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Autore: LoveIsFreedom    08/11/2014    1 recensioni
Questa storia parla di due ragazzi, Joshua e Bryan apparentemente etero, ma sotto sotto provano qualcosa l'uno per l'altro. Basta leggere :)
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Salii in terrazza e mi misi seduto a guardare il cielo.
Era davvero una situazione spiacevole, avrei dovuto tenere per me ciò che provavo per Bryan.
 
Dopo mezz’ora tornai in classe, la prof stava interrogando due miei compagni, non diedi spiegazione della mia assenza e tornai a sedermi.
Bryan si voltava spesso a guardarmi, ma non sembrava contento, beh ci credo..
 
Uscimmo tutti da scuola e senza preoccuparmi di nulla tornai a casa.
Non c’erano compiti per il giorno dopo, così mi collegai su facebook.. errore madornale!!
Vidi uno stato di Bryan.. ‘ Joshua gay? Chi lo avrebbe mai detto ‘ e sotto una valanga di commenti offensivi nei miei confronti. Iniziai a piangere rumorosamente, tanto da far salire mia madre che preoccupata mi chiese cosa fosse successo. Scossi la testa e mi alzai, presi la borsa della palestra e dopo essermi sciacquato il viso uscii di casa.
Erano ormai le 17.00 del pomeriggio, il sole aveva già iniziato a tramontare, avevo gli occhi gonfi per le troppe lacrime versate.
Arrivai in palestra ed entrai sbuffando, mi cambiai velocemente e mi diressi verso la sala, voltato l’angolo lo vidi.. Bryan con altri tre ragazzi, camminai a testa bassa sperando non mi notassero.
< guardate chi c’è.. > disse uno di loro. < oh fermati > la voce si fece più vicina, così mi voltai e mi trovai di fronte Chris, uno di loro.. mi prese per il braccio e mi portò nel loro gruppetto. Alzai lo sguardo verso Bryan, mi guardava con occhi diversi. < vediamo cosa sai fare, a terra > mi ordinò divertito. Io come un idiota mi misi a terra. < quaranta flessioni, e se non riesci.. beh vedrai cosa ti succede > tutti risero. Sbuffai rumorosamente, ma iniziai a fare le flessioni. Non ero molto allenato quindi arrivai a trenta, mi alzai pulendomi le mani. < beh? Ti sembrano quaranta? > disse innervosito. Io scossi la testa, non riuscivo a parlare. < cosa hai fatto agli occhi? Già sei stato pestato? Peccato, volevo farlo io > tutti risero nuovamente. Io feci un’espressione disgustata e mi allontanai, ma qualcuno mi prese per la maglia e mi strattonò facendomi così cadere a terra, era stato Bryan, proprio lui. < Josh, non ho ancora finito > disse con voce più alta. Mi veniva da piangere, avevo paura che potesse farmi del male, così rimasi con la testa bassa. < lascia perdere amico, non vale la pena pestarlo > disse Chris mettendogli la mano sulla spalla. Lui annuì e si allontanarono da me. Mi alzai strofinandomi gli occhi ed iniziai ad allenarmi.
 
Terminati gli allenamenti andai negli spogliatoi e mi lavai velocemente.
Tornai a casa, non appena entrai sentii un odorino niente male, pollo arrosto con patate, buttai la borsa a terra e mi precipitai in cucina. Nonostante fossi triste mangiai tantissimo.
Dopo cena salii in camera e mi misi al pc, gli stati offensivi erano aumentati. Bryan era online, così aprii la sua chat.
‘ perché mi odi? ‘ chiesi.
‘ cosa vuoi? Sparisci. ‘ rispose..
‘ non trattarmi così, io e te siamo amici.. ‘
‘ fortuna che Chris mi ha fermato, altrimenti adesso non eri qui a rompere a me. ‘ rispose.
‘ e dov’ero?.. ‘ la risposta probabilmente già la sapevo, quindi i miei occhi si fecero lucidi.
‘ in ospedale. Ma tranquillo, non mancherà l’occasione ;) ‘ andò offline.
Spensi il pc, non potevo sopportare una cosa simile.. nonostante ciò ero sicurissimo di piacergli.
 
Il giorno dopo a scuola arrivai come sempre in ritardo, il prof ancora non era in classe e tutti erano in piedi. Avanzai verso il mio banco, ma vidi Bryan e Taylor chi si baciavano, mi bloccai sbarrando gli occhi e lasciai cadere lo zaino a terra. Un silenzio tombale cadde in quella classe, tutti mi guardarono ed iniziarono a parlare alle mie spalle.
< cosa avete da dire eh? Ditemele in faccia le cose > urlai calciando lo zaino.
< Josh calmati > disse Bryan avanzando verso di me, mi prese per le braccia portandomi fuori dalla classe. Era diverso, non era aggressivo come ieri.
< non sono gay, sono bisex okay? Quindi non continuate a prendermi in giro > urlai scoppiando a piangere e mi accasciai a terra passandomi le mani tra i capelli.
Lui si inginocchiò e mi prese la mano stringendola, poi mi sorrise e mi diede un bacio sulla guancia.
Ieri voleva picchiarmi e oggi fa il dolce? Alzai il sopracciglio al suo gesto, non riuscivo a capire.
< le cose non possono andare sempre come speriamo > mi disse alzandosi e tornò in classe.
Cosa voleva dire con questo? Forse anche io gli piacevo ma è frenato, ha paura di una loro reazione? Non ci capisco nulla.
 
FINE DEL QUARTO CAPITOLO, SE VI E’ PIACIUTO COMMENTATE :)
   
 
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