ΝΟΥΣ ΚΑΙ ΚΑΡΔΙΆ
Le nostre parole si perdono:
viaggiano su strade affollate;
sentieri angusti; vie soffocate.
Incontrarsi, sì, ma mai capirsi.
Morirebbero.
La mia mente annaspa,
e secondo dopo secondo
i contorni delle parole,
le nostre,
sbiadiscono,
sfumano.
Credimi. Allora ti crederò.
Dimentica. Allora dimenticherò.
Steso sul letto
con lo sguardo appeso sul soffitto,
immerso nel mio sangue,
enumero sulle dita
le nostre differenze,
quelle che ci rendono simili:
vivi calcoli senz'anima
e io mi dimeno negli affanni;
progetti il futuro e
io resuscito i ricordi;
nuoti nell'oro del tuo successo
e io siedo su foglie secche;
scorrono le tue parole
le mie si fermano per l'emozione;
gareggi per la vittoria
io per il confronto;
innumerevoli colpe mi dai
altrettante me ne do io.
Viviamo in mondo distanti:
sono il respiro di un cuore ,
tu il prodotto della ragione,
separati per natura.
Eppure io ti sento:
ruggisci nei miei pensieri,
chiedi spazio dentro me
ma tu mi senti? Parlo di te alla luna,
copro il silenzio col tuo nome
e io ti sento
Ti sento.