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Autore: Kessi    04/11/2014    2 recensioni
Sei a casa sua, sul suo divano, con i piedi allungati e hai ancora su le scarpe. Sbirci dall’iphone e noti che sono le 4 di notte e lui non è ancora tornato. Sei preoccupato come una madre che sta aspettando il figlio che aspetta preoccupata che il figlio rientri a casa.
[...]
Come puoi competere con tutti questi ragazzi mille volte più belli di te?
“Sento il fumo che esce dalle tue ears” dice Michael interrompendo il tuo flusso di pensieri.
“Io non sarò mai abbastanza per te”.
“Come? Non è vero”.
“Come posso esserlo? Tu sei voluto da tutti e in una sera avrai attirato tutti i ragazzi presenti! E tu hai anche baciato un altro!”.
“Io l’ho baciato per scherzare, okay? Come tu e Federico! Come me e Victoria! Era solo per ridere, per fare scena. Non c’era sentimento, non è come quando io bacio te!”-
“Ecco perché ho così tanta paura che qualcuno ti possa portare via da me. Perché tu sei perfetto”.
Lui ti guarda e sorride, ma è quasi amareggiato, “Ti prego, Marco. No anche tu. Smettila di dire che io è perfetto, io non ne può più. Tutti mi dicono questo!"
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Morgan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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in that moment I swear:
we were infinite!




