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Autore: Fonissa    06/11/2014    3 recensioni
“Di nuovo quel sogno…” disse a se stesso nascondendo il viso tra le mani. Qualunque persona sarebbe rimasta confusa da un sogno del genere, ma Jason no. Lui sapeva perfettamente cosa significasse. E il significato era lo stesso motivo per cui aveva lasciato Piper. Sembrava una cosa sciocca, da telenovela, ma era la realtà: Jason era innamorato di due ragazzi contemporaneamente, e quei ragazzi erano Percy e Nico.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: Threesome
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Jason stava dormendo nella cabina di Zeus al campo Mezzosangue. Ma il suo sonno era agitato. Stava avendo un incubo. Certo, per i semidei era normale avere incubi, ma questo non era il solito brutto sogno da semidei.
Era in una stanza bianca completamente vuota. Davanti a lui c’erano due porte, una blu e una nera. Si avvicinò piano piano, come se da quelle porte potesse uscire un mostro. Ma non successe nulla di simile. Comparvero solo due scritte, anzi due nomi: ‘Percy’ sulla porta blu e ‘Nico’ sulla porta nera. Quando stava per scegliere che porta aprire, Jason si svegliò. “Di nuovo quel sogno…” disse a se stesso nascondendo il viso tra le mani. Qualunque persona sarebbe rimasta confusa da un sogno del genere, ma Jason no. Lui sapeva perfettamente cosa significasse. E il significato era lo stesso motivo per cui aveva lasciato Piper. Sembrava una cosa sciocca, da telenovela, ma era la realtà: Jason era innamorato di due ragazzi contemporaneamente, e quei ragazzi erano Percy e Nico. Ci aveva riflettuto a lungo, elencando i pregi e i difetti di entrambi, pensando ai momenti trascorsi con loro, ma più ci pensava, più i suoi dubbi aumentavano.
Si rigirò nel letto  per molto tempo, ma non riuscì a prendere sonno. Così saltò giù dal letto, si vestì e uscì per farsi una passeggiata. Non aveva idea di che ore fossero, ma la luna splendeva ancora alta nel cielo. Jason stava ancora pensando al suo grande dubbio: Percy o Nico? Poi si fermò meglio a pensare. Si stava struggendo per l’amore e per il dubbio, quando non sapeva nemmeno se interessasse a uno dei due. E così il figlio di Giove iniziò a correre. Correre per non pensare a nulla. Correre per fa si che il vento asciugasse subito le lacrime che gli rigavano il viso.
Dopo dieci minuti di corsa, arrivò vicino all’albero che una volta era stato sua sorella Talia. E si diede dello stupido quando i suoi occhi azzurri incontrarono quelli verdi del ragazzo che era seduto li vicino. Percy. A Jason sembrò che il figlio di Poseidone fosse stupito di vederlo, ma poi pensò che era soltanto un’allucinazione.
“Ehy Jackson! –cercò di dire il più naturale possibile- che ci fai qui?”
“Niente. Non riuscivo a dormire per un incubo e sono uscito per passeggiare.” Rispose Percy con tono indifferente.
“Ti capisco…anche io ho avuto un incubo…”  A Jason sembrò che Percy si fosse lasciato scappare un sorriso, ma pensò a un’altra allucinazione. Si sedette vicino al moro e rimasero così, seduti un affianco all’altro, per diversi minuti, fino a quando il biondo non alzò lo sguardo sull’altro, iniziando a guardarlo. Percy alzò lo sguardo a sua volta e si guardarono negli occhi. E quando l’azzurro e il verde si mescolarono tra di loro, anche le loro bocche si unirono in un bacio appassionato. Passarono molti minuti, i due ragazzi non se ne accorsero, almeno fino a quando Percy non si staccò con il volto rigato di lacrime.
“Io non posso…” disse solamente, prima di alzarsi e correre via, lasciando Jason ancora più confuso.
Il figlio del dio del mare si fermò solo quando arrivò vicino al pugno di Zeus, appoggiandosi alla parete rocciosa. La sua mente lo riportò all’incubo di prima. Era in una stanza bianca e lui doveva scegliere tra due porte, una con su scritto ‘Jason’ e una con su scritto ‘Nico’. ‘Ti capisco’ gli aveva detto Jason. No, non lo poteva capire, non poteva sapere come era essere innamorato di due ragazzi contemporaneamente. Ma Percy pensava questo solo perché non sapeva.
 
