Tu che hai osato toccare ciò che è mio
La mia ira silenziosa subirai senza emettere un fiato
Me solamente deve guardare, quella che conta sono io
e rido contemplando il tuo corpo bruciato.
Della mia opera sono compiaciuta;
che abbia sofferto abbastanza mi spiace non sapere con certezza
Con occhi spalancati sai che nessuno t'aiuta
La paura ti si legge in viso, non sperare in una salvezza
Prima ti feci a pezzi e non contenta
cera incandescente ti faccio colare addosso
Sui segni sanguinanti delle mie unghie color magenta
verso la vodka rimasta che bere non posso
Vorrei poterti ferire maggiormente
Le tue urla non mi soddisfano
mai sarò contenta e trapassandoti con una lama bollente
continuerò all'infinito questo massacro disumano.