Film > Altro - Disney/animazione
Segui la storia  |       
Autore: Arvati77    04/11/2014    2 recensioni
[Frozen - Il Regno di Ghiaccio]
Premetto che la mia passione non è la scrittura ma il disegno, quindi non ho la pretesa di aver scritto un gran racconto, anche se spero che possa piacere comunque.
Prendetela come una storia leggera, tanto per passare un po’ di tempo a leggere qualcosa di piacevole.
Dedico questa crossover a tutti quelli che come me hanno visto in Jack Frost ed Elsa una possibile coppia perfetta, ai romantici che credono nell’amore vero e a chi ama le storie a lieto fine.
Una dedica speciale a mio marito. Ci conosciamo da quando avevamo 17 anni e dopo 20 anni ci amiamo ancora come il primo giorno.
Buona lettura ...
Cinzia
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

2 - PENSIERI TACIUTI

Nord nella sua stanza è alle prese con una valigia che non si vuol chiudere. Se ne andrà per qualche giorno in un’isoletta dei tropici a godersi una vera vacanza. Così Jack trova il possente omone, intento a sedersi sopra il suo bagaglio nella speranza che questo si chiuda.
“Jack! Ragazzo mio! Cosa porta te da queste parti? Non ne approfitti anche tu di questo periodo per farti una bella vacanza?” domanda Nord senza alzare lo sguardo puntato sulla sua insolita seduta.
“Ho una cosa urgente da raccontarti. Oggi in un bosco ho visto delle persone … c’era una ragazza che ha i miei stessi poteri! Ho visto materializzarsi palle di neve tra le sue mani!”
Jack guarda Nord ancora con lo sguardo meravigliato, ma lui dopo avergli lanciato una fugace occhiata, lo interrompe bruscamente borbottando:
“Beh, beh, beh! E’ impossibile caro ragazzo, solo a te Manny ha dato questi poteri.”.
“Ma l’ho vista! L’uomo della Luna non può essersi sbagliato?” sbotta Jack, infastidito dal non essere preso sul serio.
“Manny non sbaglia mai!” risponde secco Nord, fissando questa volta con aria seria il giovane guardiano.
In un angolo della stanza due folletti se la ridono, scimmiottando atteggiamenti da innamorati, prendono in giro Jack Frost, facendo intendere che probabilmente è in cerca di una ragazza. Quando il diretto interessato si accorge di loro li guarda con aria minacciosa e senza farsi notare da Nord, con un lieve gesto del suo bastone congela i due pestiferi esserini nell’intento di tenerli buoni per un po’.
“Di sicuro si tratta di rimasugli di neve che tra il fitto del bosco la primavera non ha ancora sciolto. Dammi retta ragazzo mio, hai bisogno di una vacanza!”: con queste parole il possente omone lo liquida dando un ultimo scossone alla valigia che finalmente decide di chiudersi.
Il giovane guardiano si allontana dalla stanza confuso e un po’ avvilito, mentre il suo vecchio amico lo osserva andare via con sguardo accigliato e lasciandosi sfuggire un profondo sospiro.


* * *


Arriva l’ora del tramonto all’orizzonte di Arrendelle. Elsa affacciata ad una balconata del palazzo, gomiti sulla balaustra e viso tra le mani, osserva malinconica verso il cortile dove Anna passeggia sotto braccio a Kristoff, avvolti da una romantica atmosfera. La giovane Regina è felice che la sorella abbia trovato l’amore della sua vita, ma non può non provare un pizzico di gelosia, vorrebbe anche lei avere qualcuno accanto. Chi potrebbe mai apprezzare una donna con le sue insolite capacità? Olaf fa capolino sulla balconata camminando a testa bassa e con aria pensierosa.
“Oh, Elsa! Cosa stai facendo?” chiede il pupazzo di neve tanto per fare conversazione.
“Niente di che … guardavo Anna e Kristoff passeggiare in cortile e stavo pensando che formano proprio una bella coppia …”.
Ma Olaf nota tra lo sguardo di Elsa un velo di malinconia e ben intuisce i pensieri di colei che lo ha creato. Dire o non dire ciò che lui ha potuto vedere nel bosco? Dire o non dire alla sua Regina che c’è qualcuno speciale come lei? In fondo che ne sa lui di quello spiritello del ghiaccio? Sì perché non sapendo chi fosse, Olaf ha decretato che non poteva che essere uno spiritello.
“Come mai quell’aria triste?” gli chiede la ragazza al suo fianco.
“No, niente, ero solo sopra pensiero …” così l’omino di neve nasconde i suoi pensieri, deciso ad aspettare altro tempo prima di rivelare il suo segreto.


