Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: Horse_    07/11/2014    4 recensioni
[Alternate Universe| Nian, futuro alquanto improbabile| Family]
___________________________________________________________
La scena che mi trovo davanti mi fa sorridere e il mio cuore si riempie di gioia. Lì, sdraiate sul divano, ci sono mia moglie e mia figlia.
La donna che amo è sdraiata per tutta la lunghezza del divano ed abbraccia teneramente nostra figlia che le si è accoccolata sul petto, fortunatamente non schiacciandola, però.
Accarezzo leggermente quella piccola collina e mi fermo per qualche istante ad osservare questo splendido quadro.
Poso una mano sulla testa di mia figlia e mi sporgo per darle un bacio, cosa che faccio subito dopo con mia moglie.
Vedo quest’ultima muoversi leggermente, ma sembra troppo occupata a dormire.
E’ stanca, lo so. Tra la casa e la bambina, in più con la gravidanza, non è per niente facile. Io mi sono proposto tante volte di stare a casa con lei e di sospendere per un po’ la fondazione, ma lei si è categoricamente rifiutata. Sa che amo il mio lavoro e ha rinunciato a del tempo libero o ad altre attività per me.
Non ho parole per descrivere quanto ami questa donna. Dalla prima volta che l’ho vista ne sono rimasto affascinato, letteralmente un colpo di fulmine.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Capisci di amare una persona quando stai per perderla.
                                                                                   Damon Salvatore.






                  Be Happy.




Anche oggi è giunta al termine un’altra giornata di lavoro. Lavoro che svolgo con tutto il mio entusiasmo visto che sto dedicando anima e corpo alla mia associazione.
Associazione nella quale da qualche anno ormai mi sta aiutando mia moglie.
E’ con questo pensiero che salgo velocemente le scale non vedendo l’ora di vedere la mia famiglia, le persone che più amo al mondo.
Mia moglie e mia figlia.
 
Sorrido nel pensare alla mia piccola peste con gli occhi azzurri, come i miei, e con i capelli castani, come quelli di mia moglie.
A dir la verità è la mia fotocopia sputata, togliendo i capelli appunto. Sfortunatamente ha preso anche il mio carattere: non sta ferma un attimo, ha una parlantina eccessiva per la sua età, ne combina una più del diavolo e porta a casa qualsiasi povera bestiola che gli capita a tiro sempre con il solito pretesto.
 

-Papi, tu aiuti gli animali, perché non posso farlo anche io?-

 
Ogni volta è sempre la stessa storia e continuamente tento di spiegarle che si, aiuto gli animali, ma che casa nostra non deve diventare anche la riserva di insetti e rane che, puntualmente, prende dal giardino nel retro.
Come potrei sgridarla, però? Vivo per la mia bambina, è la mia luce, il mio Sole, è semplicemente il mio tutto.
Loro sono il mio tutto.
 
Controllo l’orologio che segna le 9.23 pm e sorrido soddisfatto.
Ho migliorato leggermente il mio record. Infilo le chiavi nella serratura e le giro e successivamente apro la porta. La casa è avvolta nel buio, se non fosse per la luce della televisione che fa da sfondo.
Scuoto leggermente la testa divertito nel vedere i soliti cartoni alla TV con i suoni di quei bizzarri personaggi che fanno da sottofondo.
Mi avvicino al divano e mi sporgo leggermente e guardo estasiato la scena che mi si presenta di fronte più di qualche volta.
 
Mia moglie è sdraiata per tutta la lunghezza del divano ed abbraccia teneramente nostra figlia che le si è accoccolata sul petto, fortunatamente non schiacciandola, però.
Il mio sguardo si posa sul ventre della mia amata e automaticamente sorrido.
Lì dentro c’è mio figlio o mia figlia, il nostro secondogenito.
Accarezzo leggermente quella piccola collina e mi fermo per qualche istante ad osservare questo splendido quadro.
Poso una mano sulla testa di mia figlia e mi sporgo per darle un bacio, cosa che faccio subito dopo con mia moglie.
 
