Tutta colpa di un libro



Era un giornata particolarmente tranquilla nella città di Magnolia e, mentre gli abitanti del luogo erano occupati nelle faccende mattiniere, nella gilda di Fairy Tail si stava consumando l’ennesima rissa che avrebbe lentamente coinvolto quasi tutti i membri.
Stranamente il dragon slayer del ferro aveva deciso di non buttarsi nella mischia, preferendo restare seduto al suo posto a mangiare il suo adorato ferro, mentre stava incenerendo con lo sguardo un qualcosa che da quella mattina lo stava decisamente infastidendo.
Infatti era così nervoso che con il passare dei minuti, iniziava a masticare con più foga, in un vano tentativo di sfogare la sua rabbia su ogni piccolo pezzo di metallo che metteva tra i denti.
“Ohi ferraglia! Oggi sembri veramente arrabbiato, ti sei alzato con il piede sbagliato?”.
Natsu e Gray gli erano improvvisamente apparsi davanti, quasi in un battito di ciglia, cogliendolo di sorpresa e occupando la sua visuale.
La voce un po’ roca e decisamente troppo allegra del primo, aveva fatto sì che a Gajeel sfuggisse un basso ringhio, facendo palesare ancor di più il suo fastidio.
“Capisco che Natsu sia un’idiota, ma tu sembri sul punto di ucciderlo da un momento all’altro” disse Gray, incrociando le braccia al petto e ricevendo al tempo stesso uno sguardo infastidito da parte del rosato.
“Sparite”.
Pronunciò quell’unica parola con rabbia e serietà, mentre continuava a masticare i pezzi di ferro con più foga rispetto a prima; l’arrivo di quei due non era stato affatto gradito e anzi, sperava che sarebbero tornati a fare a botte, piuttosto che averli ancora in mezzo ai piedi.
I due decisero di andarsene, percependo che quello era stato decisamente il momento sbagliato per rivolgere la parola al dragon slayer del ferro.
Di fatti, il moro non li aveva neanche guardati in viso, ma aveva preferito continuare a guardare dritto davanti a sé dove, prima dell’arrivo di Natsu e Gray, si poteva scorgere quell’odioso oggetto.
Ed ora eccolo di nuovo lì, al centro del suo campo visivo e al centro delle attenzioni della piccola scripter.
L’oggetto in questione era appunto un libro antico che Levy aveva iniziato a leggere proprio quella mattina, munita dei suoi inseparabili occhiali.
La maga non faceva minimamente caso a ciò che la circondava, preferendo invece continuare la sua lettura e immergendosi in quel mondo fantastico che sembrava richiamarla a sé ogni qual volta vedeva un libro.
Il dragon slayer digrignò i denti, la rabbia continuava ad aumentare ogni secondo di più e il pensiero di distruggere quell’affare l’aveva già sfiorato parecchie volte.
Vide la maga celeste avvicinarsi lentamente all’azzurra e sedersi accanto a lei. Gajeel drizzò le orecchie, tentando di cogliere le voci delle due maghe in mezzo a quella baraonda mattutina, curioso di sapere se la biondina avrebbe attirato l’attenzione della scripter.
“Levy-chan, come va la lettura? Sei arrivata a buon punto?”.
La piccola maga tardò un po’ a rispondere e, una volta finita di leggere la pagina in questione, rispose.
“Pagina 500” disse in modo quasi robotico e senza staccare gli occhi dalle parole nere posate sulla distesa giallastra del foglio.
Lucy sorrise, posando le mani sul tavolo e facendo leva sulle braccia per alzarsi. “Se continui così lo finirai in fretta, sono solo 2000 pagine!” e detto questo, s’incamminò verso il bancone, lasciando nuovamente sola Levy.
Ascoltando quella breve conversazione, il moro si fece sfuggire un basso ringhio proveniente dalla sua gola. Adesso stava veramente iniziando ad innervosirsi.
Com’era possibile che Levy avesse prestato attenzione alla biondina e non a lui, che era il suo ragazzo?
Infatti era tutta la mattina che cercava di attirare la sua attenzione, neanche dandole un bacio sulla guancia era riuscito nel suo intento e questo l’aveva portato ad una breve rassegnazione, facendolo andare a sedere due tavoli più in là rispetto a quello della scripter e affogando la sua rabbia nel ferro.
Il fatto di aver origliato anche che la piccola maga era ben lontana dalla fine di quel libro, lo faceva innervosire ancora di più.
Significava forse che non gli avrebbe rivolto la parola per tutto il giorno? No, decisamente non poteva sopportarlo.
Si alzò dal posto su cui era seduto e si diresse a passo spedito verso la fidanzata che ancora sembrava non essersi accorta di nulla, mentre continuava allegramente a leggere il suo amato libro.
