Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, né offenderle in alcun modo.

È notte fonda quando Andreas si sveglia. Cerca con la mano il corpo del compagno accanto a sé, ma trova solo il fantasma del suo calore. Si alza dal letto con un sospiro, afferrando una coperta di pile e avvolgendocisi.

Trova Michael seduto a gambe incrociare sul tappeto, che guarda fuori dalla portafinestra del balcone. Si siede alle sue spalle e lo avvolge con le sue braccia e la coperta. Appoggia il mento sulla sua spalla, respirando profondamente l’odore di buono della pelle calda del suo uomo. Sentendolo sospirare, sorride di un sorriso amaro, e prova a rilassarlo lasciando una scia di baci dietro la clavicola.

Michael sospira di nuovo e Andreas lo stringe più forte, sapendo cosa lo turba. Pochi giorni fa è stato costretto a rifiutare le attenzioni dell’ennesima ragazzina adorante. È difficile lavorare seriamente con qualcuno, se questi in tua presenza non capisce più nulla.

Rimangono così per un po’, godendosi semplicemente la vicinanza dell’altro, che, soprattutto negli ultimi tempi, non è così scontata. Il biondo si alza e si sposta sulle gambe dell’uomo che ama, così da poter unire le loro labbra in un dolce bacio.

“You’re too perfect” mormora quando si staccano, le sue mani a carezzargli delicatamente le guance. Poi posa la bocca sul collo del suo fidanzato e, prima che lui capisca cosa stia facendo, lascia un segno bluastro sulla pelle chiara.

“Andy!”

“They have to know that you’re mine.”

Nonostante tutto, il riccio sorride, mentre Andreas li avvolge entrambi con la coperta e si accoccola contro il suo petto. E Michael pensa che davvero non gli importa del fatto che si distruggerà la schiena riportandolo a letto in braccio, non lo farebbe spostare di lì per nulla al mondo.