Vedo quest’ultima muoversi leggermente, ma sembra troppo occupata a dormire.
E’ stanca, lo so. Tra la casa e la bambina, in più con la gravidanza, non è per niente facile. Io mi sono proposto tante volte di stare a casa con lei e di sospendere per un po’ la fondazione, ma lei si è categoricamente rifiutata. Sa che amo il mio lavoro e ha rinunciato a del tempo libero o ad altre attività per me.
Non ho parole per descrivere quanto ami questa donna. Dalla prima volta che l’ho vista ne sono rimasto affascinato, letteralmente un colpo di fulmine.
 
Ci siamo persi per qualche anno, ma dopo ci siamo ritrovati e siamo tornati più uniti che mai.
Lei è la mia piccola Nina.
Si, la mia Nina. L’unica donna che abbia mai amato in una maniera così totalizzante e che amerò per sempre –esclusa mia figlia, lei è qualcosa che ho creato io, qualcosa che abbiamo creato noi.
Mi siedo sui talloni e sposto qualche ciocca di capelli dal viso di mia moglie. Più gli anni passano e più diventa bella.
E’ sempre stata bella la mia Nina, ma ogni giorno ne rimango incantato come se fosse il primo. E’ bella quando indossa un vestito che le fascia le curve ed è bella quando indossa il suo pigiamone rosa o una semplice tuta per stare più comoda.
E’ bella sempre perché è la donna che amo, mia moglie e la madre dei miei figli.
 
Le poso un bacio sulla fronte, sul naso, agli angoli della bocca e poi sulle labbra. Finalmente sembra svegliarsi dal torpore e si stiracchia leggermente, cercando di fare meno movimenti possibili.
Apre prima un occhio e poi l’altro e non appena si scontra con i miei sorride. Si sporge leggermente e mi posa un bacio a fior di labbra.

 
“Ciao…” biascica ancora mezza addormentata.
“Ciao… -le poso un altro bacio sulle labbra- Mi dispiace di averti svegliata, ma credo che sia più comodo dormire a letto invece di dormire sul divano…”
“Non mi sarei accorta della differenza…” mormora sfilandosi la coperta che copriva lei e nostra figlia.
“Lo so che è comodo, l’ho scelto io!” rispondo divertito.
“Chissà perché l’hai scelto così comodo…” mormora con una punta di malizia.
“Non certamente per la comodità dei nostri ospiti!” le rivolgo un’occhiata maliziosa.

 
Scuote la testa divertita e io approfitto per posare ancora le mie labbra sulle sue. Non mi stancherei mai di lei, come potrei farlo?

 
“La porto a letto…” sussurro indicando con il capo nostra figlia.

 
Annuisce piano mentre cerco di prendere delicatamente Elena tra le mie braccia.
L’abbiamo chiamata Elena proprio in onore del personaggio amato da Nina e della serie che ci ha fatto incontrare.
E’ stata un’idea di tutti e due e ci siamo trovati più che d’accordo.
La bambina si muove tra le mie braccia e apre gli occhi. Non sono riuscito a non farla svegliare.

 
“Papi?” domanda con un occhio aperto e con l’altro chiuso.
“Ciao principessa…” le poso un bacio sulla fronte.

 
Mi getta pigramente le braccia al collo e ho come l’impressione che non si staccherà da me tanto facilmente anche questa sera.
Ogni sera la porto sempre a letto e puntualmente le racconto una fiaba o, quando è troppo stanca per ascoltarla, le rimbocco le coperte.
Altre volte stiamo un’ora tutti e tre seduti sul suo letto a parlare della giornata trascorsa e sono quelli i momenti che amo di più.
Quando siamo solo noi tre, anzi, quattro.

 
“Non voglio andare a letto…” si lamenta, poi continua. “Non ho sonno…”

 
Ridacchio leggermente divertito. Quando si sveglia combatte con tutte le sue forze per non essere rimessa a letto, ma quando appoggia la testa sul cuscino crolla definitivamente.

 
“Amore, è tardi e tu sei stanca…” le spiego aprendo con la spalla la porta della sua cameretta.
“Non è vero papi, io non ho sonno!” combatte ancora.

 
Scosto leggermente le coperte e l’adagio delicatamente sul letto, poi gliele rimbocco.

