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Autore: blackandwhite988    08/11/2014    2 recensioni
Maybe it's not too late.
Tra noi due,quella che fa più schifo sono io. Tu non mi ami e ti si legge negli occhi. Io so leggere benissimo e faccio finta di essere analfabeta.
**
Resta con me. Resta perchè sei la cosa più bella che mi sia capitata. Può sembrare banale, ma lo sei. Resta perchè da quando ci sei tu sorrido sempre. Resta perchè la tua sola presenza mi fa scordare qualsiasi cosa. Resta perchè non sopporto che tu te ne vada anche solo per un secondo, figurati per la vita. Resta perchè ti amo.
**..**
Quanti giorni passati a star male.
Senza un domani.
Nè con un buongiorno fra le mani.
Senza dimenticare.
La distanza.
La mancanza.
E con un vuoto da colmare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Maybe it's not too late.

 

'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

 

Tratto da una storia vera.
 

-Svegliati idiota!.- L'odioso suono della voce di mia madre diede fine ai miei sogni. -Sono già le sette e mezza, hai quindici anni ormai, dovresti essere più responsabile, devi andare a scuola, non puoi arrivare tardi il primo giorno !.-

Mi costrinsi ad aprire gli occhi,e mugolai qualcosa di incomprensibile anche per me. Un altro odioso anno di scuola stava per iniziare, ed io non ero mentalmente pronta al primo anno di superiori.

Non ero pronta ad affrontare i nuovi compagni di classe, i nuovi professori, i compiti, le interrogazioni...Dio.

Mi alzai controvoglia dal letto, trascinandomi sino al bagno. Non appena fui di fronte allo specchio feci una smorfia. I miei capelli biondi mi ricadevano spettinati sul volto, rendendomi più ridicola di quanto già lo fossi. Sbattei leggermente le palpebre, decidendo di dover aggiungere dell'eyeliner per rendere i miei occhi color cioccolato più accettabili.

Aprii l'acqua fredda del rubinetto sottostante, e mi sciacquai varie volte il viso. Cosa aveva detto mia madre?. Che ore erano?.

Decisi di lasciar perdere, mi lavai i denti, e tornai di là. La mia stanza non era tra le migliori. Un letto, una scrivania, e un armadio. L'unica cosa che la rendeva 'unica' era il quadro appeso alla parete che ritraeva i momenti migliori della mia vita.

Le estati al mare.

Le uscite con gli amici.

Io, mamma e papà assieme in Italia.

Scossi la testa, riprendendomi dai miei pensieri, e aprii l'armadio. Forse avrei seriamente dovuto muovermi, come aveva detto / urlato, mia madre. Afferrai una felpa, e dei jeans, tolsi il pigiama e mi vestii in fretta e furia.

Portai lo sguardo sul cellulare '7:45'. Sgranai gli occhi dallo stupore, afferrai la cartella, e mi precipitai di sotto.

-Te l'avevo detto io....-

Ignorai la parlantina continua di mia madre, indossai le scarpe, la giacca e corsi veloce fuori di casa, per raggiungere la scuola.

Per mia fortuna il cortile era ancora pieno, ce l'avevo fatta, non era ancora suonata. Mi sistemai i capelli e finsi di non avere l’affanno.

Tirai fuori dalla tasca il cellulare, e cominciai a camminare verso l’entrata. Ero talmente presa che non mi accorsi di essere andata a sbattere contro qualcosa, o per meglio dire contro qualcuno.

Il mio povero sedere andò a sbattere a terra, e la prima cosa che notai fu il mio cellulare fare un volo di circa due metri. Spalancai gli occhi per poi alzare lo sguardo.

Un bellissimo ragazzo mi si presentava davanti. Era alto, corporatura da modello della Hollister, i capelli biondo chiaro che risplendevano alla luce del sole, e la cosa che più mi colpì furono  le iridi azzurre dei suoi occhi. Non era un azzurro qualunque, erano...il paradiso?

-Guarda dove vai sfigata!.- Sbottò nervosamente prima di scomparire dalla mia vista.

Gli lanciai un occhiataccia, aveva fatto bene ad andarsene, altrimenti mi sarei imbestialita per come mi aveva parlato.

Mi rialzai dolorante, raccattai il cellulare e la cartella, ricominciando a camminare per la mia classe.

La mia classe sarebbe dovuta essere la ‘1°R’, chissà, era nel piano superiore o inferiore?.

Sbuffai, ma alla fine riuscii a trovarla. Entrai, scrutando tutte le persone presenti in aula, notando subito degli occhi azzurri, quegli occhi azzurri.

