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Autore: Seele    08/11/2014    3 recensioni
C'era ancora un ostaggio da salvare, quando l'ascensore su cui si trovavano si fermò improvvisamente.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Chris Redfield, Piers Nievans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shameless PWP; siete avvisati!

Non è nulla di che, sul serio. Oggi -ieri- giocavo a Resident Evil 6 con la mia migliore amica, e cominciando la campagna di Chris e arrivando a questa parte ho subito deciso che avrei scritto qualcosa di estremamente cliché in proposito.

Ed ora è meglio che io vada a dormire; a vostro rischio e pericolo vi dico quindi che ho scritto questa storia nel cuore della notte e sono troppo pigra per controllarla, per cui preparatevi a qualsiasi errore di ortografia o di sintassi.

Purtroppo non possiedo RE né Piers o Chris. Se li possedessi farei far loro cose molto più interessanti di sparare a mutamenti genetici e correre da una parte all'altra.

Buona lettura ♥



Elevator



C'era ancora un ostaggio da salvare, quando l'ascensore su cui si trovavano si fermò improvvisamente.

La luce si spense, rimase solo una piccola spia verde ad accendersi ed illuminarsi a secondi alterni.

Erano bloccati.

Gli occhi di Chris saettarono in quelli di Piers, che ricambiò lo sguardo. Che cliché.

Piers scosse la testa per levarsi quei pensieri di mente. Distolse gli occhi da quelli di Chris, rivolgendoli invece verso l'alto.

Sapeva che c'era attrazione tra loro due; lo aveva capito sin da quando aveva parlato a Chris della missione, dal modo in cui l'uomo aveva lasciato correre lo sguardo lungo il suo corpo, da come la sua attenzione tornava repentinamente a lui anche dopo aver urlato un ordine ad un altro soldato.

E lui non gli era certo indifferente. Aveva passato interi mesi a cercarlo, idolatrando la sua persona, considerando solo e unicamente i suoi lati positivi- eppure, anche vedendolo così umano, dal vivo, non poteva che ammirarlo ancora di più.

Pur sollevando lo sguardo, sentiva ancora il suo addosso. Si impose di non distrarsi dalla missione.

“Potrei passare da qui sopra, se mi dai una mano.” annunciò, osservando il soffitto. Notò gli occhi di Chris -erano accesi di interesse, e attenti, e Piers deglutì. Si leccò in fretta le labbra secche, lo sguardo di Chris seguì il movimento rendendolo ancora più nervoso.

“Capitano-”
“Piers.” Chris lo raggiunse, e il suo tono di voce era fermo, ma non autoritario come sempre. Piers lo avrebbe definito quasi distratto; lontano da tutto ciò che non fosse il suo corpo.

E Piers seppe cosa stava per succedere.

Indietreggiò, il suo respiro si fece accelerato. Chris avanzò.

Piers mosse indietro un passo, Chris due in avanti. I suoi occhi restavano fissi nei suoi, senza alcun timore, ben attenti come quelli di un predatore.

E Piers era naturalmente la sua preda.

Avrebbe mentito dicendo che non moriva dalla voglia di farsi catturare, di offrirsi completamente a Chris e di lasciarsi fare qualsiasi cosa Chris volesse fargli. Il suo respiro tremò ancora, mentre compiva un nuovo passo indietro.

La parete dell'ascensore urtò contro la sua schiena.

Fu questione di un attimo. Chris fu in un secondo dinanzi a lui.

La sua mano si posò su un fianco di Piers, il suo sguardo si fissò sulle sue labbra piene e dalla forma così particolare, come a simulare un broncio perenne.

“Piers.” fece ancora, pronunciando il suo nome come a dire qualcos'altro, e Piers sentì un brivido corrergli lungo la schiena. Si impose di guardare altrove, di non perdersi nelle iridi scure dell'uomo, e rivolse nuovamente lo sguardo al soffitto.

