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Autore: Esmile8    09/11/2014    1 recensioni
Alcune volte non si sa da dove iniziare, o meglio, da dove continuare. La protagonista di questa storia decide di stravolgere completamente la sua vita, non cambiando città, e non nel voler poter provare emozioni per qualcuno che non sia quella 14enne riccia di molti anni fa. Se cercate intrecci e molto altro, questa è la storia giusta da leggere.
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Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Credo che il passato, il più delle volte condizioni le nostre scelte, scelte belle o brutte che siano.. Il mio passato aveva condizionato molto la mia vita, dal non piacersi al non piacere agli altri, e cosa più importante al non piacere a lei, era così, e non potevo farci nulla, la distanza aveva rovinato le cose, si, ma io le avevo peggiorate. Lei aveva bisogno di me, ed io non c’ero, o forse, più semplicemente, avevo paura, l’autolesionismo non era una cosa su cui scherzare, io non potevo salvarla, e lei non voleva essere salvata, o almeno non da me. Mi stavo perdendo nei miei pensieri, che più che altro erano ricordi che si ammassavano fra loro. Quella 14enne ragazza riccia mi mancava, mancava davvero tanto, nonostante fossero passati anni. Finite le scuole superiori decisi di partire, mi sarei trasferita al nord per intraprendere un percorso di studi che mi interessava molto: «psicologia» studiare le persone era sempre stato un hobby, e allora volevo che quell’hobby diventasse il mio lavoro, ero fiera di ciò che volevo fare, io volevo aiutare le persone, e volevo fare tutto questo semplicemente parlando con loro, perché a volte la miglior cura è una bella dose di affetto e intraprendere un semplice dialogo. Volevo ascoltare chiunque ne avesse bisogno, volevo esserci per loro.

Erano ormai le 4 di notte, Genny sarebbe venuta in Toscana fra poche ore ed io decisi di alzarmi, prepararmi e iniziare il lungo tragitto verso l’aereoporto. Genny era sempre stata una vera amica, sin dalla prima superiore, stavamo nella stessa classe, e dopo il mio trasferimento lei si rivelò subito una brava persona, io ero sempre stata un tipo chiuso e timido, ma fu grazie a lei che riuscii ad interagire in quella classe piena di omofobi e pagliacci. Lei c’era sempre stata, ed io ero legata alla sua promessa, o meglio, alla nostra di promessa. Sognavamo un futuro assieme, dove poter essere libere, magari lei avrebbe pubblicato un suo libro o le sue poesie dato che le piaceva scrivere, e magari io avrei ritrovato quella ragazza mai dimenticata, o forse avrei imparato ad amare di nuovo.

Stavo guidando da più di un ora ed ero quasi giunta all’aeroporto, misi la radio, ci stava Miley, adoravo quella ragazza, si, poteva essere definita troia, o tutte queste stronzate varie, ma lei camminava sempre a testa alta, senza dare retta ai giudizi degli altri, e cosa più importante: la sua musica era stupenda.

Arrivai accompagnata dalla voce della Cyrus e posteggia l’auto. L’aereo sarebbe atterato ammomenti, quindi decisi di entrare e aspettarla lì.

-Daniiiiiiii- mi sentii chiamare in lontananza

-Ehi- vidi quella piccola ragazza farsi strada tra la folla, quasi in preda a uno svenimento per quanto correva, le andai in contro e l’abbracciai forte. Mi mancavano i suoi abbracci, e mi mancava il senso di protezione che emanavano, ci stavo bene in quelle braccia, erano un rifugio perfetto, e non stento a dire che a me quel rifugio mancava molto. Andammo in macchina e parlammo per tutta la durata del viaggio. Avremmo dovuto cercare lavoro dato che io ero arrivata lì da poco e lei solamente oggi, optammo per cercare posto in una libreria che vendeva anche cd, magari un piccolo negozio in centro. Al nostro rientro a casa avremmo fatto tutto, ma con calma.-Dani, ma dove sta il bagno?- mi chiese

-Lì- le indicai la porta infondo al corridoio -Fai veloce, così scendiamo- le dissi capendo che probabilmente stava per farsi una doccia. meno di mezz’ora e uscimmo di casa, avremmo trovato lavoro, fatto gli esami di ammissioni per le varie università e sperato che tutto sarebbe finito per il verso giusto, proprio come avevamo promesso.

Pov Demi
Sono passati anni da quella volta in cui la vidi, e adesso, quasi per magia era dinuovo qua.. Aveva gli occhi azzurri, sembravano essere più pieni rispetto l’ultima volta che l’avevo vista, prima era così triste, invece adesso sembrava quasi essere felice.. Dani era una ragazza di poche parole, preferiva i fatti al resto. La conobbi 4 anni fa, io ero scesa in Sicilia con la scuola, visitai un centro commerciale, che come visita in realtà non era il massimo, ma incontrai lei.

*RICORDO*
Stavo guardando quel cd, era una cantante che non mi piaceva per nulla e istintivamente dissi

-Che troia- la ragazza difronte a me si girò, e mi guardò accigliata

-Scusa?- chiese con tono acido

-Non mi riferivo a te, intendevo che la Cyrus è troia- misi in chiaro le cose

-Potevi dire benissimo troia a me, ma lei non si tocca- detto questo cambiò strada, non so perché, ma quella ragazza mi aveva colpita, allora decisi di comprare il disco che un istante prima teneva in mano, nonostante io pensassi che davvero quella cantante era troia, mi misi a cercare quella ragazza..

-Ehi- le andai contro vedendola in lontananza -Mi dispiace per prima- conclusi la frase porgendole il cd

-Ehm.. grazie- disse lei stranita

-Non ringraziarmi, dimmi il tuo nome- le dissi

-Dani- sorrise porgendo la mano in segno di saluto

-Io sono Demi, è stato un piacere- la salutai con la mano allontanandomi e andando verso il gruppo classe. Mi erano bastati pochi attimi per capire che quella ragzza non era il culmine dell’autostima, e si capiva dai suoi occhi, erano spenti, ed io l’avevo notato. Mi piaceva, ma era davvero una cosa assurda cercarla ancora dato che l’indomani sarei dovuta partire.

*FINE RICORDO*

Stava a pochi metri da me, era con una ragazza, decisi di non avvicinarmi a lei, forse, probabilmente, non si sarebbe nemmeno ricordata, lasciai perdere e continuai a stare in giro per i fatti miei, magari avrei avuto un’altra possibilità per rivederla, e magari, lei si sarebbe ricordata di me.


 
   
 
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