 
“E’ tardi piccola, e domani c’è scuola…” le spiego.
“Rimani qui con me a raccontarmi una fiaba?” mi domanda con un’espressione da cucciolo bastonato che ha ereditato da sua madre.

 
Ecco, ha ereditato poche cose da lei, ma sono quelle che mi fanno impazzire.

 
“Mm… -fingo di pensarci su- Hai fatto la brava oggi con la mamma?”
“Si, ho fatto tutti i compiti e abbiamo preparato una bella torta! –mi risponde felice– Abbiamo preparato anche i biscotti a forma di gatto, ma non ne sono rimasti molti…”
“Avete mangiato tutti i biscotti?” le domando fingendomi offeso.
“Ecco… -si blocca un attimo per pensare alla risposta- Io e la mamma ne abbiamo mangiato uno, due… E…”
“Credo che mi accontenterò della torta.” ridacchio divertito.
“E’ buona la torta sai!” esclama. “E’ con il cioccolato e senza-”

 
Si blocca cercando di ricordare qualche ingrediente o altro, ma non riesce a ricordarlo.
Cerca con lo sguardo Nina che nel frattempo si è appoggiata allo stipite della porta.

 
“E senza glutine, amore!” l’aiuta lei.
“Si papi, senza quello!” annuisce soddisfatta.

 
Nina avanza di qualche passo e si siede di fianco a me.
Le appoggio una mano sulla gamba e le sorrido dolcemente.

 
“Piccola, è ora di andare a letto.” la incoraggia.
“Papà può raccontarmi una favola?” domanda.
“Va bene, solo una…” mormora lei di rimando.
“Mamma, rimani anche tu con noi?” domanda Elena alla madre.
“Certo, piccola…” le risponde.

 
Elena si sistema meglio sul letto e mi invita ad iniziare la storia. Nina appoggia la testa sulla mia spalla e così inizio a raccontare.

 
“C’era una volta, tanto tempo fa, una principessa di nome Elena che viveva in un enorme castello insieme al-” inizio, ma mia figlia mi blocca.
“Si chiama Elena, come me?” mi domanda.
“Si, piccola, come te…” le rispondo.
“E quanto era grande il castello?” domanda ancora.
“Amore, papà non finirà mai di raccontare la storia se lo interrompiamo sempre, non credi?” le domanda dolcemente Nina.
“Va bene, ho capito… -annuisce- Non parlo più…”

 
Sorrido e riprendo le storia.

 
“Che viveva con suo fratello e con la zia-” vengo interrotto una seconda volta.
“E i genitori? Dove sono?” domanda.
“Ecco… Non ci sono più…” tento di spiegarle.
“Ma papà! –protesta– La principessa deve avere una mamma e un papà!”

 
Nina ridacchia leggermente per la caparbietà di nostra figlia. Ogni volta che le racconto una storia fa sempre un sacco di domande e mia moglie si diverte a vedermi in difficoltà.

 
“E va bene… La principessa viveva con il fratello e con i suo genitori. Un bel giorno arrivò un bellissimo principe dagli occhi verdi e dai capelli biondi per sposare la principessa. Non appena Elena vide il principe se ne innamorò…” continuo.
“Ma io non voglio un principe con gli occhi verdi, i suoi occhi devono essere azzurri!” si impunta sbuffando.

 
Mi gratto leggermente il capo e continuo.

 
“Il principe aveva un fratello. Era un ragazzo solitario ed aveva gli occhi azzurri. Alla principessa non piaceva il fratello del principe e cos-”
“Ma la principessa deve stare con il ragazzo dagli occhi azzurri papà!” ribatte ancora.

 
Mi copro la faccia con le mani.
Ecco perché dico che ha preso il mio carattere. La sua tenacia non la batte nessuno.
 











 
 
                                                       * * *
 













 
Finalmente, dopo una buona mezz’ora, ho finito di raccontarle la storia.
Ha preso tutta un’altra direzione, con maghi, draghi, lupi e tante altre cose, ma alla fine sono riuscito a renderla soddisfatta, ancora una volta.
La principessa e il principe –dagli occhi azzurri– si sono sposati e hanno avuto il loro finale felice.
Mi sdraio sul letto, accanto a mia moglie, e invito quest’ultima ad avvicinarsi. Non se lo fa ripetere due volte e si accoccola sul mio petto.
 