Sei a casa sua, sul suo divano, con i piedi allungati e hai ancora su le scarpe. Sbirci dall’iphone e noti che sono le 4 di notte e lui non è ancora tornato. Sei preoccupato come una madre che sta aspettando che il figlio rientri a casa.
Sbuffi un’altra volta, ricordando il tweet che ha inviato tre ore fa, in cui diceva di essere al Glitter che sai essere un locale gay.
Proprio mentre stai seriamente prendendo in considerazione l’idea di chiamarlo, senti le chiavi girare nella toppa e lo vedi rientrare. 
Barcolla e si toglie il cappello da cowboy e sorridi pechè ti torna in mente Boum Boum Boum in cui lui era vestito così. Sobbalza non appena ti vede, sai che non ti aspettava. E’ ubriaco, lo vedi chiaramente dal suo sguardo e da come cammina.
“Marco.. What are you doing here?”.
Incroci le braccia “Finalmente sei tornato”.
Lui ride “Divertente. Non te ho chiesto io di aspettarme, you know that!”.
E’ ancora arrabbiato con te dalla sera precedente e probabilmente ha ragione. Avevate litigato furiosamente per i vostri concorrenti di X Factor, tu troppo arrabbiato perché erano stati eliminati i The Wise e lui perché era offeso dato che avevi detto che Emma aveva stonato tutto il tempo.
“Allora, ti sei divertito al Glitter con Luca?”.
Alza le spalle e si stende accanto a te, ma rimane comunque freddo e distaccato.
“Sì, molto”.
Lo vorresti uccidere in quoto momento perché sai che l’ha appena detto di proposito perché vuole farti ingelosire.
“E’ successo qualcosa di cui vuoi rendermi partecipe?”.
Lui aggrotta la fronte perché probabilmente non ha capito subito, complice anche tutto l’alcol che ha ingerito.
“Oh God, Marco! You seem my mother!” dice scocciato, alzandosi in piedi e rischiando anche di cadere.
“Scusa se voglio sapere che cosa hai fatto, visto l’ora e viste le condizioni in cui sei rientrato a casa! Vai in un locale, in un locale gay per di più e non mi inviti!”.
“Cosa vuoi dire quando tu dice per di più? E’ brutto che io sono andato in un locale gay per te?!” ora urla e da questo capisci quanto sia ubriaco perché lui non urla quasi mai, nemmeno quando è incazzato nero come ora. Sai di averlo offeso, anche se involontariamente, e si sente pugnalato alle spalle anche da te.
“No, Michael. Non volevo dire questo, lo sai”.
“Pff, chissene frega!” dice, facendo il gesto con la mano “I don’t care.” poi si appoggia al bancone, di fronte a te e ti guarda “Io sono gay e questi sono i locali dove vado, Marco. Questo sono io. I’m not only Mika, the judge and the singer. Io sono questo.”. Stavolta è serio, sembra quasi totalmente lucido e sai quanto lui ci tenga all’identità di una persona, in particolare la sua.
“Ma lo so già, Michael. Ed amo tutto di te”.
Ti sorride, addolcendosi e prendendo un bicchiere d’acqua. Vuole cominciare a smaltire l’alcol.
“E non ti ho invitato perché avevamo litigato e non perché tu non sei gay.”
“Lo so.”
“Would you have come?”.
“Yeah, sure” gli rispondi.
“Tu non sarebbe stato… Embarassed?”.
“No, perché dovrei?”.
“The  guys were everyone gay”.
“Non è un problema per me, Michael, non lo sarà mai”.
Gli prendi la mano e la stringi tra le sue per poi guardarlo negli occhi per quello che ti sembra un’eternità.
“Thank you” ti sussurra.
“Michael, è successo qualcosa stasera?”.
“What do you mean?”.
Sospiri “Hai baciato qualcuno o altro?”:
“Do you mean if I’ve slept with someone else?”.
“Yes, I do” gli rispondi e hai il cuore che batte a mille perché anche se non state ufficialmente insieme, anche se non siete fidanzati, lui è il tuo ragazzo, il tuo bambino e non sai se riusciresti a riprenderti da un tradimento.
“And what if I said yes?”.
Fai una smorfia “I would not care, but please, let me know”.
“I kissed a boy” ti confessa “But we were joking.”
“Okay, nothing else?” trovi il coraggio di chiedere.
“Luca ci ha provato con me tutto il tempo” dice “Ma io no”.
Sbuffi, chiedendoti perché debba essere tutto così dannatamente complicato e ti chiedi perché abbiate litigato proprio in coincidenza della serata.
“Posso sopportarlo se mi assicuri che è stato solo per scherzo”.
“Sì, lo era. Era per una scommessa”.
“Va bene” afferri una sigaretta che accendi nervosamente. Mai come ora senti il bisogno di fumare e vorresti poi baciarlo subito, per imprimere il tuo sapore sulle sue labbra e cancellare quelle di quest’altro ragazzo, di cui non vuoi sapere nemmeno il nome. Pieno di questi pensieri, ti arruffi i capelli e aspiri la nicotina che ti rilassa istantaneamente.
“Marco, io odio il fumo”.
“Solo questa, me la devi”. Hai giocato una carta sporca e lo sai ma sei abbastanza alterato. Hai detto di poterlo sopportare ma non ce la fai perché mentre stai fumando la sigaretta che dovrebbe avere la funzione di rilassarti e distenderti, ti immagini Michael che balla con una miriade di ragazzi che lo mangiano con gli occhi, che ballano con lui e gli si strusciano addosso e ti viene il nervoso al solo pensiero. Di sicuro avrà fatto impazzire tutti perché oltre che essere famoso, è anche dannatamente bello e lui fa uscire fuori di testa tutti, ragazze e ragazzi, etero o omosessuali che siano.
Pensi anche a Luca, il vostro collega e sbuffi nuovamente. Hai scoperto che fosse gay poco tempo fa, anche se lo sospettavi da tempo perché ha sempre guardato Michael con un’adorazione e con desiderio. Lo vedevi quando, durante le pause, sbirciava nella sua direzione, mordendosi le labbra.
Come puoi competere con tutti questi ragazzi mille volte più belli di te?
“Sento il fumo che esce dalle tue ears” dice Michael interrompendo il tuo flusso di pensieri.
“Io non sarò mai abbastanza per te”.
“Come? Non è vero”.
“Come posso esserlo? Tu sei voluto da tutti e in una sera avrai attirato tutti i ragazzi presenti! E tu hai anche baciato un altro!”.
“Io l’ho baciato per scherzare, okay? Come tu e Federico! Come me e Victoria! Era solo per ridere, per fare scena. Non c’era sentimento, non è come quando io bacio te!”-
“Ecco perché ho così tanta paura che qualcuno ti possa portare via da me. Perché tu sei perfetto”.
Lui ti guarda e sorride, ma è quasi amareggiato, “Ti prego, Marco. No anche tu. Smettila di dire che io è perfetto, io non ne può più. Tutti mi dicono questo! I miei fan, my colleagues and now you too! Io non sono affatto perfetto. Io ho un carattere di merda!” e nel frattempo non riesci a non pensare che sia adorabile anche quando dice le parolacce “sono un completo disastro, faccio casini e non sono neanche un bravo fidanzato! Sono tutto ma perfetto!(*1) Non ne posso più di sentire e leggere che Mika è perfetto”.
Gli prendi il viso tra le tue mani e finalmente lo baci dopo quello che ti era sembrato un tempo infinito. Lo baci con passione e trasporto, con dolcezza ed irruenza.
“To me you’re perfect”.
“And to me you’re more than enough, Marco” ti soffia sulle labbra.
Gli sfili la camicia da dentro i pantaloni e accarezzi la sua pelle. E’ bollente.
Con foga gliela togli e lo porti sotto di te e proprio quando entri in lui, lancia un urlo tutt’altro che virile ma che adori. Quando entrambi venite, lui ti bacia mentre ancora ansima per l’amplesso appena avuto.
“I love you when you’re jealous”.
“Meno male ma io ti amo sempre!” gli dici ed entrambi scoppiate a ridere e pensi che questo sia un momento perfetto. Voi due nudi, in una stanza, soli e felici. 

Ed in questo momento, lo giuro, noi siamo infinito!

 
NOTE AUTRICE: Altra piccola one shot sui mikorgan che adoro!
Si riferisce alla serata a cui Mika è davvero andato, al Glitter in Brera a Milano.
Il fatto che Mika dica di essere stufo di tutti che lo dfeiniscono perfetto ... Beh, lui non l'ha mai detto ma credo che sia un suo pensiero lecito ed anche plausibile datuo che tutti lo considerano in quanto tale.
Comunque, nulla ! Spero vi sia piaciuto e che lascerete una recensione.
Amo loro due insieme e non posso fare a meno di scrivere su loro due!
xx

(*1): l'espressione "sono tutto ma perfetto" deriva dal fatto che in inglese si dice everything but perfect  per dire "tutto tranne che perfetto" e dato che Mika è inglese, gliel'ho fatta tradurre letteralmente.
  
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