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Autore: Angel_with_horns    08/11/2014    4 recensioni
Può nascere l'amore tra un cuore solitario fatto di metallo ed un anima logorata dalla passione e dalle emozioni ?
Lui era il male, lei invece era il bene...
Un cuore di metallo, a detta di molti è incapace di amare. Ma quello di Shadow non era così, anzi. Riusciva ad amare persino più di una persona normale. Non faceva, però, trasparire le sue emozioni. Lui era stato concepito per il male, per la distruzione e per il dolore...
Non era abituato ad amare da molto tempo...
Un pezzo di ferro indurito dall'odio...
Ma anche il ferro, a temperature elevate, si scioglie...
Lei invece era accecata dall'amore verso qualcuno che non l'avrebbe ricambiata tanto facilmente. Cresciuta in quella pozione d'amore che a lungo andare sarebbe diventata il suo veleno...
Al contrario di Shadow lei era abituata ad amare, e fin troppo.
L'uno l'opposto dell'altro... ma è scientifico : gli opposti si attraggono !
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Rose, Shadow the Hedgehog, Silver the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amy era lì, seduta sulle scalinate del palazzo di Soleanna, a fissare il vuoto, mentre i suoi sospiri riempivano l'aria. Una marea di lacrime mirava a rigargli il volto, come un torrente impetuoso. "Basta, Amy, basta ! Non piangere, dopotutto l'ha fatto per il bene di Sonic..." pensò la ragazza passandosi una mano sugli occhi, riferendosi al bacio che la principessa Elise aveva dato a Sonic, nel disperato tentativo di risvegliarlo. Ancora non lo accettava, ancora quel ricordo le martellava la testa. Era durato solo pochi attimi, che ad Amy erano sembrati un inferno, e tutt'ora quel momento continuava a ripetersi nella sua mente, facendola quasi impazzire. Davanti a tutti aveva cercato di essere forte, di non piangere quando lentamente le labbra di lei sfioravano quelle del suo amato... Ma è difficile mostrarsi così forte quando quello che ami è morto, e l'unica maniera per risvegliarlo è il bacio di qualcuno... E quel qualcuno non sei tu... Quei sentimenti si erano mostrati più forti della sua volontà, perciò la riccia era stata costretta a scappare lontano, per nascondere le sue vere emozioni. Era in quel luogo da chissà quanto. Minuti ? Ore ? È difficile scandire il tempo quando sei sola con la tua tristezza e con il tuo dolore. Ad un certo punto vide in lontananza un fumo nero avvicinarsi ed inglobare case e persone. Amy sgranó gli occhi quando si accorse che quello non era semplice fumo, ma "l'oscurità", ovvero il prodotto che scatruiva dallo spegnimento delle fiamme sacre. Non era certo pericoloso, anzi, era innocuo come un bambino. Solo che al sol contatto faceva perdere il ricordo dell'accaduto nei giorni precedenti. Amy si rallegrò, sperando che così avrebbe dimenticato ogni cosa negativa che le era capitata in quella vicenda. La riccia si alzò in piedi e si buttò fra quel fumo, con un leggero sorrisetto fra le labbra. "Addio, ricordi, siete troppo dolorosi per continuare a vivere dentro di me... mi state lentamente corrodendo dall'interno, e non posso accettarlo !" Disse lei, mentre una lacrima di gioia mista a dolore le scivolava via dal viso. Sentì il fumo annidiarsi dentro di lei, entrarle dentro la bocca e nelle narici, e lentamente riempirla. Il fumo si espanse in ogni angolo del suo corpo, ma stranamente non riuscì a penetrare nel suo cuore, circondato da una barriera invisibile e spessa... La riccia iniziò a tossire violentemente, quel maledetto fumo la stava soffocando. "Perchè ? Perchè non funzioni ? Perchè mi stai uccidendo ?" Pensò Amy, che aveva quasi esaurito l'ossigeno. Con le ultime arie che aveva nei polmoni lanciò un grido, che ruppe quel silenzio. Si accasciò a terra, mentre la vista si appannava. L'ultima cosa che vide fu la sagoma di un riccio, che si avvicinava a lei sempre di più. Amy si risvegliò, adagiata su un prato fiorito. Alzò la testa e si coprì gli occhi, infastidita dalla luce del sole. Si strofinò le palpebre ed ancora intontita si alzò in piedi. Era troppo debole perciò ricadde all'indietro. Qualcuno la prese, evitandole di rompersi il cranio. Poi quel qualcuno la adagiò ad un albero di ciliegio. "C-chi..." mormorò Amy, cercando di mettere a fuoco la vista. Il riccio si allontanò e cercò di scappare. "Aspetta... non andare per favore !" Fece lei tendendo la mano in avanti. Chiuse un altra volta le palpebre e si ritrovò davanti Shadow, intento a fissarla con un espressione vuota. "Sh-shadow, cosa ci fai qui ?" Chiese lei stupita. Si sarebbe aspettata chiunque tranne lui. Il riccio la fissò senza proferire parola. "Shadow, allora ?" Richiese lei, mentre sul suo volto si dipingeva un'espressione incerta. "Ti ho vista soffocare e ho deciso di aiutarti..." fece lui con tono secco. "Grazie ma... perchè ?" Amy non riusciva a capire. Shadow si era sempre dimostrato freddo nei suoi confronti e adesso le salvava addirittura la vita. "Non c'è un motivo, solo ho pensato che non meritassi di morire, sei troppo giovane, cara Rose..." disse lui per poi teletrasportarsi lontano da lei. La riccia si strizzò gli occhi e si alzò in piedi. "TANTO NON AVEVO BISOGNO DEL TUO AIUTO !" Gridò offesa. Iniziò a correre verso la città quando ad un tratto intravide qualcuno di molto familiare. "Silveeeer !" Urlò la ragazza, attaccandosi al riccio argentato. "C-chi sei tu ?" Domandò lui. "Silver, non mi riconosci ? Sono Amy ! Amy Rose !" "No, spiacente non ricordo chi sei..." La riccia guardò l'amico, stranita. Come mai l'aveva dimenticata ? Tutto d'un tratto si ricordo del fumo... e anche di quei ricordi che voleva seppellire dentro di se e non far riemergere mai più. "Perchè non ha funzionato con me ?" Si domandò lei nella mente. Una lacrima le rigò la guancia. "Ehi... Amy, giusto ? Non piangere..." la consolò Silver asciugandole la lacrima. "Grazie, Silver..." sorrise Amy. "Posso chiederti come mai sai il mio nome ?" Domandò lui. "Beh, è una lunga storia..." La riccia spiegò ogni cosa. Di come l'aveva conosciuto, scambiandolo per Sonic. Del fatto che i due avevano cercato il riccio blu insieme. Del fatto che alla fine avevano litigato e non si erano riappacificati. Del fatto che il fumo aveva fatto dimenticare tutto a tutti, tranne che a lei. "M-mi dispiace molto, Silver, non volevo litigare con te..." si scusò la ragazza, abbassando la testa. "Tranquilla Amy, non me lo ricordo neanche !" Ammise ridacchiando Silver "adesso però dobbiamo cercare un rifugio per la notte..." "Aspetta, vuol dire che ti fermi qui nel passato ??" Chiese Amy incredula. "Si, anche perchè è un bel luogo, questo, perciò rimarrò." Sorrise il riccio argentato. "Siiiiii !!! Evvivaaaa !!!!" Fece Amy, regalando all'amico un abbraccio spacca ossa. "A-amy... mi soffochi !" Disse lui con il poco ossigeno che aveva nei polmoni. "Oh, scusa ! Sembri Sonic quando dici cos..." la sola pronuncia di quel nome le mise addosso una malinconia incredibile. "Ehm, sbrighiamoci, o dormiremo fuori !" Disse il riccio, nel tentativo di distrarla da quei pensieri tristi. "Si, okay !" Annuì la riccia sforzando un sorriso. Continua...
   
 
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