Le bacio teneramente il capo, mentre lei disegna dei ghirigori sul mio petto.

 
“Ammetto che ha preso totalmente il mio carattere…” sospiro esausto.
“E’ la tua fotocopia!” sorride Nina.
“Forse mi sono impegnato decisamente troppo…” ammetto.
“Mmm… Modesto…” mi rimbecca lei.
“Si, ammetto di essere modesto…” scherzo.
“Certo! –ride e mi tira un pugno sulla spalla– Com’è andata oggi all’associazione?”

 
La bacio prima di risponderle.
Mi aiuta anche lei il più delle volte e si diverte a tenere tutti gli appuntamenti anche da casa e giustamente mi obbliga a tenerla informata.

 
“Alla grande, stiamo trovando sempre più sponsor…” le dico girandomi verso di lei. “Qui, com’è andata?”

 
Le scopro leggermente il ventre e inizio ad accarezzarlo.
Il bambino (o bambina) ha già iniziato a muoversi, visto lo stato avanzato della gravidanza, ma Nina, per ora, ha deciso di non voler sapere il sesso visto che vuole la sorpresa. Abbiamo tentato anche con Elena di tenere tutto all’ultimo, ma tra la mia curiosità e la sua non ce l’abbiamo fatta.
Oggi aveva una visita con la ginecologa ed è andata con mia madre e so, per certo, che non ha voluto chiedere niente al riguardo. Dovrò aspettare all’ultimo e non saprò se sarà un maschio fino alla nascita.
Si, dopo una femmina vorrei un maschio, penso di meritarmelo.

 
“Bene. –mi sorride– Elena ha fatto la brava e mi ha aiutata, mentre fagiolino non è stato fermo un attimo.”
“E’ parecchio dispettoso…” sorrido felice. “Prenderà dalla sorella…”

 
Anche Elena si muoveva un sacco e scalpitava per uscire.
E’ anche nata prematura, oltretutto.

 
“Avremo un altro terremoto con cui fare i conti…” sospira, ma nel tono della voce noto tutto l’amore possibile che solo una madre può avere.
“Non credi che dovremo trovare un altro nome al posto di fagiolino?” le domando.  “Non so… Magari potremo sapere il sesso così-”
“Ho capito dove vuoi arrivare, Somerhalder!” mi rimbecca lei guardandomi negli occhi e alzando leggermente le sopracciglia.
“Amore, luce dei miei occhi, ti prego, non posso aspettare altri tre mesi o quello che è senza sapere nulla!” la prego tirando fuori il mio tono più supplichevole.

 
Nina si scosta leggermente da me.

 
“E chi ti ha detto che io non lo sappia già?” mi domanda leggermente divertita.

 
La guardo per qualche istante.
Lei… Sa già?

 
“Tu mi stai dicendo che lo sai?” le domando accigliato.
“Forse si… Forse no…” mormora angelica e divertita.

 
Lei è divertita mentre io sto impazzendo.
La faccio cadere –sempre delicatamente, non potrei mai farle del male– tra i cuscini del letto e mi porto sopra di lei.
Le sorrido con il mio classico sorriso sghembo per poi far scorrere le mie mani lungo tutto il suo corpo.

 
“Ian, ma ch-” ride. “Ian… No… ahahahaha… Basta, Ian… Basta!”

 
Mi prega di fermarmi, ma io non ho intenzione di farlo. Vuole guerra?
Guerra sia!
Le solletico i fianchi, il punto che odia di più, e il collo. Nina, più furba di me, mi fa lo sgambetto e mi fa cadere a lato. Si rialza e mi posa un bacio sulle labbra.

 
“Volevo solo vedere la tua espressione…” ride.

 
La guardo confuso.

 
“Vuol dire che non lo sai?” le domando quasi amareggiato.
“Volevo soltanto saperlo prima di te e darti personalmente la notizia, ma se non vuoi…” mormora quasi indifferente.
“Se non lo voglio?” aggrotto le sopracciglia. “Muoio dalla voglia di saperlo, moglie ingrata!”
“E’ un maschio…” mormora.

