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Autore: MrRaider    04/11/2014    0 recensioni
La storia di questa fanfiction si colloca tra l'allontananza di Taiga da Ryuuji e il suo ritorno alla fine dell'anno scolastico. Durante questo lasso di tempo la storia sarà principalmente incentrata sul fratello della Tigre, tennista professionista che decide di prendersi una pausa dal suo lavoro per circa un paio di mesi, con lo scopo di finire gli studi. Perciò si trasferirà nella città di Taiga, dove farà conoscenza con gli amici della sorella, tra cui Ryuuji.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Minori Kushieda, Nuovo personaggio, Ryuji Takasu, Taiga Aisaka, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

I 3 giorni successivi furono dedicati alla piccola Aki. Roku per l’occasione rincontrò vecchi suoi parenti, tra cugini, zii, nonni, qualche vecchio amico e fece anche la conoscenza del nuovo marito della madre nonché padre naturale di Aki.

Sempre meglio di quel vecchio disgraziato pensò non appena lo conobbe.

Ovviamente tutti si congratularono anche con lui per il suo successo ottenuto nel mondo del tennis.

Il ragazzo così decise di rimanere per un'altra settimana con la sua famiglia, per cui andò a stare nella loro casa. Quei 3 giorni erano passati così in fretta che non era riuscito ad avere un po’ di tempo per parlare da solo con Taiga.
Chissà cosa avrà fatto quest’anno… continuava a pensare, ma Roku voleva anche sapere perché era tornata. Per mettere in chiaro alcune faccende con la madre? No, non era da lei.

Era sabato notte. Era seduto sul divano del salotto e guardava il canale dedicato al tennis, dove si parlava della finale di Indian Wells, finita con la vittoria di Federer contro Nadal. Prima o poi sarebbe riuscito a giocare contro Federer, prima o poi…
Ad un trattò sentì una porta chiudersi dietro di lui, così si girò e vide la sorella.

“Aki sta dormendo?” le chiese.

“Mh-mh” disse annuendo. “Vuoi qualcosa da bere?”

“Una CocaCola, grazie”

Taiga andò in cucina, prese due CocaCola e tornò in salotto, passò la bevanda al fratello e si sedette vicino a lui. Ci fu un lungo silenzio, che però fu rotto da Taiga.

“Non ci sei ancora riuscito vero?” gli chiese lei.

“No, ma c’ero quasi. Un punto. Ero a tanto così da arrivare alla finale e a giocare contro di lui. Però non mi scoraggio. Ci saranno altre occasioni dopotutto.
Però ora vorrei prendermi una pausa.”

“Una pausa?”

“Già. Questo continuo viaggiare mi sta affaticando molto. Voglio alternare i miei allenamenti con gli studi, farmi un ultimo anno da liceale.”

Stavolta fu il turno di Roku.
Ora è la volta buona

“E tu, sorellina?  Come ti è andata quest’anno? Alla fine sei riuscita a conquistare Kitamura?” le chiese.
Ma Taiga si limitò a chinare il capo, evidentemente non ne voleva parlare. Il fratello riprese a parlare. “Capisco… Beh, non per farti arrabbiare ma… te l’avevo detto che non era la persona giusta per te…”

All’udire le parole del fratello Taiga si voltò verso di lui, con un sguardo serio, ma era strano. Non era lo stesso sguardo da ragazza arrabbiata che faceva di solito… Era qualcosa di diverso. “Infatti non lo è!” gli rispose duramente.

“Eh?” esclamò, rimasto sorpreso dall’espressione della sua gemella.
“Che intendi?” le chiese.

Taiga riabbassò lo sguardo, e rispose piano.
“C’è… C’è un altro…”

“Ohhh, e dimmi, come si chiama?”

Passò un altro lungo silenzio, e Roku dovette aspettare un po’ la risposta di Taiga, che alla fine glielo disse.
“Ryuuji. Takasu Ryuuji. Ci siamo conosciuti durante l’inizio dell’anno scolastico. Era innamorato di Minorin, e io di Kitamura; così decidemmo di aiutarci a vicenda. Ogni giorno andavo a casa sua. A pranzo. A cena. Mi ha aiutata e mi è stato vicino nei momenti più difficili. Col tempo siamo diventati sempre più amici, fino a quando…”
Così gli raccontò della sua storia con Ryuuji, di come sono scappati dalle loro madri, di come hanno intrapreso la loro fuga d’amore… fino a quando Taiga, all’insaputa del ragazzo,  decise di tornare dalla madre, non perché non lo amava, anzi, lo amava con tutto il suo cuore, ma per cercare davvero di mettere in chiaro le cose con la sua famiglia. In questo modo avrebbero potuto condividere la loro felicità con tutti.

