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Autore: Lunafans    09/11/2014    4 recensioni
In pochissimi capitoli (3/5) tenterò di colmare l'attesa per il prossimo atteso episodio di Arrow della terza stagione. I fatti si svolgono dopo la 3x05 quindi SPOILER PER LA PROGRAMMAZIONE ITALIANA.
UNa storia breve, emozionante, partorita di notte per esprimere un pò di pensieri.
I protagonisti sono Oliver, Felicity e un nuovo personaggio del telefilm.
UN sentimento dolce e amaro allo stesso tempo. Un caffè, una ciambella, un ballo aziendale, un gesto troppo dolce...gelosia.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Dinah 'Laurel' Lance, Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!
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La sveglia sembrò suonare prima quella mattina, che appariva così terribilmente assolata a giudicare dalla luce che entrava dalla finestra e illuminava piuttosto fastidiosamente il volto di una Felicity ancora abbracciata a Morfeo.
Allungò un braccio cercando alla cieca di arrivare alla sveglia per spegnere quel tremendo suono che di prima mattina le aveva già fatto venire il mal di testa, mentre con l'altra mano tentava di coprire i suoi occhi da quell'invadente luce. 

Fece una smorfia che le increspò il viso, schioccò la lingua, strizzò gli occhi e facendo un breve countdown mentale decise di alzarsi e mettersi seduta sul letto, con enorme fatica raggiunse la posizione retta mantenendo gli occhi chiusi e sorreggendosi con le mani al materasso; ora la sua casa sembrava più deliziosamente silenziosa senza il suono di quel malefico aggeggio meccanico che poco prima reclamava la sua attenzione.

Sospirò, certa di riuscire ad alzarsi, fece un piccolo tentativo ma le risultò troppo faticoso, così decise di ricadere sul letto in maniera poco aggraziata e piuttosto elefantile, continuando a tenere gli occhi chiusi. Disse fra sè che altri cinque minuti di riposo non le avrebbero impedito di salvare il mondo a fianco di FrecciaVerde, o abbassando le prospettive della giornata, non le avrebbero impedito di svolgere il suo lavoro di geniale informatica nel suo nuovo e spaziossissimo ufficio gentilmente assegnatole da Ray.

Si girò sul letto e abbracciò il cuscino, stava quasi per tornare dal suo caro Morfy quando il telefono che aveva sul comodino iniziò a squillare prepotentemente, facendo insorgere in Felicity istinti omicida provati poche volte precedentemente, si arrese e afferrò il telefono pronta a rispondere, imprecando prima di premere l'icona verde del suo smartphone, non fece caso al nome che compariva sullo schermo...

"Pronto, Felicity Smoak, particolarmente assonata e irritata questa mattina, con chi parlo?"
"Scusami Felicity, sono Ray...Ray Palmer il tuo capo..." aveva pronunciato l'ultima parola con un tono ironico e Felicity lo immaginò mentre con la mano libera dal telefono accennava a delle virgolette disegnate nell'aria; si maledisse doppiamente sbattendo un palmo sulla fronte non calibrando sufficientemente la potenza e ritrovandosi con una smorfia di dolore 
"Ouch" esclamò la bionda
"Felciity tutto ok?" rispose un preoccupata Ray Palmer dall'altra parte del telefono
" Yes Sir! Sono solo terribilmente provata dalla serata passata in ufficio a decodificare quelle centinaia di codici che mi hai fatto trovare sulla scrivania; codici tutti completamente snocciolati, neanche fossi stata una scimmietta allo zoo di New York ingozzata da visitatori bambini, e perfettamente ordinati sulla tua scrivania, in ordine alfabetico e all'interno della stessa lettera numerati in ordine decrescente con segni evidenziatori differentemente colorati secondo il grado di importanza e influenza all'int..."

"Felcity grazie! Ho notato tutto il tuo lavoro e ti ho chiamata per ringraziarti e..."

" Se volevi ringraziarmi potevi aspettare che arrivassi in ufficio..." invece che svegliarmi e riportarmi alla realtà dove non sono di certo sdraiata di fianco l' ex-miolionario biondo più attrente dell'intera America e del mondo...oserei dire...ovviamente quest'ultima parte la tenne per lei e mordendosi la lingua tentò di scusarsi per il tono che aveva usato poco prima
"Scusami Ray, sono solo stanca...settimana faticosa e piena di imprevisti..."