Decisi che il mio posto sarebbe stato di fronte a lui, e al suo compagno di banco. Aveva i capelli ricci raccolti una bandana color rosso acceso. I suoi occhi verdi, con varie sfumature castane, erano davvero belli, anche se non potevano superare la bellezza di quelli dell’altro ragazzo.

Non era giusto, perchè io non avevo gli occhi di quel colore?.

Mi accomodai, e cercai di non dare peso a certi mormorii alquanto fastidiosi degli altri compagni.

Il mio sguardo vagò sulla cattedra, bene, il primo giorno di scuola e il prof. non era ancora arrivato. Lasciai perdere quel dettaglio cercando di capire che tipo di compagni di classe avessi.

C’erano soltanto quattro ragazze, compresa io. Wow, classe prevalentemente maschile, ci sarebbe stato da divertirsi.

Una ragazza, dalla bassa statura mi ispirava simpatia. Aveva un gran bel sorriso, chissà se avremmo legato. Non sembrava australiana, nonostante fossimo a Sidney, veniva sicuramente dal Marocco, o da quelle parti.

Il mio sguardo vagò per il resto della classe, due ragazze, che conversavano abbastanza ad alta voce mi fecero alzare gli occhi al cielo. Sembravano delle ochette, le solite no?.

La più alta, era di colore, i capelli sicuramente finti, e degli orribili occhiali viola.

Gli occhi?.

Neri come la pece.

L’altra mi dava l’impressione di una senza tetto. La giacca sgualcita color blu scuro, e dei pantaloni da tuta da ginnastica.

Ridacchiai tra me e me, decidendo di farla finita con i giudizi, altrimenti non avrei più finito e tirai fuori astuccio e diario.

-Bene ragazzi, scusate il ritardo e cominciamo subito con l’appello.- Annunciò il professore prendendo il registro di classe, e cominciando a sfogliarlo.

-Michael Clifford?.-

Un ragazzo dai capelli alquanto strani alzò la mano, biascicando un ‘Presente’.

Cercai di non addormentarmi quando continuò a chiamare gli altri ragazzi, ma mi ripresi quando cominciò con la prima ragazza.

-Khady Drew ?.- La ragazza di colore alzò la mano, mi stava già antipatica, per il suo modo di fare, sembrava si credesse chissà chi.

-Calum Hood?.- Portai lo sguardo a destra, e un ragazzo abbastanza carino alzò la mano. Come avevo fatto a non notarlo prima?.

I suoi occhi risaltavano, visto la grandezza, e capelli nero scuro circondavano il suo bel viso paffuto.

-Ashton Irwin?.- Il ragazzo con la bandana, che trovavo a dir poco bellissimo, si fece sentire quasi gridando ‘presente’.

-Cristine Lynch ?.- La senza tetto ripose con un semplice ‘presente’.

-Yasmine Valdez ?.- La ragazzina bassa alzò la mano, lanciando un piccolo timido sorriso verso la mia direzione.

Ricambiai, per poi tornare con l’attenzione sul professore.

-Oh, mi scusi signorino Hemmings, l’ho saltato.- Dopo aver detto questo si schiarì la voce.-Luke Hemmings?.- Disse con fare teatrale.

Seguii il suo sguardo, guardando con la coda dell’occhio chi era questo Hemmings.

Indovinate?.

Si, proprio lui, il biondino antipatico.

- Chrystal Wilson?.-  

Sgranai gli occhi, dio, ho sempre odiato gli appelli. Il solo pensiero di fare una brutta figura mi metteva in un’estrema ansia.

-Chrystal Wilson?.- Ripetè alzando la voce.

-Presente!.- Gridai col suo stesso tono di voce, facendo ridere alcuni compagni di classe.

Beh, perfetto, ero riuscita a fare una brutta figura. Sospirai pesantemente, chissà come sarebbe andato a finire questo primo giorno di scuola.

Angolo Autrici:

Salve salvino, qui vi parlano due ragazze, pronte a conoscervi meglio e a stringere un bel rapporto con voi. Dovreste aver già capito che siamo in due, quindi, ovviamente, è una storia scritta a quattro mani.

Ci siamo date da fare per scrivere questo primo capitolo/ prologo , quindi per favore siate clementi, e abbiate pietà di noi povere esseri umani <3. Vi preghiamo di non tirare pomodori, sedie, palloni da calcio e altre cose che possono gravemente ferire

A parte gli scherzi, speriamo di ricevere almeno una recensione, così che ci faccia sapere se continuare o no questa ff. Accettiamo qualsiasi tipo di commento, critica, o consiglio.

Grazie in anticipo, ciao a tutte <3.

 
   
 
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