Questa storia é stata scritta da Michela e poi é stata rivista e corretta da me.
É il frutto del lavoro di squadra di due fans Bamon, quindi non può che esserci una giusta dose di battibecchi e dolcezze inaspettate ;)
Dopotutto, questo é il Bamon!  *-*
Buona lettura a tutti,
Michela e Gloria
 

-Perché non me l'hai detto?- chiese Damon, infastidito.
-Perché non puoi fare niente!-
Bonnie era esausta e il comportamento del suo compagno di viaggio non faceva che peggiorare il suo umore.
-Siamo morti, non dovresti sentire nulla.- continuò lui, con le sue affermazioni da vampiro saggio che aveva tutte le risposte.
Un ruolo che poco si addiceva a Damon.
-Beh, probabilmente non funziona così, forse deriva dal fatto che sono morta da Ancora.- aggiunse lei, cercando di fargli capire che, in ogni caso, non avrebbe potuto diagnosticarle una cura per quello che stava passando.
-AAAHHH ...-
L'ennesimo urlo di Bonnie mise in agitazione Damon.
-Bonnie, stai bene?-
Lei annuì, ma il suo sguardo non era decisamente dei migliori.
Stava male, stava soffrendo. Ed era quel tipo di dolore che proprio per essere indefinito, per essere sconosciuto, fa ancora più male. -Dimmi una cosa: questa storia può mettere a rischio la tua vita? O la tua non vita, o qualsiasi cosa stiamo vivendo in questo momento? Insomma, potrebbe farti del male irreparabilmente?- il suo tono di voce era stranamente e inaspettatamente preoccupato, il che sorprese la ragazza.
-Non lo so, Damon! Ovunque ci troviamo adesso non é il posto in cui eravamo prima. Non é il posto che ci appartiene.-
Ora, lo sguardo di Bonnie non era solo dolorante, ma anche spaventato da quello che ancora non vedeva, non sapeva, e Damon lo vide chiaramente.
Dentro di lui era cambiato qualcosa da quando erano stati risucchiati insieme nella dimensione oscura.
Da quando avevano condiviso quel momento con le loro mani intrecciate. Legate da una forza invisibile che li aveva uniti.
-Ascolta, Bonnie, troveremo un modo, non so come, ma faremo smettere questa cosa. Torneremo a casa.-
-Damon, grazie davvero, ma non c'è nulla che... -
-Shhh- la interruppe lui, accarezzandole le guance.
-Andrà tutto bene, te lo prometto. Niente paura, okay? Sei insieme al vampiro più forte del mondo!-
-Okay- rispose Bonnie con un leggero sorriso.
Forse, il senso dell'umorismo di Damon era la cosa migliore che potesse capitarle in quel momento.
Inaspettatamente, Damon la prese delicatamente tra le braccia e cominciò ad accarezzarle i capelli, cercando di calmarla.
Bonnie fu colta di sorpresa.
Sapeva che i loro rapporti avrebbero subito un mutamento, stando insieme in quel luogo, ma non si aspettava che Damon potesse essere così dolce. Non con lei.
La sensazione fu piacevole. Più piacevole di quanto avesse mai creduto possibile
Si ritrovò con il viso sul petto di Damon e le sue braccia erano così forti e grandi attorno al suo esile corpo.
Le davano protezione e conforto. Le davano sicurezza.
-Chiudi gli occhi adesso, prova a riposare un po'. Sono qui, non mi muovo.-

Per la prima volta nella sua vita Bonnie si sentì completamente al sicuro, tra le braccia dell'uomo che l'aveva tanto spaventata i primi mesi in cui l'aveva conosciuto e di cui non si era mai fidata negli anni a seguire.
Chiuse gli occhi e si abbandonò a quell'abbraccio e a quella protezione fino ad addormentarsi.
Non avrebbe mai pensato di potersi sentire veramente a casa tra le braccia di Damon.