"La tua super-mamma deve averti provato molto..."
Felicity sorrise tra sè e tentò di non far caso al tono ironico usato dal suo capo per appellare la sua progenitrice.
"Comunque, spero di farmi perdonare dalla mia informatica preferita con due belle notizie...con due notizie in realtà...che spero tu possa trovare bellissime..."

Felicity sbuffò allontanandosi dal telefono per non farsi sentire

"Spara!"
"Potrai continuare a dormire...ti do la giornata libera come premio per il tuo duro lavoro notturno..." 
Great pensò Felicity, peccato che il sonno l'avesse completamente abbandonata e con lui la possibilità di abbracciare il suo biondino preferito... l'unica cosa positiva sarebbe stata quella di sperare di avere almeno mezza giornata per sè prima di recarsi nel covo di Frecciaverde per assumere la sua dose quotidiana di SalvaIlMondoInsiemeANoi...attese la seconda "buona" notizia invitando il suo interlocutore a continuare...

"Fantastico! La prima notizia è decisamente etichettabile come buona, così la giuria ha deciso di accordarle il secondo tiro, sperando che lei possa far ancora meglio del primo"

"Questa sera c'è un ballo di beneficienza, nei locali dell'azienda, parziale motivo per cui è inutile che tu venga visto che saresti circondata da organizzatori di party, barman, e cuochi che sbraitano ogni dove per il loro rinfres..."

"Mi puzzava la medaglia al merito di poco prima..." Felicity sorrise e continuò ad ascoltare, Ray rise dall'altra parte del telefono e poi continuò

"Insomma c'è questo ballo di beneficienza, sai come funziona, tanta apparenza poca sostanza, l'importanza è raccogliere più denaro possibile..."

"Il padroneDenaro dominerà il mondo...ops forse lo sta già facendo..." 

"Sei così sferzante sin di prima mattina? Il tuo fidanzato deve essere pronto a rispondere a tono sin dalle prime luci dell'alba..."

"Non è il mio fidanzato...o meglio non ho un fidanzato...non ancora...forse...mai...non c'è ancora nessuno nel mio letto pronto a rispondere alle mie parole..." ci sarebbe se non fosse preso da crisi di coscienza un giorno si e l'altro pure, con pause in cui si diverte a salvare il mondo...anche queste ultime parole furono aggiunte nella sua testa...doveva decisamente dormire di più,la stanchezza la rendeva irritabile, infatti si accorse di aver indurito leggermente il tono durante l'ultima risposta data al suo capo, anche se non del tutto certa che fosse solo la stanchezza a provocarle risposte così acide appena si toccava un certo discorso, si affrettò a concludere quel difficile e imbarazzante frangente di una conversazione che stava decisamente deragliando su binari che lei ancora troppo scottata non voleva assolutamente avvicinare...

" Scusami Ray...non c'è nessuno di prima mattina a subire il mio iperattivismo celebrale...tuttavia sono abbastanza sicura che questo non dovrebbe interessare il mio capo...comunque dicevamo..."
Sentì il campanello suonare...

"Scusami Ray aspetta un attimo che hanno suonato alla porta...due secondi e torno..."

