Kami e no negai
Quando
avevo quattro anni avevo spesso degl’incubi tremendi: sognavo
grandi figure
nere che volevano farmi del male, che mi prendevano e mi trascinavano,
e mio
padre cercava di salvarmi ma le figure cattive lo colpivano, fino a
farlo
cadere a terra, e lui non si rialzava più.
Mia
madre mi diceva sempre che questi brutti sogni erano per il mio debole
stato di
salute, e che papà in realtà era morto di
malattia, e non dovevo preoccuparmi
perché nessuno sarebbe venuto a prendermi e portarmi via. E
tuttavia gl’incubi
non passavano, e mi ammalavo sempre più spesso.
Poi,
un giorno in cui stavo particolarmente male, mio fratello Kojiro venne
da me:
-Se hai ancora
questi
incubi chiedi al signor Baku di aiutarti.-
-Il signor
Baku?-
-Si:
è il tapiro
mangia incubi, che se chiamato viene a prendersi i sogni cattivi e ti
fa
dormire bene. Prima di andare a dormire di: “Cedo il mio
sogno al Baku perché
lo mangi”.-
-Cedo il mio
sogno al
Baku perché lo mangi.-
-Bravissima.
Vedrai,
arriverà in un battibaleno e ti porterà via il
sogno cattivo.-
-E se non
viene?-
-Ma certo che
verrà,
fidati di me.-
Così,
quella sera, recitai la formula che mi aveva insegnato mio fratello, e
mi misi
a dormire. Gl’incubi arrivarono quasi subito.
Era
tutto nero, buio, non riuscivo a vedere niente, mi veniva voglia di
piangere
mentre sentii il mio papà ripetermi ancora una volta la
stessa frase.
-Resta qui,
non ti
muovere piccola.-
Io
annuì, e poi vidi arrivare i grandi signori neri, con gli
occhi rossi e le
grandi mani. Queste mi afferrarono e tirarono via; mio padre li
affrontò ancora
una volta, li spinse, ma loro ogni volta diventavano sempre
più grandi e forti,
e anche allora riuscirono a battere mio padre, e mentre uno mi tenne
gli altri
se la presero con lui, fino a farlo cadere a terra.
-Papà,
papà!-
All’improvviso
da mio padre uscì fuori una grande luce dorata, e questa
spaventò i signori
neri, tanto che io stessa riuscì a liberarmi, guardando
meravigliata quel
bagliore.
La
luce si mosse, rotonda come una palla, e andò contro ad
ognuno dei signori neri,
e uno alla volta questi urlarono terrorizzati, sparendo come fumo o
sabbia;
alla fine la sfera dorata se la prese con il più grosso, e
nonostante fosse
piccola riuscì a tenergli testa ed a scacciarlo via.
Quando
tutto fu tranquillo la palla si girò verso di me, e io seppi
subito che era il
signor Baku, anche se non lo avevo mai visto prima; lui mi si
avvicinò, ed io
m’inginocchiai porgendogli le mani, per accarezzarlo.
-Grazie,
grazie mille
signor Baku, grazie.-
Lui
accettò di buon grado le mie carezze, e prima di andarsene
mi parlò.
-D’ora
in poi ti
proteggo io, perciò ogni sera ricordati di pronunciare la
formula, e arriverò
subito.-
Il
giorno dopo dissi a mio fratello quello che era successo, e lui sorrise
contento,
accarezzandomi la testa.
-Hai visto? Te
l’avevo detto che sarebbe venuto ad aiutarti.-
Così,
sera dopo sera, pronunciavo la piccola formula e mi addormentavo,
sempre più
impaziente di rivedere il signor Baku.
E
lui arrivava sempre: sconfiggeva i signori neri e i mostri cattivi, e
pian
piano rimaneva sempre un po’ di più con me, tanto
che cominciammo a vivere
avventure e sogni incredibili, in posti pieni di creature strane e
fiori
immensi, dove il sole splendeva sempre e non c’era mai buio.
Quando
mi svegliavo raccontando tutte quelle meraviglie ai miei fratelli, ma
l’unico
che mi credeva era Kojiro, tanto che alla fine raccontai soltanto a lui
tutto
quello che mi succedeva.
Con
il tempo, crescendo, mi ammalai sempre meno, fino al giorno in cui mi
arrivò il
mio potere magico; ero così meravigliata, e lo mostrai a
Baku, preoccupata.
-Non
preoccuparti,
crescendo imparerai ad usarlo! Congratulazioni Naoko-chan.-
Quando
compii undici anni Baku scomparve, all’improvviso. Lo cercai
quella notte nei miei
sogni, oramai sereni e pieni di luce, lo chiamai più e
più volte, ma non lo
trovai; lo cercai le notti successive, ma lui non si
presentò più.
Ero
così triste che lo dissi a mio fratello, piangendo, e lui mi
consolò:
-Probabilmente
è
andata da un altro bimbo che stava male come te.-
-Non lo
vedrò più?-
-Forse un
giorno
potrai rivederlo, quando ne avrai bisogno.-
Purtroppo, da quella notte non lo vidi più, e crescendo pensai che, molto probabilmente, era stato solo un amico immaginario, e che pertanto se n’era andato via assieme alla mia infanzia…
Dopo
essermi stato richiesto diverse volte, e dopo averci pensato a lungo,
alla fine
ho deciso di riprendere in mano questo vecchio lavoro e di scriverlo
QUASI da
capo, modificando alcune cose e mantenendo altre.
Metto
subito le mani avanti su un paio di cose: la parte violenta non
arriverà
immediatamente, ci vorrà un po’, ma nel frattempo
verranno trattate tematiche
delicate, pertanto il Rating è Arancione per il momento.
Ci
saranno sia coppie Etero che coppie Shounen-Ai, entrambe Crack-Pairing,
avvisati!
Detto
questo mando un bacio a tutti, ci vediamo al primo capitolo!