“Capitano” riprese con fermezza, alzando il volto, “lì c'è una via d'uscita, sollevandomi potrei-”

Chris approfittò del suo gesto per impossessarsi del suo collo, la mano libera gli fermò il mento in alto con delicatezza. Incurante della sciarpa verde di Piers, prese a baciargli la pelle morbida stringendo la presa sul suo fianco.

“Capitano” si oppose Piers, ma la sua voce tremò alla fine della parola, quando Chris morse leggermente un lembo di pelle proprio vicino alla sua carotide. Piers deglutì nervosamente e Chris baciò anche il suo pomo d'Adamo, schiudendo le labbra per tracciare una scia di saliva sulla sua pelle esposta.

“So che lo vuoi anche tu, Piers” sussurrò Chris, il suo respiro si infranse contro il suo collo.

E Piers pensò che avesse decisamente ragione.

Le sue mani si mossero per volontà propria, le sue braccia circondarono il collo di Chris e abbassò il mento liberandosi della sua presa leggera, trovando le sue labbra così vicine che sarebbe stato impossibile non baciarle. Chris chiuse la distanza al posto suo, incontrando finalmente la sua bocca.

A nessuno dei due sembrò di baciarsi per la prima volta. Sembrò la decima, la centesima -Chris intrappolò il labbro inferiore di Piers fra i denti, Piers sospirò contro la sua bocca, schiusero le labbra nello stesso istante e le loro lingue si scontrarono per il predominio. Le dita di Piers si intrecciarono alla base dei suoi capelli, quelle di Chris sbottonarono i propri pantaloni e poi slacciarono la cintura intorno ai fianchi del ragazzo.

Parve cambiare idea all'ultimo momento, quando una delle sue mani scese a stringere con forza una delle sue natiche e l'altra si intrufolò sotto la maglietta, attraversando a palmo aperto il suo petto tonico. Piers gemette e inserì un ginocchio in mezzo alle gambe di Chris, contro la sua erezione coperta dai boxer e per metà dai pantaloni, l'uomo sospirò contro la sua bocca continuando ad esplorarla.

“Capitano...” mormorò Piers, sottraendosi al bacio per la mancanza di ossigeno. “Non- non qui, ci sono ancora gli ostaggi da salvare, e tutti quei J'avo-”
Chris interruppe ancora una volta le sue frasi, emettendo un profondo suono gutturale che si udì minaccioso, imponendogli il silenzio. Entrambe le sue mani gli afferrarono i glutei, spingendo in avanti il suo corpo perché aderisse al suo, prendendo quasi subito a muovere il bacino contro quello di Piers.

Attaccò nuovamente il suo collo di baci, guidando i suoi fianchi verso i propri senza fermarsi, salendo poi con il viso fino al suo orecchio per suggergli il lobo. Estrasse entrambi i loro membri dai boxer, allargando la mano per contenerli entrambi nel pugno.

Piers gemette ancora prima che cominciasse a frizionarli.

Lasciò cadere la fronte contro la sua spalla, chiudendo gli occhi, ma Chris gli sollevò quasi subito il mento per riportare le sue labbra sulle sue. I loro baci attutirono ogni gemito, le dita di Piers strinsero con forza la stoffa della maglietta sulla schiena di Chris mentre la mano dell'uomo arrecava piacere ad entrambi.

“Vieni” ordinò con tono fermo Chris nel suo orecchio solo una manciata di minuti dopo, e Piers obbedì all'istante.

Raggiunsero l'apice nello stesso momento, Chris emise un grugnito e morse il labbro inferiore di Piers mentre il ragazzo emetteva un alto gemito. Le loro labbra si incontrarono in un ultimo bacio mentre Chris allentava la presa sui loro sessi fino a liberarli.

Di nuovo lucido, e in imbarazzo, Piers guardò Chris mentre si riallacciava la cintura.

“Capitano.” chiamò, lasciando la frase in sospeso.

Chris alzò la cerniera dei pantaloni e poi ricambiò il suo sguardo.

“Non una parola, Piers.” disse deciso. “Ne parleremo fuori da qui.”

Piers pensò che suonava come una promessa.

  
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