La mattina dopo Nico si svegliò confuso, ma non stupito. Era da tempo che faceva quello strano sogno, dove doveva scegliere tra due porte, una con il nome di Jason e una con il nome di Percy. E capiva benissimo il significato. Era da tempo che viveva con questa indecisione, aveva imparato a nasconderla agli occhi degli altri. Si alzò e si preparò per andare a fare colazione. Quando raggiunse il tavolo della casa di Ade, chiese una misera colazione pensando ancora alla sua indecisione. Non sapeva che sia Jason sia Percy gli lanciavano ogni tanto un’occhiata, ben attenti a non guardarsi tra di loro.
L’unica che si accorse di tutto questo fu Annabeth. La ragazza non aveva ancora capito perchè Percy l’avesse lasciata e si era imposta di scoprirlo a ogni costo. Stava guardando Percy, quando si accorse della tensione tra lui e Jason e delle occhiate che lanciavano a Nico. Tutto questo le parve strano. Da quel che sapeva, quei tre andavano d’accordo. Se voleva raggiungere il suo scopo, doveva parlare con uno dei tre. Di parlare con Percy non se ne parlava proprio, e Nico non le avrebbe di sicuro dato nessuna risposa, quindi l’unico che rimaneva era Jason. Finita la sua colazione si alzò da tavola e si diresse dritta da Jason che era ancora a mangiare.
“Jason, dobbiamo parlare” gli disse soltanto, prima di prenderlo per un braccio e trascinarlo il più lontano possibile da tutti quanti.
“Cosa vuoi Annabeth?” chiese Jason stupito di quello strano comportamento.
“Cosa succede tra te, Percy e Nico?” chiese la bionda, andando dritto al punto. Jason prima divenne tutto rosso, poi impallidì completamente.
“N-niente…” disse con voce tremante.
“Oh andiamo, si vede lontano un miglio che c’è tensione tra voi. Senti, se avete litigato per qualcosa…” Ma Jason non la ascoltava più. Pensava a tutti i suoi dubbi e incertezze, a quello strano sogno, al comportamento di Percy. Doveva dirlo a qualcuno, o sarebbe scoppiato. Annabeth conosceva Percy da più tempo di tutti, ci era anche stata insieme, forse poteva aiutarlo. E così confessò: confessò il suo sogno, le sue insicurezze, i suoi dubbi, il suo cuore diviso in due, il suo bacio con Percy (e di questo ‘dettaglio’ Annabeth avrebbe fatto a meno di saperlo) e lo strano comportamento del ragazzo. Quando ebbe finito, gli sembrò che si fosse tolto un peso dal petto. Annabeth semplicemente lo guardava con uno sguardo concentrato, come se fosse una specie di espressione matematica da svolgere.
“Allora?” chiese Jason cinque minuti dopo.
“Allora, hai baciato…Percy… semplice! Bacia Nico, e vedi con quale dei due hai provato più emozione!”
Jason rimase basito a quella soluzione di Annabeth. Era così semplice e logica… perché non ci aveva pensato prima? Salutò Annabeth velocemente e corse verso la casa dedicata a Ade. Come si aspettava, Nico era li, isolato dal resto del campo, o dal resto del mondo.
“Che ci fai qui, Grace?” chiese Nico appena lo vide.
“Niente, solo mi annoiavo e visto che tu sei sempre da solo ho pensato di farti una visita…” rispose il biondo sedendosi sul letto affianco a Nico, che sbuffò sonoramente per poi alzarsi e poggiare la testa sulla spalla del figlio di Giove.
Nico aveva le idee chiare. Doveva capire chi era il suo vero amore, e Jason capitava a fagiolo. Jason si sentiva in imbarazzo e distolse lo sguardo per non far notare a Nico il suo rossore. Poi si ricordò perché era li. Trasse un respiro e guardò Nico in quei suoi occhi neri e profondi, come pozzi senza fine. Gli prese il viso tra le mani con delicatezza e lo baciò, prima castamente, poi con più passione. Si Aspettava che Nico si tirasse indietro, invece ricambiò il bacio.
Una marea di emozioni si fecero strada nel cuore di Jason. Amore, passione, gioia. Quando si staccarono però Jason era ancora più confuso di prima. Certo, aveva provato tante emozioni con Nico, e tutte bellissime, mal era certo di una cosa: con Percy aveva provato le stesse emozioni.
 
*ANGOLO AUTRICE*
Ed eccomi con una nuova piccola FF! Inizio col dire che questa doveva essere una OS come regalo alla mia amica Marta (TANTI AUGURI!!!), ma visto che mi è venuta più lunga di quel che pensavo, ho deciso di dividerla in più capitoli. Lasciate tante recensione eh ;)
  
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