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Autore: Maisha    08/11/2014    1 recensioni
"I suoi occhi mi scrutavano divertiti, mi parlavano di limiti proibiti che avrebbe scavalcato, di confini insuperabili che avrebbe abbattuto e di gioia che avrei provato."
Canzone: Warrior- Beth Crowley
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Mi prese per le mani.

Sentii come una corrente attraversarmi da capo a piedi, scuotere le mie ossa e intorpidirmi le dita.

Mi tirò a sé ed io fu incapace di reagire, di oppormi o di assecondarlo.

Lasciai semplicemente che mi afferrasse, che mi trascinasse e mi avvolgesse, lasciando che i suoi palmi sfiorassero i miei fianchi risalendo poi lentamente la schiena; con un dito seguì la mia spina dorsale fino alle scapole, ed io rabbrividii e non riuscii a trattenermi dal socchiudere gli occhi, le palpebre tremanti; schiusi la bocca, completamente abbandonata contro di lui, il calore che si irradiava dal suo petto alle mie mani, il suo profumo che mi riempiva le narici.

"You fascinated me
Cloacked in shadows and secrecy
The beauty of a broken angel

I ventured carefully
Afraid of what you thought I'd be
But pretty soon I was entangled..."

Mi guardava curioso, mi scrutava attento, come se fosse piacevolmente sorpreso dalla mia reazione.

Avvicinò le labbra alla mia guancia e la sfiorò appena.

Tremai, e lui accarezzò il mio collo col suo fiato, poi la sua bocca sfiorò il lobo del mio orecchio ed io trattenni il respiro.

Si allontanò e osservò la mia reazione ai suoi tocchi.

I suoi occhi mi scrutavano divertiti, mi parlavano di limiti proibiti che avrebbe scavalcato, di confini insuperabili che avrebbe abbattuto e di gioia che avrei provato.

Avevo paura, ero terrorizzata da quel ragazzo, ma non avrei mai potuto respingerlo.

"...Teach me how to fight
I'll show you how to win
You're my mortal flaw
And I'm your fatal sin
Let me feel the sting
The pain
The burn
Under my skin..."

Le sue labbra furono veloci: mi baciò, ed io non mi permisi di resistergli.

Premetti con forza la bocca contro la sua e lui mi teneva stretta a sé in una morsa ferma e dura che partiva dalla sua mano premuta sulla mia nuca.

Affondò i denti nella carne morbida del mio labbro ed io mi lasciai sfuggire un sospiro appagato scatenato dal dolore che faceva male, ma mi rendeva viva . Aprii gli occhi ed incontrai due smeraldi verdi furbi, pieni di promesse che non avrei dovuto accettare, poi le sue labbra si avventarono di nuovo sulle mie.

Non ebbi tempo, né coscienza per capire cosa stesse succedendo.

Accadde e basta. Fu solo un attimo di lucidità, un attimo in cui ritornai in me e capii cosa stavamo effettivamente facendo, un attimo prima che assaggiassi il suo corpo e il camino si spegnesse lasciandoci al buio, parlai

«Non dovremmo.» dissi in un sospiro quando le sue labbra lasciarono le mie per un attimo

Mi guardò, col suo viso a pochissimo dal mio, gli occhi ardenti di desiderio, combattuti e sofferenti

"...Put me to the test
I'll prove that I'm strong
Won't let myself believe
That what we feel is wrong
I Finally see what
You knew was inside me
All along..."

«Lo so.» mormorò, poi mi baciò ed io mi strinsi a lui ancora di più «Eppure sembra così giusto.» disse in un soffio.

Non parlammo più, lasciammo che fossero i nostri corpi, le nostre carezze e i baci a parlare, a raccontare di un amore che non avrebbe dovuto esistere, ma che sembrava  così giusto vivere.

Aveva ragione, sembrava giusto come nient’altro, e ci sarebbe costato la vita.

"...That behind this soft exterior
Lies a warrior."

   
 
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