Saalve!
Questa è la prima storia che scrivo su Shameless ed in particolare su Ian e
Mickey che sono dei ciccini. E' un possibile seguito della quarta stagione, mi
è venuto così di getto dopo aver visto la 4x12 che mi ha lasciato con gli occhi
lucidi. Sono entrata da poco in questo fandom quindi mi scuso se i personaggi
sono OOC. Spero vi piaccia e buona lettura c,:
Dimmelo di nuovo
Erano passati quasi 2
giorni ormai; 2 giorni in cui Ian non si era mosso dal letto di Mickey; 2
giorni che si era rifiutato di mangiare il cibo che gli veniva portato; 2
giorni in cui non aveva aperto bocca, se non per dire "lasciatemi
solo". Due giorni di merda, in
sostanza.
Fiona e Lip si
dividevano fra casa, lavoro e college, mentre i Gallagher più piccoli si
facevano compagnia a vicenda in casa, scappando qualche volta dai Milkovich per
vedere il fratello. Ogni tanto tornava anche Frank, probabilmente ancora ignaro
di tutta la situazione. I Gallagher sospettavano della malattia di Ian, ma
semplicemente avevano sperato che quei cambiamenti d'umore fossero solo frutto
del malsano ambiente in cui vivevano. Ci avevano creduto davvero, come avevano
sempre fatto durante tutta la loro vita, del resto. Però dopo questa caduta
così disastrosa sperare era diventato impossibile.
Erano tutti devastati
da tale situazione, certo, ma Mickey sembrava logorarsi ad ogni ora che
passava. Per un momento aveva creduto che lui
ci sarebbe riuscito a far stare meglio Ian, forse si era solo sopravalutato. Lo
vedeva sdraiato sul suo letto nascosto sotto le lenzuola, come se volesse
sfuggire da tutto il resto. La notte precedente gli si era sdraiato accanto,
portandogli un braccio attorno al bacino, gesto che gli costò parte del suo
orgoglio, orgoglio che si ruppe insieme al suo cuore quando Ian lo allontanò
implorando di lasciarlo solo. Mickey si era alzato di scatto imprecando e
correndo fuori dalla stanza e da quella casa maledetta.
Prese dei respiri per
non piangere, i veri uomini non piangono,
e sfilò una sigaretta dal pacchetto di Marlboro. Fumava come una ciminiera
in quel periodo, gli sarebbe venuto un maledetto cancro prima o poi, se lo
sentiva.
Dopo quell'episodio si
era promesso di non stare più con Ian, anche a costo di non poter entrare nella
sua stanza, dopo aver fatto coming out aveva sperato in qualcosa di meglio,
ecco.Tuttavia quando il giorno dopo vide Fiona uscire disperata dalla stanza
non poté fare a meno di andarci a parlare una volta per tutte.
"Ehy Bella
Addormentata"
"Mpf"
"Mpf anche a te,
sei molto solare oggi"
"Vai via
Mickey"
" È qui che ti
sbagli, Gallagher, non me ne vado via, non me ne andrò mai via, anche se hai
deciso di passare il resto della tua vita in stato vegetativo sul letto del
ragazzo che ha fatto coming out per te"
Ian si rigirò nel letto
dandogli la schiena. Mickey si mise inginocchiato ai piedi del letto, non lo
toccava.
"Puoi scappare da
chiunque, ma non da me"
Milkovich lo sapeva,
sapeva che il ragazzo lo stava ascoltando, anche senza dimostrarlo.
"Questo non è
quello che vuoi per te. Non è quello che io
voglio per te. Ora puoi anche startene lì sbracato sul mio letto, ma prima o
poi dovrai affrontare la realtà, dovrai
affrontare me. Perché giuro su Cristo che non ti lascerò in pace finché non
vedrò di nuovo il mio Ian, quel
frocetto che mi fa sciogliere"
"Mickey...vattene"
Il moro lo prese per
una coscia.
"Non lo capisci
che non me ne vado? In questo modo stai distruggendo tutti! Stai distruggendo
te stesso, stai distruggendo la tua famiglia, stai distruggendo me. L'Ian che conosco io non vorrebbe
mai far soffrire la sua famiglia. Forse mi picchierebbe a morte perché sono una
testa di cazzo, ma... Ian, ci manchi, mi
manchi Cristo santo!"
Mickey si avvicinò alla
sua spalla per baciare la pelle tenera. Rimase con il viso abbassato sul corpo
del compagno.
"Io ti amo,
Gallagher. Ti ho sempre amato e forse continuerò a farlo, ma non riesco a
guardarti in questo stato"
Il corpo di Ian tremò
appena, Mickey se ne accorse dalle brevi scosse delle sue spalle, tipiche di
qualcuno che sta per singhiozzare.
"Mickey?"
"Dimmi"
"Non mi lasciare
per piacere"
"Non lo farò"
"Non farmi mandare
in manicomio"
"Non lo farò,
Ian"
Si abbracciarono
allacciando le gambe e buttando giù dal letto le coperte.
Mickey gli baciò la
nuca, tutta la sua solita esitazione era sparita.
"Che ne dici di
alzarci e farci una doccia?
Ian si irrigidì un
istante, poi si voltò verso di lui.
"Insieme?"
"Sì, insieme"
Nel soggiorno c'erano
Fiona e Mandy che parlavano. Nervose com'erano per un istante pensarono di
avere le visioni quando Mickey arrivò mano nella mano con Ian.
Fiona corse ad
abbracciare il fratello mentre Mandy guardava Mickey apprensiva. Suo fratello
era un coglione come tutti i Milkovich, ma a volte sapeva combinare qualcosa di
buono anche lui.
"Fiona sto bene,
tranquilla. Scusami, mi dispiace"
"No, no, no, non
devi scusarti noi siamo qui per te e... Grazie al cielo!"
"Io direi grazie a
Mickey"
Ian sorrise appena,
vedendo come arrossiva il ragazzo.
"Okay, okay
fighette, noi andiamo a farci una bella doccia eh"
Mickey aprì l'acqua
della vasca mentre Ian si chiuse la porta alle spalle. Iniziarono a spogliarsi
in silenzio e si immersero nell'acqua, il minore fra le gambe del compagno con
la schiena appoggiata al suo torace. Passarono del tempo in silenzio, con le
mani intrecciate sul bordo della vasca e lo scorrere dell'acqua come
sottofondo.
"Non ci siamo mai
tenuti per mano davanti agli altri"
"Cosa stai
dicendo, Gallagher?"
"No niente,
pensavo solo che prima ci tenevamo per mano davanti a Mandy e Fiona e non
l'abbiamo mai fatto prima"
"Be', avevo paura
che cadessi o altro"
Ian poggiò la guancia
sul petto di Mickey.
"Mick? Mi puoi
ripetere quello che mi hai detto prima? Quello che mi hai detto in camera da
letto"
"Cosa, che ti
amo?"
"Sì, dimmelo di
nuovo"
"Ti amo, Ian"
NDA
Dadaaaaaaaaa!
È finita questa piccola cosa! Ogni parere è ben accetto, dico solo che mi
farebbe molto piacere conoscere le vostre opinioni soprattutto perché non ho
mai scritto nulla su di loro.
Grazie del tempo
concessomi e alla prossima! <3