Roku per la prima volta vide sua sorella che parlava in quel modo di una persona a lei cara. Lui conosceva meglio di tutti Taiga, ma quello era un lato di lei che non aveva mai visto.
Da come parla si direbbe che ama fortemente quel Takasu pensò. Ma per lui non era ancora chiara una cosa: perché allontanarsi in questo modo dal suo fidanzato? Una domanda a cui forse non poteva rispondere.

“Da quanto tempo ti sei allontanata da lui?”

“Un mese…”

“E ti manca?”

“Sì…”

***


La settimana con Taiga, Aki, la madre e il suo compagno passò velocemente, perciò Roku ora doveva andare e ricominciare la scuola. Ma non voleva solo quello. Dopo aver sentito la storia di Taiga, decise di iscriversi nel suo istituto. Voleva conoscere quel Takasu.
Era pomeriggio, e mentre preparava le proprie valigie, arrivò Taiga, che gli parlò.

“Dove andrai?”

“Nella tua scuola. Ho già preparato l’iscrizione, quindi mi serve il tuo appartamento”

“C-c-cosa?!” esclamò la sorella, iniziando a balbettare alla notizia del fratello.

“P-p-perché?”

“Perché? Beh, semplice: voglio conoscere Takasu. Devo pur sapere con chi si vede mia sorella no? E voglio anche assicurarmi che non ti stia tradendo”

“Questo non lo farebbe mai! Non lui. Non il mio Ryuuji. Però aspetta!! Ti chiederanno di me!”

“No, non lo faranno. Dirò soltanto che non ti vedo da un anno e avevo intenzione di finire gli studi. In altre parole: noi due non ci siamo mai visti.” Disse facendole l’occhiolino.

Taiga non era tanto sicura riguardo a ciò, ma non poteva certo fermarlo; così gli porse le chiavi del suo appartamento mentre lui preparava il borsone con dentro la sua attrezzatura sportiva.

“Oh, è arrivato il taxi! Bene, è ora che io vada!” disse lui.

Uscì e prima di salire salutò la sua famiglia: abbracciò Taiga e la madre, diede un bacetto alla piccola Aki e strinse la mano al suo nuovo patrigno.

“E’ stato un piacere conoscerla”

“Il piacere è mio. Spero di rivederti presto”

“Anch’io”.

Entrò in taxi, e diede la destinazione al tassista

“Alla stazione metropolitana, per favore”

Mentre l’auto partiva si girò al finestrino, e vide la sua famiglia che lo salutava. Lui ricambiò, e nel frattempo li vide sempre più piccoli, mentre egli si allontanava, diretto alla stazione.

***


Dopo tre ore di viaggio sulla metropolitana si era fatta notte e arrivò alla destinazione. Vide davanti a se un palazzo lussuoso abbastanza grande, con di fianco una piccola casetta.

Roku entrò nel palazzo e andò nell’appartamento della sorella.
“Almeno quel vecchio bastardo ha dato un appartamento decente a Taiga, anzi più che decente, è perfetto!” si disse. Ad un tratto si ricordò il giorno in cui la gemella se ne era andata, da allora non ha più perdonato il padre, lo odiava ancora. Per lui è stato un colpo al cuore non vederla più.

Ci mise una mezz’ora a perlustrare  e a mettere le sue cose a posto. Ma mentre si diresse in quella che doveva essere la camera di Taiga, sentì la porta di ingresso aprirsi bruscamente, sentendo una voce maschile.

“Taiga, sei torna… Cosa?!”

Si girò e notò un ragazzo alto quanto lui coi capelli blu; era sudato e aveva il fiatone, evidentemente aveva corso da casa sua a lì, inoltre aveva uno sguardo minaccioso, uno di quegli sguardi che fanno timore a tutti; ma quello sguardo non fece nessun effetto a Roku. Sapeva che tipo era.

“E tu chi sei?!” chiese il ragazzo dai capelli blu.

“Salve”

“Non hai risposto alla mia domanda, ma mi sembra di averti già visto da qualche parte…” rispose il ragazzo in un modo serio e curioso.

“Ahhhh, giusto, non mi sono ancora presentato, perdonami!” rispose Roku, così si avvicinò al ragazzo davanti all’ingresso, porgendogli la mano per fare conoscenza.

“Mi chiamo Roku Aisaka, tennista, numero 10 al mondo e sono il fratello gemello di Taiga Aisaka”.
   
 
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