Essence

 

     I think
there's still
hope for you.

Non sono mai cambiato.

Non ho mai voluto cambiare perché, onestamente, mi piaccio così come sono, per la maggior parte del tempo.

Ci sono cose orribili nel mio passato e nel mio presente.

Cose che ho fatto e cose che ho subito.

Quelle che fanno più male sono quelle che ho commesso io, che ho scelto io.

E uccidere una donna incinta é stata una di quelle.

É stato il mio errore peggiore. Quello da cui ho impiegato più tempo a riprendermi.

Perché é facile stare male quando i mostri ti circondano, ma lo é ancora di più quando sono dentro di te.

Il momento in cui scopri di avere dei mostri dentro di te é lo stesso in cui commetti il tuo errore più grande.

É solo di fronte a un grande sbaglio che ci si rende conto di chi si é veramente.

Io me ne sono reso conto in quel momento, il 10 maggio del 1994.

Non avrei mai pensato di ritrovarmi a quel giorno, continuamente e ripetutamente, per quattro mesi. Di ritrovarmi qui con Bonnie.

Non ho rivissuto il mio errore, grazie al cielo.

Come avrei potuto farlo quando questo posto è disabitato?!

Ma ho compreso ancora una volta la gravità di quello che ho fatto.

L'ho vista negli occhi di Bonnie e ho provato disgusto per me stesso.

Ho sempre saputo quanto avessi lasciato che i mostri dentro di me prendessero il sopravvento in quel momento, ma non ho mai dato completamente la colpa a me stesso, fino a questo momento. C'è qualcosa negli occhi di Bonnie, nei suoi pensieri silenziosi, che riesce ad arrivare dentro di me, a farmi vedere me stesso attraverso il suo sguardo.

Non mi piace il modo in cui flirta con Kai perché vedo che ne é lusingata e vedo anche che, mentre é con lui, non vede me.

Un bicchiere in più di bourbon non fa mai male quando si inizia ad essere infastiditi, irritati e incazzati a causa delle persone che ci circondano.

O meglio, a causa di quel fottuto Kai e di Bonnie che lo asseconda.

Il mio é un giudizio disinteressato, ma ci tengo comunque a farlo.

Bevo un altro bicchiere mentre quei due si comportano da stupidi.

In fondo, il più stupido sono io, in ogni caso.

Il bourbon dovrebbe aiutarmi a non pensare al mio errore più grande, invece, tutto sembra portare a lì.

Non so in che momento il mio sguardo ha smesso di maledire quei due insieme, oltre il vetro del mio bicchiere pieno di liquore, ma so che appena ci siamo liberati "temporaneamente" di Kai mi sono sentito meglio.

Certo, mi ha infastidito molto che abbia provato a toccare Bonnie e sono corso ad attaccarlo.

Un istinto di protezione nei suoi confronti mi ha spinto ad affrontarlo perchè, sinceramente, non si deve proprio permettere di toccarla.
E se proprio lo vuole fare, deve considerare che ci sarò sempre io a proteggerla.
Dovrà passare sul mio cadavere prima di poterle anche solo sfiorare un capello.

Dopo che ci ha liberati dalla sua scomoda presenza, ho raggiunto Bonnie in cucina, finalmente da sola.

Non é che volessi davvero andarla a trovare.

Il suo sguardo che mi giudica, pur non volendomi giudicare, é l'ultima cosa che voglia vedere adesso.

Eppure, qualcosa mi attira da lei.

Forse é il profumo del suo sangue o forse é solo questa voglia di vederla che cresce in me da qualche tempo a questa parte.

Entro in punta di piedi mentre lei sorseggia il suo tè.

Le lancio uno sguardo fugace e mi rigiro verso la finestra.

Non guardarla. Mi continuo a ripetere.

Non reggeresti il suo sguardo. É troppo buono, troppo giusto, troppo opposto al tuo.

Ma é proprio lei a richiamarmi a sé, quando meno me l'aspetto.

E dopo un discorso inaspettato sul mio inconscio e la sua esigenza di espiare le mie colpe, preparando pancakes, arrivano le parole che mai mi sarei aspettato di sentire da lei.

«Damon, c'è ancora speranza per te.»

Resto in silenzio a sentire, a vivere l'effetto che quelle parole hanno su di me.

La cosa straordinaria é che non si é limitata a dirle, me le ha fatte vedere attraverso i suoi occhi. Bonnie riconosce il mio errore più grande, é consapevole di quanto io sia nel torto, ma ha ancora speranza.

Per me.

Nonostante tutto, lei ancora ci crede.

Non dipende da lei, dipende da me, attraverso i suoi occhi.

Perché lei crede che tutto dipenda da me e che sia proprio quel "me" a potersi migliorare, pur avendo commesso una miriade di errori pazzeschi e irreversibili.

Lei non vuole che cambi per lei, lei desidera che cambi per me e ci crede.

Crede in me.

Mille pensieri mi passano per la testa, ma nessuno riesce a convertirsi in parole.

Perché con Bonnie, ultimamente, resto senza parole.

So solo che la continuo a guardare e dentro di me urlo, salto, canto una melodia di due sole parole: "Voglio cambiare".

Forse questo 10 maggio 1994 é diverso.

Forse aver capito di voler cambiare per me stesso é la cosa che avrei dovuto capire molto tempo fa.
Sicuramente, la presenza di Bonnie ha reso migliore il giorno peggiore della mia vita perché lei è riuscita a rendere migliore le mia stessa essenza.

A/N

Ho scritto questa shot, subito dopo aver visto la 6x04 ;)
Credo che Bonnie stia avendo un effetto straordinario su Damon, davvero.
Il suo personaggio mi è sempre piaciuto insieme alla nostra strega preferita, ma devo dire che ultimamente ha dato il meglio di sè.
Mi ha stupito e sorpresa in positivo :D
Eccovi spiegato il motivo della stesura di questa storia.
Damon vuole cambiare per sè, perchè Bonnie è stata capace di mostrargli le sue potenzialità.
Un abbraccio a tutti,
Gloria