campo da tennis, dove ogni anno si riunivano i migliori giocatori da tutta Human Nation. Inoltre la città era ricca di lussuosi ristoranti in stile italiani a 8 stelle, cinema multimediali e soprattutto grandi banche, poiché Mercurio era la sede bancaria della nazione solare.


Università

Finalmente Lux arrivò ad una delle università della città, immerse su un prato verde che dava l’impressione ai passanti di trovarsi in un paradiso terrestre, con una sensazione di cultura che si faceva sentire nell’aria.
Tale università si chiamava “Cristoforo Colombo della Sapienza”, una delle facoltà più prestigiose di Campo Copernicano.
Una volta entrati nell’edificio, il giovane si trovò davanti ad un enorme sala, popolata da milioni e milioni di studenti della nazione; il loro via vai continuo non mancò.
Inoltre gli studenti salivano e scendevano i piani tramite una piattaforma circolare che si spostava in alto e in basso grazie al potere di un super magnete posizionato ai due lati delle piattaforme; queste, tramite una potentissima energia magnetica, funzionavano a seconda dell’entrata in funzione dei poli, confinati in tutti i piani dell’edificio.
Una volta salito all’ultimo piano dell’università (20° piano), Lux vide un lungo corridoio con le pareti composte di metallo splendente e di cemento armato all’interno, e un susseguirsi di porte che conducevano alle aule studio.


La sala della conoscenza

Ad un tratto il ragazzo arrivò in una semi piazza dell’edificio, dove trovò davanti  a se  5  porte scorrevoli di colore celeste – metallo, in forma semi – cilindrica.
Una volta aperta una, facendosi visualizzare con uno scanner dall’alto, il giovane ci entrò all’interno.

 

La camera era spaziosa ma cilindrica con base circolare piatta e costruita interamente di vetro a plasma;
in stato di stand-by tale camera si presentò poco illuminata in un'atmosfera di colore blu - scuro.
Davanti al ragazzo c’era una tastiera interattiva di colore bianca e a forma di semi circonferenza, simile a quella di un computer.
Lux, cliccando sul  tasto “Invio”, attivò la sala, facendo formare con un insieme di dati numerici, in forma di grande ologramma digitale, un volto bianco - magrolino e poco definito di una donna dagli occhi blu, la quale gli disse:
 
- Buon giorno caro ragazzo, Il mio nome è Lola e sono un’intelligenza artificiale, creata dal computer centrale delle università di Campo Copernico.
Benvenuto nella Sala della conoscenza, dove puoi conoscere di tutto:
storia, attualità, politica, economia e discipline integrali, come Statistica, matematica e tati altri.
Inoltre puoi anche ascoltare e ballare tutte le canzoni che hanno segnato la storia degli esseri umani.
Io ti farò viaggiare attraverso lo spazio e il tempo, ma tutto ciò che vedrai tridimensionalmente non potrà essere toccato da te.
Digitare un’opzione, prego! –
- Lola, lo so che forse non ti ricorderai di me… - le disse Lux - …ma io già ci sono stato in questo posto, ti conosco ormai. –
- Lo so, sign. Black. –
- Hey, ma allora ti ricordi di me! –
- Certo! Sei il ragazzo che un giorno mi chiese di andare indietro nel tempo per indagare sul conto di Shida Yagami. –
- Woh, che memoria che c’ha. –
- Scusami per prima, ma dovevo seguire la procedura standard; una doverosa formalità. –
- Ah, capisco.
Sei una macchina, giusto?!! Comunque sono venuto qui per chiederti una cosa:
io sto indagando sul conto di Kim Arthur e vorrei fare luce su alcuni episodi che mi sono poco chiari. Mi potresti mandare nella notte del 14 aprile 3002, in una campagna Svizzera nei pressi di Nyon.
Possibilmente vorrei vedere cosa è accaduto tra le ore 20:00 e le 24:00, per favore. –
- Dati insufficienti, impossibile collegarsi. –
- Oddio, me lo dovevo aspettare. - disse lui fra se e se - Dev’essere opera di Lady Earth:
credo che non abbia dato i dati sufficienti di quel giorno a Lola con lo scopo tenermi all’oscuro su quanto  è accaduto a mia madre. –
- Ho altre informazioni, se vuoi. –
- Ah, ok. Allora mi potresti mostrare cosa è accaduto quel giorno in cui è apparso per la prima volta Kim Arthur, con qualche riferimento bibliografico? –
- Questo lo posso fare, sign. Black. –
- Ah, bene! Ottimo. - 

Una luce accecante, proveniente da Lola, risucchiò in un lampo Lux, trasportandolo indietro nel tempo.