 
Strabuzzo gli occhi. Ho davvero sentito la parola maschio fuoriuscirle dalle labbra?

 
“E’ un… Maschio?” domando incredulo.
“Si Somerhalder, è un maschietto!” mi risponde accarezzandosi il ventre.

 
Di slancio l’abbraccio e la stringo forte a me.
Nina ride del mio entusiasmo e la bacio con trasporto. La mia mano corre sul suo ventre dove nostro figlio sta dormendo o, magari, sta ascoltando il nostro dialogo.
Mia moglie appoggia la mano sopra la mia e stiamo così, abbracciata e con le mani su nostro figlio.

 
“Mi hai reso l’uomo più felice del mondo…” mormoro catturando ancora le sue labbra con le mie.
“Sono contenta che basti così poco per farti felice!” ridacchia lei di rimando.
“Avremo un bambino…” mormoro con la voce che trema.

 
Avremo un maschietto, un fratellino per Elena.

 
“Si ed anche questa volta il cognome dei Somerhalder verrà portato avanti per altre generazioni.” sorride.
“Grazie..” le dico solo.

 
Aggrotta le sopracciglia confusa.

 
“Per cosa?” mi domanda.
“Per essere te stessa, per essere qui, con me. Per amarmi e supportarmi ogni giorno… -mormoro prendendole il viso tra le mani- Per essere la madre dei miei figli… Per essere semplicemente te.”

 
Nina mi accarezza una guancia con la mano.

 
“Siamo in vena di dolcezze questa sera?” mi domanda.

 
Le sorrido mentre la stringo più forte a me. Non finirò mai di ringraziarla.
Sento dei passi che si avvicinano e la porta aprirsi.
Giriamo contemporaneamente il capo per ritrovarci davanti Elena che stringe il suo pupazzo tra le braccia.
E’ triste, sembra.
Avrà fatto un brutto sogno.

 
“Amore, cos’è successo?” le domanda Nina.

 
Elena entra nella camera e si avvicina al letto.

 
“Ho fatto un brutto sogno… -mormora- Posso dormire con voi?”
“Vieni principessa.” la invito a prendere posto tra di noi, mentre Nina si scosta. “Mettiti sotto le coperte.”

 
Nostra figlia sorride soddisfatta e rassicurata si mette in mezzo tra di noi. Sistemo meglio le lenzuola coprendo le due ragioni della mia vita, anzi, tre.
Nina chiede a nostra figlia che cosa ha sognato e lei inizia a raccontare di come un mostro l’abbia attaccata, ma di come, anche, un principe l’abbia salvata, ma sostiene che ha avuto veramente tanta paura.
Continua a parlare, dopo sento la sua voce affievolirsi così come vedo le palpebre di Nina abbassarsi.
Una mia mano va a cercare la sua e non appena la trovo la stringo.
Nina alza leggermente gli occhi e mi osserva.

 
“Ti amo…” mormoro.
“Anche io, non sai quanto…” mi risponde lei.

 
Ci addormentiamo così, legati l’uno all’altro.
Mi addormento e sento di essere l’uomo più felice dell’interno universo.


_________________________________________________________________________________________________________________________

Risalve a tutte :')
Per chi mi conosce sa che sono solita pubblicare One-Shot Nian e ho anche una Long che spero di aggiornare il prima possibile.
Sinceramente non so come, quando e perchè mi sia venuto fuori questo. Forse dopo la puntata parecchio triste o forse per la mancanza dei Nian. Quei due mi mancano da morire insieme, si :(
Quello che ho scritto ovviamente è praticamente impossibile che possa accadere, ormai ho perso tutte le speranze di un loro ritorno insieme, ma continuerò sempre a sostenerli, anche se ormai si sono fatti una vita.
Ian con Nikki e Nina con... Nina ancora con nessuno, ma le auguro tutta la felicità di questo mondo, se lo merita <3
Sinceramente non ho niente da dire su questo, ma mi fareste felice se lasciaste qualche parere per sclerare con me... Sono l'unica che tifa ancora Nian? <3
Alla prossima, Horse_
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Horse_