Si precipitò in soggiorno stupendosi di tutte quelle visite mattutine  che da lì a una settimana avevano caratterizzato più giorni di quanti avesse potuto immaginare, aprì la porta...
"Ray?" spalancò gli occhi, socchiuse la bocca sorpresa e fece per poco cadere il telefono che aveva ancora in mano " Cosa ci fai qui...di nuovo?"
Un Ray particolarmente sorridente e solare occupava la soglia dell'appartamento tenendo in mano una confezione colorata decisamente grande sormontata da un oggetto che riuscì a catturare tutta l'attenzione di Felicity in pocchissimi decimi di secondo.
"Ti faccio entrare solo se quello lì è caffè...ed è ovviamente per la sottoscritta..." aveva pronunciato quelle parole con tono quasi minaccioso, con una leggera, leggerissima nota ironica, continuando a mantenere una posizione da buttafuori, con gambe leggermente divaricate e ben piantate al suolo, mani incrociate al petto e indice, della mano libera dal telefono, che indicava il bagaglio di Ray.
Ray scoppiò in una sincera risata alla vista della bionda e annuì.
Non fece quasi in tempo ad aggiungere parole ai suoi gesti che Felicity aveva già afferrato il contenitore di caffè
 "Sì...è...o meglio era caffè" Felicity lo guardava da sopra il contenitore di cartone del suo caffè che aveva già avidamente ridotto a poco meno della metà
"Ti ho portato anche una ciambella..." aggiunsè Ray sempre più divertito dalla ragazza porgendole un sacchetto di carta dal quale proveniva un delizioso profumo.
Felicity avanzò uno sguardo insospettito e staccandosi pochi millimetri dal suo  caffè, quel poco che le bastava per parlare, disse indicando l'ultimo ingombro nelle mani di Ray
"Se lì dentro mi nascondi l'ultimo modello del Personal Computer più avanzato della nazione, ti decodificherò e sistemerò tutti i codici che vorrai da qui a dieci anni..."
"Solo dieci anni? Già con caffè e ciambella pensavo di averne guadagnati almeno quindici..."
Felicity scosse la testa e sorrise
"Un caffè per ogni giorno della settimana per un mese e l'affare può dirsi concluso..."
Ray rise "Proposta allettante...potrei pensarci..."
"Sempre a patto che lì dentro ci sia il mio agognato computer..."
Ray schioccò la lingua e scosse la testa fingendosi dispiaciuto
"Accidenti dovremo rimandare la trattativa allora...non ho abbastanza requisiti da offrirle..."
Felicity alzò le spalle e addentò la sua ciambella coprendosi il volto di zucchero a velo
"Perdi un pò della tua autorità da brillante donna d'affari con tutto quello zucchero sulle guance..." 

Felicity arrossì velocemente mentre Ray continuava a sorridere... fu la bionda ad alzarsi rapidamente dal divano su cui si era buttata poco prima dirigendosi verso la cucina per afferrare un tovagliolo. Davanti ai suoi mobili si accorse di avere in mano il telefono con ancora la chiamata di Ray operativa, attaccò voltandosi verso il suo capo e indicandogli il telefono.