Mercoledì, 7 maggio 2994

Lux questa volta non si trovava in un luogo preciso, ma bensì in una dimensione, dove intorno a lui scorrevano immagini bibliografiche della prima apparizione storica di Kim Arthur.
Nella prima immagine, egli vide il criminale ricevere dai boss delle organizzazioni mafiose una corona d’oro e uno scettro (doveva essere il giorno della sua elezione da super boss) e stesso quel giorno Kim e i suoi scagnozzi festeggiarono tale evento con un terribile sterminio di massa su Plutone, dove morirono in una metropolis 9 milioni di persone in un solo giorno.
I criminali avevano a disposizione dischi volanti e navicelle spaziali, con le quali compivano questi terribili genocidi di massa, provocando così dei giganteschi polveroni incandescenti per tutta la zona circostante.
Intervennero però i militari di Human Nation:
  • gli space Master;
  • i Kagen; 
  • gli X – robot Master; 
  • gli Aquarion Master; 
  • gli esponenti della Destination World e tanti altri, i quali riuscirono a cacciare i super latitanti dal pianeta.
La cosa toccante che colpì Lux fu quella di vedere delle persone a lui molto famigliari tra le difese della nazione:
erano niente poco di meno che sua madre  Laura con al suo fianco Lady Earth (all’epoca un esponente anche lei della Destination World).
Entrando nell’immagine, Lux si trovò proprio al centro della scena:
il giovane vedeva tutti i presenti, ma loro non potevano sapere della sua presenza.
Egli si trovava come in una proiezione di un film, dove non poteva interagire con nessun attore.
Sua madre stava combattendo valorosamente proprio contro Kim Arthur con grande grinta e determinazione.
Poi Lux vide anche un'altra persona di sua conoscenza:
suo padre Alessandro Black, all’epoca Dokenagen (la gerarchia più alta dei Kagen, dopo il sommo Trikenagen), il quale stava combattendo valorosamente anche lui contro il padre di Brux (alias Christopher Sulam Lufus).
 
Alessandro era   alto 1,88 m, aveva i capelli castani scuri e un po’ brizzolati, gli occhi marroni e portava un Kimono maschile bianco da combattimento, con una lunga fascia d’oro di plastica cartacea che gli avvolgeva dalla spalla sinistra alla vita.
Durante la lotta, Kim si complimentò con Laura, dicendole:


- Sei bravissima con la tua possente falce tagliente. - 
- Grazie, quando mi ci metto divento un pericolo per chiunque. - rispose ironicamente la donna con un’aria determinata.

- FAI   POCO  LA  SPIRITOSA!!! –
- Non mi fai paura, babbeo!!! Misà che i tuoi uomini dovrebbero riguardare la tua nomina di super boss.
Non mi sembri molto dotato. –
- ORA  TI  FACCIO  VEDERE  IO  CHI  È  DOTATO!!! -

Kim cercò di colpire Laura con dei raggi laser che gli uscivano da alcuni braccialetti ai polsi, ma la donna seppe difendersi facendo una capriola acrobatica verso sinistra per poi colpire molto forte l'avversario all’altezza della nuca con un calcio.
Nel frattempo Christopher disse ad Alessandro durante la lotta:


- SEI  UN  PERDENTE,  BLACK !!! ARRENDITI !!! –
- Se qui c’è una persona che si deve arrendere quella sei tu. - gli rispose Alessandro.

Improvvisamente un qualcosa di insolito accadde di fronte agli occhi stupiti di Lux:
Mentre Christopher avanzò verso il suo avversario per colpirlo con la sua possente spada, Alessandro cacciò qualcosa dai suoi occhi;
questi divennero rossi come il fuoco.
Per un attimo Lux ebbe l’impressione che gli occhi di suo padre fossero simili ai suoi, sia per il colore e sia per il tipo di sguardo.
Alessandro e Lux erano padre e figlio, perciò il ragazzo avrebbe ereditato da lui i suoi occhi, ma in quel momento  non sembrava proprio così.
 
Il giovane avvertì una strana forza oscura provenire da suo padre, una forza simile alla sua quando egli aumentava il suo maleficio di Sfiga volt.
Improvvisamente Lux intravide un’ombra minacciosa da dietro le spalle del suo vecchio, un’ombra che ricalcava la sagoma di una creatura ostile, sinistra e alquanto agghiacciante, chi poteva essere?
Quell’ombra richiamava un qualcosa di molto famigliare nella sua mente, quasi da fargli sembrare di essere in quel momento al posto di suo padre.
Infatti quella creatura non era nient'altro che Darkus, il signore della morte.
Lux rimase senza parole, domandandosi poi in mente sua:


- DARKUS???  Che ci faceva lui quel giorno??? E perché si trovava da dietro le spalle di mio padre? -

Subito la sua domanda ebbe una risposta:
Alessandro aveva il maleficio oculare, proprio come ce l’aveva il figlio.
La cosa sorprendente era che il suo tipo di maleficio era lo stesso del ragazzo (il maleficio oculare del fuoco).
Christopher si sentì sempre più debole, ricevendo alla velocità della luce dei micidiali colpi fisici da parte del suo avversario.
Improvvisamente la scena intorno al giovane mutò alla velocità della luce, facendogli mostrare un episodio bibliografico di Kim Arthur.