* * *

Al Polo Nord, intanto, gli aiutanti di Babbo Natale non hanno altro di meglio da fare che spettegolare. I due folletti una volta scongelati dallo scherzetto di Jack Frost, non hanno aspettato un secondo prima di raccontare in giro quello che avevano udito. Di bocca in bocca, di orecchio in orecchio, da folletto, a yeti, a renna, giunge il racconto della misteriosa fanciulla anche alle altre Leggende. Calmoniglio, Dentolina e Sandman sono d’accordo: il loro amico Jack Frost ha proprio bisogno di una vacanza!


* * *

Nei giorni seguenti Jack non riesce a dimenticare ciò che i suoi occhi sono sicuri di aver visto. Nessuno vuole credergli e così lui decide di provare a cercare la bella sconosciuta per conto suo. Ritorna sulla montagna su cui era stato quel giorno e scruta la vallata in cerca del brillante luccichio di neve al sole. Aspetta e aspetta, ma di bagliori tra il verde degli alberi proprio nulla.


* * *

Arriva il giorno di Pasqua e Calmoniglio ha passato tutta la notte a distribuire in giro per il mondo le sue belle uova colorate. E’ un po’ in ritardo rispetto alla tabella di marcia, il sole sta per sorgere ma poco importa, lui non deluderà nessun bambino. Gli resta solo un posto da visitare.
”Ma che bel palazzo!” osserva il coniglio addentrandosi nell’ultimo giardino, mentre il sole ormai è alto in cielo e i bambini si preparano ad uscire all’aperto a caccia dei dolci “tesori” nascosti. Quindi posa le ultime uova facendo attenzione a non farsi notare, in tanti credono in lui e per questo può essere visto.
“Ma ciao!” è il saluto che gli arriva da un pupazzo di neve che saltellando gli si avvicina per poi chiedergli ancora:
“Sei un canguro?”
“No! Non sono un canguro! Sono il Coniglietto Pasquale!” gli risponde a tono ed offeso il guardiano peloso, grande e grosso, alto un metro e ottantacinque, per poi lasciarsi prendere dalla curiosità e chiedere a sua volta:
“E tu chi sei?”
“Io sono Olaf! Un pupazzo di neve!”
“Sì lo vedo. Cosa ci fai qui, non sai che è primavera?”
“Ma non è un problema per me, io ho la nuvoletta che mi ha regalato Elsa!” e indica sopra la sua testa la piccola nube che continua a far scendere fiocchi di neve.
“Chi è Elsa?” chiede ancora Calmoniglio.
“E’ lei!” gli risponde Olaf mentre indica un punto preciso del giardino dove la Regina cerca con i bambini le uova tra i cespugli.
“Per tutte le uova pasquali! Che mi venga un colpo!” esclama allibito il coniglio. Gli ci è voluto poco a capire, gli è bastato unire le due cose: un pupazzo di neve in primavera e una bella ragazza …
“Jack Frost aveva ragione!”

 

 

 

 

 

 

 

NOTE DELL'AUTRICE

L'unica nota di rilievo per questo capitolo, riguarda i dialoghi di Nord. Non ero ubriaca quabdo li ho scritti! Nel film Nord ha l'accento russo e non parla con una grammatica corretta, e io ho cercato di restare il più fedele possibile ai personaggi.
Buona lettura
Cinzia

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Altro - Disney/animazione / Vai alla pagina dell'autore: Arvati77