 "Non credo sia ancora necessario" serrò le labbra facendo comparire due simpatiche fossette sugli zigomi ancora leggermente rosati, per poi spostare la sua attenzione nuovamente alla ricerca di un tovagliolo con cui pulirsi, mentre sentì Ray schiarirsi la gola.
"Ti stavo dicendo di un ballo..."
Felicity si voltò poggiandosi al mobile e concentrandosi sul suo capo, mentre continuava a mangiare la sua ciambella pulendosi sporadicamente con il tanto agognato tovagliolo.
La bionda fece gesto con la mano,impegnata dalla ciambella,di proseguire mentre masticava il boccone.
Ray si schiarì nuovamente la gola, portando la mano libera, da quel misterioso bagaglio, dietro la nuca, sembrava imbarazzato.
Felicity inclinò la testa 
"Mi stai facendo preoccupare" lo incalzò ironica, ricevendo in risposta una risata del moro.
"Non ti preoccupare...non so bene come iniziare...cioè...il motivo della mia irruzione nel tuo appartamento...di nuovo...mi rendo conto che due volte in una settimana sono tante per un capo..."
Felicity agitò lentamente la testa gesticolando in aria con la metà della ciambella che le restava
"Decisamente...potrei denunciarti per stalker..."
Ray sorrise nuovamente 
"Volevo chiederti di persona...di...divenire al ballo"
Felicity inarcò le sopracciglia
"Il nostro contratto lo prevede? è obbligatorio partecipare a cene di beneficienza aziendali?"
"Cielo, no! Certo che no..." Ray abbassò lo sguardo e si fece serio, sembrò riacquistare quella stessa sicurezza che aveva mostrato durante la "competizione" con Oliver alla presentazione dei piani futuri dell'azienda al consiglio, competizione che aveva vinto.
" Il ballo non è assolutamente obbligatorio...o meglio per te...per me si visto che ne sono l'organizzatore...sarebbe imbarazzante la mia assenza non trovi?"
Felicity annuì continuando a masticare "Decisamente!"
" Bene...appurato che la mia presenza è decisamente necessaria" imitò il tono di Felicity e poi continuò con la sua carismatica personalità
"Non vorrei presentarmi da solo...e vorrei una compagna di notevole spessore e bellezza, simpatica, intelligente, fresca, sagace, arguta ed elegante..."
Felicity spalancò gli occhi " Vuoi che ti chiami Geena Davis per farti accompagnare al ballo?"
Ray spalancò gli occhi a sua volta e scoppiò a ridere nuovamente 
"Geena Davis? Bellissima donna ma con tutto rispetto...no...non mi riferivo a lei...mi riferivo a te"
"Woow" Felicity non riuscì ad emettere suoni, si limitò a mimare con la bocca l'esclamazione di puro stupore, ringraziando tra sè di aver terminato l'ultimo boccone di ciambella quando Ray era scoppiato a ridere, sarebbe finita soffocata altrimenti.
Cosa doveva rispondere? Era il suo capo, aveva degli obblighi in merito? Doveva andare a quel ballo? Voleva andare a quel ballo?...a tutte le domande che le balenavano per la testa riusciva a rispondere sempre allo stesso identico modo NO!
Era sicura di non aver pronunciato parola, eppure qualcosa doveva essere trapelato dalla sua espressione perchè Ray sembrò tranquillizzarla affrettandosi ad aggiungere
"Non ti preoccupare, non mi devi rispondere subito...e naturalmente la tua risposta non influenzerà il tuo lavoro...il nostro lavoro"
"Perfetto!Mi sento già meglio all'idea di non ritrovarmi all'angolo di una strada elemosinando ai passanti"
Ray continuò a mantenere quell'eterno sorriso che sembrava essere stato applicato al suo volto al momento della sua nascita senza possiiblità di essere tolto.
"Pensaci su,hai tempo fino alle 19.00 di questa sera" guardò l'orologio 
"Questo vuol dire che hai più di dieci ore per pensarci...quando avrai deciso basterà mandarmi un messaggio con scritta la tua risposta, possibilmente prima delle 18:50...sai...per far arrivare il tuo autista in tempo..." le fece l'occhiolino
" Non è ancora passato neanche un minuto dalla tua proposta che già mi ritrovo con dieci minuti di tempo prezioso per decidere, sottratti alla mia persona...woow..."
Ray la guardò e fece qualche passo avanti porgendole la "misteriosa" scatola che aveva tenuto per tutto il tempo
"Questo è per te...indipendentemente se tu verrai o meno...è tuo"
"Doppio-woow" Felicity accolse il regalo coontinuando a tenere la bocca leggermente aperta per il continuo stupore
"Ora devo andare in ufficio...fammi sapere" Ray sorrise nuovamente,per la centesima volta,e sembrò essere diretto alla porta quando si arrestò e tornò sicuro sui suoi passi
"Lo zucchero ti dona" aveva detto a bassa voce accarezzando velocemente il volto di Felicity per toglierle un pizzico di zucchero che evidentemente non era stato accuratamente pulito.
L'uomo non aggiunse altro e uscì, rivolgendole un ultimo sorriso chiudendo la porta dietro di se.
Felicity sentì la zona di pelle toccata da Ray più calda, sentì una strana sensazione allo stomaco...le risultò complicato respirare...sembrava aver dimenticato come fare...poi l'aria riprese il suo ciclo naturale tra i polmoni della donna e l'esterno.
Felicity impalata accanto alla sua cucina, con in mano un gigantesco pacco regalo colorato, continuava a sentirsi stupita, confusa, colta alla sprovvista, mantenendo la bocca leggermente socchiusa e lo sguardo verso la porta; l'unica cosa che riuscì a mormorare tra sè fu Maledetto zucchero!!!
Il telefono squillò nuovamente.








***Note dell'autrice***
Sono una OLICITY-fan da poco...eppure questi due biondini mi hanno già rapita...non voglio appesantire il capitolo ulteriormente con molte parole...voglio solo scusarmi con voi per eventuali erori di ortografia e battitura.
Accetto ogni sorta di commento...fatevi sentire così ch eio possa migliorare!! UN ciao a tutti...
La prossima volta commenterò più lungamente!...Speriamo... ciaoooo
  
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