La terribile infanzia di Kim

Correva l'anno 2957 e all’epoca Kim era solo un bimbo di due anni.
Il ragazzo vide delle scene agghiaccianti sulla sua infanzia:
Suo padre picchiava sempre sua madre ogni volta che tornava a casa ubriaco, dopo di che Lux vide la tragica morte di lei e il suo affidamento al suo padre orco.
Il bimbo soffrì talmente tanto che all’età di 14 anni decise di scappare via di casa e si rifugiò per caso da un gruppo di persone che in realtà si mostrarono a lui dei criminali senza scrupoli.
Kim fu spogliato dei suoi abiti e venduto al mercato nero da una banda di briganti spaziali.
All'età di 16 anni egli riuscì a scappare da loro e a mettersi in salvo su una colonia spaziale di Saturno ma anche lì trovò dei delinquenti senza scrupoli che lo violentarono.
Il ragazzo diciottenne fu costretto da quelle persone a vendere droga – psicodigitale (tipo di droga scoperta nel 2975.
Il suo effetto poteva provocare danni irreparabili al sistema nervoso, mandando l’individuo alla morte se egli ne faceva un abuso eccessivo).
Kim, scoperto dalle forze dell’ordine, venne arrestato su Plutone, dove rimase in carcere per circa 5 anni.
Nel 2980, anno in cui egli uscì dalla galera, il ragazzo (neo adulto) ebbe gli arresti domiciliari in un albergo di Plutone, dato che non aveva più una casa ma anche lì Kim venne maltrattato (a volte anche brutalmente) da alcune forze dell’ordine corrotte.
Fu così che il futuro criminale iniziò ad odiare la gente e l’universo intero, avviandosi verso l'oblio della misantropia.
Kim, uccidendo i poliziotti, si liberò per sempre dagli arresti domiciliari e vagò per tutta Human Nation e per tutto l’universo in cerca di un rifugio ma ovunque andasse, egli trovava sempre delle persone che lo rifiutavano e lo maltrattavano.
Così nel 2988 egli conobbe alcuni criminali più spietati della nazione solare, fece amicizia con loro e venne poi proclamato il super boss della criminalità organizzata nel 2994.


La reazione di Lux

Lux rimase senza parole:
in quel momento egli si rese conto di avere a che fare con un povero disgraziato che divenne un super latitante solo per aver vissuto una vita infame.
 
In seguito il ragazzo scoprì finalmente una cosa molto interessante:
Kim fondò quattro dei suoi nascondigli sui quattro pianeti più grandi di Human Nation:
Saturno, Urano, Nettuno e Plutone.
Il giovane, però, non ebbe le sue inesorabili risposte alle sue domande a causa dell’assenza di altre informazioni:
dove si trovava in quel momento (3005) Kim Arthur? In quale rifugio era recato e dove per la precisione? 


Ritorno nella sala della conoscenza

Lux ritornò nella Sala della conoscenza e Lola le disse:

- Purtroppo oltre queste informazioni non ho più altro da rivelarti a causa della loro scarsità. –
- Non preoccuparti, Lola. - gli disse il ragazzo - Oggi ho visto delle cose d’avvero  molto interessanti:
ora so chi è veramente Kim Arthur e perché è diventato il Super boss della criminalità organizzata. –
- Sono contenta per te. –
- Grazie. –
- Lux, tu usi internet? C'è una cosa che dovresti sapere. –
- Quale? –
- Kim Arthur potrebbe anche essere lì. –
- Lì dove? –
- Esiste un altro mondo parallelo alla rete, un mondo oscurato che solo i criminali lo usano per scambiarsi cose illegali, o informazioni segrete.
Si chiama Deep Web. –
- Deep Weeb? –
- Esatto! Un'organizzazione criminale di mutanti, chiamata "la tricheco mafia" ha comprato tutti i diritti d'autore del Deep web, dove loro possono spacciare droga e quant'altro. Spesso loro vengono oscurati attraverso dei codici virtuali ma tali codici non sono infallibili, poiché, anche se con difficoltà, gli antivirus riescono sempre ad individuarli.  –
- Ma è terribile. –
- Stai attento. Lui vuole ucciderti e lo farà in qualsiasi momento. –
- Non ti preoccupare, sono forte. -
Lo so. –
Comunque, cambiando discorso, ho visto una cosa che mi ha incuriosito parecchio:
n
on sapevo che mio padre fosse come me; aveva anche lui il maleficio oculare e non me lo ha mai detto, perché???
Adesso ho capito perché quando avevano trovato il suo cadavere nelle macerie delle torri gemelle di New York, lo avevano trovato senza i suoi occhi.
Qualcuno glie la strappati e poi, tornando indietro nel tempo, li ha donati a me quando ero piccolino.
Le cose dovevano essere andate senza dubbio così, ma perché? –

- Può essere probabile, sign. Black. –
- Io ho sempre avuto gli occhi di mio padre (nel vero senso della parola) e non me ne sono mai accorto???Dovrebbe essere stato Dark Evon a rubare i suoi occhi e poi a donarmeli a me. –
- Se un giorno avrò delle informazioni riguardanti a ciò, le prometto che le mostrerò. –
- Grazie mille, Lola.
Ora credo che me ne tornerò a casa; quello che volevo sapere l’ho saputo. -


Copyright di Bruno Rinaldo (alias LuxKatoUlisse).
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: LuxKatoUlisse