La maga si accorse che qualcosa non andava quando vide l’oggetto che fino a poco tempo fa era sotto i suoi occhi, sparire velocemente dalla sua visuale.
Si tolse gli occhiali confusa e spostò lo sguardo nocciolato nella direzione in cui aveva visto sparire il libro e, con sua somma sorpresa, incontrò lo sguardo divertito di Gajeel a cui aveva accompagnato un sorrisetto tutt’altro che innocente.
Il dragon slayer teneva il manoscritto tra le mani, intento a sfogliarne le pagine e facendo venire un colpo alla piccola scripter notando che il suo ragazzo non lo stava facendo con la delicatezza che un libro antico come quello avrebbe dovuto ricevere.
“Non capisco cosa ci trovi di interessante in quest’affare, io lo trovo noioso. In più, sembra anche sul punto di rompersi”.
Levy si alzò di scatto, tentando di recuperare l’oggetto che il dragon slayer teneva tra le mani. Si alzò sulle punte dei piedi e allungò un braccio, non riuscendo però, ad afferrare l’oggetto.
“Gajeel! Lascia subito quel libro, potresti romperlo!” urlò la piccola maga saltellando con il braccio teso sopra di sé.
Il ragazzo, infatti, appena aveva notato che l’azzurra voleva ‘rubargli’ il libro dalle mani, lo aveva passato nella mano destra che aveva subito sollevato in alto, in modo che la maga non riuscisse a raggiungerlo.
Il moro sghignazzò e disse “Se questo è l’unico modo per riottenere la tua attenzione, non credo te lo restituirò tanto facilmente”.
Nel sentire quelle parole, Levy sentì il suo cuore accelerare, mentre le guance avevano preso una tinta rosa.
Non avrebbe mai pensato che Gajeel le avrebbe mai detto una frase dolce come quella. Perché si, a suo parere quelle erano le parole più dolci e significative che il suo ragazzo le aveva mai detto, eccetto per i ‘ti amo’ imbarazzati che ogni tanto si lasciava sfuggire quando erano da soli.
Vide il ragazzo abbassarsi verso il suo volto e lei, ancora un po’ imbarazzata, si sollevò nuovamente sulle punte per far incontrare le loro labbra.
Chiusero gli occhi non appena avvertirono le loro labbra scontrarsi e aderire perfettamente le une con le altre, venendo pian piano accolti da un calore che li invase completamente e non accorgendosi che li sguardi dell’intera gilda erano ora fermi a guardare le loro figure.
Si staccarono a malincuore quando il bisogno d’aria divenne impellente, ma riuscendo ancora ad avvertire il calore dell’altro nel punto in cui si erano toccati con tutto l’amore che erano riusciti a darsi in quel breve lasso di tempo.
Restarono a guardarsi negli occhi per attimi che parvero interminabili e sorridendo, Levy disse “Idiota, avresti potuto dirmelo subito senza farmi perdere il segno su dove fossi arrivata a leggere, adesso devo iniziarlo da capo!”.
La scripter gonfiò le guance e incrociò le braccia sotto al petto, mentre Gajeel l’osservava con un sorriso divertito.
“E’ tutta colpa del libro se mi sei stata lontana, questa è una sorta di punizione” disse, facendo arrossire nuovamente la maga dei capelli azzurri.
E alla fine dovette ammetterlo anche lei, se il suo ragazzo si era addolcito senza che lei avesse fatto niente e addirittura all’improvviso, era sicuramente colpa di un libro.
 
 
Angoletto dell’autrice
Buon pomeriggio a tutti! Allora, come avrete notato mi sono finalmente decisa a scrivere una Gale. Ammetto che è stata difficile scriverla e farli rimanere nei personaggi, Gajeel alla fine ha deciso di non collaborare :(
Sono stata ispirata da un’immagine che ho visto su internet tempo fa. Rappresentava appunto Gajeel che teneva in mano un libro sollevato in aria e Levy con un braccio teso e sulle punte per prenderlo. Naturalmente lì si stavano baciando e non so neanche se sono riuscita a far capire di che immagine sto parlando >_<
Purtroppo, non sapendo come si fa, non sono riuscita a metterla. Ma del resto, non c’era da meravigliarsi parlando di me, che a mala pena sono riuscita a mettere l’immagine del profilo -.-
Spero che la storia vi sia piaciuta e che siate così gentili da lasciare una piccola recensione per farmi sapere cosa ne pensate. Se non vi piace vi capirò…
Ne approfitto per chiedere scusa riguardo le due long che ho ancora in corso e che non accennano a continuare. Purtroppo a scuola mi stanno tartassando di compiti e oggi sono riuscita a scrivere questa one-shot solo perché in questi giorni le scuole sono chiuse per il maltempo. Comunque spero di riuscire a continuarle al più presto e non farvi aspettare oltre ;)
Un abbraccio,
Gaia